Nove anni fa, oggi, scrivevo il mio primo post. Avevo diciassette anni, tantissime idee e altrettanta speranza. Per forza di cose, i compleanni del blog mi immalinconiscono sempre. Finiscono per trasformarsi in un bilancio dell'anno appena trascorso e questa volta, dopo tutto il male che il 2020 ci ha riservato, avrei preferito glissare. Dimenticare questa data e passare direttamente al post successivo. Ma questi appuntamenti, ogni sette gennaio, significano per me lasciare una traccia del mio passaggio. Un picchetto ad alta quota. Come nei videogiochi, sono dei check-point da cui è possibile ripartire. Potrei parlarvi perciò delle convivenze claustrofobiche del lockdown, delle mascherine che ormai penzolano dagli specchietti retrovisori al posto degli Arbre Magique, delle sabbie mobili che impediscono di mettere un piede dietro l'altro, della frustrazione per le opportunità mancate, delle visualizzazioni in calo e dei commenti un po' più timidi del solito. Psicologicamente, sì, è stato un anno impegnativo. Ma non sono mai stato un tipo cagionevole, per fortuna, e allora meglio non crucciarsi troppo per gli sbalzi d'umore: sto bene. Mi sto sforzando di vedere il bicchiere mezzo pieno. La vecchia insoddisfazione ha lasciato il posto alla quieta accettazione che insegna Soul, l'ultimo capolavoro Disney Pixar su un jazzista insoddisfatto. Appassionato com'è, perché il protagonista fa fatica a ritagliarsi un posto nel mondo? Sogna forse troppo in grande? Meglio accantonare la vocazione artistica: che resti soltanto un innocuo hobby?
Conosco una storia che parla di un pesce che va da un pesce anziano e gli dice: “Sto cercando quella cosa che tutti chiamano oceano”. “L'oceano” risponde il pesce più vecchio “è quello in cui nuoti adesso”. “Questo?” dice il giovane pesce. “Questa è l'acqua. Io invece cerco l'oceano”.
Fino ai venticinque anni avrei voluto mangiare il mondo; poi ho dichiarato indigestione. Avrei voluto l'oceano anch'io, ma a ventisei ho realizzato che il punto in realtà è imparare a galleggiare – in mancanza del Pacifico, anche lo spazio ristretto di una piscina gonfiabile andava benone. Perché non è il talento a essere al servizio della vita, insegna il film d'animazione, ma l'esatto contrario. Sopravvissuto alla crisi del settimo anno, resisto anche al Covid-19 e a tutto quello che mi toglie: compresa la voglia di leggere. Come mandare avanti un blog letterario se il blocco del lettore si è ripresentato più volte nel tempo? Come evadere con l'immaginazione, se barricato in una stanza che d'inverno ha per di più grossi problemi di umidità? L'oceano, dove sta? Ho letto e postato meno del solito, ma probabilmente nessuno se n'è accorto: sono bravo a tamponare. Ho vissuto la mia improvvisa discontinuità senza grossi sensi di colpa né rancori. Anzi, spesso e volentieri ho cercato la condivisione con altri mezzi – Instagram, la spietata concorrenza: da novembre con tanto di soffertissime storie parlate –, senza vivere la cosa come un tradimento verso chi c'era prima dei followers o degli hashtag. La compagnia e l'ispirazione, insomma, le ho trovate dove capitava. Sono diventato più social per sentirmi meno solo. L'importante è stato costruire – anche semplicissimi castelli di carte –, per opporsi all'anno che distruggeva ogni cosa. Qualche nuovo mattoncino, nonostante tutto, l'ho impilato anche qui. Il risultato è una sgangherata casa di Lego che qualche volta fa acqua – presto acquisterò un nuovo dominio: confesso che vorrei dare una rinfrescata alle pareti, cambiare volto; riprovarci –, ma in cui è comunque possibile svernare in attesa della fine dell'apocalisse.
Mi dispiace davvero tanto sapere quanto tu in un certo modo abbia sofferto questo periodo terrificante. In effetti avevo notato che non eri attivo come prima e anche io, come te, ho cercato molto conforto sui social ma anche grazie al blogging che mi sta aiutando molto come una specie di terapia. Mi auguri tu possa reagire sempre meglio, lo auguro a tutti. Un saluto e sempre in gamba, mi raccomando!
RispondiEliminaGrazie mille, Pakos! Alti e bassi, ma si resiste. E' stato un anno un po' così per tutti, ma siamo ancora qui. :)
EliminaNon ne usciremo migliori, ormai questo lo abbiamo capito, ma qualcuno potrà uscirne più consapevole e forte e sono sicura che tu sarai uno di quelli. Dai che sei giovane :)
RispondiEliminaSono giovane, vero, ma ho dichiarato stanchezza già da un po'. Come dico sempre, quando e se arriverà qualcosa, penso che dovranno recuperarmi col cucchiaino, ahahahah!
EliminaTi facevo un po' più grandicello, ma a parte questo ti vedo già maturo, e so che supererai anche questo momento (giustamente per tutti) difficile :)
RispondiEliminaGrazie, Pietro!
EliminaL'Oceano, caro Mr Ink,è in noi stessi! Mai smettere di sognare, la vita è sempre un correre sulle montagne russe. In questo tempo sospeso ognuno ha bisogno dell'altro, noi abbiamo bisogno del tuoi scritti da cui trasudano passione e amore per tutto ciò che è arte e bellezza. Sei un punto di riferimento per noi lettori e da ogni crisi si risorge più forti e vitali. Non sei solo e questo momento di insicurezza e timore passerà. Tempi migliori attendono tutti noi! Un caro saluto :)
RispondiEliminaAspettiamoli insieme allora. Un abbraccio a te. :)
EliminaEvadi mentalmente come puoi e vivi qualsiasi mezzo che ti aiuti a farlo, blog o non blog.
RispondiEliminaQuindi ben venga Instagram, Reddit, Twitter o vattelapesca se ti aiuta a stare meglio e a non patire la claustrofobica solitudine, che tanto chi ti legge qui lo farà comunque anche se tu pubblicassi uno o due post a settimana o al mese.
Grazie mille, Raffaele!
EliminaSento che è il tuo anno Mr.Ink, e sai che noi donne siamo un po' streghette! Bando alle ciance, segui il tuo cuore, i tuoi impulsi, suggerimenti te ne ho già dati in passato ovvero credo che soltanto l'argomento libri nello specifico per un blog, possa limitare. Nello stesso tempo è importante quello che vuoi tu e quello che vuoi fare.
RispondiEliminaDa utente uso i blog principalmente per chiacchierare, mi conosci salto di palo in frasca, mi piace condividere, entro per leggere o commentare, una pausa, un ritaglio nel quotidiano che mi permette di staccare un po' la spina...
Sei il blogger con cui ho empatizzato di più, spero che tu riesca a realizzarti, soprattutto che tu possa essere contento di quello che fai, spero che non ti svendi...
In questo piccolo mondo hai lasciato una grande impronta, credi in te stesso, buon anniversario, buona vita!
Grazie mille, carissima. Come ti dicevo, il tuo arrivo sul blog è stato sicuramente fonte di stimoli e confronti. Siamo un po' sempre i soliti, ormai, quindi è stato proprio bello conoscerti. :)
EliminaPrima cosa buon compliblog. È un traguardo importante, di resilienza e te lo dice una che quest'anno come blogger ne compie undici. Come te, ho avuto momenti di blogging frenetico ed altri molto più soft. Ho vissuto un intero anno no, scrivendo pochissimo. Poi sono tornata alla regolarità e al piacere di postare e di confrontarmi. Ti seguo da poco tempo, ma fin da primo istante qui da te mi sono trovata benissimo. Bello leggerti e ora che scopro che sei su IG devi dirmi come ti trovo così seguirò anche le foto e le tue storie. Ti abbraccio!
RispondiEliminaUndici anni, Mariella? Wow, tantissimi. Mi dispiace averti scoperta in ritardo, ma sono comunque felice di esserci arrivato. :)
EliminaSu Instagram mi trovi come @ragazzochelegge. Aggiungiamoci!
Sul web si è sempre in tempo per scoprire bei blog e belle persone. Felice anche io di averti conosciuto. Ora vado a cercarti su IG. Sono una "vecchia" ragazza simpatica😉
EliminaChe bello darti un volto! Ti ho subito seguita ❤️
EliminaCome persona mi hai sempre incuriosito.
RispondiEliminaL'Oceano è vasto ma forse è lì che si pescano le idee migliori (per parafrasare Lynch)... ma penso che questa acqua sia dentro di noi...
Beh, buon compleblog!!
Moz-
Grazie mille, Miki. E se lo dice Lynch, ci fidiamo!
EliminaUn abbraccio.
Per forza, è così^^
EliminaMoz-
Se affrontassi anche io un blocco del lettore come il tuo, sarei a posto. Divori comunque una quantità impressionante di libri, quindi il tuo blog non credo sia in pericolo. Buon bloggheanno! Tra un po' raggiungerai la doppia cifra, come solo pochi highlanders hanno saputo fare. ;)
RispondiEliminaSperiamo di arrivare ai dieci vivi, vegeti e volenterosi, daje!
Eliminainsistiamo e resistiamo! <3
RispondiEliminasei una fonte preziosa di consigli e di spunti!
Grazie, Angela 💪🏻
EliminaResistiamo, resistiamo! Almeno noi abbiamo la lettura che ci consente di "evadere" dalle stanze buie della nostra quotidianità per adesso troppo difficile. E buon compliblog!. Ti cercherò su Instagram.
RispondiEliminaTi chiedo scusa per il ritardo della risposta.
EliminaGrazie, infinitamente. :)
Arrivo in estremo ritardo, perdonami.
RispondiEliminaMa quanto ti capisco, quanto Soul e la Pixar sanno tirar fuori il meglio di noi, ma anche le riflessioni più difficili da fare.
L'anno non è stato dei migliori (ricordo che il mio blogheanno lo avevo completamente dimenticato, salvo ricordamene la sera prima con già un post qualunque programmato… l'inconscio sapeva cosa fare) ma continuo a pensare che finché stare qui non sarà un peso, finché mi sentirò bene a scrivere, leggere, spargere consigli, continuerò ad esserci.
E poi, dobbiamo arrivare insieme a cifra tonda :)
Tanti auguri!
P.S. il dominio (di cui forse parlavi su IG) interessa pure a me da tantissimo tempo, ma poi chi lo ha mai trovato il coraggio/voglia di informarsi?
Se hai delle dritte sono bene accette :)
Ciao Lisa, figurati!
EliminaGuarda, brancolo nel buio, però ho visto che trafficando tra le impostazioni del blog è possibile cambiarlo da lì.
Una decina di euro all'anno. :)