|
Tutta colpa delle meduse, di Ali Benjamin. Il Castoro, € 13,50,
pp. 317 |
Quest'anno
sono arrivato impreparato alla sessione d'esami e all'arrivo
dell'autunno. Erano lì, e io non avevo fatto neppure il cambio di
stagione. Soprattutto: troppo da studiare, e mancavano i romanzi
giusti sul comodino. Ne ho iniziati un paio senza successo, ma la
colpa era più mia – anzi, dell'organizzazione delle università
statali – che loro. Non leggevo da una settimana quando il postino
mi ha portato Tutta colpa delle meduse. Ufficialmente,
il romanzo per i più piccoli di cui avevo bisogno. Come volevasi
dimostrare, l'ho terminato in due sere, scoprendolo degno della
bellezza della sua copertina illustrata, dei prestigiosi premi vinti qui e lì,
del catalogo di una casa editrice che non sbaglia mai. Lieve, scorrevole,
ma dalle riflessioni cruciali (sul tema, sempre per ragazzi, vi ricordo la sorpresa che fu Voce di lupo). Amo i romanzi che si rivolgono a questo
target con onestà, meno l'impiego della prima persona; i narratori
che scimmiottano le voci dei bambini, rendendosi irritantissimi
ventriloqui. Non è il caso di Ali Benjamin, per fortuna, e di una
storia che non fa sconti.
Il
veleno è una difesa. Più fragile è l'anima e più ha bisogno di
proteggersi.
Si
parla di bambine che si scoprono adolescenti. Si parla di dodicenni
che, nell'estate tra la prima e la seconda media, muoiono: non ci
torneranno più, a scuola, sfoggiando l'abbronzatura nuova e qualche
macchia di sole sulla punta del naso. Franny è morta annegata. Suzy – figlia di genitori divorziati e con
il mito del fratello maggiore, presenza fissa in casa insieme al
fidanzato Rocco – non se ne capacita ancora. Perché la sua
coetanea nuotava come un pesce, scoppiava di vita, e prima che
entrassero in ballo la vanità, le cricche, i ragazzi, era la sua
migliore e unica amica. Le cose succedono e basta, le ripetono gli
adulti. Fanno spallucce. La protagonista invece rimanda, inventa
scuse, pianifica un viaggio impossibile dall'altra parte del globo.
Si sente colpevole, e se ne va in cerca di spiegazioni e alibi, con
gli occhi che corrono invano alla fine del tunnel. Passata in un attimo dalla parte della
ragione a quella del torto, Suzy ha infatti deciso di non parlare più ad
anima viva per paura di dire la cosa sbagliata. Di nuovo.
Non
so come fare a dirti: Una volta mi piaceva stare insieme a te, ora
non ne sono più così sicura.
Non
so come fare a dirti: Per favore, ti prego, non essere un'altra delle
cose che cambiano.
Perciò
non dico niente.
Ciò
che ti rende interessante, a quell'età ha il potere di dipingerti
strano e basta – e lei, precoce e intelligente, ha il pallino per
le scienze ma è a digiuno di bon ton. Ciò che l'ha unita a Franny (il saperne tanto della natura, ma pochissimo di quella umana) alla
fine le ha separate. Una gita allo zoo, nel primo capitolo, suggerisce che è tutta colpa delle meduse: subdole, insospettabili,
onnipresenti, stanno invadendo i mari, e chissà che non
abbiano punto loro l'ex compagna di scuola. Per risolvere il giallo, tocca
ingegnarsi e contattare un esperto australiano; trovare il coraggio
che serve. La protagonista, personaggio non senza macchie, rievoca così un
rapporto tutt'altro che idealizzato; della sua miglior nemica
rispetta il ricordo postumo, gli sgarbi e le colpe. Non sa
piangere ai funerali. Non sa perdonarsi. Ha fatto una cosa brutta, e
forse non aveva tutti i torti.
Ci
sono tante cose di cui aver paura, in questo mondo: fioriture di
meduse. Una sesta estinzione. Un ballo di scuola media. Forse, invece
di sentirci come un granello di polvere potremmo ricordarci che tutte
le creature di questa Terra sono fatte di polvere di stelle. E noi
siamo gli unici ad averne la consapevolezza.
La
sua ricerca – della verità del dolore, del senso di se stessa –
è il cardine di un romanzo dalla faccia pulita, ma di impensata
durezza. Dal cuore di medusa. Pulsante e velenoso quanto un buco
nero, ma iridescente e immortale. Nel profondo degli abissi di un
mare di dolore, in cui si annaspa disperati, non sapendo che il
bagnasciuga è lì, alla prossima bracciata.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: The Lumineers – Dead Sea
Non ne ho mai sentito parlare e mi hai incuriosita moltissimo.
RispondiEliminaAnche se non in relazione alla lettura del libro, i tuoi consigli musicali sono sempre un toccasana.
Grazie!
Grazie a te!
EliminaLa cover mi piace molto e l'intreccio tra dolore, durezza, speranza, mi parlano di un romanzo complesso che sussurra al cuore del lettore. Prendo nota :)
RispondiEliminaCon i romanzi pubblicati dalla Castoro si va sul sicuro, davvero: a qualsiasi target parlino. ;)
Eliminasto leggendo voce di lupo proprio adesso.. una perla davvero. Mi segno anche questo!
RispondiEliminaIl tema è simile, Saya, e anche l'intensità.
Elimina(Anche se di quello, cosa stupidissima, ricordo con un certo fastidio la sovrabbondanza di punti esclamativi: vero?)
La Cover è meravigliosa ma anche la storia sembra essere all'altezza! Mi hai straconvinta per cui lo leggerò :)
RispondiEliminaAh, poi sono curiosa di leggerti circa la Bertola, vedo che hai in lettura "Romanzo rosa" ;)
Grazie, Anna!
EliminaSì, sono alle ultime pagine. Carino, ed è un altro romanzo che si addice a questa brutta sessione autunnale, ma mi diverte più la struttura che il libro in sé. Se riesco, ne parlo mercoledì.
'Ste storie di bambini, o bambine in questo caso, e di innocenze spezzate in genere fanno al caso mio.
RispondiEliminaL'ambientazione estiva però mi ricorda la mia fissa per la stagionalità, quindi adesso mi sa che toccherà aspettare fino alla prossima estate per eventualmente recuperarlo.
Nel frattempo comincio a segnarmelo, prima che me ne scordi. ;)
L'estate, in realtà, è nei flashback di Suzy.
EliminaIl romanzo comincia con il suono della campanella che annuncia l'inizio della seconda media. Sei in ritardo, insomma, ma giusto di un mese. ;)
L'avevo già adocchiato in originale. Spesso si pensa che i libri per bambini e ragazzi siano necessariamente frivoli o incapaci di farsi portatori di tematiche importanti, invece molte volte le affrontano con una dolcezza e una serietà che tanti libri per adulti non hanno.
RispondiEliminaSono della tua stessa scuola di pensiero, assolutamente.
EliminaVoglio proprio leggerlo, sai? Finisce in wishlist senza se e senza ma :) insieme a Voce di lupo... ritieniti responsabile!
RispondiElimina