Il Rumore è un
uomo senza filtri.
Senza filtri, un uomo è solo caos che cammina.
Autore:
Patrick Ness
Editore:
Mondadori
Numero
di pagine: 450
Prezzo:
€ 17,00
Sinossi:
Esiste
un posto in cui si parla senza dire nulla. Perché tutti sentono i
pensieri degli altri, anche se non vogliono. Giorno e notte, lontano
e vicino, il Rumore ti raggiunge sempre. Gioia, paura, rimpianto,
speranza: non c'è scampo al caos incessante che ronza nell'aria e
affligge gli uomini di Prentisstown come un morbo, dopo aver
sterminato le donne. Eppure anche nel Rumore è possibile mentire.
Todd è l'ultimo nato al villaggio, parla una lingua tutta sua e
presto compirà tredici anni, l'età in cui nella comunità si
diventa adulti. Un evento tanto atteso e dalle conseguenze
inimmaginabili, protette da un segreto che tutti seppelliscono sotto
strati di pensieri. Ma Todd sta per scoprire che esiste un buco nel
Rumore, un nucleo di silenzio che nessun pensiero può sporcare, e
che non è vero che tutte le donne sono scomparse.
La recensione
Patrick
Ness è bravissimo. E non ci voleva un genio per capirlo, anche se
qualcosa – un paio di anni fa – non è andata per il verso giusto
e la Chaos Walking Trilogy, altrove successo di critica e
pubblico, da noi non è decollata. Il primo volume della saga di un
autore che poi avrebbe destato le meritate attenzioni – facendosi
conoscere anche dal sottoscritto – con la toccante fiaba nera Sette
minuti dopo la mezzanotte era
uscito con la Rizzoli, aveva come significativo titolo Il
buco nel rumore e era destinato
a essere il solitario mattone di una delle troppe case mai ultimate.
I seguiti, non messi in conto. A salvare la serie dal pericolo
dell'incompiuto, un'altra casa editrice che, con un'altra veste
grafica e un altro titolo, ci fa conoscere un altro Ness ancora –
il primo, in realtà – rispetto a quello degli incubi della
buona notte che presto diventeranno un film di Bayona. E così, anni
dopo, Chaos – La fuga arriva
per restare. Mi sono
imbattuto in quest'autore soltanto lo scorso autunno e, positivamente
impressionato, ho consultato i soliti siti per sapere cos'altro
avesse scritto. Tanto, anche se sfortuna vuole che da noi avessero
tradotto un altro suo titolo e basta: poco noto, introvabile e di un
genere non tra i miei preferiti. Ho avuto infine Chaos
e sapendolo lungo ma bello, facile ma meritevole, poco nelle mie
corde ma capace di farmi cambiare idea, l'ho lasciato per questa
calda estate in cui leggere non va in ferie. Mi
aspettavo qualcosa di buono, indubbiamente – tanti, infatti, i
pareri positivi di amici fidati e i consigli spassionati -, ma cosa,
nel dettaglio? Non lo sapevo; poi l'ho iniziato. All'inizio confuso,
stranito, ma affascinato e coinvolto. Ciò che rendeva
all'avanguardia l'esordio di Ness era quell'esatto mix di sensazioni
in contrasto. Lo stile bizzarro, un mondo un po' fantascientifico e
un po' distopico parzialmente originale, l'abbondanza di font diversi
– e grassetti, e maiuscole – nella stessa pagina. In un futuro
imprecisato, su un pianeta colonizzato da poco e liberato con la
violenza dai mostruosi alieni che lo popolavano, vive Todd – dodici
anni; quasi tredici – in una città senza scuola e senza donne, in
cui quando si diventa adulti – ossia molto presto, e il grande
giorno, per il piccolo protagonista, si avvicina – si viene
istruiti su segreti inconfessabili e sulle leggi che regolano il
Rumore.
A Prentisstown, nel Nuovo Mondo, tutti sentono i pensieri di
tutti; tutto è caos. A lungo andare ci si abitua; Todd – orfano di
mamma e padre, nato dopo guerre leggendarie – è venuto al mondo
quando il germe della confusione già aveva inquinato le città e
sterminato tutte le donne. Lui non conosce il silenzio, fino a quando
non incontra, nel bosco, una coetanea che viene da mondi lontani:
Viola. Prima di lei, non conosceva nemmeno le ragazze. Che allora
altrove esistono, e sono immuni al chiasso dei pensieri maschili, e
risultano imperscrutabili. Dunque, pericolosissime. Ha inizio, così,
una fuga a perdifiato verso una città che ha quasi il nome del
paradiso – Haven – e in cui si racconta ci sia un antitodo per
l'odio che muove gli adulti. Braccati da un esercito in continua
espansione, il ribelle Todd – un cane tontolone accanto (ricordate Dug, l'amico a quattro zampe in Up?), un diario
pieno di verità indecifrabili, un coltello dotato di vita propria –
e l'estanea Viola – che non è mai un libro aperto, persa in un
territorio ostile, eppure tenace – riusciranno a raggiungere chi
vive al di là dell'ultima cascata? Cosa troveranno, mossi
dall'ignoranza di chi, fino in fondo, sogna e spera?
Sopra la media,
ma arrivata un po' tardi per oscuri incidenti di percorso, questa
nuova trilogia non risente troppo dei paragoni con romanzi simili –
sebbene raggiunga ormai lettori smaliziati, che hanno già letto The
Giver, Across the universe e
guardato qualche puntata random di Wayward Pines
– e nonostante un genere i cui segreti sono stati ampiamente
sdoganati, per una moda recentissima, Chaos – caccia
al bambino in cui non ci si ferma mai – è meritevole e
sorprendente, anche con la sua esagerata voglia di fare, dire,
stupire. Brilla sin dall'inizio per l'originalità della scrittura –
raccontato in prima persona da un ragazzino analfabeta, che fa gran
confusione con le doppie e i verbi, presenta infatti errori
ortografici grandi e piccoli a cui subito ci si abitua – e per
l'attualità di temi da approfondire – violenza sulle donne,
soldati bambino, famiglie composte da due padri -, sullo sfondo di un
universo caotico che metteremo meglio a fuoco nel romanzo
successivo. Non ci vuole molto affinché conquisti, con la sua forza
trascinante, anche se, verso la conclusione, il continuo tergiversare
e qualche momento furbo – perdite dolorose e colpi di scena che si
addicono più ai romanzi conclusivi, non a una saga che adesso si
appresta a cominciare – mi hanno fatto vagamente rimpiangere l'immediatezza dei primi capitoli. Nel troppo
generale che Chaos si
rivela, non vorrei che questo Ness, mai uguale a sé stesso,
coraggioso e brillante, si fosse giocato le carte migliori. E che,
andando avanti, esagerasse per meravigliarci tutti con trucchetti forzati. Avrà misura? Propendo per il sì, al momento,
ancora scosso da una lettura che incede e travolge con la potenza
del primo Hunger Games.
Però scritto meglio; parecchio. Come da un piccolo Stephen King violento e
sognatore, che ci parla di mele avvelenate che crescono
sull'Albero della Conoscenza – sicuro di volere conoscere chi sei
davvero? - e dell'ultimo bambino senza sangue sulle mani.
Proteggiamo
l'innocenza.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Imagine Dragons – I Bet My Life
Questo romanzo mi incuriosisce moltissimo ma questa volta, no, non mi farò tentare :p dovrò prima smaltire un pò di letture arretrate!
RispondiEliminaBrava, così magari avrai a disposizione anche il seguito.
EliminaDa quel che leggo, uscirà ad ottobre ;)
Grazie per le post!
RispondiEliminaBaccio !!
mi piace tutti le filme
What?
EliminaHo sentito parlare di questo libro e degli altri due della serie dalle youtubers inglesi che seguo e sono secoli che vorrei leggerlo.... devo solo decidere se farlo in inglese oppure attendere la pubblicazione italiana degli altri volumi ;)
RispondiEliminaSecondo me, in inglese è un po' difficilotto - gli errori linguistici commessi dal protagonista potrebbero rendere la lettura tutta da decifrare - ma è per ragazzi e, se già leggi in lingua, penso non avrai problemi, dopo la confusione iniziale. Comunque a ottobre esce il secondo romanzo e a marzo, così dice Wikipedia, l'ultimo. :)
EliminaAbbiamo trovato un nuovo Hunger Games?
RispondiEliminaBene! :)
Nonostante la somiglianza vaga, per me stiamo lì.
EliminaPrende e ti scuote, nonostante sia un romanzo per ragazzi.
Dicono che Zemeckis abbia i diritti di eventuali trasposizioni cinematografiche. Vedremo. Intanto Ness arriverà al cinema comunque il prossimo anno (e c'è pure Felicity Jones come coprotagonista, mica male). :)
Ho letto i primi due libri di questa serie, in inglese, ma mai il terzo, perché avevo paura di come sarebbe andata a finire. Se esce in italiano lo recupererò...
RispondiEliminaPare uscirà l'anno prossimo, Alessandra.
EliminaDicono marzo, probabilmente.
Ness è semplicemente fantastico... avresti dovuto assistere anche all'incontro dal vivo! Un grande *-*
RispondiEliminaIn attesa che il secondo di questa trilogia arrivi da noi io sto leggendo in lingua More than this e merita davvero un sacco! Spero arrivi anche questo da noi :3
More Than This, tra i suoi, è quello che mi ispirava di più. Speriamo, sì. ;)
EliminaMi incuriosiva già non so bene perché ma mi hai convinto tu ancor di più! Sarà che del tuo parere mi fido, non lo so...ma credo che sia giusto allargare i propri orizzonti e quindi perché no scoprire anche Patrick Ness!
RispondiEliminaGrazie per la fiducia, Gio. Buona lettura!
EliminaBella recensione, Mik!Come sai a me non ha convinto completamente, ma in queste settimane ho letto A monster calls (adorato) e anche The rest of us just live here in anteprima (amato alla follia), e ho completamente rivalutato Ness, infatti leggerò il resto della serie al più presto *__*
RispondiEliminaQuanto ti invidio per queste letture, Juliette!
EliminaBellissima recensione.
RispondiEliminaSono curioso di sapere se dopo questo approccio entusiastico i seguiti ti sembreranno all'altezza... se ti sei lanciato senza paracadute nella lettura del secondo e cosa te ne sarà sembrato.
Secondo me il secondo volume te ne strapperà cinque, di stelle ;-)
E il terzo... arriva fra pochissimo!
Ciao Giuseppe, grazie mille per il tuo commento e per essere passato. Soprattutto, complimenti per il tuo fantastico lavoro! Mi libero dagli esami e inizio il secondo a brevissimo. E' in libreria da quand'è uscito. ;)
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