Mio caro Stoner,
qualche anno fa ti leggevo ed entravo in crisi d'identità. Non volevo diventare come te; insegnare. Mi spaventava la tua vita grigia e monotona, nei binari. Ti leggevo, ascoltavo Brunori Sas («la verità è che ti fa paura l'idea di scomparire») e piangevo. In comune avevamo gli studi, la malinconia e il destino annunciato. Perché avevo studiato Lettere, accumulato i crediti giusti e tutto il resto? Perché mi ero condannato inconsapevolmente a vivere la tua esistenza e i tuoi medesimi sbagli? Nel 2021 appena salutato ho scoperto che essere come te, invece, non è così male.
Mi piace la mia routine, mi piace avere una tabella di marcia, mi piace sentirmi adulto e indispensabile per qualcun altro. Questo post nasce per ricordare il compleanno del blog, sono online da dieci anni tondi tondi, ma anche e soprattutto per stilare un lucido bilancio dell'anno appena trascorso. Nonostante tutto, sono grato al 2021: mi ha messo alle strette fino a farmi diventare più me stesso. Mi piaccio così? A giorni alterni, a tratti, ma adesso almeno so chi sono: Michele Del Vecchio, ventisette anni, insegnante precario, con un angolo virtuale in cui raccontarmi e un romanzo nel cassetto (semifinalista a un concorso letterario, è stato poi oggetto di due illustri rifiuti da cui fatico a riprendermi). Da ragazzino avevo l'ossessione di condividere, arrivare, scrivere: volevo farne un lavoro. Ora che sono diventati semplicemente hobby, me li vivo meglio e me li godo di più. È il sette gennaio e non ho ancora cominciato una nuova lettura; non scrivo, invece, dalla scorsa estate. Sono meno presente che in passato? Pazienza. Leggo meno? Non fa nulla, ma spero di leggere almeno i libri giusti. Mi comporta troppo tempo scrivere lunghi post? Poco male, mi racconto così come viene su Instagram e Letterbox.
Dieci anni fa, per la prima volta, pubblicavo un post online. Era una presentazione di poche righe, goffa ma onesta proprio come il sottoscritto. Sono andato a rileggerla, oggi, e non mi sono scoperto poi troppo diverso dal diciassettenne di quando tutto cominciò. Resto ancora così, anche se tanto è cambiato nel frattempo: perfino il mio modo di descrivermi, raccontarmi, interagire. Sono subentrate la consapevolezza della malattia, la sindrome d'abbandono, l'ansia sociale. Ma anche la pacata accettazione di chi non sarà mai il fantastico Harry Potter o l'ambizioso Jay Gatsby, bensì qualcuno come te: un insegnante occhialuto e riservato, magari un po' grigio se visto da fuori, ma con una vita immaginaria di un'intensità talora commovente. Questo significa arrendersi? Significa crescere, forse, e considerare i sogni per quel che sono: cose da fare nei ritagli in cui la vita, finalmente, ci lascia in pace. Spero comunque di farne ancora e ancora di bellissimi.
A rileggerci tra altri dieci anni,
Michele
E dieci anni fa pensare che eri ancora minorenne, che gran percorso ;)
RispondiEliminaGrazie, Pietro! Sì, facevo il quarto anno del liceo. Sembra una vita fa, mamma mia. :)
EliminaGran bel post, Mik :)
RispondiEliminaTu sei cresciuto, io sono ancora quello che vive di hobby... (vivacchia, diciamo).
Ma forse siamo più simili di quanto sembra, l'ho sempre pensato.
Beh... auguri per i 10 anni di blog, mai grigio (e nemmeno tu mi sei mai parso così, e non lo sarai sicuramente ora, da insegnante) e che forse, da spazio sul web, continua a specchiare un po' di quel Michele che studiava e ascoltava Brunori... ;)
Moz-
Ciao Miki, come stai?
EliminaGrazie mille per il tuo commento, vale doppio scritto da un blogger longevo come te. Continuerò a fare il meglio che posso, ma senza le ansie dei primi tempi. Sono diventato più paziente, ma non per questo mi sento già arrivato o, peggio, arreso. Un abbraccio.
Wè Mik, tutto tutto ok, dai.
EliminaAnche se qualcosa è naufragato e altro non è andato, non mi lamento.
Vedo che anche tu tiri dritto, in questo pazzo mondo instabile: fai bene a vivertela così.
Un abbraccio a te!
Moz-
Quanto si cambia e si cresce in dieci anni, congratulazioni per il tuo percorso, qui e fuori :)
RispondiEliminaGrazie, Kate! :)
EliminaSento maggior consapevolezza e meno tristezza, accettazione di te, della tua unicità.
RispondiEliminaBello leggere solo i libri giusti e quando se ne ha voglia, non per un appuntamento che col tempo finisce per imprigionarti ma per la passione che passa dalla ricerca,la scelta e la voglia di condividere.
Ti ho sempre ammirato per le recensioni ai libri che non ti sono piaciuti un granché così come chi recensisce film che dimenticherà il giorno dopo, chapeau, avere entusiasmo anche di recensire qualcosa che non ha entusiasmato trovo sia faticoso.
Poi mi piacciono le tue recensioni da 4/5 stelline, spesso sono stralci di vita, righe di un lettore appassionato che crede nella forza della parola.
Continua a scrivere perché è un dono che fai a te stesso oltre che a noi, quando si scrive ci si sbarazza dei cattivi pensieri, tutto acquista luce e dopo si sta meglio....
Tanti anni ancora al tuo blog, ancora pagine belle da riempire, scrivendo non scompari. ✍️
Grazie mille per la tua costanza, Lory! Ormai sei diventata una delle presenze più preziose del blog, ed è un piacere continuare a scrivere per essere letto da te. :)
EliminaFaccina rossa.... Grazie!!!!
EliminaIo ho già letto il mio primo libro 2022: Croci rosse Edizioni e/o. Bello!
Tu che programmi di letture hai (così a grandi linee) ?
Quest'anno devo assolutamente leggere "Le correzioni" ormai acquistato da un po'...poi vediamo ne ho un po' in cantiere, anche "Il potere del cane", senz'altro.
Per due anni di fila al primo posto dei miei libri più belli ho avuto un romanzo che aveva a che fare con il cimitero:"Cambiare l'acqua ai fiori" e 'Malinverno', chissà che ne trovo un altro bello uguale con la stessa location. A parte 'Il cimitero dei libri' ti viene in mente qualcosa?
Ciao Lory, perdona il ritardo, ma in questi giorni brutte notizie: sto abbastanza bene, ma nel frattempo sono risultato positivo.
EliminaSono l'unico della famiglia e sono già due giorni che sono chiuso nella mia stanza. Al momento non riesco a leggere e non so quando riuscirò, mi sento parecchio bloccato, ma abbiamo in comune Le correzioni: mi piacerebbe moltissimo leggerlo, insieme a Patria, Furore e I grandi sognatori. Bello Il potere del cane, idem il film di Jane Campion.
Non ricordo se aveva a che fare con un cimitero o meno, ma del filone mi vengono in mentre La tredicesima Storia e L'ombra del vento (lì c'era Il cimitero dei libri perduti). Un abbraccio,
M.
Rimettiti in fretta!
EliminaIn bocca al 🐺
Viva il lupo, stringiamo le dita!
EliminaIl “mestiere” di insegnante non ha niente di grigio, anzi, è forse hai cominciato a capirlo anche tu. Stoner un capolavoro
RispondiEliminaIl mestiere di insegnare certamente, ma la routine (soprattutto se, come me, si è degli eterni pendolari) un po' sì. Ma per fortuna in certi giorni, e grazie a certi libri, non ci si fa caso. Grazie!
EliminaBuon bloggheanno!
RispondiElimina10 anni sono un grande traguardo, visto che gli anni da blog sono in pratica come gli anni da cane. :)
Da quando sei professò, un po' mi intimorisci perché ho sempre avuto paura dei prof. Più che paura, un rispetto reverenziale. Quindi una riverenza a te, e al tuo blog. ;)
Ahahahah, grazie mille, Marco! Tu ci sei praticamente dall'inizio, quindi agli scrutini sarò buono. ;)
EliminaUn traguardo importante, come è importante guardare indietro e scoprirsi consapevoli, soddisfatti, fiduciosi. Complimenti e tanti auguri!
RispondiEliminaGrazie mille, Cristina!
EliminaSono uscita e entrata su questa piattaforma tante volte, sempre sporadicamente. Smettendo, e ricominciando a scrivere recensioni sul mio blog per anni, ma una costante in questo via e vai è stato sempre questo tuo angolino. E per me è stato un piacere seguirti (anche se silenziosamente), per tutti questi dieci anni.
RispondiEliminaCongratulazioni per il tuo traguardo, Michele.
Tati, grazie mille! Silenziosamente o meno, l'importante è esserci, altrimenti luoghi così (sempre meno alla moda) restano sfitti. <3
EliminaNon ti conosco personalmente ma è inevitabile che un po' mi sia fatta un'idea (sicuramente parziale) di te attraverso ciò che scrivi.
RispondiEliminaNon vedo grigi, ma una tavolozza variegata, di tanti colori, ognuno dei quali esprime qualcosa di te, che sia senso critico,intelligenza, ironia, sensibilità,cultura.
In dieci anni hai dato tanti pezzetti di te e mi auguro che continuerai cosi, non importa se son cambiate e cambieranno ancora modalità, tempi, lunghezze ecc, a causa del sopraggiungere di scoraggiamento, ansia, noia,impegni o quant'altro.
Anzi, ben venga il cambiamento che coerentemente rispecchia una crescita e una maturazione personali; sarebbe anomalo se restassimo sempre gli stessi :-)
Buon decimo compliblog, mr ink... e taaaanti di questi post ♥
Ti ringrazio, Angela! Tu sei una delle mie fedelissime, quindi ormai mi conosci, sì. Come dici tu, si cambia: l'importante è non tradirsi mai. Per ora sono contento così e, anche se sono meno presente che in passato, continuare a scrivere qui e a sentire tutti voi mi fa immenso piacere!
EliminaSei ancora un fanciullo, caro il mio prof, farai in tempo a cambiare ancora mille e una volta e io spero di essere sempre presente a leggerti con piacere, anche se tra 10 anni sarò ormai una 50enne decrepita.
RispondiEliminaNel frattempo, auguri e buon Bloggheanno!
Ti ringrazio, carissima. Ma quale decrepita! La Bolla non invecchierà mai. :)
EliminaLi accetti lo stesso gli auguri per il blog in ritardo?
RispondiEliminaE i complimenti, invece, che quelli non hanno scadenza?
Per questo post e per la gestione di tutto, vita compresa, che non sembra grigia come quella di Stoner, arricchita com'è da visioni e letture e condivisioni. E scritture, magari in stand-by, ma sempre presenti.
Quindi lunga vita ai tuoi spazi, a questo porto sicuro in cui scovo sempre ottimi consigli allunga-liste!
Ciao Lisa! Li accetto, li accetto, e ho lasciato un pezzetto di torta anche per te. Grazie di tutto, soprattutto per la compagnia. :)
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