Felice
domenica a tutti! :)
Oggi,
la recensione di un romanzo uscito lo scorso gennaio nelle librerie
nostrane, il cui sequel, Torn, è approdato da noi il 22
Giugno. Primo volume di una trilogia fantasy, Switched si è rivelato
una lettura semplice e scorrevole, ottima per chi cerca qualcosa di
fresco e disimpegnato. Curioso di leggere il sequel (presto la mia
recensione), ringrazio la gentilissima Giulia della Fazi per avermi
inviato entrambi i volumi. Buona lettura!
Autrice:
Amanda Hocking
Editore:
Fazi “Lain”
Numero
di pagine: 279
Prezzo:
€ 12,00
Sinossi:
Wendy Everly ha diciassette anni, capelli sempre arruffati e un
carattere insolitamente difficile. Vive con il fratello e la zia in
una piccola, noiosa cittadina di provincia. La madre è ricoverata in
una clinica psichiatrica, da quando ha tentato di uccidere la figlia
il giorno del suo sesto compleanno. E stato allora che Wendy le ha
sentito pronunciare per la prima volta un'accusa terribile: di avere
in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo vero figlio.
Adesso le giornate di Wendy trascorrono pigre, tra un liceo dove non
s'impara nulla di davvero eccitante e una vita sociale e familiare
prevedibile e monotona, quando va bene. Condizionare le azioni altrui
con la forza del pensiero potrebbe essere un modo per scacciare la
noia, ed è proprio quel che le capita e che non sa spiegare. Uno
strano potere che viene da lontano ma di cui lei non può ricordare
l'origine. A offrirle una conturbante risposta sarà Finn, un
affascinante ragazzo da poco in città che si manifesta una notte
alla finestra della sua stanza. È infatti lui che le rivelerà la
sua vera identità di change-ling e le dischiuderà le porte di un
mondo attraente e sconosciuto, duro e sconvolgente, dove la magia è
di casa. Un mondo percorso da insidie cui Wendy scopre dolorosamente
di appartenere, e dove le è riservato un destino più grande di
quanto lei possa immaginare.
La recensione
Wendy
Everly è una ragazza petulante, schizzinosa, ribelle, di gusti
difficili e in perenne contrasto con la sua famiglia, l'istituzione
scolastica e i suoi capelli indomabili; ha una spessa corazza esterna e,
come le sue coetanee, il sogno di piroettare - sotto le luci del
ballo scolastico – con indosso l'abito perfetto e il desiderio di
avere come accompagnatore il tenebroso Finn – assieme a lei, ultimo
arrivato nel piccolo liceo pubblico in cui si è trasferita. Insomma,
il ritratto di una diciassettenne tipo!
Il
suo cuore fa le capriole e nel suo stomaco, abituato a ipocalorici
cibi vegetariani, cominciano a frullare le farfalle di un inguaribile
cotta quando si trovano stretti in un romantico lento. Poi, qualcosa
va per il verso sbagliato..
Essendo
una bella ragazza, nelle tante città in cui ha vissuto, l'irrequieta
Wendy si sarà sentita paragonare a un'attrice del grande schermo o a
un'angelica fata, ma Finn, appeso alla sua finestra alla fine di un
disastroso primo appuntamento, le dà del...troll!
Modo
originale per dichiarare il proprio amore, direte voi: già,
un'avance certamente memorabile!
Ma
quella di Finn non è una parola mormorata da un adolescente
impacciato, né il mezzo di uno spasimante rifiutato per vendicarsi:
è parte dell'impensabile verità che ruota attorno alla complicata
vita dell'adolescente.
Da
questo momento, perseguitata da misteriosi nemici, con il solo aiuto
del coraggioso Finn, andrà alla scoperta delle sue magiche origini,
scoprendosi erede al trono del regno dei Trylle e protagonista di una
serie di cospirazioni di nemici vicini e lontani che bramano il
potere che di diritto le aspetta.
Prendete
la copertina. Soffermatevi sulle ambientazioni boschive, sulle
farfalle che volano seguendo una scia invisibile di vento e polline,
sulle atmosfere incantate di un luogo ameno che sembra brillare della
luce diretta dell'arcobaleno e della polvere magica di fate in volo.
Fatto? Dimenticate tutto.
Sotto
questo punto di vista, Switched,
primo volume della trilogia della simpatica Amanda Hocking, mi ha
positivamente sorpreso. Viste le numerose recensioni lette in merito,
colme di sprezzante ironia, affidandomi alla mia fervida e
irriverente immaginazione, mi sarei immaginato personaggi strizzati
in tutine verdi e tutù sbirluccicanti che, sullo sfondo di una
foresta di carta pesta, volteggiavano tutt'altro che leggiadri,
sorretti da cavi e corde sfilacciate, sulla scenografia di un musical
scolastico di Sogno di una notte di mezza estate.
Ovviamente nelle 279 che compongono il volume non vi è nulla di
tutto questo, né vi è traccia dei simpatici e
disgustosi orchi di Harry Potter o dei verdi e sognanti scenari della
saga fantasy di Aprilynne Pike (Wings).
Il
regno di Förening,
a confine con il veramente poco esotico Minnesota, somiglia più a un
esclusivo complesso residenziale che al regno in miniatura di un
luogo da leggenda, e l'austera (e un po' stronza..!) Elora, madre
naturale di Wendy, è più la Regina delle nevi che l'adorabile fata
turchina di Pinocchio. E l'aitante Finn?
Ricordate
la giovanissima Anne Hathaway che in Pretty Princess, sotto
lo sguardo benevolo di Julie Andrews, riposti problemi e sogni da
liceale, si apprestava a governare sul piccolo regno di Genovia?
Ricordate il suo cambio di look, le sue lezioni di etichetta e di
conversazione, gli imbarazzanti gala che doveva presiedere e le
invidiose critiche dei nobili che speravano “cadesse”?
Bene,
questa è una versione colorata di toni fantasy della celebre
commedia di Garry Marshall - basata a sua volta su una serie di
romanzi young adult dell'affermata Meg Cabot.
Il
rischio di rendere Finn il nuovo Edward Cullen, dunque, è stato
sventato: non ha quel fascino e, soprattutto, la capacità di
inserire nei suoi discorsi quelle frasi poetiche e un po' fuori luogo
tanto tipiche dei Baci Perugina. Meno melenso, certo, ma anche meno
passionale e romantico. Tra lui e Wendy non c'è feeling. Quello che
dovrebbe essere amore non si percepisce dai loro sguardi, dal tocco
delle loro mani, dalle carezze delle loro labbra che si toccano, ma
semplicemente dalla prosa semplice e godibile della Hocking, che dà
nome e concretezza a un sentimento poco reale e ancora acerbo.
A
dire il vero, verrebbe da paragonarlo a una versione più giovanile
dello chaperon che nei romanzi della Cabot scarrozzava la
principessina Mia su e giù per le strade di New York, a bordo di un
raffinata limousine nera.
Meno
malizioso e sexy di un comune urban fantasy, Switched
sarebbe un soggetto perfetto per un telefilm della Abc o per un film
di Disney Channel adatto a tutta la famiglia.
Non
brilla né per l'originalità dello stile, né per quella della
trama, ma non è assolutamente una lettura che sconsiglio, quindi non
vi invito a soffermarvi soltanto sulla valutazione finale, nata dal
giusto confronto col giudizio di altri romanzi letti.
E'
senz'altro un urban fantasy diverso dal solito. Ha tanti difetti, ma
anche qualche innegabile pregio. Non si prende troppo sul serio, fa
sorridere e, quasi del tutto privo di scene di violenza e azione,
potrebbe essere una prima lettura ideale per le ragazzine che cercano
un libro che rifletta i loro sogni e le loro grandi speranze.
Un
po' come quelli della mia generazione, arrivati gli 11 anni,
speravano di ricevere una lettera da Hogwarts, così, le ragazze
della nuova potrebbero desiderare di essere protagoniste di sfarzosi
balli delle debuttanti e di intrighi dinastici proiettati in una
colorata ottica da fiaba, a metà strada tra Anastasia e The princess Diaries.
Switched
è un libro carino, semplice e godibile, nettamente migliore di
quando mi aspettassi, che ha tutte le probabilità per crescere ed
evolversi col proseguimento della trilogia. Voglio più azione, più
avventura e un amore che sia più vero..
Intanto,
posso affermare che questo primo volume della trilogia, per quanto
scorrevole e simpatico, appaia in definitiva una fiaba moderna,
meno magica e avvincente, tuttavia, di quella vissuta dalla giovane
autrice – passata in pochi mesi da "emarginata" dalle speranze a
pezzi a autrice di bestseller di fama mondiale.
Il
mio voto: ★★ 1/2
Il
mio consiglio musicale: Katy Perry – Wide Awake
Avevo riposto delle aspettative molto alte in questo libro, inutile dire che mi ha deluso, e parecchio!Una storia carina si, ma niente di più!Con un'idea di base cosi originale e innovativa, l'autrice avrebbe potuto creare un libro davvero fantastico!
RispondiEliminaSpero che in Torn la storia si riprenda un pò!
è DELUDENTE anche in torn..hai ragione la storia era carina originale,l autrice poteva sviluppare meglio la storia, l idea che mi sono fatta finito di leggere sembra che l autrice aveva fretta di finire...deludente!! 2 libri adatti ai ragazzi
Eliminaconcordo in pieno con tua recensione! ^^
RispondiEliminaA me è sembrato un romanzo con troppe sbavature e privo di mordente. Probabilmente non leggerò Torn, non mi diverto a distruggere i libri. Però che peccato...
RispondiEliminaLa penso esattamente come te (:
RispondiEliminaCiao Mr Ink, sono Chiara del Blog di Chiara!
RispondiEliminaSto leggendo ora Switched e fino adesso mi sta piacendo, ma dal tuo voto non mi sembra un granchè! Vedrò alla fine!