Ciao
a tutti! Dopo oltre una settimana dalla mia ultima recensione,
ritorno parlandovi di un romanzo recentemente ripubblicato per la
Fazi Editore. Conosciuto precedentemente come Demian Sideheart,
Forte come l'onda è il mio amore è la vittoria personale di
Francesco Zingoni e il potenziale capolavoro di questo mio
2012. Una lettura corposa e appassionante che vi obbligo ad
intraprendere! Ringraziando la gentilissima Giulia per avermi dato
modo di leggerlo, vi auguro buona lettura :)
Chi
vive l'amore è già salpato per il viaggio più misterioso.
Titolo:
Forte come l'onda è il mio amore
Autore:
Francesco Zingoni
Editore:
Fazi
Numero
di pagine: 607
Prezzo:
€ 17,50 Ebook: € 4,99
Sinossi:
"Buttato sulla sabbia, accecato dal fulgore di un paradiso
perduto, le palpebre incollate dal sale. Riapro gli occhi. La mia
mente è vuota: nessun ricordo, nessuna parola. Una tabula rasa. Non
posso formulare un pensiero. Non so più distinguere i miei
sentimenti, dare ordine alle mie percezioni. Qualcosa che non conosco
ha annientato la mia vita. È un sogno a salvarmi: il viso luminoso
di una donna. Impossibile per me riconoscerla, o ricordare il suo
nome. Ma quel sorriso mi riscuote dall'oblio, diventa l'unica ragione
per sopravvivere e fuggire.
A guidarmi è un libro, trascinato sulla
spiaggia dalla mareggiata di un tifone. Tra le sue pagine distrutte
si è salvata solo una misteriosa poesia. E sembra parlare di me.
Attraverserò il mondo per sapere chi sei. Vestirò nuove identità
per ritrovarti.
Cavalcherò un'onda paurosa per scoprire cosa
nasconde il suo cono d'ombra: il nostro ultimo segreto, cancellato
dall'amnesia. E alla fine sapremo solo una cosa, la più grande.
Forte come quest'onda che nessuno può cavalcare fino in fondo."
La recensione
Questa
recensione avrebbe dovuto avere un inizio, uno svolgimento e una
fine. Sarebbe
dovuta essere una delle tante, l'ennesima, e avrebbe dovuto seguire,
come di norma, le tre coordinate temporali che, nel corso della sua
carriera, ogni bravo insegnante ha fatto imparare ai suoi studenti.
Ma procedere in questo modo avrebbe reso Forte come l'onda è il
mio amore banale, ordinario,
ovvio. Quello che il romanzo non è. Perché,
come un sogno del cinema di Cristopher Nolan, non ha né inizio, né
svolgimento, né fine, ma una struttura di riflessi e
sovrapposizioni, ricordi violenti e delicate riflessioni, che lo
rendono uno splendido ed incantevole caos. Perché, come la scia di
lucciole sottratte alla notte, è un fuoco d'artificio in un
barattolo. Un miracolo. E
confesso di non avere di che farmene delle tante annotazioni che ho
preso nel corso della lettura. Mi affido all'istinto e, invano, prego
di riuscire a toccare un po' delle sponde di quegli infiniti lidi sul
quale il romanzo naufraga. So che non ne sarò in grado. Ad ornarli,
le onde della serendipità, della magia, dell'amore, del destino. E'
stato proprio il destino, forse, a condurmi tra le braccia di questo
romanzo. Ero nel luogo sbagliato e in un momento ancora più
sbagliato. Tra il cinico ed il nostalgico, nella sala di un cinema
affollato da sedicenni urlanti, volevo dare il mio personale addio
(non infierite!) ad una saga di vampiri, cambiamenti e sentimenti che
mi faceva compagnia ormai da un po'. Tra le tipiche pubblicità che
precedono ogni proiezione, un trailer imprevisto mi ha lasciato con
gli occhi lucidi e le parole imprigionate tra le macerie del
disastro: The Impossibile, di Juan Antonio Bayona (qui). Una
pellicola diretta dallo straordinario regista di The Orphanage e
interpretata da due delle stelle più brillanti, per la storia
altrettanto straordinaria di una famiglia che, separata da una forza
più potente dell'amore che li aveva uniti, sullo sfondo del tremendo
Tsunami del 26 Dicembre 2004, riuscì nell'impossibile. Ritrovarsi.
Memore
di quella sottilissima commozione che aveva prima incantato i cinema
spagnoli, poi messo a tacere gli schiamazzi di qualche bambina
isterica, mi sono avvicinato al romanzo pensando, erroneamente, che
ne avesse ispirato la sceneggiatura. Il tema era simile, il titolo
così poetico rimandava alla storia di un grande amore, la suggestiva
copertina mostrava una barchetta in balia dell'oblio. Non volli
soffermarmi sui particolari. Scoprire
una storia del tutto nuova fu solo la prima di tante sorprese.
Sorprese racchiuse in un'atlante geografico - restituitoci a cavallo
di un'onda, conquistato errando lungo le sinapsi del cervello e le
caverne del cuore – che contiene cartoline ed indagini, dati e
statistiche, prosa e versi, musica, pensieri e parole, e sul quale si
legge un nome che mi auguro possa diventare noto a livello
internazionale. Quello di Francesco Zingoni.
Come accaduto per i suoi
indimenticabili protagonisti, il destino l'ha fatto viaggiare a lungo
tra i mari dell'editoria italiana e, dopo averlo pubblicato con una casa editrice indipendente, il suo romanzo
d'esordio è giunto, infine, in casa Fazi. Come un messaggio in
bottiglia criptato, o una verità rivelata, è stato liberato tardi
dalla sua cella di vetro e salsedine. Ma, vedete, l'importante è che
sia arrivato. Da quando, con un nuovo titolo e una nuova veste
grafica, a Novembre, è stato ristampato in larga scala, lo si è
dovuto leggere, divulgare, amare. Intimidito
dalla notevole mole e dal tono dispersivo dei primi capitoli,
all'inizio mi ha fatto tanta paura. Era una storia “grossa” e
alla portata di pochi, e di certo non alla mia. Alcuni elementi erano
tirati troppo per le lunghe, ma altri mi lasciavano senza
parole: naufraga con noi, dicevano. L'ineffabilità ha
prevalso.
Zingoni
mi ha portato alla deriva, lontanissimo dal mondo e dalla riva.
Circondato dall'oceano più grande del mondo, mi ha fatto morire di
sete e di fame, in una regata epica in cui, accanto al protagonista
senza passato, ho combattuto crudeli chimere, sentito richiami più
assordanti di quelli delle sirene di Ulisse, superato le insidie di
Scilla e Cariddi. Insieme,
abbiamo inseguito un sogno e le parole di Dylan Thomas, poeta della
libertà, e dall'Oceano Pacifico siamo giunti fino a una spiaggetta a forma di
clessidra nel cuore nebbioso del Galles. Dell'Oceano ho conservato il
calore, il bruciore della salsedine, la bontà, gli usi e i costumi
di un popolo sotto lo schiaffo dell'onda, la riconoscenza di chi si
sente ogni giorno un po' miracolato. Del Galles, tra spiagge spazzate
dal mare d'inverno, ispirazione per alcuni e morte per altri, le
grida delle ghost story più inquietanti e gli scorci selvaggi più
affascinanti di un tramonto sul mare. Meraviglioso,
inoltre, che il protagonista - che si chiami Mauke Nuha, Sebastian o
Demian, poco importa! - venga raccontato in terza persona per poi
diventare, con la scoperta della sua identità e del suo amore eterno,
protagonista della sua stessa storia. Lo
conosciamo senza identità e futuro, lo scopriamo giovane e ribelle
nella sua fase “rock underground e ganja”, anima errante, amico,
figlio, marito, guida spirituale.
Delirante
e strafatto, bohémien, avventuriero, detective e mistico, Demian
Sideheart è balsamo per l'anima delle vite che tocca. Balsamo per la
nostra, di vita.
Tra un kolossal hollywoodiano, una melodia new wave, un concerto suonato negli anni ruggenti di Woodstock, Romeo + Giulietta, Al di là dei sogni e un visionario film di Terrence Malick, l'opera prima di Francesco Zingoni è un esordio che gareggia per la perfezione e, accanto all'ultimo capolavoro di King, si gioca il ruolo di migliore lettura dell'anno. L'ho terminato sabato sera e ho riflettuto a lungo su cosa scrivere, su cosa far trasparire. Ho avuto bisogno di interiorizzarlo come una preghiera o un viaggio spirituale su una surreale catena delle Himalaya affacciata a strapiombo sull'acqua e il sale. Ha cambiato la formazione del mio mondo e del mio cuore, facendomi avvertire ogni piccola pulsazione e rendendo quelle brutte e sanguinose vene che lo percorrono più calde, colorate ed intense delle luci di un albero di Natale. Dovete leggerlo. E' una spettacolare minaccia, la mia, che, credetemi, vi cambierà. Mi resta un solo rimpianto: quello di non averlo scelto come primo romanzo da leggere nell'imminente 2013. Un anno iniziato così avrebbe puntato alla perfezione e, durante il primo mese dell'anno, avrei avuto una sola lettura all'attivo, ma già un immensità di storie nell'anima. Forte come l'onda è il mio amore non è l'eclissi totale del cuore cantata, anni fa, da Bonnie Tyler. E' lo tsunami che manderà alla deriva voi e i vostri giorni su quella zattera sgangherata che diventerà la vostra casa.
Tra un kolossal hollywoodiano, una melodia new wave, un concerto suonato negli anni ruggenti di Woodstock, Romeo + Giulietta, Al di là dei sogni e un visionario film di Terrence Malick, l'opera prima di Francesco Zingoni è un esordio che gareggia per la perfezione e, accanto all'ultimo capolavoro di King, si gioca il ruolo di migliore lettura dell'anno. L'ho terminato sabato sera e ho riflettuto a lungo su cosa scrivere, su cosa far trasparire. Ho avuto bisogno di interiorizzarlo come una preghiera o un viaggio spirituale su una surreale catena delle Himalaya affacciata a strapiombo sull'acqua e il sale. Ha cambiato la formazione del mio mondo e del mio cuore, facendomi avvertire ogni piccola pulsazione e rendendo quelle brutte e sanguinose vene che lo percorrono più calde, colorate ed intense delle luci di un albero di Natale. Dovete leggerlo. E' una spettacolare minaccia, la mia, che, credetemi, vi cambierà. Mi resta un solo rimpianto: quello di non averlo scelto come primo romanzo da leggere nell'imminente 2013. Un anno iniziato così avrebbe puntato alla perfezione e, durante il primo mese dell'anno, avrei avuto una sola lettura all'attivo, ma già un immensità di storie nell'anima. Forte come l'onda è il mio amore non è l'eclissi totale del cuore cantata, anni fa, da Bonnie Tyler. E' lo tsunami che manderà alla deriva voi e i vostri giorni su quella zattera sgangherata che diventerà la vostra casa.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Lisa – Oceano
Bellissima recensione: profonda e sincera; le migliori le fai solo tu!
RispondiElimina..aggiungo il romanzo all'infinita wish-list :)
una recensione stupenda *-* si vede che ti è venuta dal cuore :)
RispondiEliminadetto ciò non vedo l'ora di poter leggere anche io questo meraviglioso libro *-*
Grande Mik!
sembra meraviglioso...la tua recensione è piena di sentimento..ci farò un pensiero, benché non sia il mio genere :D
RispondiEliminaMik ma come fai a scrivere delle recensioni così?
RispondiEliminaVedevo giusto allora quando l'ho puntato, ASSOLUTAMENTE wishlist con citazione di questa splendida recensione.
Complimenti, complimenti davvero davvero di cuore (anche per avermi consigliato il film :P )
Mik mi è arrivato ieri, appena riesco a leggerlo vengo a vedere la tua recensione!
RispondiElimina5 stelline?Deve essere davvero un libro meraviglioso!!
RispondiEliminaNon lo conoscevo ma l'ho aggiunto immediatamente in wishlist =)
Bellissima recensione come sempre ;)
è nella mia libreria e non vedo l'ora di leggerlo *_*
RispondiEliminaDevo ammettere di non aver mai fatto caso a questo libro, almeno non prima della tua emozionante recensione. Grazie per la "spettacolare minaccia", lo leggerò prima possibile! ;)
RispondiEliminaMik, questo libro è davvero straordinariO! Grazie per avermelo consigliato, resterà sicuramente impresso nella mente e nel cuore! *__*
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