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Mentre noi restiamo qui, di Patrick Ness. Mondadori, € 17, pp.
232 |
C'entrano
una dimensione mortifera pronta a riversarsi su di noi attraverso un
portale magico, un gruppo di Prescelti assolutamente sacrificabili
nella lotta agli Immortali, una cittadina nell'anonimato della
provincia americana che al solito ignora ottusamente le forze oscure
in ballo o il peggio in agguato. I veri protagonisti di questa
vicenda da Urban Fantasy ormai fuori moda, però, si collocano dove
meno ti aspetteresti. Non sul campo di battaglia, ma in quella città
affatto coinvolta nell'avventura soprannaturale in corso; fra le fila
dei figuranti. Potrebbe esserci
un'apocalisse all'orizzonte, infatti, ma non è affar loro:
impedirla, soprattutto, non è loro compito. Ci si limita a vivere –
a sopravvivere –, anche se a sedici anni priorità e problematiche
sono ben altre. Prendete Michael e i suoi amici, ad esempio. Nati una
generazione dopo il caos delle invasioni zombie o dei fantasmi
divoratori di anime; insospettiti dai daini imbizzarriti, da agenti
di polizia dagli occhi di un azzurro terrificante e dalle sparizioni
degli indie, alias i Prescelti, a cui gli adulti non danno il giusto peso. C'è
qualcosa di grande in atto. Forse più di una popolare boy band che fa tappa
in zona, del ballo di fine anno o della scelta di un college su
misura dei nostri sogni, di piccoli drammi esistenziali che
riguardano indistintamente ciascuna persona a cui il protagonista
tenga?
Non
a tutti tocca il destino del Prescelto. Quasi tutte le persone si
limitano a vivere la vita meglio che possono, facendo piccole cose
che sono grandi per loro, amando il prossimo in modo sano. E tutto
questo pur nella consapevolezza che il mondo è folle, ma cercando un
qualche modo per essere felici lo stesso.
Mentre
la mamma senatrice battaglia per le imminenti elezioni politiche e un
padre fuori di sé accarezza l'idea della
disintossicazione, Michael fa i conti con la cotta per
l'inarrivabile Henna, innamorata non corrisposta dell'ultimo arrivato
a scuola; con i disturbi alimentari della sorella maggiore, Mel, che
con coraggio sta recuperando l'anno scolastico e i chili perduti; con
le insicurezze del migliore amico Jared, omosessuale e dio per metà,
combattuto tra l'outing in pubblica piazza e l'ascensione. E non se
la passa troppo bene nemmeno lui, no, schiavo com'è di disturbi
ossessivi-compulsivi all'apparenza di poco conto che, in un capitolo
da incorniciare – il sedicesimo, bellissimo –, prova infine a
chiedere aiuto a una specialista: perché l'ansia, autentico cancro
delle emozioni, va esorcizzata e non sminuita. Con la franchezza di
chi, al centro di una spirale senza fine, pensa spesso sia meglio
farla finita. E con la semplicità consolante di chi ti risponde che
se sei lì, se ti confidi a cuore aperto e parli fuori dai denti, sei
già a metà dell'opera: non quella di salvare il mondo, bensì di
ricostruire te stesso. Narratore
d'eccellenza dei sentimenti più sfumati, sempre in bilico tra
orientamenti sessuali, amore e amicizia, ritroviamo tra le pagine il
Patrick Ness dello struggente Sette minuti dopo la mezzanotte – stavolta più
disimpegnato del solito, vero, con una storia all'interno della quale
entri piano o perfino mai, se quell'umorismo sopra le righe proprio
non fa per te, ma a cui eppure non puoi fare a meno di affezionarti un po'. Il suo
malinconico gruppo di casi umani, con armonia e brio, con maturità
impensata, accoglie stringendosi il peggio in agguato e, attraverso
le battaglie di tutti i giorni, lotta per restare normale. Ma cos'è
normale, poi.
No,
davvero, perché tutto deve significare qualcosa? La vita non è già
abbastanza complicata?
La
scuola va a fuoco, ricordandoci le recenti minacce
terroristiche, e i lasciti futuri sono accolti con un certo spavento. Michael
e gli altri hanno tutta la vita davanti, ma prima ancora l'estate, e
i quattro anni di università. Cosa può succedere dopo? Cosa,
soprattutto, durante? Dopo Spontaneous
e Paesaggio con mano invisibile,
ecco la fantascienza trasformarsi durante l'arco dello stesso anno in
un'altra ode sacrosanta all'adolescente medio, all'uomo qualunque.
Con il paranormale brillantemente relegato negli incisi
all'inizio di ogni capitolo, Mentre noi restiamo qui
preferisce condividere la bellezza indiscreta dell'attimo
fuggente e, con una sensibilità e un'ironia riconoscibili
all'impronta, ci suggerisce di mettere tutto in prospettiva, e gli
altri prima di noi.
Il
mio voto: ★★★½
Il
mio consiglio musicale: George Ezra – Pretty Shining People
Sono tentata, ma al tempo stesso non abbastanza. Lo metterò in coda, come alcuni buoni propositi.
RispondiEliminaLea
Secondo me, Lea, è un bel tassello all'interno di questo filone autoironico e sperimentale. Anche se ti consiglierei di dare la priorità a Paesaggio con mano invisibile. 😉
EliminaL'ho recuperato ultimamente, non fosse che sto davvero cercando di smaltire la tbr con un minimo di criterio sarebbe una delle prossime letture.
RispondiEliminaTi piacerà!
EliminaMi ricorda un pò "fino alla fine del mondo" di Tommy Wallach. Ma mi incuriosisce comunque!
RispondiEliminaRomanzo piaciuto moltissimo, ai tempi, citato a proposito di Spontaneous, neanche a farlo apposta. 😊
EliminaEccomi tornata nel mondo dei blogger :)
RispondiEliminaDevo ammettere che questo romanzo per copertina mi piace molto! Sono tentata, ma non so se faccia propriamente al caso mio. Ci penso su :)
Rieccoti, Anna, che piacere! Non saprei se consigliarlo, ma è senz'altro una lettura diversa dal solito. 😊
EliminaForse come genere non è proprio il mio preferito,ma dovessi aver voglia di evadere dal solito.. ;-D
RispondiEliminaTroveresti in Ness una ottima evasione, sì!
EliminaNon ho mai letto niente di Ness - e l'unico suo libro che ho in wishlist da anni e che finora nessuno mi ha ancora regalato a Natale è Sette minuti dopo la mezzanotte in lingua originale - ma questo mi ispira particolarmente proprio per il fatto che i protagonisti sono i ragazzi "normali", quelli che stanno a casa mentre gli altri salvano il mondo.
RispondiEliminaNess vale sempre l'acquisto. Caschi sicura, cosa compri compri. 😁
Eliminadiverso e a tratti meritevole direi che resta in wl da leggere!
RispondiEliminaMerita di stare dove sta, yep.
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