- Niente e nessuno può guarirmi – dissi a voce
bassa. Finalmente. Noah si voltò verso di me. La sua espressione era
stranamente aperta e sincera, ma nei suoi occhi intravidi una scintilla
insolente quando li puntò su di me. Il mio battito accelerò senza che potessi
farci niente.
- Lasciami
provare. Vuoi?
Titolo: Chi è Mara Dyer
Autrice:
Michelle Hodkin
Editore:
Mondadori “Chrysalide”
Numero
di pagine: 431
Prezzo:
€ 16,00
Data
di pubblicazione: 19 Giugno 2012
Sinossi:
Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta
spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si
risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono
morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché
Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a
perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse
stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta
spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe
essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche
Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è
Mara Dyer?
La recensione
Le
tavole umide del molo scricchiolano al passaggio dei nostri piedi
scalzi. E' una notte di giugno. Il caldo avvolge la notte, lambendo
la luna e rendendo più pallido il baluginare delle stelle.
Ci
specchiamo nell'acqua, fredda e invitante. Tratteniamo il respiro. Le
gambe che si sollevano di slancio dal suolo, le ginocchia portate al
petto, le braccia che le stringono negli attimi frenetici che
precedono il salto. Splash..
La
spinta dell'acqua riduce i nostri capelli a una massa informe che si
perde nella casa gelida del mare. La maglietta, sollevata, ci
lambisce la pelle all'altezza dello sterno. Gli occhi si spalancano.
Due punti opachi nella distesa verde-azzurro dell'oceano. Attorno a
noi si sollevano bolle e schiuma. Giochi di luci e ombre, riflessi
tremolanti, spifferi gelidi. La notte gioca con l'acqua. E con le
nostre percezioni.
Ci
sentiamo sfiorati da sospiri irreali ed estranei, immaginiamo che nel
blu un paio di occhi sconosciuti incrocino i nostri, ipotizziamo che
il crearsi delle bolle nasconda le intenzioni di una creatura senza
nome che si muove nell'ombra – sotto i nostri piedi che si
divincolano, come a liberarsi da una morsa immaginaria.
Nel
leggere Chi è Mara Dyer, romanzo d'esordio di Michelle
Hodkin, ho provato una sensazione molto vicina a quella descritta.
Getta fumo negli occhi, confonde, mette in allerta i sensi, li
solletica e li porta inaspettatamente ad ingannarsi.
Ha
uno spirito capriccioso, inquieto. Ambiguo, ma affascinante. Sembra
conoscere il linguaggio segreto del cuore di un adolescente e, da un
momento all'altro, senza un grido o un avvertimento, minaccia di
avvelenarlo; di stritolare quell'organo pulsante non più grande di
un pugno con i fantasmi inquieti dell'amore, della solitudine e di
ciò che significa crescere essendo estranei perfino per sé stessi.
Non è un romanzo ricco o esaltante. Non è bello nel significato
consueto dell'aggettivo. Vuole essere tante cose, ma alla fine è
tutto e niente al tempo stesso. Un ibrido dall'identità sfuggente,
ma i cui contorni fumosi diventano la dannazione di ogni lettore,
curioso di dare volto a una storia di vetro, fragile come solo la
mente umana sa esserlo.
Chi
è Mara Dyer?
Piuttosto,
verrebbe da chiedersi chi sia Michelle Hodkin - ironica e tagliente
come l'irriverente Diablo Cody (sceneggiatrice premio Oscar per
Juno), trendy come Sara Shepard (creatrice del franchise Pretty
Little Liars).
Con
macabre apparizioni, visioni e specchi che diventano labile confine
con il mondo degli incubi, strizza l'occhio alla cinematografia
orientale; l'esoterismo tipicamente new age e
la cruenta fantasia presente nel Carrie
di Stephen King, invece, uniti a sedute spiritiche e ai cigolii di
spettrali manicomi in rovina, contribuiscono a venare di fantasy la
trama. L'autrice, in questo suo romanzo d'esordio, trae ispirazione
un po' qui e un po' lì, ma, perdonatemi l'infelice metafora, quando
è di ottima qualità, perfino il “minestrone” riscaldato è
capace di fare la sua bella figura. Lo stile è scorrevole e pulito,
ma i tocchi di umorismo che lo impreziosiscono – capaci di trovare
l'ironia perfino in un romantico corteggiamento o nei dialoghi più
tesi del romanzo - , rendono realistica, tragica e disincantata la
voce della giovane protagonista. Un'ironia pungente, sottile, che,
pur non risultando mai gratuitamente volgare, ha il fascino proibito
e stuzzicante di un'imprecazione sussurrata tra le mura scolastiche e
l'acidità di una battutaccia pronunciata da un'adolescente in piena
sindrome premestruale! Cattivo quanto basta, vero, ma - tra attimi di
tensione e sorrisi divertiti – anche in grado di far palpitare
il cuore con una tenera storia d'amore e con uno dei personaggi
maschili più simpatici della letteratura young adult.
Tenebroso
come un sedicente Edward Cullen, il bel Noah è un adorabile canaglia
che – sono sicurissimo, vi avverto – farà girare la testa a
parecchie donzelle. La sua relazione con la problematica Mara,
infatti, in poco più di 400 pagine, affronta tutti gli stadi
dell'amore, risultando fresca, sexy e appassionante, ma capace di far
respirare il sentore intramontabile di quelli che sono piccoli, grandi amori.
La
Hodkin mostra grandi capacità di intrattenimento, risultando
convincente e credibile perfino negli aspetti più sfaccettati che
compongono questo dispersivo puzzle di cui nemmeno il termine del
libro rivela ancora il disegno generale. Dove vorrà parare? Cosa
vorrà dirci, adesso? E così, dopo l'imprevedibile e agghiacciante
twist finale, ci si ritroverà a brancolare nel buio, soli, in cerca
delle risposte che soltanto il secondo volume della serie saprà svelarci.
Noi, appesi alle parole di Mara e ai suoi precari equilibri, ci
smarriremo nella voce di una narratrice bugiarda, instabile e
indimenticabile come la Natalie Portman che, in The Black
Swan, sulle punte, volteggiava
tra demoni personali e le spaventose proiezioni del suo stesso
subconscio.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Evanescence – Bring me to life
Un grazie di cuore all’ufficio stampa Mondadori, tanto
gentile da avermelo inviato qualche giorno prima dell’uscita nelle nostre librerie.
E' li che mi aspetta e vedo che alla fine ti è piaciuto (non ho letto tutto tutto per non incappare in spoiler, anche se so che tu non ne fai) ma sono andata direttamente alle stelline .. 4! OK prossimo libro da leggere!
RispondiEliminaSe la trama mi incuriosiva, la tua recensione mi invoglia a leggerlo. Sembra interessante! Peccato solo che non si tratti di un romanzo autoconclusivo. Ultimamente mi sto ritrovando a leggere diversi primi capitoli di saghe promettenti, sepriamo non si facciano attendere molto i sequel;)
RispondiEliminaChi è Mara Dyer mi sta aspettando. Ho letto tutta la tua recensione e posso dire che il libro mi ispira ancora di più. Aspettavo i primi pensieri di qualche lettore, non perchè il libro non mi convincesse abbastanza, ma perchè come dici anche tu: è un libro che risulta subito ambiguo e misterioso.
RispondiEliminaHai fatto una recensione splendida ed ora non vedo l'ora di aprire il libro ed iniziare la lettura :)
Bellissima recensione! Complimenti! Soprattutto è bellissima la sensazione introduttiva che hai descritto. Lo sto terminando, mi mancano pochissime pagine e concordo pienamente con te. Un romanzo che ha dato una fresca ventata di novità. Ottimo e consigliatissimo. Ho bisogno di te però...mi servirebbe un consiglio. Posso mandarti un mp in Facebook per favore?
RispondiEliminaAnche io aspettavo qualche recensione per saperne di più :)
RispondiEliminaBellissima, la tua. Mi intriga la sensazione che hai evocato all'inizio, e devo dire che la curiosità - leggendo anche dell'ambiguità e dei tratti inquietanti che ha questo romanzo - è salita alle stelle.
Spero di poterlo leggere presto! ^^
@ Stefania, certamente ;)
RispondiElimina@ Flauto di Pan, anch'io spero che il sequel sia pubblicato presto da noi, ma ho i miei dubbi. Leggendolo, mi è parso molto semplice: magari in lingua originale non è poi tanto difficile!
Voglio leggerlo anch'iooo. >///<
RispondiEliminaStupida sessione estiva di esami... appena torno a casa svaligio la mia libreria. >.>"
Oh *-* la tua recensione è fantastica, davvero *-* ho i luccichini agli occhi, propri così *-* e anche le ultime due immagini sono proprio stupende. *-*
bellissima recensione!
RispondiEliminaadoro i tuoi gusti musicali :D
RispondiEliminacomunque aspettavo di leggere la tua recensione, il libro sembra proprio promettente e parli benissimo dell'autrice! bene (:
Io l'ho finito ieri sera e concordo con te su tutto! Però gli ho dato come voto 5 stelline, mi ha totalmente conquistata!
RispondiEliminaComunque come colonna sonora Bring Me to Life è perfetta! Ciao!
Bella recensione. ^_^
bellissima la tua recensione: mi lasci sempre a bocca aperta!
RispondiEliminaE' vero è un libro che inganna: io mi ero fatta tutto un film in testa,che dopo la lettura è caduto... mi è piaciuto tantissimo,anche se mi ha lasciata con molti punti di domanda.
Ho finito di leggere questo libro in un giorno, molto bello ;)
RispondiEliminaoops ;) mi ero xsa qsta recensione... nn ti seguivo ancora così spesso.
RispondiEliminaadoro la canzone degli evanescence ke hai messo come consiglio musicale....