Stagione I
La
mia attività preferita, in estate, è annoiarmi. Cercavo la
compagnia di una nuova serie tv e, poco convinto, mi sono avvicinato
a Finding Carter. L'ennesima robetta adolescenziale,
immaginavo, con un tono che non volevano essere dispreggiativo: a me
la robetta adolescenziale piace, soprattutto se targata MTV. In
questo caso, di nuovo c'è poco, ma sapete che Finding
Carter merita? L'ho capito dai
due episodi iniziali, rilasciati contemporaneamente, come fossero una
lunga puntata di un'ora e mezza, e dalla sensazione di avere a che
fare con qualcosa di profondamente familiare. La storia è quella
dell'adolescente Carter che, grossomodo, è una come tante. Un
problema con la giustizia, una notte, non le assicura macchie sulla
sua fedina penale, ma una scoperta che rivoluziona tutto. In
commissariato hanno già le sue impronte digitali. Lei non si chiama
Carter, lei non è figlia della giovane donna che l'ha cresciuta: è
stata rapita da bambina e, per tutta la vita, ha vissuto con la
criminale che l'ha strappata ai suoi genitori. L'adolescenza è un
periodo terrificante: mette in discussione tutto. E cosa mette in
discussione, esattamente, la consapevolezza di non essere chi
pensavamo? Carter può riabbracciare la sua famiglia e ritornare a
casa, tredici anni dopo. Ma quelli che la abbracciano sono estranei,
e lei non ricambia l'abbraccio. Finding Carter
è uno young adult sulla scoperta delle proprie origini e sul
riappropriarsi di un'identità negata, ma narrato dal punto di vista
di una protagonista umana ma tormentata, che capiamo e non. Perché
Carter si scopre parte della famiglia perfetta – ma esistono
famiglie perfette? - eppure quello che vorrebbe fare è fuggire via,
con quella mamma fasulla che seguirebbe in capo al mondo. All'inizio
non può, poi non vorrà più, ma porterà novità e danni
nell'esistenze con cui entrerà in contatto. Inserita in un nuovo
liceo, si procurerà amicizie e inimicizie, amori e odi e, curiosa e
screanzata, godrà della luce della popolarità. Kathryn Prescott,
minuta e bellina, dopo Skins e
una “spregevole” particina in Reign,
si mostra una brava padrona di casa, ma sono i comprimari a farsi
volere bene. L'affascinante mamma poliziotto, la timida sorella
gemella, il carinissimo e precoce fratello minore e, soprattutto,
Max: il migliore amico che, dietro l'aria da ragazzaccio, tocca con
un'anima da autentico bambino perduto. Il finale di stagione, con
segreti mai rivelati che aleggiano ovunque, è sospeso e abbastanza
forte. Ci vorrà l'anno prossima per mettere insieme i pezzi. I colpi
di scena non mancano, la serietà non pesa, la leggerezza incontra il
dramma e lo stempera come meglio può. Finding Carter
cattura con il pregio di una semplicità intelligente. E piace, per
la descrizione di dinamiche familiari che fanno pensare
nostalgicamente ai teen drama classici, tradizionali: a me a The
O.C, ma senza villette con
piscina, e a Kyle XY,
ma senza alieni. Be', Carter – adorabile e odiosa – un po' alieno
lo è. (7+)
You're the worst
Stagione I
Un'altra
serie debuttata nei mesi estivi. Un'altra scoperta. You're the
worst – sfrontato, dissacrante, ironico, sexy – è un modo
più o meno nuovo di tornare a parlare d'amore. Le cose di cui
parlare sarebbero tante - dalle battute fulminanti all'alchimia tra i
protagonisti, dall'originalità dei toni al ritratto grottesco di un
pugno di trentenni tutti vizi e grigliate in giardino – ma parto
dicendone un'altra. Per guardare i dieci episodi di cui la prima
stagione è composta mi ci sono voluti due mesi. Duecento minuti
complessivi, distribuiti in una sessantina di giorni. Ma come si fa?
Personalmente, la curiosità che ho provato agli inizi è finita per
scemare e, verso il finale di stagione, una certa irritazione ha
prevalso. Non tanto nei confronti della serie, quanto del formato
sit-com. You're the worst, visto una volta ogni tanto, non me
lo sono goduto come avrei voluto. Peccato, perché in questo modo non
so parlarne oggettivamente. Recuperatelo adesso, e guardatelo in due
giorni. Sarà uno spasso: garantito. Avrete tutta la mia invidia, ché
è un gioiellino. Io il primo episodio, visto a luglio, neanche lo
ricordo più. Ho vaghi flash dell'incontro tra Jimmy e Gretchen, ma,
ormai, so come va a finire tra loro. Due tipi strambi e sopra le
righe. Due pitbull, per citarli, che prendono a morsi gli altri cani,
ma che tra loro vanno d'accordo. Si contendono il posto sullo stesso
divano. La loro non-relazione è fisica: questione di chimica.
Giurano di non amarsi mai, ma prima che un sentimento (per noi non
tanto) impreviso faccia capolino, fanno del gran sesso, si
saccheggiano i frigoriferi, ridono delle vite degli altri. Come la
Kunis e Timberlake, ma in una rilettura politicamente scorretta, sono
Amici di letto... ma diventeranno altro? Fantastici i
protagonisti, che non conoscevo: Chris Geere, biondino
dall'aristocratico accento british, e la rossa tutto pepe Aya Cash,
divertita e seducente. Lui, scrittore fallito che salta da un letto
all'altro, da quando quell'acidona della sua ex l'ha mollato; lei,
manager di rapper all'avanguardia, con una parentesi da galeotta,
l'allergia all'amore, la simpatia verso il bicchiere. Attorno a loro,
tra ambienti finto chic, vernissage e brunch, un mucchio di parlocce
e comprimari esilaranti: come Lindsay, paffuta mogliettina ninfomane,
e Edgar, reduce di guerra che vive di programmi di cucina, crisi
isteriche e così via. You're the worst, cattivo e inviperito,
romantico e osé, non è un'altra stupida commedia americana. O forse
sì? Come Don Jon, il telefilm Fox, infatti, i clichè li usa
e li getta, li bacia e li mangia, con l'aiuto di un cast a sorpresa e
di uno script brillante, ma – per me - vagamente schiavo della
monotonia. Una commedia, questa, che non diventa mai rosa. Abbasso
l'amore! (7)
Under the dome
Stagione II
Certo
che chi Stephen King lo conosce solo per Under the dome,
ragionevolmente, chiederebbe: ma re dell'horror dove? La serie
televisiva, tratta da un corposo romanzo del mio autore preferito che
ahimè non ho letto, perché pubblicato in un periodo di rottura
provvisoria tra me e il caro zio Stephen, ha caratteriste contrarie a
quelle del suo famosissimo ideatore. Cose che, quando leggo King,
sottolineo spontaneamente: la scrittura magistrale, i personaggi
dinamici, gli intrecci fitti ma coerenti, la tensione che non si
perde, nonosante le tante pagine e i tanti dettagli. Cose che ci sono
in Under the dome: nessuna delle precedenti elencate. Ah, non
proprio vero: nel primo episodio, in una scena girata in un bar, c'è
l'autore in persona – in un simpatico cameo – che chiede tutto
gentile una tazza di caffè. Stephen, carissimo, non potevi chiedere
che si facesse qualcosa di poco, poco meglio? Come la prima stagione,
infatti, che mi aveva lasciato con un gran bel punto di domanda,
anche la seconda – coi suoi tredici episodi – va avanti tra alti
e bassi, ripetizioni e noia, trovate fantasiose (poche) e altre
(parecchie) un tantino assurde. Nonostante la voglia di spoilerarmi
tutto con l'aiuto magico di Wikipedia, mi trattengo, e quindi non so
dirvi quali sciocchezze siano da attribuire alla riscrittura per la
televisione, quali allo scrittore stesso, che in quel periodo pareva
oggettivamente non brillare granchè. Si riparte da dove si ci era
fermati (e chi se lo ricordava?) e si cambia il minimo
indispensabile. Il microcosmo rappresentato da quella Chester's Mill
in una bolla aliena rimane invariato, se non fosse per gente di poco
conto che muore e gente (non sempre) di poco conto che, in qualche
strano modo, torna. Viene meno, purtroppo, la mia amata Britt
Roberson, destinata ad essere un'apparizione evanescente soltanto
verso la fine, e si aggiunge un'altra ragazza, sbucata dagli anni '80
e tornata da una morte per omicidio. Posso anticiparvi che, questa
volta, si esce all'esterno, ma la Cupola non lascia mai i suoi
personaggi del tutto liberi. Si aprono dei tunnel, passaggi
incomprensibili per dimensioni parallele, ma – con personaggi che
giocano ai piccoli esploratori delle caverne e altri in preda alla
sete di ventetta – si marcia più che altro sui consolidati drammi.
Una vaga atmosfera apocalittica-catastrofica si respira, ma forse gli
esigui effetti speciali non permettono grosse trovate. La storyline
si infittisce, ma si lasciano seguire soltanto le vicente dei due
belloni Mike Vogel e Rachelle Lefevre (lei bellissima!) e degli
adolescenti “in vitro”, Colin Ford e Mackenzie “che fronte alta
che hai” Lintz, a cui si aggiunge un occhialuto hacker
doppiogiochista e la Melanie che visse due volte. Limitatevi a
guardare le scene in cui ci sono loro, se non volete perdere il filo
conduttore ma di seguirlo per intero non vi va. Finale leggermente
ansiogeno e spalancato nel vuoto, un enorme boh, un ovvio to be
continued. (5,5)
you're the worst è la mia commedia (non)romantica preferita!
RispondiEliminafantastico, nonostante il formato sitcom...
carter è adorabile e odiosa, vero. mentre la serie è solo adorabile :)
under the dome è davvero ridicolo. a ogni puntata cercano di far combinare qualcosa di assurdo a 'sta cupola... per me è una delle migliori sitcom oggi in circolazione ahahah :D
ahahahha, la rossa è passata da Twilight alla Cupola, e non si sa dove stava meglio... o peggio. You're the worst è veramente bello, ma me lo sono goduto pochisismo: come suggeriva Lisa, la prossima volta, sperando che ci sarà una seconda serie, farò accumulare tutti gli episodi :P
EliminaYou're the worst è stata una piacevolissima sorpresa estiva! I protagonisti sono simpatici e folli, l'ambientazione simpatica e le risate non mancano...le altre due non le seguo per mancanza totale di tempo! Vedo troppe serie tv!!!
RispondiEliminaAbbiamo un problema comune. Con Under the dome non ti perde niente di niente, ma Finding Carter è bellino ;)
EliminaUnder the Dome per me svolge la simpatica funzione di sonnifero: ho provato a seguirlo, ma l'unica sensazione che mi ha donato è stato il tedio assoluto.
RispondiEliminaFinding Carter è stato il mio guilty pleasure estivo: storia interessante, teen drama impossibili e una protagonista - imho - più odiosa che adorabile (gli adolescenti mi stanno sull'anima, quelli come Carter aumentano il sentimento). Ho rivisto con piacere il Wesley di Buffy (effetto nostalgia che mi fa amare David comunque) e ora aspetto con ansia la seconda stagione.
Uh, non avevo riconosciuto Wesley!
EliminaHo visto qualche puntata di Under the dome su Rai 2 in seconda serata, e no. Non l'ho mai seguito sul serio, ma nemmeno sono mai riuscita a farmelo piacere. Non sapevo dell'esistenza di Finding Carter, ma non credo di iniziarlo. Con tutte le serie che stanno per ricominciare, andrei fuori di testa!
RispondiEliminaSerietvsubita.it mi tiene sempre aggiornato ;)
EliminaUnder the dome lo scartai a priori già dalla prima stagione, non fa proprio per me!
RispondiEliminaFinding Carter potrebbe interessarmi, la metto nella lista dei recuperi anche se mi sa che da qua a Natale non troverà spazio, mannaggia alle troppe serie :(
You're the worst, eh, come sai già l'ho adorata alla follia, la scorpacciata più gustosa di questa fine estate.
Sei stata fortunata proprio a beccarlo con tutti gli episodi belli pronti :P
EliminaCiao Mik!^^ Under the Dome lo sto seguendo, anche se sono sempre più perplessa. Non so che aspettarmi da questa serie, mi pare stia perdendo smalto.@.@ Finding Carter sembra carino. Il genere mi piace, gli darò una chance! Mentre You're the Worst lo tengo in sospeso, per quando non saprò che vedere. Ora ricominciano tutte le serie che seguo: mi serve più tempoooooooo!:D
RispondiEliminaA chi lo dici :D
EliminaFinding Carter me lo sono segnata quest'estate, beccando il promo su MTV ma non ho avuti tempo di dargli un'occhiata e penso proprio che dovrà aspettare un bel po', con tutte le serie che ricominciano.
RispondiEliminaIl fatto che avessero tratto una serie da Under the Dome, mi ha spinta a comprare e leggere il libro ed ero piena di sensazioni positive dopo il buon approccio avuto con King con 22/11/'63 di cui, fra le altre cose, ho letto faranno presto una trasposizione, non so di che tipo, se televisiva o cinematografica. Purtroppo non è andata affatto bene con The Dome, è stata una vera agonia terminarlo dunque alla serie non mi sono proprio avvicinata.
Scusa il commento lunghissimo, a presto spero :)
A presto :)
EliminaThe dome (libro) non me lo recupero...
...
RispondiEliminaFinding Carter mi ispira, ma sono già abbastanza sommersa da serie tv da recuperare, quindi per il momento lascio perdere. Britt Robertson la adoro, mi è dispiaciuto un sacco che abbiano eliminato il suo personaggio, era il motivo principale per cui avevo iniziato Under the dome.
RispondiEliminaPoveretta T.T
EliminaAdoro le serie che sforna mtv, anche se spesso sono stupide xD
RispondiEliminaFinding Carter la conosco per sentito dire (o scrivere?). Sembra molto interessante, credo che la guarderò! You're the worst lo avevo iniziato qualche settimana fa. Ho visto un paio di puntate però poi me ne sono completamente dimenticata lol. Comunque non so se continuarla perché mi ricordo ben poco D:
Sono di uno stupido bello. Faking it è mitico, tipo!
EliminaChe fortuna: riguarda You're the worst e finiscilo, visto che hai tutti gli episodi già pronti. E' una sorpresona. ;)
Esatto! Faking it l'ho visto, fantastico *-* questa settimana è iniziata la seconda stagione, promette bene **
EliminaHo visto e adorato il primo episodio :3
Elimina