Pagine

lunedì 5 settembre 2016

Recensione a basso costo: La distanza tra me e te, di Lucrezia Scali

Da cuore a cuore: questa è la distanza tra me e te. 

Titolo: La distanza tra me e te
Autrice: Lucrezia Scali
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 288
Prezzo: € 9,90
Sinossi: Isabel abita a Roma, è poco socievole, precisa e abituata a programmare ogni dettaglio della sua vita, non sopporta le sorprese e non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, gestisce l’officina del padre, ama la compagnia, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da un particolare: la passione per i cani. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara che Isabel e Andreas s’incontrano. Quasi per gioco, iniziano a scriversi su Facebook. All’inizio brevi messaggi, che col tempo diventano frecciatine condite da ironia e malizia. E allora innamorarsi sarà un attimo. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse che Isabel è sposata e Andreas è fidanzato. Il racconto tenero e romantico di un amore scomodo, capace di usare l’autoironia come arma contundente. Perché il lieto fine, se ci sarà, avrà un prezzo per tutti.

                                              La recensione
Quando gli ultimi esami ti stanno con il fiato sul collo, le giornate che si accorciano mettono profonda tristezza e le vacanze, furtive e ingannevoli, sono arrivate e andate via, si ricercano leggerezza e ironia in romanzi che, altrimenti, non leggeresti. Se l'autrice dei romanzi in questione, poi, è un'amica blogger di lunga data – e si cimenta sì con la narrativa rosa, ma ama come te l'umorismo nerissimo –, li si avvicina con animo differente. E si finisce per apprezzare un po' di più quell'eccezione, quello strappo alla regola, che ti fa sorridere di amori a distanza e amici a quattro zampe grazie a una voce, in fondo, familiare. Lucrezia Scali, una che affidando il suo esordio al self, lo scorso anno, è riuscita a conquistare un editore e lettori affezionati, ritorna puntualissima con la semplicità, gli hobby e gli ingredienti segreti che avevano fatto la fortuna della sua opera prima. Ristampato a gennaio, Te lo dico sottovoce era piacevole e imperfetto, alla ricerca della maturità. Parzialmente, è qui che la scopre qui. Con una storia a due voci, un duetto tra innamorati lontani e impegnati, che prova l'autrice con la gestione del doppio punto di vista, le riflessioni sui rapporti interpersonali ai tempi dei social, i pro e i contro dei nuovi inizi. Isabel, ventinove anni, è una “piccola stella senza cielo” nascosta nella casa delle bambole: sposata con un uomo indaffarato ma gentile, è un'inoccupata moglie trofeo, che colma la noia e la solitudine pianificando nel dettaglio la sua routine –  c'è un momento stabilito anche per le tenerezze tra coniugi, pensate – e partecipando a gare di agilità canina con l'inseparabile Frida. Andreas, origini tedesche e un appartamentino dall'altro lato dello Stivale, fa il meccanico, convive, è amichevole e alla mano. Il suo cane: Ulisse. Se fisicamente i protagonisti si piacciono, sono i loro caratteri a cozzare: e gli opposti, a volte, si respingono. Galeotto Facebook, che alimenta una fitta e intima corrispondenza e li spinge a indagare dietro la superficie, si rendono poi conto di provare qualcosa l'uno per l'altra. Ma funzionerebbero sotto lo stesso tetto, se la loro relazione passasse dal piano platonico a quello fisico? Rinuncerebbero lei ai propri lussi, lui alla propria officina, per venirsi incontro a metà strada? 
E con quale cuore, soprattutto, abbandonare quei terzi incomodi che non hanno grosse colpe nei loro riguardi, ma non sono la persona giusta? La distanza tra me e te si è rivelato l'antitodo allo stess che cercavo, e perfino qualcosina in più. Un passo in avanti per una Lucrezia dalla scrittura essenziale e fresca, a cui avevo rimproverato, la volta scorsa, gli stilemi televisivi nel triangolo amoroso, svolte melodrammatiche per me fuori posto e qualche cliché di troppo, nel tirare le somme. Con piacere, vedo che ha curato di più le personalità dei due protagonisti – se Mia e l'autrice si somigliavano moltissimo, lo stesso non può dirsi di questa Isabel, facoltosa e un po' viziata – e che, facendo tesoro delle critiche, ha fatto delle figure di Mattia e Regina, partner dei personaggi prima del loro importante incontro-scontro, non le classiche macchiette, messe lì a giustificare con poco l'insoddisfazione dei narratori e un'eventuale relazione adulterina.
Convince l'intreccio di voci, lo spunto alla Le ho mai raccontato del vento del nord che giunge a una chiusa inaspettatamente realistica e agrodolce; meno la fretta di arrivarci, a quel finale sospeso ma in pace, e le citazioni di film e serie televisive per rafforzare la quotidianità nei messaggi via chat e nelle case dei trentenni d'oggi. Non mancano gli amici a quattro zampe, portafortuna delle storie di Lucrezia dopo l'impacciato Bubu, e i sospiri suonano smorzati, se Isabel e Andreas hanno caratteri forti, l'ironia rifugge i pianti e la nostalgia se la porta via il vento. Commedia romantica online, il romanzo sa prendersi sul serio a piccole dosi, non voltando le spalle al grande dubbio – Amici su Facebook è amici anche nella realtà? E amanti, allora? - né disconnettendosi del tutto dal quotidiano, che l'amore tende solitamente a mostrarci con le lenti rosa, e invece questa volta no. La distanza tra me e te è un romanzo contemporaneo, dolce e disimpegnato, a proposito di cani a pelo lungo, responsabilità – verso gli altri, verso noi stessi in primis - e lontananze insuperabili. Se visualizza e non risponde, sarà perché mette in discussione cosa state diventato? In amore, così come coi Social Network, vale forse il detto: se non ci sei (se non lo provi, se non ci sbatti contro il naso, se è tutto un prendere o un lasciare), non esisti?
Il mio voto: ★★★
Il mio commento musicale: Olly Murs & Demi Lovato – Up

18 commenti:

  1. Io Lucrezia devo ancora scoprirla, conosco lo stile della Lucrezia blogger ma non ancora quello della scrittrice.
    Sarà la mia prossima lettura ;)

    RispondiElimina
  2. Io lo sto leggendo in questi giorni e non ho ancora un'opinione chiara, ma mi sta piacendo abbastanza ^^
    Le tue recensioni sono sempre molto poetiche ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, ti ringrazio tanto!
      In questi giorni, in realtà, tempo e voglia scarseggiano, quindi sono ancora più contento. :)

      Elimina
  3. Torno a commentarti dopo un po', Mik (e spero che lo stress di cui parli non sia troppo pesante o che sia legato solo a un periodo circoscritto).

    Per quanto riguarda la recensione, bellissima come sempre (e splendide le frasi finali).
    Servirebbe anche a me un libro "antidoto-e-perfino-qualcosina-in-più", una pausa piacevole in queste settimane di fuoco, e magari una chiave di lettura per capire qualcosa nel caos che è la mia vita ora...
    Non conosco ancora Lucrezia-scrittrice ma stimo la Lucrezia-social, e penso che potrò iniziare a conoscerla con questa sua seconda prova.

    A rileggerti, Mik. E a leggere presto anche Lucrezia!

    RispondiElimina
  4. Sono ancora nella fase adesso lo compro. Devo solo trovare il tempo è il posto in casa ... Riuscirò!

    RispondiElimina
  5. Ciao Michele, Te lo dico sotto voce mi era piaciuto tanto anche se i romanzi rosa non li leggo.
    Era stata una lettura comune con la mia amica più cara che di quel genere ha una scorta infinita, quindi l'ho apprezzato ancor di più.
    Io e Mia condividiamo ancora una cotta per Diego :-)
    E poi io non so resistere alle cose imperfette, quelle che portano con sè aria fresca, sorrisi, e quel brivido adolescenziale che è un tuffo nei ricordi. Lo leggerò, appena verrà il suo momento. Un abbraccio Frà

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Frà!
      Io ogni tanto mi concedo letture del filone, ma...
      Apprezzo più drammi, forse. Più nerbo.
      Lucrezia è carina, simpatica, delicata, ma mi aspetto un passo più avanti adesso. :)

      Elimina
    2. Anch'io tendo a ricercare i drammi e forse per quello l'aria fresca ci sta. Chissà se Lucrezia saprà sorprenderci...

      Elimina
  6. Non è un genere che leggo però in biblioteca Te lo dico sottovoce è sempre in prestito, quindi comprerò anche questo.
    :)
    un saluto da Lea

    RispondiElimina
  7. Neanch'io, ma mi fa piacere per Lucrezia.
    Anche il successo che riscuote in biblioteca. :)

    RispondiElimina
  8. dal momento che gli esami non finiscono mai (cambiano solo natura), sono anche io in quella fase che dici tu. E, come te, sul rosa mi butto solo in particolari circostanze. Lucrezia è, per molte ragioni, la mia eccezione (o una delle mie eccezioni): ce l'ho in lettura ora e devo dirti che mi sto divertendo. Apprezzo la scelta di non aver caricato di difetti i partner ufficiali, sarebbe stata la soluzione più ovvia per sbilanciare la simpatia del lettore. E invece no, quindi rendo merito a una scelta non scontata.
    Perché io non ce l'ho con Mattia, anche se lavora troppo, e Regina mi fa tenerezza. Magari, in realtà, hanno scheletri negli armadi, ma mi fa ben sperare il riferimento che fai tu nella recensione, al fatto che sono personaggi veri.
    E in merito al riferimento che fai al finale "agrodolce" sappi che è musica per le mie orecchie. Dati i presupposti, a prescindere da quello che il "mercato" chiede, io non ci vedevo proprio un finale al gusto caramella!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ho mai parlato del mio disgusto per le caramelle? Ecco.
      Per il resto, mi dirai, ma un po' già mi hai detto. ;)

      Elimina
  9. Va bene che di recente mi è piaciuto Io prima di te, però questo mi pare troppo sentimentaleggiante per i miei gusti.

    E poi diciamo che i cani non sono esattamente la mia passione... :)

    RispondiElimina
  10. Sì, c'hai ragione. Infatti, ora, al bando libri sentimentali: con Lucrezia, ho dato. Ma ci scambiamo gif su Andrea Bocelli da anni, potevo forse ripudiare il suo animo romantico?
    Della serie: se scrivo un romanzo rosa, te lo leggi perché sì. :-D

    RispondiElimina
  11. Ciao Michele! Non ho mai letto La Scali, ma é un libro che ho messo in WL, perché mi incuriosisce la trama! La tua recensione é molto bella! E il consiglio musicale, cosí su due piedi, mi sembra azzeccatissimo!
    Martina
    Il Rumore delle pagine 😊

    RispondiElimina