"Eravamo
della scuola media, l'età dei miracoli,
quando
i ragazzi crescono di botto di dieci centimetri durante l'estate, i
seni sbocciano dal nulla e le voci si abbassano e scendono in
picchiata."
Ciao
a tutti, amici lettori! Quest'oggi, la recensione di un grande libro,
ma dalla mole ridotta, che, rimanendo in tema di fantascienza, arriva
direttamente dal futuro. Uscirà, infatti, fra quasi un mese,
distribuito dalla Mondadori. Ringraziando di vero cuore la gentile
Anna che mi ha dato modo di recensirlo in anteprima per voi, vi lascio il mio pensiero, augurandovi buona lettura e
dandovi appuntamento in libreria per il prossimo 28 Agosto. Non
lasciatevelo sfuggire!
Titolo:
L'età dei miracoli
Autrice:
Karen Thompson Walker
Editore:
Mondadori
Numero
di pagine: 272
Prezzo:
€ 18,50
Data
di pubblicazione: 28 Agosto 2012
Sinossi:
Il 6 ottobre, gli esperti comunicarono ufficialmente la notizia.
Dissero che c’era stato un certo cambiamento, un rallentamento. Da
quel momento lo abbiamo chiamato proprio così: il rallentamento.”
Julia ha dodici anni quando la terra inizia a rallentare la sua
rotazione, prima di sei minuti, poi dodici, poi ventiquattro, fino a
quando il giorno si allunga oltre le cinquanta ore, la gravità si
indebolisce, gli uccelli smettono di volare, gli astronauti si
allontanano dalla terra, compare una nuova malattia chiamata
“sindrome da rallentamento”... La terra inizia a cambiare e Julia
con lei. E mentre il mondo impaurito si divide tra coloro che
continuano a seguire le ventiquattro ore e quelli che si regolano con
la luce del sole, Julia cerca di trovare il proprio posto nonostante
tutto: nonostante la migliore amica che decide di non vederla più,
nonostante le crepe nel matrimonio dei suoi genitori e le paranoie
del nonno stravagante, e poi ancora la solitudine, l’adolescenza
con tutti i suoi turbamenti, quell’ “età dei miracoli” piena
di paura ed eccitazione, e un ragazzo di cui innamorarsi davvero...
Intanto il rallentamento, inesorabile, continua.
La
recensione
Ma
non è mai ciò di cui ti preoccupi che alla fine accade. Le vere
catastrofi sono sempre diverse – sono quelle che non immaginiamo,
per cui non siamo preparati, quelle sconosciute.
La
mattina di tre giorni fa, il caldo di un'estate che troppo
rapidamente sta fuggendo via ha squarciato il cielo, facendo venire
giù tuoni, lampi e cascate di pioggia fitte e taglienti come lacrime
disperate. Io,
in pantaloncini e canottiera, con uno sformato cardigan grigio
salvato tra gli scatoloni degli indumenti invernali ad avvolgermi le
spalle ormai abbronzate, guardavo il caldo estinguersi tra le gocce
di un'acquazzone estivo, mentre, piccolo e incredibilmente inutile, i
piedi nudi premuti contro la ringhiera del balcone, ero
improvvisamente consapevole del moto dei pianeti attorno a me, della
luce che sfumava piano scandendo le ore del giorno e del crepuscolo,
e della terra che ruotava attorno al suo asse, protagonista di un
grande miracolo destinato a ripetersi ogni santo giorno con
precisione certosina.
Sulle
mie ginocchia, il romanzo che mi ha fatto tremare la voce e il cuore,
la corsa a perdifiato verso il sole di mezzanotte, di cui hanno cantato, nei lontani anni '80, i Journey nella loro "Faithfully".
Una
capsula sopravvissuta al tempo, piena di memorie, foto e ricordi,
che, come una cartolina ingiallita o un'enciclopedia dettagliatamente
illustrata, mi ha mostrato il ritratto di un'epoca che ha tanto in
comune con la nostra e che ha messo a soqquadro il mio essere,
rovesciando il mio mondo e riportandomi in fretta alla mai
dimenticata età dei miracoli.
I
dodici anni. Quando i colori sono più nitidi e le emozioni più
sentite. Quando si è troppo grandi per sentire i racconti sempre
uguali dei nonni e per continuare a ignorare l'insofferenza nelle
parole dei nostri genitori. Quando gli amori nascono, le amicizie
finiscono e i ragazzi e le ragazze si scoprono abitanti di pianeti
agli antipodi – i seni spuntano ad occupare le piccole colle di un
reggiseno a lungo bramato e i feromoni si diffondono nell'aria simili
a dolci soffi di polline.
Dodici
sono gli anni di Julia – una voce pacata e ancora infantile, la
curiosità e la paura verso un avvenire di punti interrogativi, la
linfa vitale di un racconto ordinario, ma impregnato di vite e di anni
straordinari. Seduti in un cinegiornale vuoto in cui rimbombano le
eco dei ricordi, abbiamo lei a farci compagnia. La testa che si muove
seguendo un ritmo immaginario, le labbra rosse di lucidalabbra a
soppesare parole e frasi, due trecce brune che frusciano nel silenzio
della sala.
Mi
sembra adesso che il rallentamento avesse innescato anche altri
cambiamenti meno evidenti all'inizio, ma più profondi. Alterò certe
traiettorie meno percettibili: i percorsi delle amicizia, per
esempio, i sentieri verso l'amore, e lontano da esso..
Questa
piccola Anna Frank, con il suo diario e i suoi adorabili modi di
adulta, è un'astronauta del tempo, fluttuante in un radioattivo
cielo d'apocalisse e appesa alla soglia di un' inquietante e
verisimile società distopica, a metà strada tra quelle di Bradbury e Orwell.
Con
una scrittura piena e carica di affascinanti metafore, la giovane
autrice americana firma un romanzo di fantascienza fuori dagli schemi, con i
piedi saldamente piantati a terra e l'anima persa in cieli di
infiniti “se”, vicino al cuore della gente e alle loro fobie più
inconsce. Karen Thompson ci descrive una California arida e
sfiancata, in cui l'odore del cloro delle piscine, il rumore degli
innaffiatoi automatici che irrigano i giardini e il caldo tangibile
divengono parte di presagi d'Armageddon, di giornate che durano anni,
di mattine stellate e di notti che bruciano di sole. Trionfi e
concretizzazioni di impensati ossimori, in un libro che
paradossalmente una trama vera e propria non ce l'ha, ma che riempie
di suggestioni e di emozioni e che si lascia chiudere con la
sensazione di aver avuto tra le mani un romanzo con la “R”
maiuscola, il cui titolo di “caso editoriale” è pienamente
meritato e il cui successo istantaneo, una volta tanto, non è dovuto
a polemiche o al lavoro massivo dei mass media.
Karen
Thompson Walker è una scrittrice di innegabile talento e la sua è
un'imperdibile opera prima che omaggia il passato, guarda al futuro e
non sposta nemmeno per un attimo lo sguardo dal presente. Poteva
essere un libro non per tutti, ma, in questa pacata odissea di appena
270 pagine, ci sono le voci pure dei giovani - unite alla loro
inestinguibile vitalità e ai loro sogni impossibili – e la
fragilità e la fermezza degli adulti.
Le
nostre sorti erano mutate. Le personalità erano cambiate. Gli
sfortunati era diventati fortunati. I fortunati lo erano meno. I
nostri destini, scritti da lungo tempo nelle stelle, erano stati
riscritti nell'arco di un solo giorno.
Lo
stupore di una nevicata tra i giochi pirotecnici del quattro luglio,
la poesia di una foglia autunnale che scivola in una pozza d'acqua
piovana, il brivido di infrangere le regole e la riconoscenza immensa
di vivere in un mondo imperfetto, ma ancora integro, rendono L'età
dei miracoli un libro da consigliare spassionatamente e destinato
a durare nel tempo.
L'attualità
di The Help, la dolcezza di La vita segreta delle api,
il tocco epico di La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo, la rabbia e la sensibilità di Amabili Resti e il sentimento spaccacuore della Kathy H. dal cognome mozzato di Non Lasciarmi in un gioiello
di carta che dà ai drammi, ai tradimenti e al rancore la loro cruda
carnalità ed al primo bacio un'emozione in più.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Young The Giant – Cough Syrup
Bellissima recensione!! Non vedo l'ora di avere questo libro! Ho propio bisogno di una lettura ricca di emozioni.
RispondiEliminaCiao ^_^
La tua recensione mi ha stesa! Concordo con ogni parola (e ribadisco che sei bravissimo a trasportare le tue emozioni su carta) .. meravigliosa! LEGGETE QUESTO LIBRO!
RispondiEliminaOh mio dio!!! Sembra che dovrò comprarlo a tutti i costi!!!
RispondiEliminaBellissima recensione Mik, complimenti :)
Anche a me è piaciuto molto, uno di quei libri che ti porti dietro per un po' di tempo. Bella recensione ^^
RispondiEliminaBellissima recensione, Mic. Non vedo l'ora di poter leggere questo romanzo,mi serve proprio qualcosa del genere:)
RispondiEliminaConcordo anche io con Monica! Ottimo lavoro come sempre e libro indimenticabile!!!
RispondiElimina*___* Lo vogliooo! *____*
RispondiEliminaHai il potere di incantarmi sempre....mamma mia....28 agosto? ok...posso farmelo regalare per il compleanno XD
RispondiEliminaWow.
RispondiEliminaBellissima recensione, davvero! Questo libro mi attirava già dalla trama e dopo aver letto la tua recensione credo proprio che sarà un mio prossimo acquisto :D
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