«Perché
ti chiama così?»
«Non
lo so. Perché sono strano?»
«Non
lo siamo tutti?»
Titolo:
L'arte di essere normale
Autrice:
Lisa Williamson
Editore:
Il Castoro - HotSpot
Numero
di pagine: 326
Prezzo:
€ 16,50
Sinossi:
David
Piper ha quattordici anni, e il tempo gli rema contro. I suoi
genitori credono sia omosessuale, a scuola è vittima dei bulli. I
suoi due migliori amici sono gli unici a sapere la verità. Leo
Denton, al suo primo giorno alla prestigiosa scuola di Eden Park, ha
un solo obiettivo: passare inosservato. Ma ben presto cominciano a
circolare voci sulla sua espulsione dalla scuola precedente. E il
fatto che la bella e popolarissima Alicia si innamori di lui non
aiuta a tenerlo lontano dai riflettori e dai guai… Quando Leo
prende le parti di David in un diverbio, tra i due nasce
un’inaspettata amicizia. Ma le cose stanno per diventare ancora più
complicate perché alla Eden Park i segreti non rimangono tali a
lungo…
La recensione
Libri
carini e leggeri, dicevamo una recensione fa. Un toccasana per la
sessione estiva. Un eterno ritorno al young adult, contro l'afa e il
tempo perduto. Chi, se nella mia stessa situazione, oserebbe
domandare qualcosa di diverso? I romanzi senza infamia né lode,
quelli a tre stelline, mi hanno stancato però. Che carini e leggeri
siano, ma fatte le debite eccezioni: per un po' di profondità, per
temi importanti affrontati con toni discorsivi, giuro solennemente
che c'è spazio a fine giornata o dopo i pasti. Parlavo di eccezioni,
appunto. Tra le righe, parlavo di letture per ragazzi tanto rare.
Quelle con le fascette che dicono cose bellissime, e non è
nient'altro che la verità; quelle con piedi veloci che solcano
strade color arcobaleno in copertina. Che a tradurre l'esordio di
Lisa Williamson sia stata proprio la novella HotSpot non me ne
stupisco: l'occhio lungo, un catalogo ricchissimo, titoli a misura di
adolescente. Ripenso a Luna
o ad Aristotele e Dante scoprono i segreti dell'universo:
avventure di comprensione reciproca e tolleranza, su solitudini
esistenziali che insieme si annullano per magia.
L'arte di
essere normale, bello e
immediato sin dal titolo, discreto ma emozionantissimo, farà loro
compagnia nella mia libreria. David e Leo vivono in una città che
non conosce gentilezza. Il primo, membro di una famiglia
progressista ma cieca davanti all'evidenza, nei compiti in classe raccontava il suo sogno impossibile e generava gli
sfottò dei coetanei: voleva essere una femmina sin da bambino e ora,
a quattordici anni, ne è sicuro come non mai. Studia il proprio
riflesso e appunta su un quadernino le trasformazioni che il suo
corpo sta subendo. Quando avrà le giuste
proporzioni, il coraggio necessario, per smettere di essere la bugia
di un uomo a metà? L'altro, trasferitosi in una scuola pubblica che
ha la spocchia e le divise inamidate degli istituiti privati, ha
mitizzato un padre fuggitivo e preso posto a sedere in un salottino
kitsch, stipato di parenti stretti. Vive in un quartiere degradato ma
sogna l'espiazione: la sua fama di mela marcia lo precede tra i
corridoi. Si può ricominciare da zero, e per di più nella stessa
storia che all'inizio li voleva entrambi in crisi? A
capitoli alterni, l'autrice descrive due protagonisti con un grande
segreto. Diffidenti per natura, ma dalla natura – nonostante tutto – simile. Ci vuole il tempo che ci vuole per confidarsi.
In una scuola in cui tutti parlano e sparlano, infatti,
la loro amicizia non ha bisogno di parole superflue. Il ragazzo che
si sentiva una ragazza e il famigerato bullo del liceo partono. Alla
ricerca del padre del secondo e di loro stessi. Durante il tragitto
scopriranno il sapore della birra, il fascino decadente delle piscine
abbandonate, l'imbarazzo delle stonature al karaoke, il mare di
notte: il mito infondato della normalità, in una fuga
lontano da casa. Si danno a reazioni realistiche e confronti
commoventi. Scappano, urlano, spaccano nasi e oggetti fragili.
Parlano e agiscono come adolescenti tridimensionali. Al ritorno
all'ovile, tra colpi di scena e pronomi personali che cambiano,
niente o nessuno sarà uguale a prima. L'arte di
essere normale non è come
sembra, sulla scia di due narratori che non sono come sembrano. Gente
che non apprezza il proprio riflesso allo specchio (e chi lo
apprezza?). Quattordicenni che si sentono fuori posto (e chi, ora
come allora, non ci si sente?). Mi ha ricordato l'importanza delle
storie belle. Scritte bene, dico, e pensate meglio. Storie che
possono cambiare l'umore al lunedì mattina e, chissà, se hai
quell'età e fai pensieri in assonanza, perfino la vita.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Owl Cities – Shooting Star
Iniziato stamattina e dopo 50 pagine già lo adoro!
RispondiEliminaDue protagonisti di cui sentirò una certa mancanza, indubbiamente.
EliminaLo segno immediatamente!
RispondiEliminaLea
Ti piacerà. Un YA di quelli belli e importanti.
EliminaQuesta collana è una chicca, pubblica romanzi davvero validi e particolari, stanno facendo proprio un buon lavoro. Spero sempre di recuperare tutto!
RispondiEliminaNe avevamo già parlato, Ninfa, e come sai concordo pienamente. Non faccio altro che complimentarmi con Paola dell'ufficio stampa per le scelte, sempre miratissime!
EliminaNon so se faranno il film o meno. Nel frattempo mi sa che mi conviene recuperarlo, visto che un young adult riuscito ci sta sempre bene... ;)
RispondiEliminaRiuscitissimo. E al cinema, secondo me, si presterebbe bene.
EliminaNon soltanto perché mi ha fatto venire in mente lo "Stay weird, stay different", memorabile, dallo sceneggiatore di The Imitation Game. :)
Mi metti in crisi così però Y-Y e mi fai dispiacere ancora di più del fatto che non posso proprio riuscire ad andare a Mare di libri anche il venerdì :c giorno in cui sarà l'autrice!
RispondiEliminaIl libro però finisce dritto dritto in wish - da come lo descrivi sembra proprio pane per i miei denti - e ci faccio un pensierino sul comprarlo o meno per tempo (e sul mandare un'amica in avanscoperta per un autografo)!
Manda l'amica, manda l'amica, tu che puoi!
EliminaAppena iniziato ma subito colpita al cuore, la tua recensione mi ha dato ancora più carica perchè pregusto una lettura interessante e non banale! Top!
RispondiEliminaFammi sapere, Cristina, ma non ti deluderà. ;)
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