Da cuore a cuore: questa è la distanza tra me e te.
Titolo:
La distanza tra me e te
Autrice:
Lucrezia Scali
Editore:
Newton Compton
Numero
di pagine: 288
Prezzo:
€ 9,90
Sinossi:
Isabel
abita a Roma, è poco socievole, precisa e abituata a programmare
ogni dettaglio della sua vita, non sopporta le sorprese e non le
piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento. Andreas vive in un
piccolo bilocale a Torino, gestisce l’officina del padre, ama la
compagnia, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti
solo da un particolare: la passione per i cani. Ed è proprio quando
li accompagnano a una gara che Isabel e Andreas s’incontrano. Quasi
per gioco, iniziano a scriversi su Facebook. All’inizio brevi
messaggi, che col tempo diventano frecciatine condite da ironia e
malizia. E allora innamorarsi sarà un attimo. Sarebbe tutto
perfetto, se non fosse che Isabel è sposata e Andreas è fidanzato.
Il racconto tenero e romantico di un amore scomodo, capace di usare
l’autoironia come arma contundente. Perché il lieto fine, se ci
sarà, avrà un prezzo per tutti.
La recensione
Quando
gli ultimi esami ti stanno con il fiato sul collo, le giornate che si
accorciano mettono profonda tristezza e le vacanze, furtive e
ingannevoli, sono arrivate e andate via, si ricercano leggerezza e
ironia in romanzi che, altrimenti, non leggeresti. Se l'autrice dei
romanzi in questione, poi, è un'amica blogger di lunga data – e
si cimenta sì con la narrativa rosa, ma ama come te l'umorismo nerissimo –, li si avvicina con animo differente. E si finisce per
apprezzare un po' di più quell'eccezione, quello strappo alla
regola, che ti fa sorridere di amori a distanza e amici a quattro
zampe grazie a una voce, in fondo, familiare. Lucrezia Scali, una
che affidando il suo esordio al self, lo scorso anno, è riuscita a
conquistare un editore e lettori affezionati, ritorna puntualissima con la semplicità, gli hobby e gli
ingredienti segreti che avevano fatto la fortuna della sua opera
prima. Ristampato a gennaio, Te lo dico sottovoce era
piacevole e imperfetto, alla ricerca della maturità. Parzialmente, è qui che la scopre qui. Con una storia a due voci, un duetto tra innamorati lontani e impegnati, che prova l'autrice con la gestione
del doppio punto di vista, le riflessioni sui rapporti interpersonali
ai tempi dei social, i pro e i contro dei nuovi inizi. Isabel,
ventinove anni, è una “piccola stella senza cielo” nascosta
nella casa delle bambole: sposata con un uomo indaffarato ma gentile,
è un'inoccupata moglie trofeo, che colma la noia e la solitudine
pianificando nel dettaglio la sua routine – c'è un momento
stabilito anche per le tenerezze tra coniugi, pensate – e
partecipando a gare di agilità canina con l'inseparabile Frida.
Andreas, origini tedesche e un appartamentino dall'altro lato dello
Stivale, fa il meccanico, convive, è amichevole e alla mano. Il suo
cane: Ulisse. Se fisicamente i protagonisti si piacciono, sono i loro
caratteri a cozzare: e gli opposti, a volte, si respingono. Galeotto
Facebook, che alimenta una fitta e intima corrispondenza e li spinge
a indagare dietro la superficie, si rendono poi conto di provare
qualcosa l'uno per l'altra. Ma funzionerebbero sotto lo stesso tetto,
se la loro relazione passasse dal piano platonico a quello fisico?
Rinuncerebbero lei ai propri lussi, lui alla propria officina, per
venirsi incontro a metà strada?
E con quale cuore, soprattutto,
abbandonare quei terzi incomodi che non hanno grosse colpe nei loro
riguardi, ma non sono la persona giusta? La distanza tra me
e te si è rivelato l'antitodo
allo stess che cercavo, e perfino qualcosina in più. Un passo in
avanti per una Lucrezia dalla scrittura essenziale e fresca, a cui
avevo rimproverato, la volta scorsa, gli stilemi televisivi nel
triangolo amoroso, svolte melodrammatiche per me fuori posto e
qualche cliché di troppo, nel tirare le somme. Con piacere, vedo che
ha curato di più le personalità dei due protagonisti – se Mia e
l'autrice si somigliavano moltissimo, lo stesso non può dirsi di
questa Isabel, facoltosa e un po' viziata – e che, facendo tesoro
delle critiche, ha fatto delle figure di Mattia e Regina, partner
dei personaggi prima del loro importante incontro-scontro, non le
classiche macchiette, messe lì a giustificare con poco l'insoddisfazione dei
narratori e un'eventuale relazione adulterina.
Convince l'intreccio
di voci, lo spunto alla Le ho mai raccontato del vento del
nord che giunge a una chiusa
inaspettatamente realistica e agrodolce; meno la fretta di arrivarci,
a quel finale sospeso ma in pace, e le citazioni di film e serie
televisive per rafforzare la quotidianità nei messaggi via chat e
nelle case dei trentenni d'oggi. Non mancano gli amici a quattro
zampe, portafortuna delle storie di Lucrezia dopo l'impacciato Bubu,
e i sospiri suonano smorzati, se Isabel e Andreas hanno caratteri
forti, l'ironia rifugge i pianti e la nostalgia se la porta via il
vento. Commedia romantica online, il romanzo sa prendersi sul serio a
piccole dosi, non voltando le spalle al grande dubbio – Amici su
Facebook è amici anche nella realtà? E amanti, allora? - né
disconnettendosi del tutto dal quotidiano, che l'amore tende
solitamente a mostrarci con le lenti rosa, e invece questa volta no. La distanza tra me e te è
un romanzo contemporaneo, dolce e disimpegnato, a proposito di cani a
pelo lungo, responsabilità – verso gli altri, verso noi stessi in
primis - e lontananze insuperabili. Se visualizza e non risponde,
sarà perché mette in discussione cosa state diventato? In amore,
così come coi Social Network, vale forse il detto: se non ci sei (se
non lo provi, se non ci sbatti contro il naso, se è tutto un
prendere o un lasciare), non esisti?
Il
mio voto: ★★★
Il
mio commento musicale: Olly Murs & Demi Lovato – Up
Io Lucrezia devo ancora scoprirla, conosco lo stile della Lucrezia blogger ma non ancora quello della scrittrice.
RispondiEliminaSarà la mia prossima lettura ;)
Mi (ci) dirai. :)
EliminaIo lo sto leggendo in questi giorni e non ho ancora un'opinione chiara, ma mi sta piacendo abbastanza ^^
RispondiEliminaLe tue recensioni sono sempre molto poetiche ;)
Ah, ti ringrazio tanto!
EliminaIn questi giorni, in realtà, tempo e voglia scarseggiano, quindi sono ancora più contento. :)
Torno a commentarti dopo un po', Mik (e spero che lo stress di cui parli non sia troppo pesante o che sia legato solo a un periodo circoscritto).
RispondiEliminaPer quanto riguarda la recensione, bellissima come sempre (e splendide le frasi finali).
Servirebbe anche a me un libro "antidoto-e-perfino-qualcosina-in-più", una pausa piacevole in queste settimane di fuoco, e magari una chiave di lettura per capire qualcosa nel caos che è la mia vita ora...
Non conosco ancora Lucrezia-scrittrice ma stimo la Lucrezia-social, e penso che potrò iniziare a conoscerla con questa sua seconda prova.
A rileggerti, Mik. E a leggere presto anche Lucrezia!
Ciao Gisella! Che piacere!
Elimina:)
Sono ancora nella fase adesso lo compro. Devo solo trovare il tempo è il posto in casa ... Riuscirò!
RispondiEliminaHo fiducia in tema, Chicca! ;)
EliminaCiao Michele, Te lo dico sotto voce mi era piaciuto tanto anche se i romanzi rosa non li leggo.
RispondiEliminaEra stata una lettura comune con la mia amica più cara che di quel genere ha una scorta infinita, quindi l'ho apprezzato ancor di più.
Io e Mia condividiamo ancora una cotta per Diego :-)
E poi io non so resistere alle cose imperfette, quelle che portano con sè aria fresca, sorrisi, e quel brivido adolescenziale che è un tuffo nei ricordi. Lo leggerò, appena verrà il suo momento. Un abbraccio Frà
Ciao Frà!
EliminaIo ogni tanto mi concedo letture del filone, ma...
Apprezzo più drammi, forse. Più nerbo.
Lucrezia è carina, simpatica, delicata, ma mi aspetto un passo più avanti adesso. :)
Anch'io tendo a ricercare i drammi e forse per quello l'aria fresca ci sta. Chissà se Lucrezia saprà sorprenderci...
EliminaNon è un genere che leggo però in biblioteca Te lo dico sottovoce è sempre in prestito, quindi comprerò anche questo.
RispondiElimina:)
un saluto da Lea
Neanch'io, ma mi fa piacere per Lucrezia.
RispondiEliminaAnche il successo che riscuote in biblioteca. :)
dal momento che gli esami non finiscono mai (cambiano solo natura), sono anche io in quella fase che dici tu. E, come te, sul rosa mi butto solo in particolari circostanze. Lucrezia è, per molte ragioni, la mia eccezione (o una delle mie eccezioni): ce l'ho in lettura ora e devo dirti che mi sto divertendo. Apprezzo la scelta di non aver caricato di difetti i partner ufficiali, sarebbe stata la soluzione più ovvia per sbilanciare la simpatia del lettore. E invece no, quindi rendo merito a una scelta non scontata.
RispondiEliminaPerché io non ce l'ho con Mattia, anche se lavora troppo, e Regina mi fa tenerezza. Magari, in realtà, hanno scheletri negli armadi, ma mi fa ben sperare il riferimento che fai tu nella recensione, al fatto che sono personaggi veri.
E in merito al riferimento che fai al finale "agrodolce" sappi che è musica per le mie orecchie. Dati i presupposti, a prescindere da quello che il "mercato" chiede, io non ci vedevo proprio un finale al gusto caramella!
Ti ho mai parlato del mio disgusto per le caramelle? Ecco.
EliminaPer il resto, mi dirai, ma un po' già mi hai detto. ;)
Va bene che di recente mi è piaciuto Io prima di te, però questo mi pare troppo sentimentaleggiante per i miei gusti.
RispondiEliminaE poi diciamo che i cani non sono esattamente la mia passione... :)
Sì, c'hai ragione. Infatti, ora, al bando libri sentimentali: con Lucrezia, ho dato. Ma ci scambiamo gif su Andrea Bocelli da anni, potevo forse ripudiare il suo animo romantico?
RispondiEliminaDella serie: se scrivo un romanzo rosa, te lo leggi perché sì. :-D
Ciao Michele! Non ho mai letto La Scali, ma é un libro che ho messo in WL, perché mi incuriosisce la trama! La tua recensione é molto bella! E il consiglio musicale, cosí su due piedi, mi sembra azzeccatissimo!
RispondiEliminaMartina
Il Rumore delle pagine 😊