Sono
tra quelli che in foto fanno sempre la stessa faccia. Trattenuto e riservato,
mi lascio andare quando mi riempiono il bicchiere o nessuno mi
guarda. Oppure il mercoledì sera. Quando non c'è romanzo o
contrattempo che possa salvarmi dalle sensazioni che soltanto questo
This is us sa. Sono
tra quelli che usano l'aggettivo strappalacrime come fosse una
parolaccia, infatti. Eppure quante lacrime che ha saputo strapparmi,
parlando fuori dai denti, la storia dell'ordinaria famiglia Pearson. E così io, che alla faccia di pietra ho fatto l'abitudine, sul mio divano scomodissimo rido e frigno con tutta una serie di gradazioni intermedie. E
quanto mi è piaciuto abbandonarmi, per una volta, ai colpi di cuore di una serie bellissima perché semplice in
maniera disarmante. Diciotto episodi complessivi e, più o meno in
tutti, mi sono dato generosamente allo stesso terremoto emotivo. Sono
masochista, continuando con la lista, ma non mi affido a
cose o persone che esercitano su di me il bello e il cattivo tempo.
Da This is us, eppure, sono
tornato settimana dopo settimana. In attesa che facesse la
prima mossa, e la sua magia. Qual è la particolarità di un telefilm che, ancora lontano dal concludersi, si
era guadagnato una pioggia di nomination ai Golden Globe e un posto
d'eccezione sul podio, nei listoni di fine anno? This is us
è un family drama modesto,
con attori visti qui e lì e uno spunto che si esaurisce dopo il pilot.
Se mi leggete, saprete già che i protagonisti sono in realtà
parte della stessa famiglia. Tra passato e presente, Dan
Fogelman ci racconta due generazioni di Pearson. I bravissimi Mandy
Moore e Milo Ventimiglia, forse la coppia più bella del mondo, sono
i capostipiti. Poi vengono i gemelli diversi Chrissy Metz e Justin
Hartley – lei in sovrappeso, lui attore corteggiatissimo in cerca
di ruoli importanti – e Sterling K. Brown, figlio adottivo, che
riallaccia i contatti con il suo padre biologico scoprendolo in fin
di vita e bisessuale. Il creatore di Crazy
Stupid Love coglie l'esistenza
del gruppo in presa diretta. Ce ne mostra gli amori all'apice e al
tramonto, i lutti inevitabili e le scelte esistenziali senza fuochi
d'artificio. La televisione imita il cinema, ed è allora che
stupisce: la NBC non ci prova neppure. This is us
non conquista per la fattura, ma
per quei protagonisti di cui senti di non poter fare a meno. Sono tutti belli e premurosi, fanno buone azioni. Solo
qualche volta, cose che capitano, volano parole pesanti di cui ci si
pente. Ventimiglia alza il gomito, e quanta ansia per il suo destino.
Il papà hipster di Ron Cephas Jones (il mio personaggio
preferito) ha i giorni contati, la coscienza un po' sporca e, a
un certo punto, si teme sia caduto di nuovo nel tunnel della droga. Ma,
acciaccato e tutto, prende un treno e macina chilometri ogni mattina
per dare da mangiare a un gatto che ha preso possesso del
suo balcone. Sulla scia dello stesso candore che non biasimi ma spii,
eccole lì le dichiarazioni plateali, i fratelli che vengono al primo posto, quei viaggi in macchina che sono il migliore
commiato. Anche se hai una famiglia sfasciata, tu, e a un freddissimo
dicembre siete sopravvissuti giusto in due. Però quel chiasso a cena
lo sogni prima di alzarti di soprassalto alle sei e quaranta in punto. Ora che
è finito, con ascolti che non calano di una virgola, lascio sfitti i
miei dotti lacrimali fino a un nuovo ciclo di episodi.
Convinto che il prossimo autunno, in loro compagnia, troverò altri
spunti per riconciliarmi con le emozioni che non sentivo. (9)
Ci
vuole un po' per rendersi conto che quelli non sono gli anni '80 che
sul piccolo schermo, tra Stranger Things e un Red Oaks, vanno per la maggiore. L'impressione nasce dal
poster vintage e dal guardaroba dei giovani protagonisti
di una comedy un po' gialla e un po' nera, che ha fatto il suo
debutto lo scorso inverno rischiando di passare sotto silenzio.
Neanche i subber, pensate, si sono adoperati troppo in fretta. Hanno
caricato gli episodi in ritardo, in disordine, sapendo che li
attendevamo in pochi. Ho scoperto Search Party in mancanza di qualcosa di meglio. La serie, ambientata in una New York che
più indie non si può, prende avvio con le scomparsa di una ragazza,
Chantal. Nei boschi viene ritrovato un suo indumento insanguinato. Ad
arrovellarsi sulla sua sparizione, mentre la famiglia la piange già,
una compagna di corso di nome Dory che l'ha ignorata platealmente in
tutti gli anni di università. Come mai quella curiosità,
quella preoccupazione, per il destino di una mezza sconosciuta? La
protagonista, che si chiama come il pesciolino smemorato di Nemo, è convinta di averla vista a qualche giorno di
distanza dal suo presunto omicidio. Chantal è viva, ma si nasconde.
Da chi, e perché? Ci sono la Grande
Mela alternativa di Girls e, su carta, la
variante hipster della rimpianta Veronica Mars. L'improvvisata
detective di cui ogni riccio è un capriccio coinvolge nella
ricerca il fidanzato di lunga data, nuotatore allampanato e
fedelissimo; l'esilarante e inaffidabile amico gay, uscito da
un episodio di Will & Grace; la classica amica bionda e
viziata che, pur senza un briciolo di talento, vorrebbe sfondare in un improbabile poliziesco per il
piccolo schermo. La situazione si ingarbuglierà con la comparsa di
un investigatore privato – terzo incomodo in un potenziale
triangolo amoroso -, culti misteriosi e testimoni suicide. Per
scoprire la verità: dieci puntate di venti minuti ognuna. Nel
mentre: più di qualche sorriso, un rapporto di amore-odio verso
l'altrimenti adorabile Sarah-Violet Bliss, un epilogo soddisfacente
ma non troppo (una seconda stagione è stata già
confermata, sempre in sordina). Search Party è un fumetto impensato e freschissimo. Pieno di misteri irrisolvibili e di presenze care a me, al Sundance e dintorni. (7+)
9? allora è da segnare :-)
RispondiEliminaNella sua semplicità, la trovo davvero una gran cosa.
EliminaPenso sia difficilissimo intrattenere ad arte parlando di poco e niente, di questi tempi. Se continua così, potrebbe diventare una di quelle serie generazionali, dalla vita lunghissima. Glielo auguro, sperando non mi venga mai a noia. :)
This is us lo inizio proprio questa sera.. Di Search Party non avevo mai sentito parlare ma sembra interessante! ;)
RispondiEliminaDiffondi il verbo e Search Party, perché la ignorano tutti!
EliminaThis is us colpisce forte sin dal pilot, poco da fare. E come fa mica lo so. :)
Una delle migliori rivelazioni, in termini di serie tv, di quest'anno! Ancora sono un po' indietro però, lo seguo in italiano su Sky ed è stato fermo per circa un mesetto.
RispondiEliminaMi sa che le batoste, Penny, sono ancora in agguato allora!
EliminaD:
EliminaMa sono belle anche quelle, dai! Promesso. ;)
EliminaMi tocca rimanere ancora alla larga da quanto hai scritto, l'ultimo episodio di This is us lo vedrò oggi -spero- e ormai sono la miglior cliente dei Kleenex, quanta semplicità, quanta bellezza. Con Search Party sono ferma a metà causa sottotitoli e causa poco tempo, non mi ha entusiasmato né appassionato come avrei voluto, magari la seconda parte mi farà cambiare idea, fin troppo hipster per ora.
RispondiEliminaE troppo hipster lo rimane, nel bene e nel male, però la strana squadra di Dory mi ha fatto molta simpatia.
EliminaIl season finale di This is, per nostra fortuna, non è troppo struggente, ma sì, ho pianto lo stesso. Mi sono abbonato ai fazzoletti, di mercoledì. :)
This is us è stata davvero una rivelazione, io sono rimasta inchiodata a guardarlo fin dal pilot e non c'è neanche una puntata che non mi sia piaciuta.. Che poi il motivo non te lo saprei spiegare, forse vedere emozioni così genuine sullo schermo non è poi tanto scontato!
RispondiEliminaAltra serie rivelazione (di tutt'altro genere) secondo me è stata Westworld :)
Westworld mi è piaciuta molto, Silvia, però stranamente una seconda stagione non la vorrei. A parte che l'ho trovata bella ma pesantina, ma per me il finale è perfetto così. This is us sono pronto a rivederla, se capita (e a frignarci su di nuovo). :)
EliminaRecensione di This Is Us splendida e che condivido parecchio!
RispondiEliminaE pure molto toccante, proprio come la serie. ;)
E' stato un vero piacere abbandonarsi alle emozioni di questa prima splendida stagione. Speriamo che la seconda si riveli all'altezza...
Search Party niente male, è piaciuta parecchio pure a me.
L'epilogo non mi ha convinto, e forse nella seconda parte la serie si è un po' persa rispetto alle prime puntate, però nel complesso promossa!
Grazie mille, Marco! :)
EliminaSperiamo che prosegua così, sì, e che arrivi presto ma non troppo. Devo comprare i fazzoletti, e non per le allergie stagionali.
Search Party è un pochetto discontinuo, anche per colpa di chi lo posta quando capita, ma non lo conoscevo proprio e mi ha sorpreso. Qualche personaggio, ad esempio quel fidanzato troppo buono per essere vero, mi piace decisamente.
This is us è una delle serie migliori degli ultimi tempi, nella sua disarmante semplicità. A me mancano ancora cinque episodi. Sono pronta alle batoste e, al pensiero che sta per finire già, in astinenza.
RispondiEliminaCi vuole lo sportello psicologico. E non per traumi o simili, eh. Perché mancano proprio. Chi non lo segue non può capire. Ma basta un poco così... Giusto il pilot!
Eliminasearch party segnato mi incuriosisce non poco. This is Us.......... non so se ho voglia di storie strappalacrime all'eccesso... anche se dal tuo parere sembra proprio una serie da non perdere.. vedremo magari più in la!;)
RispondiEliminaIl bello è che non potrei mai definirla strappalacrime. Perché non te le strappa con la tenaglia, con furbizia. Gliele regali per tua spontanea volontà! :-D
Eliminaho iniziato search party e lo adoro! :) avevi proprio ragione!
EliminaThis is us è m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o! Penso sia uno dei miei telefilm preferiti di sempre... e ancora non ho nemmeno finito di vederla, la prima stagione, perché sto seguendo la programmazione italiana. Mi viene da ridere se penso a quando vedevo la pubblicità su Sky e pensavo "mah... sì, proviamo..." che povera ignara!
RispondiEliminaOgni volta che guardo una puntata mi sento un po' come te: triste, felice, soddisfatta, malinconica. Adoro tutto, ma proprio tutto. E ogni volta penso "mamma mia, questo è il telefilm più bello del mondo, non dovrebbe finire mai".
E se Milo Ventimiglia nei ruoli precedenti non era mai riuscito a conquistarmi del tutto, il suo Jack mi ha indubbiamente rubato il cuore *o*
Ho finito questa prima stagione di This is us in 5 giorni. Sono da ricovero? è la "banale" semplicità che frega; sono quei brevissimi 40 minuti di ogni puntata che, una volta terminati, sei pronto per "l'ultimo della giornata", anche se l'ultimo era tre episodi prima; è per il continuo rimando tra passato e presente che rende ogni puntata fresca e dinamica; è per le lacrime e i sorrisi che anche una pseudo regina di ghiaccio come me non può trattenere. Semplicemente stupenda.
RispondiEliminaInsomma, sono completamente d'accordo con te. Bella recensione!