Non
mi faceva male il dolore alle ossa ammaccate, non mi faceva male il
male alla testa, ai denti, all'orecchio ferito dal pugno. Mi facevano
male i libri perduti, le pagine mangiate, strappate, diventate
cenere.
Titolo:
L'imperfetta
Autore:
Carmela Scotti
Editore:
Garzanti
Numero
di pagine: 194
Prezzo:
€ 14,90
Sinossi:
Per
Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra
le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni
incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e
delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da
quando suo padre non c’è più, Catena ha imparato che la notte può
anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L’ombra delle mani
della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le
impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello
zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue
sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il
ricordo del calore dell’amore di suo padre non basta a riscaldare
il gelo nelle ossa. Catena ha solo sedici anni e decide che non vuole
più avere paura. E l’ultima notte nella sua vecchia casa si colora
del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo
con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli
insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella
foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami
intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e
per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una
bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora
amare di un amore, forse imperfetto, ma forte come il vento. Con
questo romanzo potente, finalista al prestigioso Premio Calvino,
Carmela Scotti ci guida al cuore di una storia antica e insieme
attualissima, illuminata da un’intensa e affilata voce femminile.
La storia di una ragazza coraggiosa e troppo sola. Della sua voglia
di vivere contro tutti e tutti. Di una stella che continua a brillare
anche in un cielo coperto di nuvole.
La recensione
All'indomani
della morte del padre, che l'ha istruita sulle letture costruttive e
i sogni belli, Catena si ritrova sola al mondo. Anche se la sua casa
è piena come non mai, anche se sono rimaste in vita la madre e le
sorelle. Fugge con le mani sporche di sangue, all'alba, da quella
casa di cui lo zio, dopo la scomparsa del capofamiglia, si è
impossessato con un colpo di stato a cui nessuno si è opposto.
Insieme a quelle quattro assi, il parente le ha rubato le attenzioni
del genitore che le resta, una mamma con la testa altrove, e le ha
alienato le confidenze delle sorelle minori.
Oltre l'uscio, non si
parla più di un papà esemplare. Il suo ricordo, morto e sepolto.
Sotto terra. Ma non per Catena. Messa alla prova, spinta allo stremo
e, infine, istigata alla violenza. A capitoli alterni, leggiamo della
scoperta della libertà prima; del soggiorno infernale in un carcere
femminile poi, mentre sul monte Pellegrino spirano i venti del colera
e a Palermo si bruciano cadaveri infetti e sospetti untori. Dietro le
sbarre, al buio, l'adolescente rievoca il padre, il figlio neonato e
il suo amor proprio. Cosa è andato storto, nella fuga? Chi le ha
tarpato di nuovo le ali? Il romanzo di Carmela Scotti, siciliana di
nascita e milanese di adozione, si legge in un giorno esatto. Le 180
pagine totali lo consentono. E le 180 pagine totali sono giuste, sì.
La storia trova svolgimento, inizio e fine. Ma smaltirla in un giorno
è troppo. Ha un effetto devastante sui nervi e, dopo un po', ne
risente anche la pazienza. Centellinarlo, spezzarlo, leggerlo a
spizzichi e bocconi per non fare indigestione di tutta questa vita,
di tutto questo dolore? Siate saggi, se e quando vorrete leggerlo:
io non ci ho pensato. I capitoli erano di una pagina, il volume era
leggerissimo tra le mani. Ingannevole. All'interno, infatti, una
storia pesante, che ho finito per leggere tutta d'un fiato: anche se.
Anche se mi è risalito come un senso d'acidità in gola.
Anche se ci
sono troppe ingiustizie, troppe sofferenze, per una quindicenne sola
nel bosco; per un romanzo solo. Anche se, dopo l'ennesimo abuso, dopo
un'altra parola infamante, al dispiacere sopraggiunge la
rassegnazione. La monotonia, nell'Imperfetta. E, perfino, un
vago moto di noia. Finiranno mai le catene di Catena, ci si domanda?
In un viaggio dentro e fuori di sé, l'amica solitudine, i consigli e
i libri che ci salvano dall'agonia, un randagio che non molla e
uomini viscidi, minuscoli, che pensano solo a una cosa. Carmela
Scotti, meritata finalista al Premio Calvino, descrive nelle pieghe
più oscure la Sicilia retrograda del tardo Ottocento e le
protagoniste tribolate di Giovanni Verga – ho pensato, in
particolare, alla “povera Nedda”, la cui sfortuna aveva effetti
drammatici anche sulla sua prole. Gli stessi travagli, lo stesso sole
a picco, ma il tutto trasfigurato da una scrittura a confine con la
poesia. La Scotti è elaborata, preziosa, delicata, in
contrapposizione a una parabola esistenziale secca e animalesca.
Tragedia moderna, la sua, con una ricostruzione storica che ricorda
Vanessa Roggeri - anche qui, una società maschilista e donne ai
margini, streghe presunte - e una scrittura lirica, studiata, che fa
di L'imperfetta un esordio interessantissimo e che, purtroppo,
al tempo stesso, non fa totalmente per me. Amante degli autori che
vanno diritti al punto e di letture che, in materia di soprusi e
crudeltà, impiegano minore labor limae nella forma e maggiore cura nella retribuzione dei
carichi di tristezza.
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Florence + The Machine – No Light, No Light
Mi pare interessante, ma io e Stefania ci dividiamo le letture e questa è toccata a lei. E forse è meglio così perché io fatico dove manca l' ironia.
RispondiEliminaUn saluto da Lea
Eh, qui non c'è spazio che per la tristezza, purtroppo.
EliminaE compressa in 180 pagine fa un effetto spiacevole.
Intanto, mi metto alla ricerca di un libro allegro, col sole, gli arcobaleni e gli smaccati happy ending... :)
Ecco! Io su questo romanzo ero titubante, insicura... Ho preferito non chiederlo e decidere autonomamente e con i miei tempi un'eventuale lettura. Il tuo parere mi fa propendere per un no. Aspetto anche quello di Stefania per avere la conferma!
RispondiEliminaAspetta anche Stefania, magari ne parlerà meglio. :)
EliminaEccomi qui finalmente. Ci avevo riflettuto su, le poche pagine mi invogliavano ad averlo, ho preferito scegliere altro. Mi sarebbe piaciuto? Dalla tua recensione deduco che avrei pensato: un altro guaio per Catena, ancora? Forse centellinato si digerisce meglio la serie di disgrazie, come tu hai suggerito...
RispondiEliminaEh...
EliminaPerò è così breve eppure così pieno di sciagure che non so. Come leggerlo senza sentire i pesi di Catena? :-/
Una sfiga continua insomma :)
EliminaGiamoco "mai una gioia" Leopardi scrive le fascette promozionali? Scherzi a parte, romanzo intenso e durissimo, ma non per tutti. Forse, a questo punto, non per me.
EliminaHo letto la trama e mi ha subito affascinata, ma con tutta quella tristezza devo trovare il momento giusto per leggerlo. Non oggi, con fuori la pioggia e il cielo grigio.
RispondiEliminaMai come quest'anno, il passaggio dall'estate all'autunno è bruschissimo. E io odio l'estate, eh, ma sono impreparato davanti a questo sbalzo esagerato...
EliminaRieccomi di nuovo presente! Il carico emotivo del libro concentrato in così poche pagine mi spaventa, però allo stesso tempo è una storia che vorrei leggere...ci penserò! ^-^
RispondiEliminaAh, rieccoti, sì! :)
EliminaSo che mi aspettavi ;-) e poi abbiamo un conto in sospeso noi due con Non aspettare la notte, che sta lì buona buona ad aspettare me.
RispondiEliminaL'imperfetta, dunque, non me l'aspettavo così esageratamente duro.
Mi sembra di capire che è tutto un pò portato all'esasperazione fino quasi a stomacare il lettore. Momento non buono.
Non lo scarto, lo accantono e magari lo leggerò seguendo il tuo consiglio, goccia a goccia.
E allora ti aspetto con Valentina, anche se già so, più o meno. :) In realtà, Francesca, non c'è niente di esageratamente duro: la prosa lirica della Scotti fa tanto per addolcire gli angoli di una storia così cattiva. Però tre le reiterazioni (delle violenze subite e dei rimedi per arginarle) e le poche pagine totali, qualcosa qui e lì suonava stonata. Però, assolutamente, non è una lettura da escludere. Ancora una volta, mi dirai. :)
EliminaCon un libro del genere mi sa che potrei annoiarmi a morte. Meglio se passo, dai. ;)
RispondiEliminaE' così breve che per la noia non c'è spazio.
EliminaHa qualche difetto, ma quello no, dài. :)
Io l'ho adorato sin dalle prime righe.
RispondiEliminaSi tratta indubbiamente di un libro tristissimo ma è scritto in una maniera tanto soave (anche a me piacciono i libri che vanno dritti al punto ma se l'attesa non è troppo lunga e alla fine c'è della sostanza mi piacciono anche le storie che si prendono quelle quattro o cinque righe per dirmi qualcosa che poteva stare comodamente in una sola) e Catena è una protagonista talmente intensa che non sono riuscita a staccarmi da quelle pagine.
Capisco perfettamente, Hephamyst, e mi fa piacere essere nella minoranza di chi non l'ha apprezzato troppo.
EliminaPerché la Scotti è brava, ha una voce personalissima, quindi la consiglierei, sì, nonostante non abbia fatto al caso mio.
Già messo nella ista dei prossimi acquisti.
RispondiEliminaMi incuriosisce.,ovviamente,l'ambientazione e gli eventuali sviluppi.Spero di non soffrire troppo come con la Roggeri
Fammi sapere!
EliminaL'ho trovato troppo carico (di dolori, di figure retoriche), ma valido. Ti potrebbe piacere di certo, però.
Ma tu hai letto "Il dolore perfetto"d Riccarelli?
EliminaLà veramente succede di tutto e di più.Eppure l'ho amato immensamente.Vedremo con questo,anche se Riccarelli scriveva alla grande
No, ma mi hanno sempre detto che è da Malox.
EliminaPrima o poi lo prendo, che sulle bancharelle c'è sempre.
Un po', però, lo temo!
Lo sto leggendo ora, sono circa a metà, e seguendo il tuo consiglio cerco di centellinarlo. Ma forse, in questo modo, l'effetto tristezza sovrana, trascinato nel tempo, viene aumentato. Non so, vedremo come prosegue
RispondiEliminaForse non c'è soluzione, allora?
EliminaMi dirai. :)