Titolo:
Kayla 6982
Autrice:
Karen Sandler
Editore:
Giunti Y
Numero
di pagine: 492
Prezzo:
€ 12,00
Sinossi:
Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri
facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai
inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno
creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono
androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e
occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste
gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e
una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la
storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto
dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per
scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso
piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano
umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto
anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi
soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote
di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.
La recensione
Kayla
6982. Il primo Young Adult di
Karen Sandler. L'ultima frontiera del distopico. Il più recente tra
i titoli della collana Y. Secondo alcuni, perfino il migliore
pubblicato finora da questa branca della Giunti, sin dalle origini,
interamente dedicata agli adolescenti e al loro mondo e alla scoperta
di preziose perle nel panorama letterario internazionale.
Partendo
da premesse simili, il romanzo, primo volume di una saga distopica
ancora da concludere, aveva tutte le premesse per balzare in cima
alle migliori letture dell'anno. Originale e visionario, descriveva
un mondo in cui gli uomini veneravano la scienza al pari di un dio
onnipotente. Una religione che, al posto dei crocefissi, aveva due
soli e una catena curvilinea di DNA da venerare, scienziati senza
scrupoli per profeti e manuali accademici per bibbie. In un futuro
lontano, quando di noi non sarà rimasta che la polvere, la Terra che
conosciamo brucerà, rasa al suolo da catastrofi e da piaghe letali.
L'uomo, il Cristoforo Colombo dell'avvenire, troverà la sua America
su un pianeta deserto distante anni luce dal nostro. I ricchi avranno
un posto d'eccezione nella regata verso la Terra Promessa, i meno
abbienti li seguiranno come umili servitori. Padroni e servi. Signori
e vassalli. Puri ed Impuri. Sul gradino più basso di una piramide
sociale in cui è impossibile progredire verso l'apice, quelli come
la giovane Kayla. Gli NGM: Non-Umani geneticamente modificati.
Concepiti
in una vasca, sono maturati in un sonno artificiale e non all'interno
del ventre di una madre amorevole. Non sono mai nati. Sono destinati
a vivere una vita mai da vivere.
Schiava
nel corpo e libera nell'anima, la nostra protagonista è una ragazza
la cui interiorità brilla come un faro su un'esistenza che, rinata
come una fenice dalle ceneri, è marcia dentro. Cieli fuligginosi,
torrenti torbidi nascosti dietro montagne di rifiuti, laboratori che
diventano templi. Nonostante una nota di pessimismo e di polemica ad
arrochirle la voce, l'autrice evoca una civiltà che, stranamente,
risulta esotica e orientaleggiante, scottata dal sole come la
periferia messicana e affascinante come un regno sbucato dalle Mille
e una notte. In netta antitesi,
l'impersonalità di una tecnologia dilagante che, inconsapevolmente,
rende schiavi anche i pochi uomini liberi, omologandoli e rendendoli
protagonisti di un coro che intona all'unisono lo stesso, ripetitivo
mantra. Spiata dalla Rete, per Kayla, quindici anni, è già stato
stabilito ciò che sarà di lei. Senza il minimo gesto di ribellione,
viene condotta come domestica in una casa di Puri. All'inizio in
veste di semplice “badante”, si scoprirà parte di un piano
all'insegna dell'uguaglianza e della libertà, circondata da libri di
carta che riteneva ormai proibiti, da cocci taglienti di bugie e da
un amore che, anziché farle ribrezzo, la fa sentire, nonostante le
braccia maculate e la sua treccia di capelli ispidi, incredibilmente
desiderata. Ha inizio per lei un'educazione sentimentale all'insegna
di sensazioni sopite e di nuove scoperte su sé stessa e sul suo
mondo, in una storia che, per molti, potrebbe insegnare a vivere e ad
amare. Per molti, ma non per me.
Nonostante la trama sia
oggettivamente bella, tra l'astratto e il poetico, tuttavia non ha
saputo incatenarmi nel suo fitto mistero. L'inizio mi ha colpito
molto positivamente, incisivo e diretto, tuttavia una strada che
poteva essere tutta in salita, si è scoperta disseminata di numerosi
ostacoli, alcuni piccoli, altri insormontabili. La Sandler ha
mostrato una cura invidiabile nella scelta dei nomi e nel proporci un
lessico variegato e singolare, tuttavia non ha ereditato il dono
della chiarezza. Se è per alimentare il mistero sul secondo romanzo
o perché non sia riuscita a districare i nodi di questo Jane
Eyre mutante, non lo so ancora.
Fatto sta che, con la cronaca nera che abbraccia lo scy-fy, la sua
storia di traffici illeciti e di corruzione, perfetta per suscitare
le riflessioni più profonde nel lettore, non fa altro che
aggiungersi al “troppo” generale. Troppo pathos, troppi
avvenimenti per un libro solo, capitoli troppo lunghi per un
concentrato di colpi di scena che destano più confusione che
sorpresa. E il troppo stroppia.
Quel
sottile passare da un genere all'altro, che potrebbe rendere Kayla
il più completo dei romanzi, inoltre, ai miei occhi l'ha fatto
apparire un ibrido insapore e incolore. Questo bozzolo di
fantascienza in cui è racchiuso, confonde ed annoia. O, nonostante
le nobili premesse, pecca di scarsa originalità, o, ancora più
probabilmente, arriva troppo tardi ad inserirsi tra le fila di un
genere di cui già si è scritto troppo – forse tutto? I magnifici
personaggi e gli scenari magistralmente evocati lasciano
indubbiamente un segno, ma è la parte distopica a deludere, e Dento
Jenna, Matched e
Fahrenheit 451 sembrano rivivere
in un futuristico remake. La mia, è l'unica critica in un web pieno
di entusiastiche recensioni – pecora nera in un orizzonte candido.
Non che, nel corso della lettura, il mio animo sia rimasto
impassibile, ma le corde che l'autrice ha fatto vibrare sono
semplicemente già state strimpellate in passato. E, rimanendo in
tema, forse è questa futuristica commistione di generi a non essere
nelle mie, di corde. Se amate il genere, non prendete le mie parole
alla lettera. Ve lo dice uno che, in un cinema scosso dagli applausi
e dall'entusiasmo, aveva trattenuto a stento gli sbadigli perfino
davanti ad Avatar! Non
lo sconsiglio, quindi. Ancora una volta, inoltre, l'edizione curata
dalla Giunti Y è un bijou: pratica, irresistibile e con in rilievo
il luccicante tatuaggio sulla guancia della ragazza in copertina. Il
romanzo sa come emozionare, un po' meno come lasciare del tutto
appagati.
Il
mio voto: ★★
Il
mio consiglio musicale: Massive Attack - Teardrop
Forse io l'ho amato proprio perché non ho letto Dentro Jenna, Matched, Fahrenheit 451... Prima o poi li leggerò però...
RispondiElimina...Spietato!....^_^
RispondiEliminaDue stelle è proprio un brutto voto...
Matched per alcuni versi è decisamente più bello... sicuramente approfondisce maggiormente certi aspetti, soprattutto della personalità dei personaggi. La Sandler analizza più le "situazioni" mettendo tanta carne al fuoco, è vero. Ma è innegabile che sia perchè e tutto collegato e le argomentazioni sono fin troppo complesse alla base. A me pensa è successo il contrario...mi ha appagata nonostante mi abbia poco "emozionata". Sono curiosa di leggere il seguito. Comunque bravo, come sempre! ;-)
Oddio MiK io ero rimasta al punto in cui ti stava piacendo XD
RispondiEliminaDevo dire che lo sto leggendo anche io e come te riscontro che all'inizio c'è molta confusione, troppi termini non comuni alla nostra vita di tutti i giorni non aiutano certo il lettore! Però questa protagonista mi sembra abbia il carattere giusto per conquistarmi, quindi ti farò sapere alla fine! In ogni caso ottima recensione come sempre, originale e completa! Bravo!
Ecco sister...come ho già detto a Mik in altra sede, aspetto la tua di recensione, per capire se vale la pena acquistarlo (dal momento che la cover mi piace tantissimo XD) o se è meglio risparmiare i dindi per qualcos'altro e leggerlo col kindle...perchè quanto a leggerlo lo voglio fare...
EliminaAnche a me non è piaciuto molto xD
RispondiEliminaHo appena finito di recensirlo e nemmeno a me a entusiasmato come mi aspettavo... meno male, credevo di essere la sola :)
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