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Vocabolario dei desideri,
di Eshkol Nevo. Neri Pozza, € 18 |
Per
un anno grazie alla rubrica sono stato uomo, e anche donna. Sposato,
e anche divorziato. Traditore, e anche fedele. Vecchio. E bambino.
Italiano. E anche americano. E anche sudafricano. Forse è proprio
per questo che scrivo. Per essere chi non sono. Vivere la vita che
non vivo. Forse è per questo che leggiamo.
Ha
iniziato a scriverli all'inizio del 2019, su richiesta dal direttore
di Vanity Fair Italia. Ventisei racconti, dalla A alla Z, sui
temi a lui più cari. Che poi, a ben vedere, sono anche i miei
preferiti. Amore, amicizia e famiglia. L'israeliano Eshkol Nevo,
confessa in ultima battuta, in principio aveva dei dubbi. Ma ha usato
questi appuntamenti settimanali, mai lunghi più di due pagine, come
fossero ore d'aria tra un romanzo e l'altro e per saldare il
suo rapporto, già fortissimo, con il nostro paese – è in uscita
prossimamente la trasposizione di Tre piani, diretta da Nanni
Moretti. Romantico, contemporaneo, metropolitano, l'autore ricorda,
rivanga e qualche volta inventa. Attraverso le sue parole
leggerissime fa il giro del mondo, spaziando da Roma a Parigi, da
Johannesburg a Berlino. Racconta in pillole le epifanie, le sbandate,
i tradimenti; le relazioni telematiche (vedasi alla lettera W), la
routine coniugale scandita da una vecchi serie TV che ritorna nel
palinsesto (X), l'ansia di accasarsi dopo un estenuante tour all'Ikea
(Y). Ma ci sarebbero tante pagine da citare, ora maliziose e ora
immaginifiche, ora tragiche e ora, suppongo, un po' autobiografiche.
Alcuni racconti sembrano più compiuti, altri semplici bozzetti: per
fortuna, in un volume splendido anche da ammirare, compensano alle
lacune le opere di Pax Paloscia, che suggeriscono un perfetto senso
di appagamento. Piacere fugace, ma pur sempre piacere profondo,
l'ultimo esperimento di Nevo appaga i sensi: in particolare la vista.
Tassello prezioso ma forse non troppo indispensabile in libreria, è
rivolto soprattutto ai cultori della prima ora. Io non sono tra
questi, ho letto soltanto due romanzi dei suoi. L'ho scoperto abbastanza di
recente. Ma, mi siate testimoni, vado già dicendo in giro che non
posso più farne a meno.
È stato per 26 settimane l'appuntamento che più aspettavo quando arrivava il Vanity a casa. Sarei curiosa di vedere le illustrazioni che lo accompagnano, lo sfoglierò in libreria.
RispondiEliminaIl nuovo racconto a puntate prende un po' meno, ma ci è andata di mezzo una distribuzione diversa e una lunga pausa. Vedremo come proseguirà... Intanto, mi sono decisa, prima di Nanni mi leggo Tre piani.
Cerca l'artista su Instagram, trovi molte delle illustrazioni. Che belle!
EliminaCome ti dicevo, mi hai incuriosita ☺️☺️☺️ spero di leggerlo, o magari qualche suo romanzo ☺️☺️
RispondiEliminaTi consiglio di leggere prima i romanzi, soprattutto Tre piani. Tra le letture più belle di questo 2020!
Eliminaautore che ho apprezzato con Tre piani; ho intenzione di leggere sicuramente altro.
RispondiEliminaSpero che prima o poi il film di Moretti esca (io ero intenzionata ad andare al cinema a vederlo ma non è stato affare) :-D
Povero Moretti. Pare che avrebbe avuto grandi speranze di vincere premi importanti a Cannes, ma è slittato anche il festival...
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