venerdì 31 agosto 2012

Recensione: Will ti presento Will, di John Green e David Levithan

Stare con qualcuno è una cosa che scegli. 
Essere amici è una cosa che sei e basta. Io ti sceglierei.

Titolo: Will ti presento Will
Autori: John Green & David Levithan
Editore: Piemme Freeway
Numero di pagine: 330
Prezzo: € 17,50
Sinossi: Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Dal momento in cui i loro mondi collidono, le vite dei due Will, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e su loro stessi.
                                                       La recensione
"Io sono a pezzi e la mia mente sta avendo un attacco di cuore."
Nello scrivere una recensione, mi impongo sempre un obbiettivo preciso. Quello di essere il più chiaro ed esaustivo possibile, in modo da custodire concretamente l'esatta sensazione provata poggiandomi un romanzo al petto nel momento della lettura dell'ultima pagina. Metto in ordine pensieri e appunti sparsi, soppeso le parole più adatte e annoto le frasi più significative da riportare. Ho appena riposto Will ti presento Will accanto agli altri romanzi della preziosa Piemme Freeway, e l'unica cosa di cui sono consapevole è il sorriso idiota che ho stampato sulla faccia. Una linea curva che mi increspa le guance e brilla da orecchio a orecchio. Non mi curo dei miei incisivi un po' troppo asimmetrici, né di denti che non saranno mai bianchi come quelli dei personaggi della Tv. Sorrido e basta. Sorrido perché quando lo faccio sono più bello. Sorrido perché quando sono felice è il mondo a sembrare più bello. Per come sono, sono rari questi attacchi incontenibili di allegria. Di solito mi limito a vivere in quella che il buon Leopardi definiva “noia” - quando non abbiamo niente per cui essere tristi, ma nemmeno per cui essere soddisfatti. Quando siamo vittime dei ricordi e esploratori sperduti di futuri ipotetici. Quando sentiamo che Luca Carboni abbia scritto la canzone Malinconia proprio per noi.
"Quando le cose si rompono, non è la rottura in sé che impedisce loro di tornare com'erano prima, è perché si perde un pezzettino e le due parti che restano non si potrebbero incastrare nemmeno se lo volessero. E' la forma del suo insieme a essere cambiata."
John Green e Devid Levithan sono la cura. La profondità dell'autore di Cercando Alaska e la musicalità di colui che ha ispirato gli sceneggiatori della deliziosa commedia romantica Nick & Norah: Tutto accadde in una notte fanno faville in un romanzo a quattro mani e due voci dal temperamento simpaticamente nerd e dall'anima frizzante ed energica come la Red Bull. Protagonisti di questa esilarante storia di serendipità e amicizia, sono Will Grayson e Will Grayson. Quante probabilità ci sono di incontrare un altro te stesso tra gli aggeggi di gomma e i vari dvd dai titoli osceni di un sexy shop? E' quello che capita nelle vivaci notti di Chicago ai due omonimi protagonisti. L'uno si è visto venir rifiutato il documento falso che aveva con sè all'entrata di un concerto al quale tutti i suoi amici sono riusciti ad andare. L'altro, partito in treno da una cittadina di periferia, è alle prese con il suo primo appuntamento al buio: ci ha pensato giorno e notte e, dopo mesi di email e messaggi, è giunto nella grande città per conoscere Isaac, un ragazzo mai visto di persona che crede già di amare. Un ragazzo che non esiste. Il secondo convive con una madre single che ignora tranquillamente la sua sessualità e con una migliore amica tendenzialmente stronza, il primo con un'attrazione impensata verso l'adorabile Jane e con la monumentale ombra costantemente alle calcagna dell'unico e insostituibile Tiny Cooper. Una montagna di ciccia, muscoli e gayezza. Una prima donna di Broadway intrappolata nel corpo di un elefante. L'ingombrante sosia del Kurt Hummel di Glee, che – meno leggiadro, ma altrettanto intonato – vorrebbe fare della sua enorme vita un colorato musical, in cui Will 1.0 ricopre il ruolo del coprotagonista e i suoi diciotto (!!) ex quello dei cattivi di turno. Sono migliori amici dalla quinta elementare. Gli insulti e le diverse inclinazioni non possono dividerli. Tiny s'innamora tutti i giorni, si fa spezzare il cuore e Will è lì che, puntualmente, glielo rimette a posto. A modo loro, si amano perfino.. nella maniera più etero possibile. Niente secondi fini, niente imbarazzi. O quasi!
- Grayson, ci stai provando con me? Perché preferirei essere etero, che gay con te!
- NO. No, no, no. Non voglio scopare con te. E' solo che ti amo. Da quand'è che l'unica persona che ami è quella che ti vuoi scopare? E' una cosa così stupida, Tiny! Com'è possibile che le nostre vite ruotino attorno a una cosa che possono fare anche le lumache?! Chi ti vuoi scopare, se te lo sei scopato, immagino siano domande importanti, va bene. Ma non sono così importanti. Sai cos'è importante? Per chi moriresti? Per chi ti svegli alle cinque e quarantatré del mattino anche se non sai neanche perché ha bisogno di te? Chi è che scaccoleresti quanto è troppo ubriaco per farlo da solo?!
Ma nel destino di Tiny è scritto il nome di un altro Will Grayson. Il ragazzo timido e mingherlino dalle speranze a pezzi e dalle tasche piene di antidepressivi che una notte di vento, un appuntamento mancato e un sexy shop hanno condotto sulla traiettoria del suo gran cuore, gigantescamente pieno d'amore. Will ti presento Will è uno young adult logorroico, impertinente, nevrotico. Una catena di parole lunga due righe e separata da un'infinità di trattini, un improbabile neologismo che lascia il cuore alleggerito da mille e più risate. Il simbolo di un lento e graduale cambiamento. Originalmente scritto, è un duetto che alterna brillantemente le voci di due ragazzi che di uguale non hanno solo il nome all'anagrafe. Perché i dubbi, le paure, l'amore e i rimpianti non hanno sesso, né colore. Non sono né rosa, né blu. Sono unisex, proprio come una maglietta o un paio di infradito. La bellezza del romanzo sta nel fatto che, al contrario di ciò che ci aspetteremmo, non infrange tabù, perché di tabù non ce ne sono. Gli autori non parlano di quello che molti etichetterebbero come un argomento di “scottante attualità”, ma ritraggono in maniera acuta e inedita la nuova normalità. La normalità di un amore che è amore e basta e di un mondo che è a un passo dal nostro, separato da barriere che noi stessi abbiamo eretto. Etero e non, proviamo lo stesso nervosismo al primo appuntamento, per piacere agli altri mettiamo a soqquadro un armadio di vestiti che un tempo ci parevano perfetti, istruiamo i nostri genitori sull'approccio meno imbarazzante con la persona del nostro cuore e ci divertiamo a osservare mamme indaffarate affinché la casa brilli come oro e la cena sia approvata perfino dalla guida Michelin in occasione di un incontro con i consuoceri. L'amore e la verità sono legati insieme. Si rendono possibili a vicenda..
L'amore è sempre un miracolo, ovunque, in ogni momento.
John Green cede la sua leggerezza, paradossalmente gravosa e profonda, al sensibile autore già acclamato per Boy meets boy e insieme danno vita a un romanzo delicato e irresistibile, che ha tutti i colori di un fumetto e i sorrisi di una perfetta sitcom della HBO.
Il mio voto: ★★★★★
Il mio consiglio musicale: Lady Gaga – Born this way (Un'acoustic cover di Tyler Ward e Alex G.)  
 

giovedì 30 agosto 2012

Recensione: Tenerezza, di Robert Cormier

L'amore arriva a tanto?

Titolo: Tenerezza
Autore: Robert Cormier
Editore: Elliot “Scatti”
Numero di pagine: 187
Prezzo: € 17,50
Sinossi: Lori Cranston, quindicenne: corre via in fretta, scappa di casa, come ha sempre fatto. Stavolta è per evitare uno degli amici di mamma, troppo lesto ad allungare le mani. Quello che vuole è solo un po' di tenerezza. Eric Poole, assassino. Ha ucciso madre e patrigno, ha compiuto diciotto anni e pagato il suo debito con la giustizia. Non ha mai toccato quelle ragazze, però. Neanche sfiorate con un dito, almeno a sentire lui. Jake Proctor, detective: un adulto che non ci vede chiaro. I conti devono tornare. La giustizia deve avere la meglio. Può essere dura, ma non esistono alternative. I due ragazzi si incontrano. Viaggiano insieme. Lori si ricorda di Eric, della sua storia. E dopo un po' capisce di non poterlo più lasciare. Anche se ha già ucciso e potrebbe farlo ancora. Anche se il loro rapporto li condurrà ben oltre ogni rischio. Perché in Eric Lori ha trovato la tenerezza tanto desiderata.
                                                       La recensione
La locandina del film
- Hai provato a suicidarti?
- Forse. Non lo so veramente – disse lei, cercando di evitare il suo sguardo. - Non volevo vivere, ma neppure morire...
 Di solito, sono i libri in cui ci imbattiamo casualmente le sorprese più inaspettate. E' stato così – in mancanza di letture più interessanti, per caso – che in passato ho scoperto chicche imperdibili come i romanzi di Dean Koontz e di John Green. I brividi negli uni, le risate più incontenibili negli altri. Quando, grazie alla mia amica Mariachiara, ho scoperto Tenerezza, il nome di Robert Cormier ha fatto un grandioso ingresso sulla lista degli autori da tenere in considerazione per i prossimi acquisti. L'autore, venuto a mancare nel 2000 all'età di 75 anni, ha saputo conquistarmi dalla prima pagina per la sua unicità. Etichettato come un romanzo Young Adult, il suo quindicesimo libro ha una bellezza disastrosa e contorta, data da un linguaggio brutalmente realistico e da due personaggi del colore del petrolio. Due figure “borderline”, protagonisti di un acuto scandagliamento e di un'ecografia che mette in luce due cuori pulsanti tra cicatrici, bruciature e ossa rotte. Due personaggi atipici, duri, affascinanti al di là di qualsiasi ragionevole rimostranza. Lori, quindici anni, colleziona baci. Eric Poole, diciotto, è un ladro d'attimi di tenerezza rubati. Lei, un viso da bambina e un corpo di donna, scappa da un patrigno dalle mani troppo lunghe e da una madre che non potrà mai essere felice sotto lo stesso tetto di una figlia che le sottrae sguardi e attenzioni. All'inizio del libro la troviamo con gli occhi chiusi, vulnerabile, mentre sente il respiro affannoso dell'impiegato del negozio di musica, che, in cambio di pochi minuti in sua compagnia, le dà qualche disco gratis e qualche canzonetta dietro cui perdersi. Lui ha passato tre anni della sua adolescenza in riformatorio. E' stato condannato per l'omicidio a sangue freddo dei suoi genitori, ma nessuno è a conoscenza dell'omicidio di tre ragazze che non avranno mai pace. Avevano i capelli neri e un sorriso dolce. Si sono spente dolcemente nel fitto di un bosco e quella morte veloce le ha sottratte dagli abbracci e dalle carezze che sono venute dopo. Da una tenerezza che non sa esprimersi altrimenti. 
Una disperata Lolita e un magnetico angelo nero. Una ragazzina in fuga e un efferato assassino. Una storia d'amore senza precedenti in un' America degli anni '90 che non è mai stata delineata con tanta coraggio e freddezza. Strana, impossibile, senza assoluzione. Il romanzo si lascia leggere in poche ore, scritto con uno stile conciso e semplice che alterna ruvidamente punti di vista e ricordi. I protagonisti, con risolutezza e arroganza, riescono ad emerge perfettamente nel poche pagine che compongono questo curioso racconto d'adolescenza e non sembrano risentire affatto di uno spazio di movimento tanto ristretto. Si evolvono, scoprono parti nuove di sé stessi e, insieme, vanno spediti verso uno dei più grandi punti dolenti di un romanzo altrimenti degno di nota: l'epilogo. 
Alcuni potranno definirlo inaspettato, altri spiazzante, ma io l'ho trovato soltanto molto – troppo - incoerente. Si gira l'ultima pagina e, con grande delusione, ci si trova davanti ai ringraziamenti. I titoli di coda di un film a presa diretta finito troppo presto. Probabilmente, potrebbe essere al centro di considerazioni alla soglia del poetico e oggetto di una tessitura di riflessioni filosofeggianti, ma io l'ho trovato sbrigativo e ovvio. Amaro in perfetta assonanza con il resto della storia, ma non altrettanto indimenticabile. Ruvido, ma non tanto da segnarti. Un gigantesco “ma”, in una storia che - a causa della mole ridotta - da una parte, è riuscita miracolosamente a delineare due straordinari personaggi, dall'altra, si è lasciata dietro un frammento di radicale importanza, che, in conclusione, avrebbe fatto la differenza. I protagonisti mi sono rimasti estranei, le loro ragioni lontane dalla mia comprensione. Un capitolo in più, e tanti “perchè?” avrebbero potuto avere la loro risposta. Amato e odiato, il romanzo che ha diviso la critica americana, che spesso ne ha criticato il pessimismo e la durezza, nel 2009 è diventato un film (ancora inedito in Italia) con Russel Crowe, e Jon Foster (The Door in the floor) e Sophie Traub (The Interpreter) nei panni dei giovani protagonisti. Tenerezza è comunque un'occasione per leggere uno YA ruvido e faticoso come pochi e per rivalutare i precedenti romanzi del compianto Cormier. La guerra dei cioccolatini (la scheda qui) è già nella mia wishlist! Poteva ambire all'eccellenza, ma si accontenta di una sufficienza stiracchiata. 
Il mio voto: ★★★ -
Il mio consiglio musicale: Gary Jules – Mad World
Nota sull'edizione: L'edizione letta non corrisponde a quella della scheda. Si tratta di un tascabile della collana Supertrend, firmata dalla Mondadori, e datata 1999. Attualmente, la Elliot è l'unica casa editrice grazie al quale il titolo è in commercio, ma vi invito a cercare in biblioteca o in qualche negozietto di libri usati per un po' di risparmio. Anche se non pienamente, ne vale la pena.

mercoledì 29 agosto 2012

Novità e Anteprime: Distopia portami via!

Ciao a tutti! Settembre è il mese più odiato da noi studenti, ma se le giornate che si accorciano e il caldo che si assopisce sembrano farci arrendere al ritorno a scuola (e per il sottoscritto sarà anno di maturità!), noi amanti dei libri possiamo riuscire a vedere il lato positivo delle medaglia sotto l'apparente disastro. Una carrellata di nuovi, attesissimi romanzi. Nel post di oggi, non ci allontaniamo troppo dal caos che il nuovo anno di liceo porterà. Si parla, infatti, del genere prediletto nell'ultimo periodo. Il caos che arriva a mettere sotto sopra le norme delle società civili, la paura di un tiranno che arriva a soffocare qualsiasi alito di libertà: la distopia. Parliamo di quattro romanzi per ogni palato e per ogni portafoglio. Avventurosi, rivoluzionari, drammatici, estremi, romantici. Storie ambientate in un futuro preoccupantemente vicino, portate da noi dalle case editrici che ci hanno fatto conoscere Matched, Dentro Jenna, La lunga marcia e Vampire Empire.
Quale di questi titoli non potrà mancare nella vostra collezione personale? Quale vi attira maggiormente?
                                                                       Fazi
Titolo: La colonia sommersa
Autrice: Kat Falls
Editore: Fazi “Lain”
Numero di pagine: 300
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 7 Settembre 2012
Sinossi: Un romanzo ambientato in un universo post-apocalittico in cui, a causa del riscaldamento globale, le acque hanno ricoperto gran parte della superficie terrestre. A seguito di questa catastrofe ecologica l’intero genere umano è posto di fronte alla scelta di disputarsi il poco spazio rimasto a disposizione, o spostarsi negli sconfinati abissi oceanici. In questo universo acquatico le abitazioni hanno la forma di gigantesche meduse attorno alle quali si estendono sterminate coltivazioni sottomarine; gli uomini, la cui pelle emana uno strano bagliore, si nutrono di piccoli pesci luminescenti, hanno riserve di ossigeno liquido per respirare sott’acqua e nuotano fasciati in avveniristiche tute idrorepellenti, spostandosi a bordo di rapide vetture. È qui, tra le profondità oceaniche, che Ty Towson è nato e cresciuto, ma quando incontrerà Gemma, una ragazza che viene dal mondo emerso in cerca di suo fratello scomparso in mare, la sua vita diventerà improvvisamente più complicata. Insieme, Ty e Gemma dovranno affrontare pericolose creature e avventurarsi in remote città lungo frontiere sommerse. Più scenderanno tra i fondali più scopriranno oscuri segreti che nemmeno il mare riuscirà a nascondere.
                                                                 GiuntiY
Titolo: Kyla 6982
Autrice: Karen Sandler
Editore: Giunti Y
Numero di pagine: 304
Prezzo: € 12,00
Data di pubblicazione: 12 Settembre 2012
Sinossi: Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.
                                                 Sperling&Kupfer
Titolo: Starters
Autrice: Lissa Price
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 320
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 25 Settembre 2012
Sinossi: In un futuro non molto lontano, in un mondo devastato dalla guerra e dalla fame, una terribile pandemia ha decimato la popolazione adulta tra i 20 e i 60 anni, lasciando in vita solo i giovani e i vecchi. Ora, in una società senza speranza, i giovani combattono per un futuro che non esiste più e i vecchi sognano un passato che non tornerà mai. Per questo molti anziani affittano illegalmente il corpo di ragazzi disperati, pur di rivivere emozioni perse per sempre. Callie ha sedici anni e ha visto morire i suoi genitori. Senza una casa, senza un soldo e con un fratellino malato a cui badare, non ha altra scelta che mettere il proprio corpo in affitto. Si trova così intrappolata in un gioco più pericoloso di quanto avesse mai immaginato...
                                                              Sonzogno
Titolo: Il canto di Aria - Sotto il cielo che non c'è
Autrice: Veronica Rossi
Editore: Sonzogno
Numero di pagine: 288
Prezzo: € 18,00
Data di pubblicazione: Settembre - Ottobre 2012
Sinossi: La giovane Aria vive in un'enclave protetto, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove malattia e invecchiamento sembrano appartenere a un lontano passato: il mondo di Reverie. Ma quando viene ingiustamente cacciata da quella società di eletti, sprofonda nel peggiore degli incubi. Si ritrova sola e terrorizzata nelle Terre della Morte, popolate dai discendenti reietti dell'umanità, che dopo la Grande Catastrofe non hanno trovato posto a Reverie. Nessuno dei suoi simili si era mai avventurato in quelle terre, che la leggenda voleva dominate dalla violenza, dalla fame e dalle epidemie. Ma l'incontro con Perry, un giovane outsider ribelle, le farà capire che quello è il mondo reale: la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano state negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. La diffidenza reciproca si trasformerà a poco a poco in attrazione, la forza del loro amore potrà unire i destini di Reverie e delle Terre della Morte, fondendo l'ideale con il reale. Aria scoprirà così che quei due mondi forse non sono opposti, ma complementari.

martedì 28 agosto 2012

Novità e Anteprime: [Quando la paura è di casa..]²

Ciao a tutti! Dopo una sfilza di recensioni ininterrotte, sono lieto di presentarvi alcune delle uscite più interessanti che ci faranno compagnia in questo lungo autunno che abbiamo difronte. Settembre è un mese particolarmente odiato soprattutto da noi studenti – ..jeans lunghi, scarpe chiuse, vento, pioggia, scuola, scuola e ancora scuola! -, ma uno dei pochi fattori positivi che il nono mese dell'anno porta con sé è il risveglio dal letargo estivo delle maggiori case editrici, che tornano a tentarci con titoli affascinanti e dal successo già annunciato. Il post, primo di una serie di anteprime dedicate a generi diversi tra loro, narra la storia delle paure più antiche degli uomini, che, per mano di eccellenti autori, trovano rifugio tra le pagine - preziosi scrigni in grado di custodirle e di restituirle ai lettori tra brividi e sussulti.
                                                          Mondadori
Il primo di questi thriller è un romanzo tutto italiano. Ambientato nella Genova degli anni '40, è firmato dallo stesso autore di Danubio Rosso – L'alba dei barbari e Manca sempre una piccola cosa, che nella sua lunga carriera decide di cimentarsi con una commistione tra il giallo e il romanzo di denuncia. Con protagonisti enigmatici e un'ambientazione agghiacciante, sembra rievocare le atmosfere di The Ward e il dramma di Padiglione 22.
Titolo: La Paziente n.9
Autore: Alessandro DeFilippi
Editore: Mondadori
Numero di pagine: 324
Prezzo: € 18,00
Data di pubblicazione: 28 Agosto 2012
Sinossi: Genova, 1942. Un colonnello dei carabinieri tormentato da un rimorso divorante.
Un giovane psichiatra tedesco dagli occhi azzurrissimi e profondi, che nasconde un indicibile segreto. Un tetro manicomio, nella pace delle colline che si affacciano sul mare.
Una donna bellissima e molto amata, preda di un demone oscuro che la induce a dipingere sul muro con il suo stesso sangue. Una serie di omicidi efferati.
L'ombra della guerra, che si allunga su tutti come l'ala nera di una più grande follia.
E la TEC, appena diventata di moda: terapia elettroconvulsivante. Elettroshock.
Occhi imploranti, occhi spietati, occhi spalancati per il terrore.
C'è poco tempo per fermare la follia che cresce...
Quello che avete tra le mani è un romanzo dal ritmo serrato, che mozza il fiato, e un'indagine appassionata e dolente sulle menzogne dell'animo umano e sul coraggio necessario a svelarle.
È un rigoroso romanzo storico e insieme un libro più che mai contemporaneo per la forza delle sue immagini, vivide come in un film sul grande schermo. È un thriller che scava nelle profondità dell'amore e della paura, senza chiudere gli occhi davanti a nulla.

Sempre edito dalla Mondadori, il secondo thriller di questa carrellata è il romanzo d'esordio della talentuosa e bellissima Kate Williams, biografa e storica di enorme successo dai capelli ramati e dalle carte indubbiamente vincenti. Mescolando storia e mistero, costruisce un giallo in costume, in cui Londra e le sue nebbie diventano prigione di tremendi rituali di sangue e in cui si gioca a rievocare la paura suscitata da Jack Lo Squartatore e dalla sua lucida follia.
Titolo: Il piacere degli uomini
Autrice: Kate Williams
Editore: Mondadori
Numero di pagine: 336
Prezzo: € 16,00
Data di pubblicazione: 28 Agosto 2012
Sinossi: Londra, 1840. Catherine Sorgeiul, una ragazza di diciannove anni, fragile e con un passato familiare misterioso, vive in totale isolamento e solitudine con uno zio eccentrico nel quartiere popolare e degradato di Spitalfields. Quando una serie di orribili delitti di giovani donne travolge l'East End, a due passi da casa sua, Catherine inizia a interessarsi in modo morboso a questa tragica vicenda. Spinta dalla sua fervida immaginazione, e sempre più prigioniera delle ossessioni che la tormentano sin da quando era bambina, inizia a indagare di nascosto sugli omicidi e sul loro autore, soprannominato dai giornali l'Uomo dei Corvi. È infatti convinta di avere la chiave per risolvere il mistero e scoprire l'identità del terribile assassino. Mentre le morti si susseguono secondo un macabro rituale e la città precipita nel panico, Catherine si rende conto che il cerchio intorno a lei si sta stringendo e l'Uomo dei Corvi è ormai vicinissimo. La sua presenza inquietante aleggia ovunque, trascinandola in una spirale di inganni e terrore che rischiano di travolgere lei e chi le è vicino... Il piacere degli uomini è un thriller gotico dall'atmosfera sinistra e allucinatoria, estremamente efficace nell'evocare la corruzione, il degrado e le ossessioni sessuali di cui è impregnata la società vittoriana. Kate Williams ha saputo creare un romanzo di grande impatto basato su una rigorosa ricostruzione storica, che affascinerà il lettore trascinandolo in una storia dai risvolti imprevedibili, alla scoperta del cuore oscuro e pulsante della Londra dell'Ottocento.
                                                                      Longanesi
Ora è giunto il turno della Longanesi, che fa conoscere ai lettori italiani il nome di uno degli autori più quotati dell'ultimo periodo. Il suo è un esordio dal successo senza precedenti, i cui diritti sono già stati venduti in 11 paesi. Piogge di entusiastiche recensioni e paragoni con i romanzi più celebri del genere fanno apparire “Niceville” un innovativo thriller, a metà strada tra Stephen King, Lee Child e John Grisham. Niceville come la Derry di It o come la Castle Rock di Cose preziose? Lo scopriremo solo leggendo. Dal 13 Settembre in libreria! Una città in cui il male non muore mai per 350 pagine di puro e adrenalinico intrattenimento.

Titolo: Niceville
Autore: Carsten Stroud
Editore: Longanesi
Numero di pagine: 350
Prezzo: € 17,60
Data di pubblicazione: 13 Settembre
Sinossi: Benvenuti a Niceville, una piccola cittadina del Sud degli Stati Uniti, circondata dal verde delle colline, popolata di alberi e di antiche ville coloniali, e... abitata dal male. A Niceville, ogni famiglia nasconde un segreto. A Niceville, la gente sparisce nel nulla, e raramente se ne trova traccia. Per questo, quando Rainey, di soli dieci anni, scompare, tutte le forze di polizia locale si mobilitano, senza alcun indizio da seguire... È solo il primo anello di una catena di avvenimenti che travolgeranno, nel giro di trentasei ore, la vita di molte persone. Nick Kavanaugh, un poliziotto con un lato oscuro, indaga, aiutato dalla moglie Kate, ma a Niceville il male sembra essere molto più forte degli uomini... 



                                                                            Tre60
Chiudiamo le danze con un nuovo, atteso romanzo della Tre60, come sempre grande per convenienza e per l'originalità dei titoli che ci propone. L'inquietante thriller di Ben H. Winters gioca con le percezioni e con i sensi, facendo coincidere realtà e incubo, follia e lucidità. Cosa nascondono gli scricchiolii della nostra casa? Quali segreti si celano nel nostro armadio. Un immersione nelle nebbie della mente, in un horror che attinge agli elementi delle ghost story e li mescola a quelli del dramma psicologico.
Titolo: Una casa perfetta
Autore: Ben H. Winters
Editore: Tre60
Numero di pagine: 352
Prezzo: € 9,90
Data di pubblicazione: 27 Settembre 2012
Sinossi: Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c'è persino una stanzetta in più -- non segnalata nell'annuncio --, ideale per le esigenze di Susan, che ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla figlia, la piccola Emma, e alla sua grande passione, la pittura. Inoltre la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma, ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica: nel suo studio, Susan sente un odore sgradevole, che nessun altro percepisce. Poi, una mattina, nota che la federa del suo cuscino è sporca di sangue e che il suo corpo è costellato da quelli che sembrano i morsi di qualche insetto. Tuttavia né la figlia né il marito hanno quei segni. Per non correre rischi, Susan chiama una ditta di disinfestazione, che però non trova nulla. Sembra una follia, eppure lei è convinta che la casa brulichi d'insetti: sono lì, annidati da qualche parte, non c'è altra spiegazione. Mentre la signora Scharfstein diventa sempre più invadente e il marito preoccupato, Susan capisce di dover dimostrare a tutti che non è paranoica. Altrimenti potrebbe rischiare di perdere non soltanto quell'appartamento, ma anche la sua famiglia. Considerato dalla critica il degno erede di Rosemary's Baby e dei classici della suspense psicologica, Una casa perfetta è un thriller in cui il labile confine tra realtà e immaginazione diventa un luogo oscuro e molto pericoloso... 

lunedì 27 agosto 2012

Recensione: Immortal, di Alma Katsu

Il nostro doveva essere l'amore di una vita.    

Titolo: Immortal
Autrice: Alma Katsu
Editore: Longanesi
Numero di pagine: 442
Sinossi: È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. È notte e la foresta ghiacciata pare sussurrare nell'oscurità. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall'apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell'uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni. Il suo è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato e mai ricambiato abbastanza. È il racconto di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna.
                                                            La recensione
 Grazie alla gentile Longanesi, la mia copia autografata!!
Mi piace pensare che ogni libro sia in attesa del suo momento. Alcuni, tentandoci, si lasciano leggere immediatamente, nemmeno aspettando il tempo di guadagnarsi un posto tutto loro in un angolino di una libreria che sarà sempre troppo disordinata. Per altri, invece, intervengono una serie di strani eventi che ci inducono a rimandare e a rimandare. Possono passare mesi e perfino anni. La polvere si accumula e nuovi titoli arrivano a surclassarne altri. Poi, il sussurro di quei libri perduti diventa troppo forte da ignorare. Il nostro animo è più forte, la nostra volontà meno vacillante. E' giunto il momento di leggerli. Per Immortal, primo volume della trilogia firmata da Alma Katsu, è stata così. Da quando, lo scorso Febbraio, ho potuto stringerlo tra le mani, ci sono stati vari e fallimentari approcci e piccoli incidenti di percorso. Rimandi a data da destinarsi e ripensamenti.
Vedete, mi piace pensare che questo romanzo e la sua fantastica autrice siano stati il portafortuna di questo blog. Tutto è cominciato con un'intervista (qui) quando Diario di una dipendenza aveva appena qualche settimana di vita, e la gentilezza di Alma mi ha riempito di fiducia in momenti in cui ero un po' incerto del mio lavoro. Io, timidissimo e pieno di dubbi, mi sono sentito per la prima volta intraprendente e risoluto. Potente.
All'inizio, nel giudicare il romanzo, avevo il timore di imbattermi nell'ennesimo urban fantasy, in cui l'aura dark e sensuale che la sinossi prometteva era soltanto una cortina per nascondere triangoli amorosi e dilemmi adolescenziali. Sono bastate appena sessanta pagine, però, per smentirmi e indurmi ad aspettare. Con minuziose descrizioni storiche, intrighi da perderci il sonno e una disturbante violenza di fondo, non era il libro che avrei voluto trovare sul mio comodino dopo stressanti pomeriggi in compagnia di attempati filosofi e noiose versioni. Ho deciso di conservarlo per l'estate, quando il maggiore tempo libero mi avrebbe concesso un'immersione senza pause in queste onde oscure spennellate di passione e drammi. Uno stagno gelato da guadare così, senza respiro. Il fuoco gelido dell'acqua a spaccarci le ossa, secoli di eternità e lussuria a rinsaldarle. E, infine, l'amore. 
Non motore del mondo, ma benzina per l'anima e tossina per il cuore. Un amore a cui piace definirsi tale, ma che è eroina sputata in vena. Pericoloso, sbagliato, senza freni e vie d'uscita. Una dipendenza per sempre, che intreccia intrighi e sensuali corteggiamenti a un passo di danza dal cancello del giardino del bene e del male.
Quello dell'autrice è un esordio sorprendente ed esemplare, caratterizzato da una scrittura elegante e imperiosa e da una perfezione formale ottenuta grazie a una stesura durata lunghi anni e da un'ordinata concatenazione di eventi che, sebbene mai schematica e concisa, risulta congegnata con mano abile e attenta, in grado sia di mettere sulla bilancia i secoli e gli avvenimenti, sia di mescolare le carte in tavola in giochi di prestigio che promettono di svelare il futuro scritto nelle nostre stelle, di intrecciare punti di vista e voci con esotici accenti stranieri e oscure storie di stregoneria e sesso alle spalle e di cambiare tempi verbali e punti di vista con inaudita scaltrezza. 
Una forma dominata e purificata da qualsiasi eccesso e una raffinatezza che si respira in ogni momento rendono sopportabili scene raggelanti ed esplicite, altrimenti difficili da digerire, e si ha l'impressione di sporcarsi del fango della corruzione e del sangue delle torture, pur vedendo solo le ombre riflesse delle sevizie inumane di cui sono vittima la protagonista Lanny e un più giovane Adair. La penna della Katsu coglie il lento scorrere degli spruzzi di sangue sulla nuda pietra, il rumore di urla che vengono soffocate da mani brutali, l'odore della paura e lo stridere di rancore che combatte rancore. 
Pochi e dolorosi dettagli in grado di dipingere interi scenari di degrado e di nutrire le nostre paure più nascoste. La violenza viene appena accennata, ma il risultato è un boato che ti scuote nel profondo, disturbandoti a lungo e rendendo macigni diversi tratti del romanzo. Pillole amare che non vogliono e non possono essere mandate giù da una cucchiaiata di miele. In Immortal non c'è zucchero, non c'è speranza, non c'è pace. E' una corsa continua scandita da un bisogno di bellezza e di possesso che affoga nel sangue del tempo la bontà dell'uomo e tutto l'amore di questo mondo. 
E' la storia di un patto con il diavolo che consiglio a lettori maturi e con un'ampia visione del grottesco circo che è lo scrigno dei sentimenti umani. Un vaso di Pandora con tanti mostri e solo con qualche sporadico momento di meritata felicità. I media internazionali hanno paragonato la trilogia in questione alla celebre saga di Stephanie Meyer, ma, mentre scrivo, gettando un occhio a quei quattro volumi che continuano ad avere un posto d'eccezione sul mio scaffale, mi sento di dissentire a pieni polmoni. Avendo diciott'anni, non posso davvero indossare i panni del lettore più navigato, ma, da persona che a suo tempo apprezzò notevolmente Twilight, mi sento di sconsigliare Immortal a coloro che cercano una fiaba di sentimenti universali e ricca di tutti quei valori adolescenziali che continuano a rendere Edward e Bella i protagonisti di uno dei best-seller più amati. Le rispettive autrici hanno stili diversi e intenti diversi. Una ci mostra l'immortalità come un eterno sodalizio di anime e come un lieto fine perpetuo, l'altra dà vita a un lungo racconto in cui sono il furore e l'ambizione a non morire mai. Una firma una fiaba in cui il principe che sveglia Biancaneve ha i denti affilati, l'altra mostra cosa sarebbe accaduto se le protagoniste di Madame Bovary e Follia avessero avuto un'eternità di passione davanti. Niente avrebbe dato sollievo alle loro esistenze, nemmeno la morte, e sarebbero finite per essere schiave di ciò che un tempo aveva rappresentato una consolatoria felicità. Il telefono non avrebbe suonato per secoli, gli amanti sarebbero fuggiti e ritornati al ritmo delle mode che cambiano. Uccelli in gabbia in attesa delle attenzioni di un padrone che, presto, arriverà. O forse no. Immortal è una storia di pena eterna, nella quale la pelle dei protagonisti rimargina come per magia, ma in cui il cuore continua a ferire con i suoi cocci rotti. Una congerie di avvenimenti, personaggi, impulsi e bassi istinti che, delineata con perizia chirurgica, potrebbe sembrare una versione fantasy dell'Amore dei tempi del colera, vivificata dallo stile suadente e cupo di una novella Anna Rice.
Il mio voto: ★★★★ 
Il mio consiglio musicale: Madonna – Frozen 

giovedì 23 agosto 2012

Anteprima: Il veleno sulle labbra - "Una storia da Delirium", di Lauren Oliver


Nel Marzo del 2011, la Piemme Freeway aveva regalato ai lettori italiani la toccante storia della più proibita e letale delle passioni, scaturita dalla penna dell’acclamata autrice del best-seller E Finalmente ti dirò addio: Lauren Oliver. Sto parlando di Delirium (la mia recensione qui), un originale e insolito distopico, guidato dalla voce dell’amore e della libertà, che era finito in cima alla lista delle migliori letture dello scorso anno e che aveva collezionato, tra i suoi lettori, tutta una serie di cuori irrimediabilmente infranti. Con un finale percepibile sin dalle prime pagine, ma ugualmente spiazzante e doloroso, si era rivelato una tragedia moderna. Un Romeo e Giulietta, come lo avevo definito, ambientato in uno scenario di filo spinato e fumogeni. Come i più informati sapranno, recentemente, la sempre gentile Piemme aveva spiegato i motivi per cui avremmo potuto leggere il seguito – Pandemonium – solo a partire dalla primavera del 2013, ma, per farsi perdonare e per darci un nuovo assaggio della maestria dell’autrice, quest’oggi hanno diffuso la notizia più attesa da coloro che hanno amato l’indimenticabile storia narrata in Delirium. Tra la fine del mese e gli inizi di Settembre (presto saprò darvi la data precisa), giungerò direttamente in ebook, nella collana Piemme Shots, Il veleno sulle labbra, un intenso e breve racconto incentrato sul personaggio di Hana: protagonista, accanto a Alex e Lena, della vibrante storia di ribellione e rivalsa che tutti noi ricordiamo con nostalgia e commozione. Di seguito, la trama (tradotta da me) e la copertina ufficiale. Fatemi sapere cosa ne pensate! Lo attendete insieme a me? Preferite la copertina originale o quella opzionata dalla Piemme? :)

Titolo: Il Veleno sulle labbra
Autrice: Lauren Oliver
Editore: Piemme Shots 
Prezzo: 0,99 € 
Data di pubblicazione: 20 Settembre 2012
Sinossi (provvisoria) : L’estate in cui pensavano di essere curate dall’abilità di amare, Lena e Hana – migliori amiche da sempre – cominciano ad allontanarsi. Mentre Lena è spaventata dalla musica e dalle feste con i ragazzi, Hana sperimenta il fascino del proibito. Per lei, l’estate è tempo di musica, ballo, tabù – e anche del suo primo, vero bacio. Ma, all’apparenza, Hana segue un comportamento esemplare. Conosce il suo promesso, Fred Hargrove, e immagina la vita confortevole e sicura che avrà dopo averlo sposato. Quando il momento della cura diventa sempre più vicino, Hana sente disperatamente la mancanza di Lena e si domanda come sia veramente amare qualcuno, spaventata e al contempo affascinata dal pericolo di innamorarsi. In questo racconto digitale, che affascinerà i fan di Delirium e che darà il benvenuto ai ragazzi che, per la prima volta, si avventurano in questo mondo distopico, i lettori vedranno alcune scene del primo romanzo della triologia filtrate dagli occhi di Hana. Una voce tutta nuova, che racconta il tumulto e il cambiamento di un’estate diversa dalle altre, capace di toccare nel profondo e di stupire con rivelazioni inedite.


I romanzi che compongono la trilogia. 
Delirium, secondo fonti certe, diventerà un film prodotto dalla 20th Century Fox.