Cari
lettori, dopo
l'assegnazione di una copia del romanzo La Profezia del Lupo,
quest'oggi un'intervista un po' speciale che mi è stata fatta dalla
simpatica autrice Desy Giuffrè.. o meglio, da uno dei personaggi del
suo recente romanzo d'esordio: Io sono Heathcliff (La recensione qui)
– consigliato fortemente per una lettura romantica e piacevole in
questa lunga e calda estate, che, finalmente,ci sta dando un po' di
tregua.
L'intervista
è parte della rubrica settimanale “Readme & Reply”, ideata
da Desy sul bellissimo blog Holly Girls,
e, ogni lunedì, viene ospitata da un blogger nel suo piccolo
angolino cybernetico. Questa settimana, con mio grande piacere, è
giunto il mio turno! Ad intervistarmi, è Matt, anima fragile e
inquieta e migliore amico di Damian, protagonista maschile del
romanzo. Buona
lettura e buon divertimento!
- Un allegro saluto a tutti i lettori di Mr. Ink : Diario di una
dipendenza! Sono già elettrizzato all’idea di prendere parte a
questa divertente iniziativa e, se proprio devo essere sincero, mi
ritengo davvero fortunato ad avere l’opportunità d’intervistare
Mik, ragazzo in gamba e pieno di risorse, visto il grande impegno che
riversa qui, nel suo angolo di letture e condivisioni.
Un saluto a te! Il piacere è solo mio. Questa è la mia primissima
intervista e, certamente, negli anni sarà anche quella più
originale e curiosa che mi proporranno. E' strano trovarti, Matteo,
non solo tra le pagine di Io sono Heatchliff, ma anche nel mio
salotto virtuale!
- In questa terza puntata di “Readme and reply!” -la prima
intervista da personaggio a blogger che vede come centro della nostra
chiacchierata letteraria con Mik, il romanzo Io sono Heathcliff,
sequel paranormal romance tratto dal classico Cime Tempestose, uscito
lo scorso Marzo per Fazi Editore- cercheremo di approfondire alcuni
aspetti del mio personaggio -Matteo- un po’ lasciati al caso, un
po’alla fantasia del lettore e, perché no…al destino di un ruolo
apparentemente insignificante, al quale è invece affidato un compito
di rilievo nel quadro tematico giovanile della storia a cui ha preso
parte…Matteo è il migliore amico di Damian. A dire il vero, sono il suo
unico amico. Sebbene, al contrario di lui, provenga da una famiglia
agiata e rubi senza un perché evidente. Su cosa pensi sia quindi
basato il nostro legame?
Sul
fatto che vi siete riconosciuti come anime affini. Entrambi in fuga
da legami familiari troppo soffocanti e da aspettative troppo
elevate. Siete in cerca della vostra libertà e della vostra
autonomia. Damian cerca di fuggire dal suo mondo, mentre tu, invece,
sperando di trovare te stesso – un po' per ribellione, un po' per
incoscienza giovanile - vuoi entrare a farne parte.
- Sapresti descrivermi in tre aggettivi?
Ribelle,
alla perenne ricerca di risposte, fuori dagli schemi.
- Uno come me potrebbe avere tutto dalla vita. Eppure, invece di
trovarmi un altro diversivo, preferisco andare in giro a scippare la
gente. Nel mio specifico caso, sapresti trovare una spiegazione al
comportamento che assumo in Io sono Heathcliff?
In
te regna talmente tanto caos, talmente tanta confusione, che ti porta
ad agire quasi come se, mettendo a soqquadro il mondo, potessi
adattarlo al tuo complesso animo. Ti senti disorganico alla prigione
dorata che i tuoi genitori hanno eretto attorno a te, quindi, tu che
hai tutto, esplori il lato oscuro della medaglia, per vedere se negli
occhi di coloro che non hanno nulla – denaro, scrupoli, legge.. -
sia possibile leggere parte dello stesso tormento. Ti metti alla
prova con gesti estremi e prove pericolose per vedere se il tuo cuore
pulsa ancora, o se, invece, è stato anestetizzato dal gelo che regna
in una famiglia in cui l'apparenza è tutto.
- La mia amicizia con Damian ha in qualche modo influito nelle sue
decisioni?
Voi
vi siete trovati pur non volendolo e la vostra amicizia, sincera e
disinteressata, come ogni amicizia che si rispetti, ha cambiato
entrambi, rendendovi esattamente le persone che hanno agito tra le
pagine di Io sono Heathcliff. Senza, forse, tutto sarebbe stato
diverso e vi sareste trovati protagonisti, vostro malgrado, di
un'avventura del tutto diversa, in cui voi due non vi siete mai
conosciuti e in cui le vostre scelte non sono influenzate dallo
stretto legame con l'altro.
- Più in generale, sapresti trovare un motivo di fondo all’esistenza
della criminalità giovanile? Cosa può spingere un ragazzo a
diventare schiavo della strada, piuttosto che ad impegnarsi nel
realizzare i propri sogni?
Una
rabbia viscerale verso tutto e tutti, l'insoddisfazione di non
apprezzare il volto che vediamo riflesso nello specchio e che
stentiamo a riconoscere come nostro, il bisogno di lasciare un segno
in un mondo che corre troppo veloce e la voglia di portare un po' del
marcio che si ha dentro all'esterno, contagiando inevitabilmente il
mondo.
Le
cause, per me, non sono la fame e la disperazione. La malavita,
paradossalmente, è un qualcosa di molto raffinato, che ha leggi
tutte sue e che, prese le debite distanze, potrebbe essere paragonata
alla struttura piramidale di una sorta di monarchia. Chi ha fame, chi
non ha nulla di cui sopravvivere, non si legherebbe di certo a simili
istituzioni.
- Sono più i giovani disagiati o i “figli di papà” che decidono
di darsi al brivido della malavita?
Penso
di aver già risposto sopra. I figli di papà.
Gli
altri hanno bisogni più importanti e istinti sì più brutali, ma
anche nati da significativi disagi di fondo.
- Ad un certo punto della storia, sembro uscire di scena per poi
ricomparire. Avresti preferito che non abbandonassi mai lo scorrere
della trama, o pensi che lo spazio occupato dal mio personaggio sia
adeguato al ruolo che riveste all’interno del romanzo?
Penso
che, come nel caso dell'affascinante Laura, il tuo personaggio
avrebbe potuto assumere un ruolo più rilevante e, in tal caso, la
tua momentanea sparizione dalle vicende sarebbe potuta apparire un
tantino improvvisa. Invece, la tua ricomparsa nel capitolo finale,
non crea sconcerto nel lettore, in quanto è perfettamente adeguata
allo snodo della storia e alla rilevanza del tuo ruolo nel resto del
romanzo.
- Il finale che mi riguarda: te lo aspettavi o si è rivelato una
sorpresa?
Il
“tuo” finale è in perfetta armonia con l'atmosfera da fiaba che,
tra le righe, sembra pervadere tutto il romanzo e abbracciare perfino
le situazioni più nere in un'aura luminosa e dolcemente surreale. Me
lo aspettavo, ma non mi è affatto dispiaciuto. Tutt'altro.
La
realtà filtrata dalla delicata prosa di Desy appare migliore e si è
portati naturalmente a sperare per un lieto fine d'effetto e sempre
gradito!
- Al posto di Damian, saresti stato felice di avermi come amico?
Sei
un amico leale. Uno spirito inquieto, ma dall'anima e dal cuore
grande.
Io,
pur essendo apparentemente una persona fragile, ho le idee chiare su
cosa vorrei fare della mia vita, quindi la potenziale amicizia tra
noi potrebbe scrollarmi di dosso un po' della mia serietà e della
mia prevedibilità e arricchire te di valori nettamente più positivi
di quelli che la strada ti ha insegnato. Potremmo cambiarci in
meglio!
- Grazie mille per aver risposto alle mie domande, Mik! Sei stato
gentilissimo, ti porgo ancora i miei complimenti per Mr. Ink: Diario
di una dipendenza, e mando un caloroso saluto a tutti i lettori. See
you soon!
Grazie a te! Mi sono davvero, davvero divertito! :-)