Un selvaggio melodramma al femminile dai
colori accesi e gli impressionanti piani sequenza. Un romanzo di formazione purtroppo passato in sordina, con affascinanti
sprazzi kitsch e interpreti al loro meglio. In terre, in film, in cui
raddoppiano l'emozione, le mamme e l'amore.
9.
Lontano da qui – The Kindergarten Teacher
Insieme
alla Bispuri, il grande outsider della rassegna. L'amicizia tra un'insegnante e un piccolo poeta di cui salvaguardare il
talento (anche appropriandosene), in un dramma pedagogico fra due
estremi: la disattenzione degli adulti e le pressioni morbose di chi
sogna un futuro migliore. Sullo sfondo, un mondo troppo distratto per
i geni incompresi e le maestre con una missione, che fa orecchie
da mercante davanti alla poesia del cinema indie.
8.
Tonya
L'ascesa
e la caduta – soprattutto, i
chiacchierati misfatti – di un nemico pubblico col vestito
glitterato e il fiocco fra i capelli. Il risultato è la biografia
politicamente scorretta che non ti aspettavi. L'altro lato della
medaglia.
7.
Hereditary – Le radici del male
La
prima parte è una logorante tragedia domestica, la seconda una
libbra di carne da pagare alle logiche di mercato. I pro bilanciano i contro,
se a dirigere c'è un esordiente con la mano dei miniaturisti.
Tutte uguali le famiglie felici, infatti, a modo loro quelle
le maledette.
6.
Dogman
Storia
di cure affettuose e violenza barbara, è
un noir
che si affranca grazie al cuore grande del cinema d'autore. Emoziona,
intenerisce, spossa, con una vicenda a briglia sciolta legata
all'orgoglio di un omino con un soprannome da anti-eroe da fumetto.
Complice quale sei, ti salvi soltanto se corri più forte, lontano,
del cane che abbaia e che morde.
5.
Roma
Piccola
grande ode alla tenacia delle donne, alla quiete delle case in
ordine, alle infanzie da non rinnegare mai, in cui si ricercano con
successo l'arte e la poesia dappertutto. Assieme alla bellezza di una
nuova meta, una seconda Roma, dove darsi appuntamento con la
puntualità dei ricordi.
4.
Il filo nascosto
Bello
in ogni suo orlo, occhiata e increspatura, l'ultimo Paul Thomas
Anderson è la dimostrazione di come la perfezione stilistica possa
risultare respingente. Come un abito preso in prestito, al di fuori
della nostra portata, che abbiamo paura di
sgualcire. Ma che, nel mio caso almeno, non ha avuto il cuore di
restituire al legittimo proprietario.
3.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Un
bagno di male da cui si esce annaspanti, grati, toccati: colpiti
in pieno petto. Si perdona, ci si vendica. Si piantano i fiori, e una
donna in tuta da meccanico se ne prende cura, perché ha un cuore
nero ma il pollice verde. Si aspetta che un cerbiatto – un segno
del destino, diremmo – torni a brucare. Alle porte di Ebbing,
Missouri, finché c'è rabbia c'è speranza.
2.
La forma dell'acqua
Magnifica
creatura anfibia che sa conquistare le acque e la terra, uccidere,
ridere e fare l'amore, questo novello La
Bella e la Bestia a
spasso nel Favoloso
mondo di Amélie è
un gioiello dell'emozione che rinnova in poltrona il colpo di fulmine
per la settima arte. Quindi tuffatevi a recuperare quella scarpetta
che se ne va alla deriva. A vedere come fa, un cuore di conchiglia in
cui accostato l'orecchio puoi sentire battere e rombare il mare.
1. Chiamami
col tuo nome
Con
un indefinibile senso di meraviglia, Guadagnino ci lascia assistere
al risveglio della natura di Elio e Oliver. In un melodramma intriso
di classicismo e grazia, epidermico ma angelico insieme, che spiazza,
spezza e spazza via. Partecipano Madre Natura in persona, i cinque
sensi, e uno spettatore che non vorrebbe cacciare mai gli innamorati da
quel Paradiso su misura. Le persone che si vogliono bene sono tutte
belle. Queste, un po' di più.
I PREMI COLLATERALI
Miglior attore protagonista: Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome), Harry Dean Stanton (Lucky), Marcello Fonte (Dogman);
Miglior
attrice protagonista: Diane Kruger (Oltre la notte), Margot Robbie
(Tonya), Tony Collette (Hereditary);
Miglior
attore non protagonista: Michael Stuhulbarg (Chiamami col tuo nome),
Sam Rockwell (Tre manifesti a Ebbing, Missouri), Alessandro Nivola (Disobedience);
Miglior
attrice non protagonista: Allison Janney (Tonya), Elena Sofia
Ricci (Loro), Claire Foy (First Man).
Muchacha
sexy: Matilda Lutz (Revenge), Ophélie Bau (Mektoube, My Love: Canto Uno), Lily
James (Mamma mia! Ci risiamo);
Bello
e impossibile: Henry Golding (Crazy Rich Asians, Un piccolo favore),
Armie Hammer (Chiamami col tuo nome), Alessandro Borghi (Napoli
velata);
La
coppia più bella del mondo: Chalamet-Hammer (Chiamami col tuo nome),
Blunt-Krasinski (A Quiet Place), McAdams-Weisz (Disobedience);
Nice
to meet you: Lady Gaga (A Star is Born), Alex Wolff (Hereditary),
Adriano Tardiolo (Lazzaro felice).
Sing
it back: Shallow (A Star is Born), Mystery of Love (Chiamami col tuo
nome), Never Enough (The Greatest Showman);
Psycho
Killer: Blake Lively (Un piccolo favore), Michael Shannon (La forma
dell'acqua), Edoardo Pesce (Dogman);
Will
you recognize me?: Robbie-Jenney (Tonya), Alessandro Borghi (Sulla
mia pelle), Toni Servillo (Loro).
Let's
talk about sex: La pesca (Chiamami
col tuo nome), Il bagno-acquario (La forma dell'acqua),
Mezzogiorno-Borghi (Napoli velata).