|Tommaso e l’algebra del destino, di Enrico Macioci. Sem, € 16, pp.
161 |
Non
si giudica un libro dai colori pastello della sua copertina. Fareste
meglio a fare attenzione, infatti, all’angoscia
nascosta dietro questa innocua macchina giocattolo.
Quella del piccolo Tommaso, un bambino di cinque anni e mezzo legato
al sedile posteriore di una Citroen Picasso, è una storia di
sopravvivenza che fa tornare in mente il King di Cujo
e Il gioco di Gerald, ma anche Niccolò Ammaniti e Patrick
Ness: quei narratori senza paura, insomma, che indagano l’età
dell’innocenza e i suoi grandi orrori con una perizia da psicologi infantili. Tra il 14 e il 15 agosto, il piccolo protagonista resta
intrappolato nella macchina di famiglia in una città deserta a causa
dell’esodo dei vacanzieri. Avrebbe dovuto aspettare lì cinque
minuti, ma un contrattempo che non vi svelerò ha
prolungato di ore l’assenza del
genitore. Cos’è successo al papà, un traditore sempre in fuga dalle responsabilità? Riuscirà la mamma,
scossa a distanza da inspiegabili brividi premonitori, a soccorrere
l’unico figlio e a mettere un punto fermo a un matrimonio al
capolinea? Cos’hanno in comune con loro un accattone abile a
fiutare l’olezzo della morte, un’infermiera alle prese con un
vecchio amore e, infine, un chirurgo un po’ marpione?
Ogni
cronologia è un’incertezza cucita sulla stoffa del buio.
Se
lo chiede Tommaso, all’ombra ballerina di un oleandro, mentre
combatte prima l’ipertermia e poi l’ipotermia; mentre piange per
la ruspa, il drago arcobaleno e i wafer, caduti sul tappetino e
dunque irraggiungibili; mentre affronta visioni infernali e paure
profonde, in una scatola di metallo che presto raggiungerà i
trentacinque gradi. Malinconico e pudico, impensierito dalle
frequenti liti in famiglia e ancora fiducioso verso Babbo Natale e la
Befana, il bambino è adorabile nel suo candore. E per questo
vorremmo disperatamente proteggerlo dallo choc emotivo che sta
vivendo. Ma nell’auto, intrappolato sul seggiolino da
cui non sa sgusciare fuori, non è solo. Come nella migliore
tradizione dell’horror psicologico, gli fanno compagnia i suoi
piccoli demoni: lo spettro di Valerio Frasca, il bullo della scuola,
che gli spiega per la prima volta il sesso e la corruzione; una
misteriosa figura incappucciata che, durante l'improvviso nubifragio notturno,
attenta alla sua anima.
La
solitudine allunga il tempo, lo rende appiccicoso come un chewing
gum. La solitudine fa crescere i bambini più in fretta, sottrae loro
il sogno dell’eterna felicità, scolpisce meglio i confini
indefiniti del mondo. La solitudine non rispetta le regole del tempo.
La solitudine è un’onda di tempo senza frammenti, è puro tempo
nudo e crudo.
Quanto
tempo può un bambino resistere senza acqua e senza cibo, dissetandosi con le
sue sole lacrime? A ogni pagina, in un conto alla rovescia
asfissiante, sfumano man mano le sperane di salvezza. Complimenti
vivissimi all’abruzzese Enrico Macioci, allora, che vivacizza una
vicenda da cronaca nera con l’impiego di un narratore onnisciente,
beffardo e fatalista. Ma anche, all’occorrenza, straordinariamente
compassionevole.
Tommaso e l’algebra del destino è la lettura da
ombrellone che non ti aspetti. Un romanzo rapidissimo, ma tutt’altro
che indolore, con una riflessione potente sulla cecità degli adulti
e lo spirito d’adattamento dei bambini. Un incubo urbano che puzza
«di piscio e di incubi, di allucinazioni e fiabe malvagie»,
destinato forse a restare una delle scoperte più piacevoli di
quest’anno.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Talking Heads - Happy Day
Non lo conoscevo, ma a quanto pare dovrei dargli una possibilità ☺️☺️
RispondiEliminaUna lettura rapida, perfetta tra un romanzo e l'altro, ma raccapricciante nei risvolti.
EliminaE io che ero già pronto a snobbarlo a causa della copertina...
RispondiEliminaSembra una cosa un po' alla Favolacce, ma magari è un'impressione erronea pure questa.
Il paragone coi D'Innocenzo ci sta tutto!
EliminaCiao Buongiorno come stai? Sono brasiliano. Accetti uno seguendo il blog dell'altro? Possiamo essere amici (non c'è distanza per l'amicizia) e collaborare con i nostri blog. https://viagenspelobrasilerio.blogspot.com/?m=1
RispondiEliminaI'm gonna check it!
EliminaAccipicchia che libro, sembra davvero una lettura interessante, segno anche questo.
RispondiEliminaIeri andavo in libreria, cercavo i due libri di Daniele Mencarelli e ti sto raccontando questo per dirti che proprio sul bancone ci stava un librone sugli influencer del libro con i nomi del loro sito,bene, c'eri anche tu! Ciao, buona giornata!
Grazie per la segnalazione, Lory! Che felicità!
EliminaÈ una soddisfazione bellissima.
Rieccomi, oggi ho terminato la lettura di Tommaso.
EliminaMa è cattivissimo! Una nera favolaccia veramente, in alcuni punti devo dire ho anche fatto fatica ad andare avanti...Una storia altamente probabile, Macioci la romanza bene (😰), ha una scrittura molto dura.
Devo dire che a parte la buona idea di base, non so, l'avrei sviluppata meglio, anche nel finale un po' affrettato....
P.S. volevo dirti il titolo del libro di cui ti accennavo qua sopra, anche se sono certa che già lo saprai: "Bookinfluencer" a cura di Giovanna Burzio
La Corte Editore
Ciao!