Amo
il mio opposto, il mio negativo, il mio veleno e il migliore dei miei
antidoti. E' sbagliato. E' impossibile, Ma è vero, è reale. Come il
nostro amore. Ciao
a tutti! Proprio nel giorno dell'arrivo del sequel sugli scaffali
(l'anteprima qui
e presto la mia recensione!), ecco la recensione di Angel – L'amore
è un demone. Scappando tutto d'un fiato a scuola, vi auguro buona
lettura :)
Titolo:
Angel
Autrice:
Dorotea De Spirito
Editore:
Mondadori
Numero
di pagine: 341
Prezzo:
€ 9,50
Sinossi:
Le antiche mura di Viterbo custodiscono un segreto: una comunità di
angeli che da secoli convive pacificamente con gli abitanti della
città. Vittoria ha sedici anni, è un angelo, ma è diversa da tutti
i suoi simili: è senza ali e per tutta la vita si è sentita
un'esclusa, un'estranea persino nella propria famiglia. Questa
consapevolezza l'accompagna sempre, mentre la sua esistenza scorre
tranquilla giorno dopo giorno tra scuola, amici e litigi con la
sorella maggiore. Ma quando arriva in città Guglielmo, un ragazzo
misterioso dagli occhi magnetici, il mondo di Vittoria viene
sconvolto, e lei scopre che l'amore può rivelarsi il peggiore dei
demoni.
La recensione
“L'amore
è un demone. L'amore desidera qualcosa di cui ha bisogno, ma che non
ha ed è quindi mancanza. L'amore è un demone”, Platone.
Io
e Dorotea, negli anni, ci siamo incrociati quasi senza volerlo. Senza
saperlo.
Treni
con mete diverse, ma con inaspettate tappe in comune. La prima volta
che ho incontrato il suo nome, è stato sul web: un ricamo bianco in
cima al primo piano di un ragazzo troppo bello o, forse, di una
ragazza troppo brutta. Capelli sparati in tutte le direzioni, sguardo
imbronciato, il sopracciglio sollevato sugli occhi neri di mascara.
Titolo, Destinazione Tokio Hotel. Flash di pensieri lampo.
Chihapotutomaiscriverlo, oddiomio, nonlo leggereinemmenosemiviolentasseilcervello! Tempo
una settimana ed ero in libreria, a sfogliarlo di soppiatto,
vergognoso e furtivo come una ragazzina davanti a Cinquanta
sfumature di grigio. Sospiro malinconico. L'amore rende
incredibilmente idioti. L'amore...un goffo tentativo per cercare di
costruirne uno, diciamo. Era
l'epoca delle medie. Tanti capricci per un motorino mai avuto, un
paio di Vans sdrucite ai piedi, i Green Day nelle orecchie e la prima
cotta a farmi girare gli ormoni. La ragazza, biondissima, popolare e pazza
di “quei quattro angeli tedeschi”. Io, più brufoli che diottrie,
amici sulle dita di una mano e convintissimo che bastassero quattro
frasette balbettate a rendermi un brillante intrattenitore. E' stato
cinque anni, quindici chili e un centinaio di romanzi fa. Le mie
scusanti? La cattiva influenza delle troppe commedie romantiche viste
con mamma, un'insana idea di romanticismo maturata con Disney Channel
e un primo esperimento di aprirmi, sul mondo, una strada alternativa
a suon di parole (e rigorosamente scritte!). Era nata così l'idea di
scrivere una fan fiction. Di scrivere qualcosa per cui farla
sorridere, di cui parlarle. Di scrivere qualcosa per lei e basta.
Quella storia non è altro che un documento Word salvato in una
cartella sperduta del mio portatile, e quella ragazza un volto a cui
dire “ciao” tra corridoi affollati e facce indistinguibili.
All'ennesimo
compleanno di diciott'anni – uno dei più importanti – ecco
rispuntare quel nome da un passato ancora fresco e dalle pagine
fruscianti di un volume da cui il gemello cattivo di Cupido mi aveva
fatto rubare informazioni e sogni condivisi col mondo.
Una
lettera di un'amica ad un'altra, in cui, tra cuoricini, fiori e
svolazzanti virgolette c'erano queste frasi: Ti auguro di
trovare la vera felicità. Ti auguro di non dover mai chiedere scusa
per la tua gioia. Ti auguro di apprezzare ogni piccola cosa. Ti
auguro di essere sempre ciò che vuoi essere. Ti auguro di riuscire a
raggiungere i tuoi sogni. Acchiappali con un retino da farfalle se
volano troppo in alto e non riesci a sfiorarli, ma non smettere mai
di lottare per loro, di avere voglia di realizzarli. Ti auguro un
giorno senza fine. Ti auguro di piangere. Per le cose brutte e quelle
belle. Ti auguro di sorridere, sempre. E spero di poterti essere
accanto un giorno per vederti sorridere. In
un'aggraziata parentesi, il nome dell'autrice di questi piccoli
attimi di commossa e gioiosa poesia. Dorotea De Spirito. Il romanzo,
Angel.
Qualche settimana dopo, complice l'uscita imminente dell'atteso
sequel, l'ho avuto tra le mani. Mio, per qualche ora sottratta allo
studio e al solletico di un sole ancora avvolgente per essere pieno
ottobre. Mio, come acqua piovuta sul deserto e poi tornata al cielo.
Fragile, piacevole, refrigerante e caldo al contempo. Bello, seppur
non destinato al per sempre. Racconta di una secolare Viterbo
suggestiva come non mai, di un legame simbiotico con l'iPod e la sua
musica –
“medicina e veleno dell'uomo, ma soprattutto fidata compagna di
vita”
-, di un angelo senza ali e di un demone senza odio nei suoi occhi di
onice. Anime che si sentono fuori posto, che non dovrebbero amarsi,
destinate a rincorrersi senza tregua come la luna e il suo amato
sole. Guglielmo e Vittoria sono i protagonisti di questa tenera
storia d'amore maledetta del cielo e protetta dalla terra.
L'ennesima.
Tutto già letto, tutto già scritto. Solita trama,
solito tutto. Forse,
ma anche no. Dorotea è una mia coetanea, figlia della mia
generazione e sorella del mio tempo. Ama la mia Italia, i 30
Seconds to Mars
e i My Chemical
Romance e
quell'amore creduto eterno che tutti noi abbiamo provato una volta o
stiamo ancora cercando. Li studia, li ama, ne parla e continua a
condividere con noi quei sogni di bambina cresciuti assieme a lei.
Adesso, che ha ventun anni, ne sono ben quattro: sono rilegati, hanno
le copertine lucide, il logo della Mondadori sul dorso e - tra testi
di scuola, peluche e foto con gli amici – fanno compagnia sul
comodino a lei e a lettori sempre più numerosi. Anafore,
frasi messe in fila come i versi di una poesia, risate leggere,
riflessioni spuntate tra un bacio e un ennesimo mistero, capitoli
dai titoli stupendi che incuriosiscono e scrivono il ritornello di
una ballata immaginaria. Angel
è
una lettura rilassante, lieve e giovanile. Nonostante un finale
frettoloso, negativamente influenzato da uno stile florido nelle
forme ma acerbo nei contenuti, l'opera seconda della giovane
viterbese è, tra i tanti urban fantasy pubblicati, il più simile a
Twilight,
ma anche quello che, nel bene e nel male, più gli si avvicina. Con
esso, ho avuto l'impressione di scoprire non solo un'autrice dalle
grandi potenzialità, ma un'amica dalla bell'anima. Una persona
bella, con pensieri puliti e un'immaginazione romantica, in cui i
suoi personaggi, come in una scena da musical, parlano attraverso le
canzoni d'amore più belle, promettendosi l'eternità con le melodie
dei Pink Floyd, James Blunt e Chris Martin, all'ombra di una statua
di rose rosse e marmo. Paradisi
che nascono dall'inferno, sorrisi angelici in metropolitana, stelle
consacrate a noi...
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Yellow - Coldplay
Bene. Come sempre bella e poetica recensione! Lo leggerò anche io visto che ho ricevuto Devilish...
RispondiEliminaNon so come tu faccia a scrivere recensioni così belle, sempre e comunque. Non parli solo del libro che hai letto, ma racconti di te, delle tue emozioni e del mondo. Mi lasci sempre senza parole e ogni volta devo farti i complimenti per come scrivi. Non penso che leggerò il libro, ma la tua recensione è stata davvero bellissima :)
RispondiEliminarecensione splendida, come sempre :)
RispondiEliminaDavvero una bella e singolare recensione come sempre!
RispondiEliminaA me è arrivato per sbaglio il secondo... magari darò una possibilità al primo non sembra male!
Vi ringrazio *-*
RispondiEliminaMi sa che siamo in tanti ad aver ricevuto per sbaglio il secondo! XD
RispondiEliminaCome sempre tu danzi sulle parole, recensione meravigliosa, mi hai quasi convinto a leggere il primo ;)
Come sempre bellissima recensione!Angel è stato uno dei miei primi libri sugli angeli e Young Adult, ma mentre quando l'ho letto l'avevo amato, leggendo altri romanzi YA del genere il mio voto iniziale di 4.5 stelline è sceso fino a 3!Spero in un miglioramento nel seguito =)
RispondiEliminaPure io ho recuperato Angel dal momento che mi è arrivato Devilish. La recensione promette cmq ore piacevoli in compagnia di una storia soft e romantica.
RispondiEliminaBella recensione :) Lo recupererò anch'io!
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