Salve,
amici. Come state? Il caldo bestiale di quest'inizio di agosto è
tantissimo, sì, ma comunque non abbastanza da impedire le
rimpatriate in sala. Sapete chi ho incontrato di nuovo? Gli
amici-nemici Cannibal Kid e James Ford che, come già accaduto
qualche anno fa, hanno aperto le porte dei loro blog per commentare
insieme le uscite cinematografiche: non di questa settimana, ma
dell'intero mese. Sarà davvero la nostra ultima volta
insieme? Sperando di vederne delle belle – e di trovarli, soprattutto, belli
carichi –, vi lascio con la carrelata di un agosto che,
almeno sul grande schermo, promette al solito qualche ventata di
freschezza, fra commedie generazionali, horror "a mollo", titoli festivalieri da
rispolverare.
Mr.
Ink: Per anni e anni, da ragazzino, sono stato un patito di
wrestling. Non sono più aggiornato da un po’. Accanto a The Rock,
Triple H e John Cena, però, ricordo loro: le Divas. Bionde e sexy
come le conigliette di Playboy. Qualcuna se le dava di santa ragione.
Qualcuna – per esempio Stacy Keibler, ex fiamma di George Clooney –
era più interessata alle paparazzate che al ring. Fare un film sulla
giovane Paige, lottatrice atipica con il look da rocker e il nome di
una delle sorelle Halliwell, poteva essere interessante: mio fratello
mi parla di uno scandalo sessuale che l’ha vista coinvolta e di un
infortunio, purtroppo, che l’ha costretta presto al ritiro.
Restando su toni più superficiali, invece, il film è un’innocua
favoletta femminista sulla scia di Glow con la prezzemolina Florence
Pugh. Già visto, se ne scriverà a breve.
Cannibal
Kid: Mr. Ink era un patito di wrestling?!? Questa non me
l'aspettavo. Questo sì che è un colpo basso! Che Mr. Ink e Mr. Ford
in realtà siano la stessa persona? Se non altro, come chiunque abbia
superato gli 8 anni di età, Ink ha smesso di seguire questo “sport”.
Anche io comunque ho già visto questo film e devo dire che... mi è
piaciuto un sacco. Sorpresa! Dopo Glow, il wrestling femminile mi ha
messo di nuovo al tappeto. Quello maschile invece continua a
sembrarmi una fordianata pazzesca.
Ford: sapevo
della passione di Ink, che ovviamente sostengo e che anzi, sul buon
esempio del fratello, gli consiglio di rispolverare. Non ho ancora
visto il film - ma è tra le visioni obbligate delle vacanze -, ma
quello che posso dire è che la figura di Paige è stata senza dubbio
una delle più importanti per il cambiamento avvenuto nel wrestling
femminile degli ultimi anni: la ragazza è sempre stata parecchio
turbolenta - le sue relazioni sentimentali ed i gossip conseguenti ne
sono la prova -, ma sul ring era un vero talento, e l'infortunio che
l'ha costretta al ritiro giovanissima è stato uno dei più grandi
torti al wrestling che il destino abbia giocato nel passato recente.
Ad ogni modo, aspetto di essere messo al tappeto.
Hotel
Artemis (1 agosto)
Mr.
Ink: Un trafficante, un assassino, due ladri e un poliziotto
s’incontrano in un ospedale privato. Sembrerebbe proprio l’inizio
di una barzelletta triste, di quelle che raccontano gli zii alticci
(o Ford, anticipando la battuta del Cannibale) alle cene di Natale.
Si tratta, in realtà, di un thriller futuristico con un cast
decisamente popoloso, che medie disastrose e un poster italiano
realizzato con gli scart di Paint hanno reso a malapena adatto per
una timida distribuzione estiva. Neanche il piacere di rivedere Jody
Foster, di recente regista di film e serie TV tutt’altro che
memorabili, può spingermi a fare il check-in all’Artemis.
Cannibal
Kid: Film che latita nell'hard-disk da mesi, la sua uscita
italiana mi ha ricordato della sua esistenza. E ora che me ne sono
ricordato, posso dimenticarmene di nuovo. Di cosa stavamo parlando?
Ford: altro
film che mi pare sinceramente scarso e che non intendo recuperare
neppure alla vigilia delle ferie, quando la serata film diventa una
vera e propria goduria, specie sapendo che il giorno dopo ci attende
il mare invece che il lavoro. Passo oltre senza troppi patemi.
Mr.
Ink: The Rock e Jason Statham chi? Ospitato da due boss come
Ford e Cannibal Kid, esperti in risse (verbali) da orbi, mi sembra
una scortesia grande preferire la compagnia dei protagonisti
dell’ennesimo Fast & Furious (reboot, prequel, boh: non so cosa
sia) alla loro. Lo salterò per questo motivo perciò, e non perché
non abbia mai visto in vita mia un capitolo della serie action.
Cannibal
Kid: Mr. Ink, non hai mai visto manco un Fast & Furious?
Devi recuperare il primo, un caposaldo della tamarraggine dei primi
anni zero, mentre il resto della saga è più che altro trascurabile.
Curiosamente, a introdurre Ford alla visione di questa serie
cinematografica ero stato proprio io. Riuscirò a convincere pure il
poco tamarro autore del blog letterario Diario di una dipendenza?
Tutto può succedere, tranne che questo non necessario spin-off
dedicato alla versione action-hero di Ford & Me, ovvero Hobbs &
Shaw interpretati da Dwayne Johnson & Jason Statham, si riveli un
capolavoro.
Ford: questo
spin off di un franchise partito decisamente male e divenuto
interessante con l'arrivo di The Rock e del suo livello oltre misura
di tamarraggine promette di essere uno dei guilty pleasure fordiani
dell'estate: botte, casino, The Rock, Statham, altre botte,
esplosioni, altre botte. E, sempre in tema di wrestling, la
comparsata di un parente dello stesso Dwayne Johnson, considerato da
molti come il "nuovo John Cena", Roman Reigns. Direi che
non posso perderlo.
Mr.
Ink: Lui, asiatico, incontra lei, giamaicana con il visto in
scadenza. Hanno un giorno insieme, New York e pochissime speranze di
lieto fine. Sembra tutto talmente teen e adorabile, ovviamente, che
lo conosco già. Lo scorso anno ho letto infatti l’omonimo romanzo
di Nicola Yoon, giù autrice del passabile Noi siamo tutti, con un
coinvolgimento che non mi sarei aspettato. Un po’ Serendipity, un
po’ Prima dell’alba, come risulterà in sala un genere che, di
solito, preferisco leggere sotto l’ombrellone anziché guardare?
Cannibal
Kid: Finalmente Mr. Ink rivela il suo lato più cannibale, e
finalmente la programmazione cinematografica di agosto mi regala una
youngadultata strappalacrime come si deve. A piangere mi sa però che
sarà più che altro Ford. Dal terrore.
Ford: in
effetti, questo promette di essere l'horror più terrificante
dell'estate. E di fronte ad una cannibalata tale, giro bene al largo.
Mr.
Ink: Gli animalisti devono essersi rotti i cosiddetti.
Squali intrappolati negli uragani del trash, squali che nuotano nei
supermercati sommersi, squali alle prese con le grazie di Blake
Lively o Mandy Moore strizzate in drammatici bikini colorati.
Insomma, non soltanto Steven Spielberg. E alla lobby dei coccodrilli
giganti, invece, chi pensa? Il francese Alexandre Aja, dopo avermi
divertito da morire con Alta tensione, Le colline hanno gli occhi e
Piranha, ci porta in uno scantinato allagato. Una trappola mortale,
in cui la suddetta belva assassina può tormentare Kaya Scodelario:
piuttosto misera a livello di curve, vero, la fanciulla britannica di
Skins è comunque una bellezza da non sottovalutare. Produce Sam
Raimi.
Cannibal
Kid: Una robaccia survival trash con i coccodrilli giganti?
Ma questa è una fordianata gigante che non guarderò mai!
Ah,
la protagonista è Kaya Scodelario? Corro subito a guardarlo!
Ford: Aja
è piuttosto incostante, ma il suo livello di trash abbastanza
elevato da farmi considerare questo survival con coccodrillo gigante
annesso come un altro dei guilty pleasures da ombrellone che mi sa
tanto dovrò cercare di recuperare, immaginando una delle future
battaglie con il Cannibale con me nella parte del rettile mangiatutto
e lui in quello della damigella in pericolo.
Mr.
Ink: Margo Mengoni ed Elisa sono le versioni italiane di
Donald Glover e Beyoncé. Doppieranno Simba e Nala, tanto nel cantato
quanto nel parlato, nel’ennesimo live action non richiesto. Ripeto,
signore e signori, Mengoni ed Elisa: e c’è chi, con anni
d’anticipo, osa lamentarsi se la prossima Ariel sarà impersonata
da un’attrice di colore? Di questo passo attendiamo Crudelia
doppiata da Alessandra Amoroso: i dalmata, così, si ammazzeranno
direttamente da sé, per la gioia delle pelliccerie di ogni dove.
Cannibal
Kid: Considerando che già la versione originale a livello
musicale non è niente di che, per quella italiana c'è proprio da
aver paura. Anche se la scelta di Elisa non mi sembra così malvagia.
Considerando inoltre che già ero stato tra i pochi al mondo a non
aver sopportato la ruffianissima e fordianissima pellicola animata,
questa “nuova” versione, non richiesta soprattutto da me, me la
sbranerò. Se mai la guarderò.
Ford: la
Disney, in evidente crisi di idee, continua a propinare al pubblico
live action dei suoi film d'animazione più noti e amati. E, a meno
di pressioni insostenibili dei Fordini, farò come ho già fatto con
Dumbo e compagnia bella. Finta che non siano neppure usciti.
Mr.
Ink: Inaspettato successo di critica in patria, Booksmart –
esordio alla regia dell’attrice Olivia Wilde – arriva in Italia
storpiato da un titolo a misura di Giffoni. Ritratto adolescenziale
annunciato come fresco e divertente, per alcuni già iconico,
potrebbe essere una delle maggiori sorprese di una stagione
dichiaratamente fiacca. Dopo Eight Grade (se vi manca, recuperatelo!)
ho lasciato un posto vuoto per un altro romanzo di formazione,
sperando che quest’opera prima sia proprio il diamante grezzo di
cui si legge in anteprima.
Cannibal
Kid: Dai, dai, dai. Un film teen che si preannuncia come il
Lady Bird di quest'anno e che si prenota un posto tra i miei nuovi
cult personali. Alla faccia di quello sfigato di Ford, uahaha!
Ford: nonostante
le apparenze cannibalesche - paurosamente cannibalesche - questo film
potrebbe rivelarsi la sorpresa del mese e forse dell'estate,
considerato che incuriosisce perfino un tamarro senza ritegno come il
sottoscritto. Speriamo bene.
Mr.
Ink: Nomen omen. Sumbergence, dramma romantico con a bordo
una coppia di belli e bravi da paura (Michael Fassbender, nella
fantasia di qualche fan, probabilmente si è spupazzato entrambi), è
stato sommerso e superato dagli altri titoli girati nel mentre da
Alicia Vikander e James McAvoy. Io stesso me l’ero procurato in
lingua per poi dimenticarlo presto e senza rimpianti sul mio Hard
Disk. C’è da aggiungere l’aggravante, poi, che il cielo non
brilli da un po’ sulla filmografia ondivaga del regista Wim
Wenders... Meriterà finalmente una rispolverata, e il recupero?
Cannibal
Kid: Se manco a un fan di Alicia Vikander come me è mai
venuta voglia di guardare questo potenziale polpettone che ha già
due anni sul groppone, dubito che verrà a qualcun altro. Forse
giusto a quel tenerone di Ford, uno dei pochi al mondo a cui
quell'altro polpettone con la Vikander, alias La luce sugli oceani,
era piaciuto ancora più che a me.
Ford: La
luce sugli oceani era stato una grande e inaspettata sorpresa, ma c'è
da dire che in quel periodo ero a casa per il mio anno sabbatico dal
lavoro ed avevo le energie fisiche e mentali per affrontare
polpettoni di ogni genere. Ora mi pare più difficile, dunque penso
che lascerò Wenders ancora per un pò in standby.
Mr.
Ink: Il famigerato Charles Manson si contende il titolo di
cattivo dell’anno con il nostro Matteo Salvini. Spunto prima per un
orribile film di serie Z con la rediviva Hilary Duff nei panni di
Sharon Tate, poi per l’ultimo attesissimo Quentin Tarantino, il
carismatico sussurratore dallo sguardo infernale ha questa volta il
volto di uno dei Doctor Who più noti nel ritorno in sala di Mary
Harron. Sia per il passaggio in Laguna, sia per la regista che – a
proposito di squinternati da manuale di psicologia – firmò il cult
American Psycho, ci si fida.
Cannibal
Kid: Come antipasto per il film di Tarantino ci potrebbe
stare. Anche perché pure io di Mary Harron mi fido, così come non
mi fido di James Ford, Charles Manson e Matteo Salvini. I tre cattivi
dell'anno. E di sempre.
Ford: Manson
è un personaggio che mi ha sempre infastidito, un pò come Cannibal,
e parlando di psicopatici e serial killers non è mai stato tra i
miei favoriti. Eppure, non fosse altro che per fare da anticamera a
Tarantino, una visione ci potrebbe stare. Potrebbe.
Mr.
Ink: Perché, ne hanno fatto pure altri due? Gerard Butler,
accusato del tentato omicidio del Presidente degli Stati Uniti (no,
non Donald Trump: la storia allora sarebbe molto diversa), si vendica
insieme a papà Nick Nolte. L’attore protagonista, per l’occasione,
rispolvera in parte il canovaccio di Giustizia privata – thriller
tamarro che, a sorpresa, mi era piaciuto parecchio ai tempi – e
ruba il ruolo all’ormai intercambiabile Liam Neeson. Gerard, che mi
combini: la precedenza agli anziani!
Cannibal
Kid: La precedenza agli anziani non viene data nemmeno in
questa rubrica. Ford infatti è sempre l'ultimo a commentare. Mentre
sarà il primo (e unico) a guardare questo nuovo inutile capitolo di
una saga che per me poteva tranquillamente finire già al trailer del
primo film.
Ford: Gerardone
Butler è uno dei fordiani più fordiani degli ultimi anni, anche se
ammetto che la saga di Attacco al potere è quasi troppo perfino per
me. Avendo visto gli altri due ed essendo in agosto potrebbe
scapparci anche questo numero tre, ma non garantisco. A meno che il
Gerardo non mi prometta di darle a Trump, Cannibal o entrambi.
Mr.
Ink: Tante cose possono dirsi del Cannibale, belle e brutte,
ma non che non abbia un certo gusto per i colpi di teatro: me lo
conceda a cuor leggero anche Ford. Chi non legge le sue classifiche
di fine anno per sapere quale film di nicchia, all’ultimo momento,
ha tirato fuori dal cilindro? Nel 2018, fra gli altri, è stato il
turno di The Rider. Dramma western alla Kent Haruf, acclamatissimo
nel circuito indie, che potrebbe regalare gioie e lacrime di
commozione anche su White Russian. E quando un piccolo film mette
d’accordo il Gatto e la Volpe, diciamolo, non può che essere
grande.
Cannibal
Kid: Sono felice che i miei colpi di teatro siano
apprezzati, almeno da qualcuno. Un altro colpo di teatro è
l'annuncio che questa sarà l'ultima puntata della rubrica sulle
uscite cinematografiche. Però se non altro si chiude alla grande.
The Rider a me è piaciuto decisamente, ma credo che Ford potrebbe
trovarlo addirittura uno dei più bei film del decennio. E una
pellicola gradita da entrambi è un altro colpo di scena clamoroso.
Ford: non
mi ricordavo di questo colpo di teatro del Cannibale, e dunque mi
segno di recuperare questo The Rider - che promette benissimo - in
modo da poterne parlare appena tornerò dalle vacanze, anche se sarà
durissima farlo rischiando di essere d'accordo con il Cucciolo
Eroico, così come è stata dura essere d'accordo con lui nel
decidere di chiudere questa rubrica.
Mr.
Ink: Ha il titolo che fa pendant con una canzone dei Nirvana
ma, nella colonna sonora interamente cantata dalla protagonista, si
scorgono a colpo d’occhio alcuni dei successi pop più trasmessi di
questi anni. In attesa di vedere Natalie Portman in Vox Lux ed
Elisabeth Moss in Your Smell, ci si godrà con gli occhi a cuoricino
il talento e la bellezza della mia sorella Fanning preferita. Benché
il sottotitolo suggerisca un musical in stile Disney Channel, meglio
fidarsi della fotografia cupa alla Refn e della prova alla regia di
Max Minghella, figlio d’arte conosciuto come attore (è Nick,
l’autista innamorato) in The Handmaid’s Tale. Off topic: su
YouTube, intanto, cercate il duetto fra Elle e Woodkid e alzate il
volume a palla.
Cannibal
Kid: Per chiudere alla grandissima per sempre questa
rubrica, dopo il gioiellino The Rider ecco un altro potenziale nuovo
cult assoluto. Per abbassare un po' le aspettative devo ricordarmi
della cocente delusione provocata di recente da Vox Lux. Questa volta
spero comunque che tutto vada per il verso giusto. Elle Fanning in
versione popstar è già la mia nuova popstar preferita e un film del
genere qui su Pensieri Cannibali già solo dal titolo è a un passo
dal sogno. E a un passo dal cult.
Quanto
alla fine della nostra rubrica sulle uscite cinematografiche,
rappresenta invece la fine di un incubo. Almeno per un po' potrò
starmene beato senza le opinioni spesso discutibili, e ancor più
spesso detestabili, di Mr. James Ford. Tranquilli però che la nostra
rivalità continuerà ancora. Cannibal VS Ford, la sfida prosegue.
Coming soon su Pensieri Cannibali e WhiteRussian.
Ford: si
chiude questa puntata - e la rubrica - con un potenziale cult
cannibale che spero sinceramente di poter massacrare alla grande, più
che altro perchè, ora che un capitolo è alle spalle, la rivalità
più lunga della blogosfera ha bisogno di nuove sfide, e nuova
benzina gettata sul fuoco. Non sia mai che si lasci questo spazio
troppo vacante, del resto.
Sigh, che tristezza la fine di un'epoca!
RispondiEliminaPiù triste del 90% delle uscite estive XD
Ah, quello sicuro! 😅
EliminaChe trio simpatico siete :-D
RispondiEliminaAhimè però è una lista di film che rientrano davvero poco nelle mie corde. Solo The rider penso potrebbe incontrare il mio gusto :)
Grazie, Angela!
EliminaThe Rider deve essere bellissimo, in effetti.
Siete un trio molto divertente, dovete continuare a commentare le uscite cinematografiche. Comunque mi ispirano i due film con Dwayne Johnson: Una famiglia al tappeto e Fast and Furious - Hobbs & Shaw (sperando che quest'ultimo sia migliore di Fast & Furious 8!). Anche Il Re Leone non sembra male!
RispondiEliminaNon sapevo di questa tua passione per Fast & Furious!
EliminaAvete mancato il CULT dell'estate, mannaggiavvoi, il Signor Diavolo.
RispondiEliminaComunque, spero che quella rubrica non chiuda ma evolva, come ho scritto a Marco...
Moz-
Me ne sono lamentato anche io con Marco, può dirtelo anche lui. 😪
EliminaTi sei beccato un'ospitata super, e un lavoro immagino faticoso viste le tante -non troppo memorabili- uscite di agosto!
RispondiEliminaPunto tutto alla fine di agosto, Booksmart e la Fanning in particolare, ma so che cederò al Re Leone nonostante i pregiudizi già pronti.
Ah, stessa cosa.
EliminaFavreau andrà visto al cinema, anche solo per dirne peste e corna. :)
Mannaggia... ma perché le belle cose poi finiscono? Seguivo assiduamente il blog di Kekkoz il Giovane Cinefilo ed ha chiuso. Adesso voi dite che non farete più recensioni... sarò io che porto sfiga?
RispondiEliminaPenso che finirà soltanto l'era dei commenti in sincrono di Marco e Ford, vai tranquillo, ma le recensioni resteranno. :)
Eliminal'unico che forse guarderò è Il re leone, cartone disney della mia infanzia. Però odio i film con gli animali parlanti, quindi non sono convintissima. Elisa e Marco Mengoni non mi dispiacciono. Mengoni all'inizio non mi convinceva per il parlato, ma ho cercato qualche doppiaggio che ha fatto e sorprendentemente non l'ho trovato terribile!
RispondiEliminaPurtroppo non ho mai amato il cartone da bambino, troppo impegnativo e pesante. Il buono, in questo modo, è che lo ricordo pochissimo.
EliminaForse un live action che non mi annoierà per i troppi dèjà vu. 😅
E' stato un onore ospitarti, per noi "vecchi" è bello sapere che ci sono bloggers come te. ;)
RispondiEliminaho visto solo il re leone. Non mi è dispiaciuto ma le voci non le ho proprio apprezzate!
RispondiElimina