Dicono
che l'impulso di infliggere dolore sia un bisogno imperioso,
a cui non ci si può sottrarre. E se fosse il contrario? Se invece la
gente lo facesse perché è una sensazione bellissima?
Titolo:
Sulla pelle
Autrice:
Gillian Flynn
Editore:
Piemme
Numero
di pagine: 316
Prezzo:
€ 5,90
Sinossi:
Due
bambine sono state rapite e assassinate. Avevano nove e dieci anni;
quando sono state ritrovate, la loro bocca era aperta, come in un
estremo gesto di stupore, e l'assassino aveva strappato loro tutti i
denti. Spetta alla giovane reporter Camille seguire il caso per conto
del giornale per cui lavora. Da quando se n'è andata da casa, otto
anni prima, non ha quasi più parlato con i suoi familiari: né con
la madre, bella e inavvicinabile come una bambola di porcellana, né
con la sorellastra che conosce a malapena, una tredicenne precoce dal
fascino misterioso e fatale. Ora, tornata nella dimora vittoriana di
famiglia, Camille è perseguitata dai ricordi d'infanzia e da una
tragedia che neppure un ricovero in un ospedale psichiatrico le ha
permesso di dimenticare. Indagando sugli omicidi insieme al capo
della polizia locale e a un agente speciale dell'FBI, Camille inizia
a identificarsi sempre di più con le giovani vittime. Perché ha la
sensazione di aver già vissuto sulla propria pelle i loro orrori?
Incalzata dai suoi demoni, dovrà risolvere il puzzle del suo
passato, prima che il ritorno forzato a casa si trasformi in un
viaggio a senso unico verso l'inferno.
La recensione
Ho
letto L'amore bugiardo un anno e mezzo fa. Avevo scritto non
una recensione, ma una specie di racconto, per non rovinarvelo; avevo
messo in lista gli altri romanzi di Gillian Flynn, autrice che
scoprivo lì, sorprendente, ma non li avevo acquistati subito per
paura non fossero all'altezza. La scrittrice che ormai non ha più
bisogno di presentazioni, firma d'eccellenza, è arrivata per due
volte sul grande schermo – la prima è stata un trionfo; la
seconda, sebbene non indimenticabile, comunque non è dispiaciuta
– e quasi dieci anni fa, critico televisivo, ha fatto il suo
debutto nel mondo del giallo con il romanzo che Stephen King,
l'autore più grande che c'è anche se spesso ha gusti discutibili,
definiva “fantastico”. I commenti, in rete, non concordavano.
Sulla pelle, infatti, chiamava a sé parereri discordi: prima
delle luci della ribalta con Fincher, prima delle memorabili guerre
tra i coniugi Dunne, a Gillian Flynn si rimproveravano protagonisti
irrisolti, un intreccio semplice, uno stile poco maturo. Visto
soltanto il film di quel Dark Places che sulla carta non
m'ispirava particolarmente, ho invece acquistato a metà prezzo la
ristampa di Sulla pelle – in testa, più parole brutte che
belle – e prima di aprirlo, allungando la mano verso il comodino,
mi sono sinceramente chiesto se L'amore bugiardo fosse stato
un colpo di fortuna, un'eccezione alla regola, oppure no. La Flynn
era una meteora – un'autrice che, dopo un grande romanzo, va avanti
di rendita – o non erano azzardate le previsioni di chi, dopo la
scena del crimine di un matrimonio di facciata, le aveva consegnato, a fiducia,
scettro e corona? Sulla pelle, meno debole di quanto pensassi
ma comunque non abbastanza incisivo, è segno che si può crescere.
Tra le svolte di un caso non senza sbavature, si scorgeva – bastava
aguzzare lo sguardo, prestare attenzione – qualcosa di interessante. La storia di Camille, giornalista che in cerca dello
scoop torna nella cittadina che aveva abbandonato anni prima senza
rimpianti, non è
tra le più nuove. I cadaveri di due bambine a cui l'assassino ha
strappato i denti, una famiglia gelida che custodisce con cura un
passato di masochismo e perdita, una piccola realtà in cui tutti
sospettano di tutti e i piccoli di casa non sono così innocenti.
Qualcuno ha voluto sopprimere Ann e Natalie. Animaletti
recalcitranti, gatti selvatici. Bambine crudeli, che mordevano.
Sulla
pelle, con un'autrice che altre
volte ci ha abituato a colpi di scena eclatanti e a piani
imprevedibili, punta poco sulla creazione della suspance e tanto
sulle atmosfere: affascinanti, torbide, come le pieghe della
psicologia di una protagonista che, per tutto il tempo, purtroppo
sfugge. In quella Wind Gap sospesa, impossibile da lasciarsi alle
spalle, la noia è una cattiva consigliera: il sesso senza amore, le
droghe pesanti, i boschi che nascondono segreti osceni. I tredicenni
imparano in fretta il peggio, complice una realtà che è pessima
maestra di vita, e in silenzio nutrono i loro lati oscuri. Camille,
avventata e irresponsabile, trentenne irrisolta, ne è vittima
diretta. Cresciuta all'ombra di una sorella morta in tenera età,
ricordo indelebile con cui era impossibile competere, ha reso il
suo corpo un cruciverba di parole scritte con il sangue. Indossa
abiti coprenti, si dà a un sesso consumato con rabbia e con i
vestiti sempre addosso, perché – con una lametta – si è tatuata
ovunque aggettivi amari, rancorosi. Lei si ferisce, mentre la
sorellastra Amma, tredicenne più scaltra e adulta di lei nel
comportamento, bullo della scuola, ferisce gli altri. Questione di famiglia.
Sulla pelle ha uno stile acerbo,
un epilogo prevedibile, ma ha un non so che di scabroso, depravato,
torbido che, a tratti, l'ha reso profondamente seducente. Sensuale,
anche, con gli amori trasgressivi – la protagonista si avvicinerà, infatti, a un poliziotto forestiero e a un giovanissimo
sospettato – e una tenuta gotica, perfetta come una casa di
bambole, che fa da sfondo, quasi, a un circolo di streghe.
Ho pensato
a Stoker: una mamma
bellissima e austera, Adora, distante anni luce da questo mondo; un
interno dall'arredamento anni cinquanta, abitato da figure misteriose
e spiritate; una persona – lì uno zio sconosciuto, qui una
sorellastra impertinente – che ti ammalia e sconvolge, mettendo in
discussione tutto. Rovesciandoti il mondo, ed è un mondo di violenza
e brutalità, addosso. I personaggi maschili latitano, relegati sullo
sfondo, e ancora una volta, con quel miscuglio di spregiudicatezze e
sfida, Gillian Flynn si affida a donne con cui è difficile entrare
in empatia, in una visione – cosa che avevo sottolineato anche in
Gone Girl – misogina
e femminista allo stesso tempo. Ci sono tante donne, infatti, e poche
sono personaggi positivi. Se con la spietata Amy Dunne era stato
grande amore, però, ugualmente non si può dire di Camille:
narratrice che agisce tra il sonno e la veglia, sempre stordita, a
cui manca personalità. Si ricordano le sue cicatrici, non si
condividono le sue scelte. Meglio, invece, Amma: piccola Lolita di
provincia, che anticipa un po' il personaggio di Chloe Moretz in Dark
Places – disinibita e
manipolatrice – e un po' quella sposa tradita che fa, agli uomini,
sangue e paura. Il tutto, ovviamente, rimpicciolito e rivisto. Ancora
più delle mie parole, a farvi capire la differenza tra questo e i
romanzi successivi, il prima e il dopo, è forse la notizia che Sulla
pelle diventera un film, ma per
la televisione. Non passerà dal grande schermo. Modesto senz'altro,
dunque, ma con un certo appeal e una storia che, nonostante
tutto, anche solo per il suo linguaggio forte e i dettagli
agghiaccianti, merita di farsi raccontare. Con la Flynn, tuttavia, chi non si aspettava un'indimenticabile prima volta?
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Sia – Big Girls Cry
La mia prima Flynn, ho letto Sulla Pelle circa cinque anni fa e ho addirittura faticato a finirlo. Una protagonista che "fa" ma non "è" in una trama già scritta e già letta. Col senno di poi però preferisco queste autrici che maturano nel tempo, e che con gli anni raffinano il loro stile, piuttosto che i tanti autori che fanno un esordio col botto e poi sfornano solo schifezze.
RispondiEliminaVero. E letto con il senno di poi, nonostante sia modestissimo, non l'ho trovato niente male, in definitiva.
EliminaIl suo prossimo libro però non può deludere o la massacriamo come solo nei suoi incubi si può essere massacrati!
EliminaSperiamo non si scordi dei suoi lettori, presa dal cinema. Su, su!
EliminaNon amo i gialli in linea generale e non ho nemmeno recuperato L'amore bugiardo... credo proprio che glisserò anche su questo :P
RispondiEliminaL'amore bugiardo DEVI recuperarlo però!
EliminaPosso recuperare solo il film? :P
EliminaPer me va bene, eh, però ti avverto: vorrai leggere il romanzo ugualmente, alla fine. :)
EliminaHo adorato L'amore bugiardo e non ho letto altro della Flynn, come spesso mi capita quando una storia mi conquista e ho il timore che gli altri libri dello stesso autore non siano all'altezza. Leggendo la tua recensione, sebbene questo pensiero venga confermato, devo dire che sono affascinata dalle atmosfere di cui hai parlato e, visto anche il costo dell'edizione economica, credo che lo acquisterò! :)
RispondiEliminaSì, atmosfere bollenti e prezzo assolutamente conveniente.
EliminaNon è un acquisto di cui pentirsi, alla fine. :)
A questo punto aspetto la versione cinematografic... anzi, televisiva. ;)
RispondiEliminaVisto che non è una lettura indispensabile, perdono la tua pigrizia!
EliminaQuello che ricordo meno della flynn, quindi non un segno bellissimo ma la mia memoria è come una chiavetta da 2 giga :-)
RispondiEliminaLa mia memoria, invece, è a lungo termine, ma penso che neanch'io terrò a mente Sulla pelle per troppo tempo. ;)
EliminaMa sai che nonostante la tua opinione da carino-non-eccezionale mi hai convinta lo stesso? Non so, il richiamo alle atmosfere particolari... il mistero da risolvere... poi diciamo che anche il prezzo basso aiuta :P filo a metterlo in wishlist!
RispondiEliminaSono contento, infatti non lo sconsiglio.
EliminaNon è imperdibile, ma non è catastrofico come spesso ho letto. :)
L'amore bugiardo mi è piaciuto molto. L'ho trovata una trama davvero geniale, con protagonisti decisamente opinabili (diciamo anche psicolabili).
RispondiEliminaLa trama di questo non mi entusiasma troppo, però non me lo precludo, anzi, sono curiosa di leggere qualcos'altro di suo.
Anche qui i protagonisti non sono tanto quadri, come si dice.
EliminaMa la Flynn, sarà per la poco esperienza, è meno brava a farceli andare a genio.
I Dunne, invece, chi se li scorda? :-)
Ho visto "L'amore bugiardo" giusto ieri sera, pensa un pò! :D
RispondiEliminaQuesto sembra interessante, anche se per il momento non sono troppo ispirata dai thriller; se la protagonista assomiglia vagamente a Amy, pur senza il suo carisma, non so davvero cosa potrebbe mai combinare! XD
Diciamo che Amy vede e provvede, Sophie, mentre questa Camille è totalmente allo sbando. :P
EliminaQuesto non mi convince, però l'amore bugiardo l'ho trovato eccezionale, da brivido, perfettamente congeniato, un'autrice da non farsi scappare!
RispondiEliminaVerissimo, Cuore, anche se spero vivamente che L'amore Bugiardo non resti un'eccezione...
Elimina