Ciao
a tutti! Come state? Spero che la vostra settimana sia trascorsa
piacevolmente. Come accadrà spesso, ne approfitto della libertà
della domenica mattina per parlarvi di un libro che ho terminato
proprio questo fine settimana. Ringraziando le carissime Paola e
Lucia dell'ufficio stampa per avermelo inviato, sempre gentili e
disponibili, vi invio un abbraccio, augurandovi buona lettura e uno
splendido pomeriggio!
Il
Lago Superiore non restituisce i suoi morti.
Titolo:
Un bacio dagli abissi
Autrice:
Anne Greenwood Brown
Editore:
Mondadori “Chrysalide”
Prezzo:
€ 16,00
Numero
di pagine: 295
Data
di pubblicazione: 18 Settembre 2012
Sinossi:
Dal giorno in cui Calder e Lily si incontrano sulle sponde del Lago
Superiore, niente è più come prima. Abituato ad ammaliare le
ragazze con il suo sorriso, Calder crede che conquistare Lily sarà
un'impresa facile. Ma si sbaglia. Lily non è come le altre, adora
nuotare e scrivere poesie, e fin dal primo istante capisce che le
leggende del lago, che parlano di feroci sirene e crudeli tritoni
affamati delle emozioni degli esseri umani, potrebbero avere un
fondamento. Lo legge negli occhi di Calder, che dicono più di mille
parole e celano un segreto inconfessabile: lui e le sue sorelle sono
emersi dagli abissi per vendicare la morte della loro madre. Ma
vicino a Lily, poco a poco, Calder rischia di dimenticare la sua
missione...
La recensione
“Mamma,
posso fare una nuotata? Sì, figlia mia adorata. Ricorda i tuoi
vestiti di piegare, ma all'acqua non ti avvicinare.” Anonimo.
La
splendida copertina, tragica e meravigliosamente evocativa, lasciava
presagire struggimento a fiotti e cascate di cupa e torrenziale
passione. La pioggia come lacrime, la perdita affiorata dalle acque
turbinose e la redenzione spinta alla deriva dalla più potente
vendetta davano al libro un truce fascino. Un'aura ingannevole,
diversa da quella che sprizzano le pagine di Un bacio dagli
abissi. Un'aura con la quale, francamente, non avrei voluto
scontrarmi, in un momento in cui il mio unico desiderio era spegnere
il cervello e lasciarmi cullare da una poltrona che diventava
un'esotica amaca e da un letto di pagine trasformate in altalene
spinte sul bagnasciuga. Il
primo romanzo della trilogia di Anne Greenwood Brown è proprio
questo: assoluto e disimpegnato relax. Una di quelle letture che si
lasciano assaporare in una giornata, senza particolari vette o cadute
di stile; che lasciano appagati anche se esattamente uguali a come si
era prima di cominciarla; che ti accolgono con un sorriso dopo una
giornata troppo piena, per poi lasciarsi riporre, sempre con lo
stesso sorriso, su uno scaffale in cui i dorsi di Twilight e
Shiver spiccano in bella vista. Pur muovendosi ancora nei
territori inesplorati delle acque, le correnti marine e le mode fanno
giungere l'autrice, senza forzature ed espedienti, agli inevitabili
richiami ai romanzi più amati del genere. Le ambientazioni marine e
l'originale punto di vista adoperato per l'intero volume donano loro,
però, una freschezza tutta nuova e, sinuosa e agile, a colpi di
amori ostacolati e pinne iridescenti, la storia di Calder e Lily, a
bracciate vigorose, nuota lontana da essi, conquistando l'infinitezza
del mare e un'identità ben definita. Straripante di romanticismo e
azione, appassiona grazie a un intreccio ben articolato - vivace come
corallo marino, misterioso come un cimitero di relitti sommersi – e
a promesse allettanti che, dai colori mutevoli di un acquario,
lasciano filtrare spiragli delle fiabe di Andersen e del tormentato
romanticismo di Romeo e Giulietta.
Una
moderna tragedia era quello in cui speravo e temevo, ma, come avevo
detto anche nel caso del piacevolissimo Il Diario di London
Lane, lo spirito malizioso e dolce del romanzo stempera le
potenziali tempeste di tristezza e pianti in corteggiamenti sullo
sfondo crepuscolare e in romantiche ronde notturne. Lui in acqua, a
nascondere coda e natura da predatore, lei ad attenderlo sul molo: un
libro di poesie in grembo, il vestito un po' largo che fruscia nel
vento, le gambe intrecciate e i piedi calzati in grossi anfibi, i
capelli biondo fragola che svolazzano di vita propria e, a
circondarla, una dolcissima aura, gonfia di vitalità e rossa
d'amore. Un'aura di cui Calder vuole lasciarsi inebriare. Linfa da
succhiare via. L'autrice
gioca con le loro diverse nature, con la loro tendenza ad attrarsi e
respingersi, con il peso ingombrante delle loro famiglie che potrebbe
portarli mortalmente in profondità. Lui
segue le stagioni e le correnti, come il Sam di Shiver, legato
ad un branco che, tuttavia, ha le fattezze di tre splendide sorelle.
Tre vendicative Furie e lui, imprevedibile e bellicoso Nettuno. Si
muovono tra le acque e la terra ferma, letali e bellissimi. Rubano,
seminano vittime che il lago non restituirà mai, mangiano asfalto e
chilometri a bordo di un'Impala d'epoca. Ma se con i fratelli
Winchester di Supernatural hanno
in comune l'inconfondibile automobile, la loro indole maligna li
accomuna alle donne della famiglia Marchard descritta nel Sirene
di Tricia Rayburn e alle creature che i più famosi fratelli del
piccolo schermo si ostinano, da ben sette stagioni, a combattere. In
maniera alquanto innovativa, a narrare le vicende non solo è un
ragazzo, ma è l'antagonista. Il cattivo della storia.
Quest'espediente
avrebbe potuto rendere la narrazione più profonda e complessa, anche
in mancanza del filtro tra narratore e protagonista. Il livello
d'introspezione, tuttavia, è nella media. Il minimo indispensabile
richiesto ai romanzi di tal genere. C'è poco spazio per il
rimpianto, per il disgusto verso sé stesso, ma, per la gioia dei più
romantici, già nei primi capitoli prende piede la pericolosa
missione di Calder. Lily. In ballo, l'onore della sua famiglia. Il
rischio? L'amore.
Lo
stile è limpido ed immediato, ma un maggiore lirismo avrebbero
potuto giovare all'autrice e al suo pubblico. Un amore impossibile,
la narrazione in prima persona e un cattivo dal cuore d'oro ci sono.
Sarebbero bastate una frase vibrante, un velo più fitto di poesia e
un amore che prometteva eternità a infiammare la piacevole illusione
di avere tra le mani il Midnight Sun di Stephanie Meyer che
non ha mai visto la pubblicazione.
Un
bacio dagli abissi, dunque, è
un libro per il quale è inutile spendere molte parole. E'
scorrevole, leggero ed intrigante, sentimentale e leggermente
sinistro. L'unica cosa che mi sento di criticare sono le scelte
relative ai capitoli. Ognuno dei 41
capitoli del romanzo ha un titolo che rivela velatamente il contenuto
delle pagine. Adoro quando questo avviene. I titoli in questione,
però, non so se siano l'esatta traduzione di quelli americani o una
scelta dell'editor italiano, sono infantili, banali ed epigrafici.
Quintessenza
di giovinezza, purezza e sensibilità, cito nuovamente l'adorabile
cantante al cui spirito malinconico e vitale avevo paragonato il
sopracitato libro di Cat Patrick. L'ultimo volume della pregevole
collana Chrysalide, è un Romeo e Giuletta “marino”,
che ha più in comune con Love Story
di Taylor Swift, infatti, che con la celeberrima tragedia Shakespeariana. E'
carino. Basta. Senza "se" e senza "ma". Un'ideale lettura da ombrellone, giunta un po' in ritardo - tra foglie brune che cadono e non tra conchiglie arricciate e
collinette di sottile sabbia bianca.
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Katy Perry – E.T (Acoustic Version)
Concordo con te, la trama e la cover ingannano. Comunque è una bella lettura scorrevole. ^_^
RispondiEliminaNon mi ispira più di tanto... Non sembra un romanzo di quelli che ti prendono e ti avvolgono con le sue storie... Ma forse mi sbaglio.
RispondiEliminaLo devo leggere ** Probabilmente sarà il prossimo e sinceramente ho voglia di qualcosa di leggero ^^ Se è anche solo carino e scorrevole al momento mi basta. E' proprio vero che ogni libro ha il suo momento...
RispondiEliminaL'ho ricevuto anch'io e aspetto solo di finire Cinder - Cronache lunari per iniziarlo.
RispondiEliminaSplendida recensione come sempre,Michele :)
L'avevo addocchiato da un po', sia per la trama che mi attirava, sia per la cover che onestamente trovo stupenda, con la sua atmosfera oscura e carica di tensione. Però, quando nella recensione ho letto che questo romanzo era uno di quelli che ti lasciano quasi indifferente (almeno questo è come l'ho interprestato io), mi sono ricreduta e le mie aspettative sono un po' calate. Anche se alla fine è stata una lettura piacevole per te, credo che ci penserò un po' su prima di acquistarlo.
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