| Un uomo a pezzi, di Francesco Muzzopappa. Fazi, € 15, pp. 142 |
Arriva
oggi in libreria l’ultima fatica di Francesco Muzzopappa. Scoperto
qualche anno fa e da allora frequentato assiduamente, è riuscito a
farmi sorridere in giorni in cui per risollevarmi l’umore sarebbe
servita una gru. Nel segno dell’immediatezza e della sincerità,
scegliendo una dimensione più intimista del solito, questa volta
lascia da parte gli intrecci romanzeschi per mettersi in ballo in
prima persona. Il risultato è una lettura personale, leggera,
scacciapensieri, che diverte senza mai scadere nel triviale grazie a
sketch su sketch: a volte riuscitissimi, altre meno. È un Muzzopappa
a pezzi, in pillole: anzi, a puntate, perché i racconti che
compongono questo libro dalla copertina pastello somigliano un po’
agli episodi di una sit-com. Come vive un pugliese trapiantato a
Milano, per di più nell’ambiente radical chic della pubblicità?
Com’è la convivenza con Carmen, libraia “Biancaneve” con il
malaugurato pallino del cibo salutare? Tutto diventa aneddoto.
Quando
tutti i ragazzi della mia età cominciavano a prendere confidenza con
gli indumenti intimi del sesso opposto, io facevo selezione musicale.
Quella radio era scalcagnata: non era insonorizzata, non aveva il
riscaldamento e quando mi capitava di parlare al microfono vedevo la
condensa del mio fiato spalmarsi sul vetro che separava la sala
speaker dalla sala regia. Quello, per me, era il senso stesso
dell’amore: dedicare il tuo tempo migliore a chi fa di tutto per
mostrarti solo i suoi difetti.
I
mercatini dell’usato, le mailing list, i ristoranti a chilometro
zero, i tagli di capelli, i concorsi pubblici, una gioventù oscura
schiacciata nel guscio di un busto ortopedico. Alcuni racconti, di
stampo decisamente social, mi hanno fatto pensare ai modi di Matteo
Bussola: non li ho preferiti.
Un
uomo a pezzi trova
infatti la sua dimensione perfetta nella rievocazione di un’infanzia
anni Ottanta; di un amarcord caratterizzato da bottiglie di sugo
fatto in casa, primi sospiri appresso alle forme procaci della bella
Lamù, incontenibile euforia davanti all’arrivo delle giostre
assemblate in onore del Santo Patrono.
Sapevo
che L’incantevole Creamy era, forse, irraggiungibile, ma non quanto
Lamù. Lamù io non avrei mai potuto averla. Lamù era inarrivabile,
letteralmente di un altro pianeta. Ma Creamy non era un ripiego,
anzi. La amavo sul serio anche se lei non ne era, ovviamente, al
corrente. In verità da piccolo ho avuto migliaia di ragazze, quasi
tutte inconsapevoli del fatto che le amassi. Molte di loro erano
vere, altre disegnate, ma a me non importava. Il sentimento, quando è
forte e autentico, basta per entrambi. Che l’altra partecipasse non
era richiesto, anzi, a volte mi avrebbe anche dato fastidio.
Ho
un problema con l’autofiction. Anche in questo caso, perciò, ho
finito per preferire comunque le prove narrative precedenti. Ma è
stata una buona occasione per conoscere meglio Francesco: dopo
quattro romanzi umoristici, non era forse arrivata l’ora di capire
meglio l’uomo dietro il personaggio? Nato sotto il segno dello
scorpione, bonario e di sanissimi principi, l’autore mi somiglia un
bel po’ nel look – campiamo col peggio di Zara e H&M –,
abitudini alimentari – caffè al mattino e abbondante olio di palma
nel resto della giornata –, negli inattesi attimi di malinconia in
cui il famigerato sarcasmo se ne va a dormire. Dice di tramare
vendette sotterranee. Di nutrire tra sé e sé una certa perfidia. Ma
a ben vedere è come le friselle della sua terra: sembra tutto d’un
pezzo, ma non lo è. Questa lettura è l’equivalente di una
chiacchierata informale. Prima o poi, speriamo di farcela di persona!
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Francesco Gabbani – Viceversa
Voglio leggerlo!
RispondiEliminaDente per dente mi regalò taaaanti momenti di ilarità :-D
Anche heidi, forse un po' meno però comunque piacevole,vedremo questo :))
Non il migliore dei suoi, no, ma comunque piacevolissimo. Un buon intrattenimento!
EliminaDevo decidermi a conoscere Muzzopappa!
RispondiEliminaStefi
Riderai, tantissimo!
EliminaDevo leggere altro di Muzzopappa, per ora sta in una sorta di limbo...
RispondiEliminaL'estate è la sua stagione! Affrettati!
EliminaNon credo sia adatto a me, ma come sempre una bella recensione 🤗🤗
RispondiEliminaPenso anche io, non te lo consiglio!
EliminaDescritto così, sembra un po' una versione su carta di un disco dei Thegiornalisti...
RispondiEliminapotrebbe anche piacermi. :)
Ah, hai ragione.
EliminaInvece gli è toccato immeritatamente Gabbani!