Stare
con qualcuno è una cosa che scegli.
Essere amici è una cosa che sei
e basta. Io ti sceglierei.
Titolo:
Will ti presento Will
Autori:
John Green & David Levithan
Editore:
Piemme Freeway
Numero
di pagine: 330
Prezzo:
€ 17,50
Sinossi:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome
Will Grayson si incontrano. Dal momento in cui i loro mondi
collidono, le vite dei due Will, già piuttosto complicate, prendono
direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove
sull'amicizia, l'amore e su loro stessi.
La recensione
Nello
scrivere una recensione, mi impongo sempre un obbiettivo preciso.
Quello di essere il più chiaro ed esaustivo possibile, in modo da
custodire concretamente l'esatta sensazione provata poggiandomi un
romanzo al petto nel momento della lettura dell'ultima pagina. Metto
in ordine pensieri e appunti sparsi, soppeso le parole più adatte e
annoto le frasi più significative da riportare. Ho appena riposto
Will ti presento Will accanto
agli altri romanzi della preziosa Piemme Freeway, e l'unica cosa di
cui sono consapevole è il sorriso idiota che ho stampato sulla
faccia. Una linea curva che mi increspa le guance e brilla da
orecchio a orecchio. Non mi curo dei miei incisivi un po' troppo
asimmetrici, né di denti che non saranno mai bianchi come quelli dei
personaggi della Tv. Sorrido e basta. Sorrido perché quando lo
faccio sono più bello. Sorrido perché quando sono felice è il
mondo a sembrare più bello. Per come sono, sono rari questi
attacchi incontenibili di allegria. Di solito mi limito a vivere in
quella che il buon Leopardi definiva “noia” - quando non abbiamo
niente per cui essere tristi, ma nemmeno per cui essere soddisfatti.
Quando siamo vittime dei ricordi e esploratori sperduti di futuri
ipotetici. Quando sentiamo che Luca Carboni abbia scritto la canzone
Malinconia proprio per
noi.
"Quando
le cose si rompono, non è la rottura in sé che impedisce loro di
tornare com'erano prima, è perché si perde un pezzettino e le due
parti che restano non si potrebbero incastrare nemmeno se lo
volessero. E' la forma del suo insieme a essere cambiata."
John
Green e Devid Levithan sono la cura. La profondità dell'autore di
Cercando Alaska e la
musicalità di colui che ha ispirato gli sceneggiatori della
deliziosa commedia romantica Nick & Norah: Tutto
accadde in una notte fanno
faville in un romanzo a quattro mani e due voci dal temperamento
simpaticamente nerd e dall'anima frizzante ed energica come la Red Bull.
Protagonisti di questa esilarante storia di serendipità e amicizia,
sono Will Grayson e Will Grayson. Quante probabilità ci sono di
incontrare un altro te stesso tra gli aggeggi di gomma e i vari dvd
dai titoli osceni di un sexy shop? E' quello che capita nelle vivaci
notti di Chicago ai due omonimi protagonisti. L'uno si è visto venir
rifiutato il documento falso che aveva con sè all'entrata di un
concerto al quale tutti i suoi amici sono riusciti ad andare.
L'altro, partito in treno da una cittadina di periferia, è alle
prese con il suo primo appuntamento al buio: ci ha pensato giorno e
notte e, dopo mesi di email e messaggi, è giunto nella grande città
per conoscere Isaac, un ragazzo mai visto di persona che crede già
di amare. Un ragazzo che non esiste. Il secondo convive con una madre
single che ignora tranquillamente la sua sessualità e con una
migliore amica tendenzialmente stronza, il primo con un'attrazione
impensata verso l'adorabile Jane e con la monumentale ombra
costantemente alle calcagna dell'unico e insostituibile Tiny Cooper.
Una montagna di ciccia, muscoli e gayezza. Una prima donna di
Broadway intrappolata nel corpo di un elefante. L'ingombrante sosia
del Kurt Hummel di Glee,
che – meno leggiadro, ma altrettanto intonato – vorrebbe fare
della sua enorme vita un colorato musical, in cui Will 1.0 ricopre il
ruolo del coprotagonista e i suoi diciotto (!!) ex quello dei cattivi
di turno. Sono migliori amici dalla quinta elementare. Gli insulti e
le diverse inclinazioni non possono dividerli. Tiny s'innamora tutti
i giorni, si fa spezzare il cuore e Will è lì che, puntualmente,
glielo rimette a posto. A modo loro, si amano perfino.. nella maniera
più etero possibile. Niente secondi fini, niente imbarazzi. O quasi!
-
Grayson, ci stai provando con me? Perché preferirei essere etero, che
gay con te!
-
NO. No, no, no. Non voglio scopare con te. E' solo che ti amo. Da
quand'è che l'unica persona che ami è quella che ti vuoi scopare?
E' una cosa così stupida, Tiny! Com'è possibile che le nostre vite
ruotino attorno a una cosa che possono fare anche le lumache?! Chi ti
vuoi scopare, se te lo sei scopato, immagino siano domande
importanti, va bene. Ma non sono così importanti. Sai cos'è
importante? Per chi moriresti? Per chi ti svegli alle cinque e
quarantatré del mattino anche se non sai neanche perché ha bisogno
di te? Chi è che scaccoleresti quanto è troppo ubriaco per farlo da
solo?!
Ma
nel destino di Tiny è scritto il nome di un altro Will Grayson. Il
ragazzo timido e mingherlino dalle speranze a pezzi e dalle tasche
piene di antidepressivi
che una notte di vento, un appuntamento mancato e un sexy shop hanno
condotto sulla traiettoria del suo gran cuore, gigantescamente pieno
d'amore. Will
ti presento Will è uno young
adult logorroico, impertinente, nevrotico. Una catena di parole lunga
due righe e separata da un'infinità di trattini, un improbabile
neologismo che lascia il cuore alleggerito da mille e più risate. Il
simbolo di un lento e graduale cambiamento. Originalmente scritto, è
un duetto che alterna brillantemente le voci di due ragazzi che di
uguale non hanno solo il nome all'anagrafe. Perché i dubbi, le
paure, l'amore e i rimpianti non hanno sesso, né colore. Non sono né
rosa, né blu. Sono unisex, proprio come una maglietta o un paio di
infradito. La bellezza del romanzo sta nel fatto che, al contrario di
ciò che ci aspetteremmo, non infrange tabù, perché di tabù non ce
ne sono. Gli autori non parlano di quello che molti etichetterebbero
come un argomento di “scottante attualità”, ma ritraggono in
maniera acuta e inedita la nuova normalità. La normalità di un
amore che è amore e basta e di un mondo che è a un passo dal
nostro, separato da barriere che noi stessi abbiamo eretto. Etero e
non, proviamo lo stesso nervosismo al primo appuntamento, per piacere
agli altri mettiamo a soqquadro un armadio di vestiti che un tempo ci
parevano perfetti, istruiamo i nostri genitori sull'approccio meno
imbarazzante con la persona del nostro cuore e ci divertiamo a
osservare mamme indaffarate affinché la casa brilli come oro e la
cena sia approvata perfino dalla guida Michelin in occasione di un
incontro con i consuoceri. L'amore
e la verità sono legati insieme. Si rendono possibili a vicenda..
L'amore
è sempre un miracolo, ovunque, in ogni momento.
John
Green cede la sua leggerezza, paradossalmente gravosa e profonda, al
sensibile autore già acclamato per Boy meets boy e
insieme danno vita a un romanzo delicato e irresistibile, che ha
tutti i colori di un fumetto e i sorrisi di una perfetta sitcom della
HBO.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Lady Gaga – Born this way (Un'acoustic
cover di Tyler Ward e Alex G.)