Ieri,
tra le due e le tre del pomeriggio, scrivevo questo. E,
nelle ore successive, sono stato così bravo da rivedere quattrocento
versi. E da prendermi un febbrone di quelli potenti. Un abbraccio a
voi. M.
Nasciamo
con le mani piene. Per questo da neonati stringiamo i pugni, perche'
abbiamo i doni piu' meravigliosi che si possano desiderare:
l'innocenza, la curiosita', la voglia di vivere.
Titolo:
Giulia 1300 e altri miracoli
Autore:
Fabio Bartolomei
Editore:
E/O
Numero
di pagine: 281
Prezzo:
€ 9,50; € 16,00
Sinossi:
A
Diego, quarantenne traumatizzato da un lutto familiare, con un lavoro
anonimo e un talento unico per le balle, accade di imbarcarsi in
un'impresa al di sopra delle sue capacità, l'apertura di un
agriturismo; accade che decida di farlo in società con due individui
visti solo una volta e che in comune con lui hanno esclusivamente la
mediocrità; accade anche che a scongiurare il fallimento immediato
sia l'intervento di un comunista nostalgico e che la banale fuga in
campagna si trasformi in un atto di resistenza quando
nell'agriturismo si presenta un camorrista per chiedere il pizzo.
La recensione
Guardo
l'orologio e penso che non ho tempo. Sul serio, questa volta è
peggio del solito. So che sono paranoico e che ogni esame mi toglie
un mese o due di vita, ma questa volta la situazione è tragica.
Quando lo dicevo le altre volte, non avreste dovuto darmi ascolto. Il ripasso di Letteratura Latina è missione impossibile.
Qualche giorno appena per rivedere mille e ottocento versi
dell'Eneide, che ho già tradotto con cura, tra dicembre e
gennaio, e con altrettanta cura ho rimosso. Zero. Nero. Blackout,
proprio. Ma ho letto, nei ritagli scarsi di tempo, e anche se c'ho
messo una settimana intera per portare a termine un libricino piccolo
ma che fa una compagnia immensa, mi sono preso una pausa, a metà tra
il mio caffè senza zucchero e il ritorno a Virgilio,
e mi sono ripromesso che, senza troppi preamboli, dovevo dirvelo.
Che, dopo Lezioni in paradiso e
altri “leggilo, leggilo” da parte delle solite Sonia e Federica,
ormai comparse fisse nel blog e impiegate a tempo indeterminato nella
non abbastanza nutrita schiera delle fangirl della
narrativa italiana, ho comprato l'edizione tascabile dell'esordio del
buon Fabio e, prima che la versione cinematografica
venisse a tentarmi, ho scoperto i segreti e i prodigi di una storia
di prati musicali, quarantenni con sogni e amori precari, camorristi
col pallino dei concerti brandeburghesi e bijoux d'auto d'epoca.
Autentici
italiani medi, una televisione che manda porno a tutte le ore, una
donna che porta tanta allegria, un rapimento impossibile che non sai
come andrà a finire. Un paradiso privato che confina con una
discarica abusiva. E sembrerà una barzelletta, raccontata da me –
“la sapete quella del venditore di macchine, del
presentatore televisivo di serie b, del commerciante fallito? Ma sì,
quella in cui tutti insieme sfidano la camorra e i pregiudizi, capito
quale?” - e se (poveri voi!)
non conoscete le chicche che regala l'irresistibile dialetto
napoletano (io sono madre-e-padre-lingua, modestamente), ogni tanto vi
ci vorrà qualche sottotitolo o un ripasso veloce, ma guardando
l'ultima puntata di Gomorra, qui
camorristi simili ma più sorridenti, o il magnifico Song'e
Napule, e con i Manetti Bros sì che ci avviciniamo
di più allo stile spigliato, intelligente e rilassato di Bartolomei,
sarete a bordo. Un posto sulla Giulia non si nega a nessuno. Perché la vicenda di
quattro disadattati con le spalle al muro ma con la testa sempre
alta, che prendono in ostaggio una manciata di spietati camorristi, è
assurda ma non è che non stia né in cielo né in terra. La storia
rocambolesca di Giulia 1300 e altri miracoli non
è fuori dal mondo: al contrario. E' dentrissimo. Contemporanea;
nostrana come un piatto fresco fresco pomodoro, mozzarella e
basilico; di cuore. Una parabola, per una volta, sul sogno italiano.
Quello americano, noi che tanto amiamo Hollywood, va a
finire che lo conosciamo meglio del nostro. In un'Italia che è
quella che è, un sogno sotto sotto c'è – ma che brutta questa frase,
sembra un pezzo della sigla dei Puffi,
ma ricordatevi che non ho tempo, quindi non la cambio, no. Il sogno
italiano, dicevo: fare inversione di marcia e non scappare più.
Prendere in gestione un agriturismo per sentirti padrone di qualcosa,
tu che non hai avuto mai niente. Smettere di andare appresso alle
ragazzine, anche se universitari e quarantenni è un binomio
schifosamente alla moda, e capire che si può amare una che ha la tua
età, le rughe e i suoi pensieri scontrosi, anche senza la prova di
un primo bacio. L'amore non è mica come il melone d'estate, che devi
farci la prova. Insomma, quando si legge un bel romanzo italiano, scatta il paragone con l'estero. Sempre. E' internazionale, ormai, è la frase all'ordine del giorno. Ma che poi, mi chiedo, è un complimento? I romanzi di Fabio Bartolomei sono invece da leggere perchè di quel che è moda se ne infischiano coraggiosamente e, al tanto inflazionato internazionale, contrappongono due spaghetti al sugo; un fiasco di vino rosso, che fa pure buon sangue; la magia del casereccio.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Pino Daniele – Yes I Know My Way
Meraviglioso post.
RispondiEliminaOra iniziano le trattative per We're family, Federica starà già facendo la sua parte. Ma quando lo leggi???
(Quanto è fortunato Fabio ad avere lettori come noi :P )
Dai, We're family sarà il prossimo.
EliminaQuesto sai che per trovarlo, quasi quasi, ho dovuto vendere un rene al mercato nero. Una faticaccia, ma Libraccio non ci ha delusi!
Oddio questo libro mi ispira e non mi ispira... non lo so nemmeno io >.< sono parecchio indecisa a riguardo XD aiuto!
RispondiEliminaComunque bella recensione come sempre... non ti invidio per gli esami U.U e nemmeno per la febbre, rimettiti presto :)
Mah, secondo me ti deve piacere un po' il genere.
EliminaMa la commedia a chi non piace? :)
posso solo dire: menomale che esisti, tu, il tuo blog e le tue recensioni...mi è venuta l'ispirazione di leggere questo libro che non avrei comprato manco per sogno...ma so che si rivelerebbe meno meritevole della tua recensione. Sono curiosissima di vedere cosa scriverai su Una lunga estate crudele...
RispondiEliminain bocca al lupo per l'esame :)
Ma grazie mille, Francesca, ma ti assicuro che è davvero meritevole.
EliminaBartolomei è bravissimo e la E/O pubblica solo romanzi belli e seri.
Certo, sono a metà. Dopo l'esame (e crepi il lupo!) posterò la recensione :)
Troppa italianità tutta in un colpo solo, mi sa che non è il romanzo per me... :)
RispondiEliminaIn compenso ho iniziato Shotgun Lovesongs. Me lo gusterò con calma, che i miei tempi letterari sono molto più lunghi di quelli cinematografico/televisivi, però l'inizio è bello promettente.
Spero ti piacerà.
EliminaHa un non so che (okay, invece lo so il "che") di True Detective ;)
Eccola, ed è bellissima :3 Non ci resta che attendere il film e ammirare il bravissimo e simpaticissimo (?) Luca Argentero :D
RispondiEliminaGrazie mille!
EliminaSì, lo so che lo stimi molto in qualità di comico. Tanto simpatico, proprio :-D
Grazie per l'informazione, eh...
RispondiEliminaio sono una fervente sostenitrice del made in italy, e questa tua recensione mi convince sia al libro che ad un film che non avrei voluto vedere...
RispondiEliminaIo confido moltissimo anche nel film. L'autore mi piace molto, a lui è piaciuta molto anche la trasposizione (nonostante alcuni ovvi cambiamenti) e poi ci sono sempre i soliti attori, che sono anche i più convincenti di casa nostra, nel loro piccolo. :)
EliminaLa tua recensione positiva mi intriga parecchio, però non so, la trama del libro non ha lo stesso effetto... :/
RispondiEliminaAnche a me dalla trama non ispirava, anni fa, ma Bartolomei va sperimentato ;)
EliminaIl giorno x si avvicina!!! Non vedo l'ora, ma credo di avertelo già detto.
RispondiEliminaE per continuare con le ripetizioni, sappi che anche questa recensione è splendida, non l'avessi già letto correrei in libreria!
Grazie, Fede ^^
EliminaBella bella questa recensione, e via con un altro libro da mettere in wish list!
RispondiEliminaevviva la buona letteratura, quella che ti rimane con le sue storie :)