Non
sapevo di essere perso finché non mi hai trovato. Non sapevo quanto
ero solo fino alla prima notte che ho dormito senza di te. Tu sei
l'unica cosa giusta che ho fatto.
Titolo: Uno splendido disastro
Titolo: Uno splendido disastro
Autrice:
Jamie McGuire
Editore:
Garzanti
Numero
di pagine: 335
Prezzo:
€ 16,40
Data
di pubblicazione: 28 Febbraio 2013
Sinossi:
Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby
Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma
in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato,
dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora
che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore
amica per il primo anno di università ha tutta l'intenzione di
dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox
di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa
per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una
definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per
eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano
quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis
rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare
lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi
affascinare. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i
due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta
giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e
passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo
all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi
silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare
una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa
paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo
segreto.
La recensione
Raramente
leggo libri romantici. E le poche volte che lo faccio preferisco
rifugiarmi in storie dalle venature fantasy o dai risvolti tragici.
Queste sporadiche letture di un genere che non amo troppo
costituiscono la personale libbra di carne che pago, di tanto in
tanto, al mio lato sognatore e un po' masochista. Io penso che gli
amori veri maturino in tempi lunghissimi, crescendo con la reciproca
conoscenza, i segreti e la vita che scorre tra
lancette che scandiscono anni di infinita complicità. Un libro, per
quanto ben scritto e complesso, non può quasi mai riuscire a farlo.
Senza indugiare su grandi gesti e dichiarazioni da commedia
hollywoodiana, non può racchiudere la vita. Tutto è finzione.
Adolescenti che si sposano prima del diploma liceale, frasi
romantiche che sporcano con l'inchiostro di un pennarello il
Colosseo o il mondo e scommesse senza esclusione di baci, non sono poi
tanto più realistiche di ragazzi dai poteri magici e civiltà
distopiche in cui amare è una malattia all'ultimo stadio. Però
Uno splendido disastro mi ha
attirato al primo sguardo, merito innegabile di una copertina
particolarmente bella e di un titolo che era una musicale
contraddizione. Alla fine, cambiata anche la copertina nell'edizione
italiana, il mio interesse è rimasto immutato. Non c'erano più le
farfalle racchiuse in un barattolo e il loro magnetico fascino, ma
due giovani dal viso acqua e sapone. Lei gli ha rubato ridacchiando
il berretto di lana; lui, sottraendo lo sguardo al flash, ha fissato
gli occhi scuri chissà dove... Due innamorati come tanti, che si
“baciano contro le porte della notte” e che condividono con gli
amici di Facebook una foto imperfetta del loro amore imperfetto. Con
volti e sentimenti da mettere ancora ben a fuoco. Il romanzo di Jamie
McGuire è così. Pulito. Normale. Essenziale. Bello. E'
la storia di un amore assoluto - le cui tappe sono rintracciabili
tra reticoli di tatuaggi ancora sanguinanti e nocche sempre livide -
ma paradossalmente pieno di candore e semplicità. I due protagonisti
sono bellissimi ed incomprensibili; come una di quelle coppiette di
cui non riusciamo a seguire gli interminabili tira e molla, ma che
sopravvive inaspettatamente a tutti i pronostici che già li vedevano
soli e lontani. Sono un disastro vivente, come la strana storia,
nata sotto una cattiva stella, che li unisce. Una storia che sottrae
tempo agli amici e allo studio; che toglie il sonno, la fame e la
lucidità; che non è ben vista dagli insegnanti o dai parenti, ma
che non è un esempio di bad romance.
Tra Travis e la sua Pigeon non c'è nulla di insano o malato.
Travis
è un gigante buono. Abby è una studentessa modello: una
meravigliosa creatura nascosta sotto gli strati di lana di un
cardigan accollato. Lei è in fuga da sé stessa. Lui sta benissimo
così, o almeno questa è la sua stupida convinzione prima di
incontrarla. Fanno
notizia, scandalo. Perché sono grandi amici. Perché se le pareti
della loro camera da letto potessero narrare le cronache delle loro
notti insieme, non avrebbero nessuna immagine scandalosa da
suggerire, se non quella dei due che si accarezzano teneramente “tra
nuvole e lenzuola”. Ma piano, per la paura matta di rompersi a
vicenda.
Chi avrebbe previsto questo momento? Non la protagonista che, combattuta tra fastidio e divertimento, al primo appuntamento con il temibile Maddox, si era presentata trascinandosi dietro il suo brutto bozzolo anti-innamoramento: zero trucco, occhiali da vista, infradito, tuta e, in testa, il suggerimento della sua amica America (bionda, spumeggiante e simpaticissima) che, beffarda, le aveva consigliato di rotolarsi anche nel letame per tenere alla larga il sex symbol della Eastern! Non io, che, soprattutto per una curiosità personale, mi ero avvicinato a una storia che immaginavo, all'inizio, immorale, licenziosa, diseducativa: quella di due novelli Paolo e Francesca che, in un girone di lussuria, sceglievano di rimanere insieme anche nel fuoco della catastrofe. Se Travis e Abby fossero reali io non benedirei la loro storia, probabilmente. Penso che troppa gelosia logori l'amore e che le mani di un violento non possano altro che regalare scariche di pugni e distruzione.
Chi avrebbe previsto questo momento? Non la protagonista che, combattuta tra fastidio e divertimento, al primo appuntamento con il temibile Maddox, si era presentata trascinandosi dietro il suo brutto bozzolo anti-innamoramento: zero trucco, occhiali da vista, infradito, tuta e, in testa, il suggerimento della sua amica America (bionda, spumeggiante e simpaticissima) che, beffarda, le aveva consigliato di rotolarsi anche nel letame per tenere alla larga il sex symbol della Eastern! Non io, che, soprattutto per una curiosità personale, mi ero avvicinato a una storia che immaginavo, all'inizio, immorale, licenziosa, diseducativa: quella di due novelli Paolo e Francesca che, in un girone di lussuria, sceglievano di rimanere insieme anche nel fuoco della catastrofe. Se Travis e Abby fossero reali io non benedirei la loro storia, probabilmente. Penso che troppa gelosia logori l'amore e che le mani di un violento non possano altro che regalare scariche di pugni e distruzione.
L'indole delle persone non cambia. Magari sarei
anche un po' invidioso della loro apparente felicità e vivrei ai
margini della loro storia, vedendo una brava ragazza –
caratterialmente simile a me; perfetta per me - ricambiare le
attenzioni di un cattivo partito. All'interno del romanzo avrei la
parte di Parker Hayes: quello buono, carino... ma non abbastanza. Contro le previsioni, tuttavia, il romanzo mi ha stupito con un altro
messaggio: amarsi significa salvarsi un po'. Ed è vero.
I periodi semplici e scorrevoli che l'autrice intreccia alla perfezione danno la voce all'adorabile Abby che, in prima persona, con tantissimi dialoghi e descrizioni veloci ma evocative, parla di sé stessa, della sua complicata famiglia e delle sue preziose amicizie, e legge l'animo e la pelle di Travis come se si trattasse di un libro aperto ed illustrato sulla sua carne tatuata. Il suo è un personaggio dinamico e spontaneo, capace di far sorridere quando è alle prese con il tacchino del Ringraziamento - nelle vesti, quindi, di una Biancaneve in mezzo ai sei omoni chiassosi ed indisciplinati della famiglia Maddox – e di far sbuffare dinanzi alla prova concreta di quanto le donne siano ma tanto, tanto, tanto volubili e complicate.
I periodi semplici e scorrevoli che l'autrice intreccia alla perfezione danno la voce all'adorabile Abby che, in prima persona, con tantissimi dialoghi e descrizioni veloci ma evocative, parla di sé stessa, della sua complicata famiglia e delle sue preziose amicizie, e legge l'animo e la pelle di Travis come se si trattasse di un libro aperto ed illustrato sulla sua carne tatuata. Il suo è un personaggio dinamico e spontaneo, capace di far sorridere quando è alle prese con il tacchino del Ringraziamento - nelle vesti, quindi, di una Biancaneve in mezzo ai sei omoni chiassosi ed indisciplinati della famiglia Maddox – e di far sbuffare dinanzi alla prova concreta di quanto le donne siano ma tanto, tanto, tanto volubili e complicate.
Lei
racconta, ma è Travis il vero cuore del loro rapporto. Una specie di
Channing Tatum, con il fisico adatto ai film d'azione e un naturale
romanticismo che lo rende protagonista perfetto e credibile anche di
un dramma sentimentale. Con voli a Las Vegas, casinò, corse notturne
in moto, scazzottate in parcheggi deserti, giubbotti di pelle alla
Top Gun e gesti
galanti alla Ufficiale Gentiluomo,
mi ha ricordato le malinconiche atmosfere del cinema degli anni '80,
con tanto di scena cantata senza motivo apparente (I can't
get no... satisfaction!) come in
un divertente film con Molly Ringwald. In un momento decisamente no,
Uno splendido disastro si
è rivelato il romanzo non memorabile, ma giovane, avvolgente, romantico e positivo di
cui avevo fortemente bisogno. Un antidepressivo dagli effetti evidenti ed immediati.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Oasis – Wonderwall (sangueblu e foschia 75, mistero svelato!! :P)
bellissima recensione, questo romanzo mi ha incuriosito fin da quando Glinda ne ha parlato, perchè al contrario di te sono alla ricerca della perfetta storia d'amore e tale storia, per mia esperienza, si ha non quando due persone si somigliano ma quando in qualche modo sono complementari!! mi piacciono le citazioni dei film che mi hanno fatto sognare durante l'adolescenza e della poesia di Prevert! la canzone per il secondo giorno mi riporta indietro di tanti anni!! grazie del viaggio
RispondiEliminaHo aspettato l'uscita di questo libro per fare il mio ultimo ordine su Amazon...poi però mi sono lasciata trascinare dall'istinto della sister che non era convinta (troppa pubblicità...e il troppo in genere stroppia) e ho aspettato...ora sono molto più tranquilla :)
RispondiEliminaMi fa piacere leggere anche una bella recensione positiva :D
RispondiEliminaA questo punto non vedo di leggerlo a mia volta per farmi un'idea tutta mia! Si vedrà *-* comunque come sempre hai usato delle belle parole... anche io sono convinta che l'amore sia una cosa che si sviluppa con gli anni e con la reciproca conoscenza e purtroppo è difficile racchiudere una cosa simile tra le pagine di un libro, però c'è chi riesce a farci sognare :)
E io che avevo preventivato 3 stelline! Invece 4! Bellissima recensione, la curiosità aumenta!
RispondiEliminaEcco di che cosa parla! *^* WOW, lo prenderò di sicuro è da tempo che vedo girare sto libro e tutti lo vogliono però non capivo molto bene di che parlava lo prenderò sicuramente!
RispondiEliminaComplimenti per il blog, molto bello ^^!
-Dany :)
Anche a me piacciono molto gli Oasis! *^*
RispondiElimina-Dany :)
Lo sto leggendo, e mi piace molto! Io adoro gli Oasis *^*
RispondiEliminaHahaha Giorgia ci leggiamo nel pensiero :P
RispondiElimina-Dany
Ahahah sì vero ;D
Eliminawow ! bella recensione *_* come sempre :)
RispondiEliminaDavvero una bella recensione, complimenti, ben scritta, accurata e molto, molto interessante ... Grazie!
RispondiEliminaCome sempre amo leggere le tue recensioni perchè anche quando si discostano dal mio pensiero o dalle mie impressioni, partiamo pur sempre da due punti di vista diversi considerando ad esempio la differenza di età, di sesso e di esperienze di vita, ma riesci sempre a farmi vivere di nuovo il romanzo di cui parla e questa è una cosa che adoro!
RispondiEliminaSono contenta che questo libro, cos' lontano dalle tue lettura abituali o più congeniali ti sia comunque piaciuto! E condivido praticamente tutto quello che hai scritto...
Solo su due punti mi trovo in disaccordo: la copertina che non mi sembra affatto bella e soprattutto, come ho scritto, è davvero fuorviante e non rappresenta in nessunissimo atomo l'essenza di Abby (ma sei sicuro a proposito che lei sia una così "brava ragazza"?) e soprattutto di Trevis. Quel ragazzino immaturo (sembra un quindicenne) non ha niente che faccia pensare a qualcuono con le mani piene di lividi e ricoperto di tatuaggi!
Ad ogni modo...
su un altro punto mi è sorto un altro pensiero (in un certo senso) dissonante con il tuo. Ma più che un pensiero era un augurio intimo che ti facevo tra me e me, e cioè quello di ricrederti sul fatto che non possa esistere un amore travolgente e a prima vista tra due persone lontanissime. Esiste davvero e ti auguro con tutto il cuore che sia la vita stessa che ti faccia cambiare idea. A me è successo. E da più di dieci anni la mia vita è un romanzo... Una favola vera! E con ciò non vuol dire che tu non abbia ragione col dire che i randi amori nascono anche con la conoscenza graduale e continua fra due persone. Ma non è sempre e solo così. Sono colpi di fortuna gli amori " a prima vista" ma esistono davvero . E sono inarginabili. E meravigliosi!
Ti abbraccio! e come sempre...BRAVO!
Ciao! Grazie mille per il tuo bellissimo commento!
EliminaMagari mi sarò espresso male io, ma non intendevo negare l'esistenza dell'amore a prima vista. Volevo dire che preferisco i romanzi che raccontano di quegli amori che si sviluppano negli anni, a poco a poco.. Le persone, per me, imparano a conoscersi col tempo e a maturare insieme. A un iniziale "amore travolgente", così, può subentrare dell'altro. E' bello il fatto che l'autrice sia riuscita a fare questo nell'arco di uno solo, semplice romanzo.
In quanto alla copertina... Non è un mistero che all'inizio la trovassi piuttosto anonima, ma ho imparato ad apprezzarla durante la lettura. E' vero che non rappresenta i protagonisti come li descrive la McGuire, ma se avessi visto in primo piano un tizio tatuato e muscoloso come su un romanzo di Gena Showalter avrei inevitabilmente frainteso tutto e bollato il romanzo - non essendo un amante del genere, come già sai - senza nemmeno averlo letto. La nuova cover mi piace perchè è nello stile della Garzanti (che, nel bene e nel male, non si "svende mai" e vuole sempre essere originale a modo suo... ma quanto è bella, ad esempio, la copertina di "Il sole ci verrà a cercare"?) e perchè mette l'accento sul lato più umano della storia. Pigeon (che ha una brutta famiglia alle spalle, ma che secondo me rimane comunque una brava ragazza) e Travis sono ragazzi difficili, sì, ma alla fine si amano come qualsiasi adolescente. Si rivelano più puri di quanto le premesse iniziali lasciavano intendere. :)
...E grazie per la citazione! Quando ho visto il mio nome a piè di pagina...mi sono emozionarìta!!! :-) Smack
RispondiEliminaBellissima recensione Ink e questa canzone degli Oasis è stupenda. Dalla prima volta che ho sentito parlare di questo libro non vedo l'ora di poterlo leggere. La storia mi attira tantissimo e poi essendo io una che praticamente non può fare a meno di leggere di storie d'amore, non mi perderei questa per niente al mondo.
RispondiEliminaIo lo inizierò a breve e non vedo l'ora. Anche se dopo questa recensione penso che manderò all'aria i miei progetti libreschi e mi fionderò a leggere questa storia!
RispondiEliminaE' sempre bello leggere le tue recensioni :) quattro stelline non me le aspettavo proprio e qui la curiosità aumenta.
RispondiEliminaBella recensione! Ma dopo la tranvata che ho preso con le Affinità Alchemiche, non so se cederò... Le affinità mi è piaciuto veramente poco, l'ho trovato irritante.
RispondiEliminaCara Ossimoro, ho letto la tua recensione del libro della Coltorti su Anobii e ho riso per mezz'ora buona! Mitica :D
RispondiEliminaI due titoli hanno poco in comune, fortunatamente. Quasi niente, oltre al genere di partenza. Questo non vuole essere nè audace, nè provocatorio. Non ci prova minimamente. Mi è piaciuto proprio per la freschezza e l'immediatezza, elementi che si riflettono anche sui comportamenti avventati e romantici dei giovani protagonisti. Per una lettura disimpegnata e veloce è proprio piacevole, ma dipende da cosa ti va di leggere ;)
Ps. Sto leggendo il libro della Rice sulla Bella Addormentata... Bha!
:-D Sono contenta di averti divertito: sto ancora aspettando di vedere se mi viene l'ispirazione per scrivere su Diario di Pensieri Persi (che sarebbe il blog per cui recensisco) una recensione interamente in stile Barokko :-D
EliminaLa verità è che, per quanto possa aver gradito finalmente un romanzo scritto da un'adolescente che rifuggesse il solito periodo franto-beota alla Moccia, qui la Coltorti ha esagerato: alla lunga sembra che faccia il verso a Isabella Santacroce e il suo VM 18 - e non è un complimento -.
Io, quando avevo la tua (e la sua)età, ho scritto un romanzino adolescenziale ambientato a scuola con l'intenzione di sbeffeggiare il moccismo imperante: posso dire di averlo fatto con uno stile programmaticamente ricco (che voleva sfidare lo stile iper semplice che imperava all'epoca), ma non così tanto da risultare involuto e ridicolo.
Ormai non ti dico più che hai scritto una recensione bellissima perché lo sai... Però è proprii bellissima XD
RispondiEliminaIl libro finora mi aveva lasciata indifferente ma sei riuscito a risvegliare il mio interesse! Se poi è davvero un antidepressivo cone dici devo proprio leggerlo il prima possibile ^_^
Questa recensione è perfetta! Sai tirare fuori così tante parole per descrivere un libro, e queste sono davvero molto belle. Forse un pò malinconiche e tristi. (Le mie hanno ancora molta strada da fare)
RispondiEliminaè vero che quando leggiamo di questi libri è anche un pò per fuggire dalla realtà e vivere una minima parte la gioia dei protagonisti di carta.
Avevano ragione quando dicevano che questo libro entra nel cuore: anche se sul subito dici "è un libro come un altro", alla fine, dopo un giorno dal termine ti rendi conto che qualcosa ti è rimasto, e non puoi più fare a meno di pensarci... perchè vorresti che storie così accadessero anche a te. E allora ti ritrovi nella fase dell'autolesionismo. Almeno a me ha fatto questo effetto.
Recensione meravigliosa!! È sempre un piacere leggerti! Bravissimo!
RispondiEliminaGrazie per il commento che mi hai lasciato (a proposito, le immagini di solito le prendo da weheartit, ce ne sono tante e quasi tutte bellissime).
RispondiEliminaAvevo visto la tua recensione, ma mi ero ripromessa di leggerla solo dopo avere terminato la lettura del romanzo :P
Che dire? come sempre hai scritto una recensione bellissima e "sentita", prima o poi smetterò di dirtelo o rischio di diventare monotona.
Mi trovo in disaccordo quando parli della cover del romanzo, io la trovo bella ma anonima, troppo da young adults e non attinente al romanzo (specialmente il ragazzo... cosa c'entra con Travis? Anche io mi immagino "Una specie di Channing Tatum, con il fisico adatto ai film d'azione e un naturale romanticismo" che poco ha a che vedere con il ragazzo acqua e sapone della cover :P
Bellissima recensione e mi trovi d' accordo su tutto..compreso il voto finale come avrai già visto tu stesso. Io sono un' altra che non apprezzato troppo la cover, ma sono abituata a vedere tante altre messe anche peggio. Comunque bravissimo! Ciao!
RispondiElimina