Se hai
paura di un segreto, lascialo libero e smetterà di terrorizzarti.
Autrice:
Alessia Gazzola
Editore:
Longanesi
Numero
di pagine: 415
Prezzo:
€ 17,60
Sinossi:
"Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina
legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho
imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la
morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per
sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore
Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E
quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è
trasformata in un'indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara,
la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza,
straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del
silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché
so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è
impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è
lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di
reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale
più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo
Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie,
sono la mia specialità."
La
recensione
Nella
primavera dell'anno scorso, un titolo in particolare mi aveva fatto
compagnia durante quei tiepidi giorni baciati da sole e polline. Era
il thriller di una giovane esordiente, la cui penna aveva delineato
le fattezze di una protagonista curiosa e atipica.
I
mesi precedenti - lo ricordo ancora bene - avevano segnato il mio
entusiastico avvicinamento al giallo “made in Italy”.
Donato
Carrisi (Il suggeritore, Il tribunale delle anime) e i suoi romanzi
dal genio contagioso ed esaltante, meritati successi anche
all'estero. Barbara Baraldi ( Scarlett, La bambola dagli occhi di
cristallo ) e il suo stile affilato e inconfondibile, venato di
sangue e seduzione.
Lorenza
Ghinelli (La colpa, Il divoratore) e la tangibile oscurità dei suoi
incubi.
Mario
Mazzanti (Scacco alla regina) e il suo horror da “cronaca nera”.
Poi
è arrivata lei, un ciclone di umanità e risate, e il medical
thriller ha acquisito nuove ed inedite caratteristiche. La giovane
Alessia Gazzola – classe 1982 – aveva inserito nell'Allieva
la luminosità del suo essere e il brio dettato dalle sue
inestinguibili speranze giovanili. Pur peccando di eccessiva
ingenuità nello strutturare le modalità dell'indagine, il talento
dell'autrice aveva dato vita al suo alter-ego di carta e inchiostro:
la specializzanda Alice Allevi. Con la sua ironia, le sue continue
paranoie, la sua immaginazione iperattiva e la sua insana attrazione
verso gli amori non corrisposti, si era consolidata a paladina degli
imbranati assetati di brividi e forti emozioni e a stella indiscussa
di un romanzo dalle buone potenzialità, ma dallo sviluppo privo di
mordente.
Quando,
qualche mese fa (come passa veloce il tempo!), lessi sul Libraio
un'anteprima di Un segreto non è per sempre, accolsi
con grande felicità l'atteso ritorno nelle librerie della simpatica
autrice messinese e, dunque, la rinascita della sua originale
eroina, che, finalmente, sarebbe tornata a regalare misteri e sorrisi
ai suoi affezionati fan.
Sin
dai primi capitoli, è possibile cogliere lo spirito con cui Alessia
ha affrontato questa sua seconda avventura nel mondo editoriale. Il
successo non ha affievolito la sua voce schietta e vitale, e
l'entusiasmo che aveva caratterizzato il suo romanzo d'esordio
continua a trapelare da ogni pagina, coinvolgendo – con la sua
inarrestabile irruenza – il lettore.
Ci
sono ancora il brillante cinismo del bel Claudio Conforti, le
avventure tragicomiche degli amici più intimi della nostra
protagonista, le serate passate in compagnia di un buon libro e di un
episodio di Nana e la spassosa convivenza con la dolce Yukino, che,
nonostante i suoi occhioni a mandorla e i suoi “Ti pecoro!”
tenacemente supplicati, ha imparato alla perfezione i congiuntivi più
impervi della nostra lingua e, ormai, è finalmente pronta a
ritornare nella lontana Kyoto. E, ovviamente, c'è ancora lo
sfuggente Arthur Malcomess, che riempie le notti della dottoressa
Allevi di ricordi romantici, attesa e flebile speranza.
Apparentemente
troviamo la stessa Alice dalla frangetta impettinabile e dal marcato
sarcasmo, tuttavia in lei si percepisce velatamente il lieve peso
addotto da nuove consapevolezze e dall'amarezza di un amore che sta
sfiorendo. E' più malinconia, più flemmatica e riflessiva. In lei
si rincorrono le ombre fumose dei ricordi, il vicino sopraggiungere
dei trent'anni, l'angoscia di trovarsi sola in balia del ritmo
impazzito del mondo e l'incertezza causata dall'arrivo a un bivio da
cui è impossibile scappare. Questi nuovi elementi non fanno altro
che renderla ancora più tridimensionale e viva. I suoi tratti più
caricaturali vengono spianati e al vago tramontare del cameratismo
presente nel precedente romanzo corrispondono un'indagine più
approfondita e uno stile più corposo ed elegante. Internazionale.
L'allieva
ha imparato a fare le autopsie senza scatenare il putiferio in camera
mortuaria, ma il buon cuore che la spinge sempre a mettere tutta sé
stessa nelle indagini del buon ispettore Calligaris non l'ha mai
abbandonata.
Questa
volta il mistero è celato in una casa da sogno, eretta su menzogne e
segreti familiari. Il mistero è celato negli occhi limpidi della
silenziosa Clara, una quindicenne che ha assistito senza volerlo alla
morte del nonno, l'acclamato scrittore Konrad Azais.
Cosa
nascondono i tre figli dell'enigmatico scrittore e, soprattutto, chi
è la misteriosa sconosciuta a cui l'anziano ha lasciato tutto il suo
ricco patrimonio?
Per
Alice ha inizio, così, un investigazione che si consuma a cavallo
tra passato e presente, la cui risoluzione affonda le sue nodose
radici nel DNA di due generazioni della famiglia Azais e tra le righe
di un celebre tomo, il cui successo è frutto di smodata ambizione e
di un patto con il diavolo in cambio di vite e anime.
La
Gazzola rievoca il fascino polveroso delle librerie, narra la
violenza annidata sotto la quiete del tetto familiare, con magiche
citazioni alla Musso ci immette nel vivo dei capitoli e, con tocchi
di morbida poesia, ci descrive la voglia di sentirsi liberi e di
tornare ad innamorasi, mai sfociando, però, nel pericolo del tanto
fashion - quanto irritante - triangolo amoroso.
Trattandosi
di una seconda opera, si è ben lontani dalla perfezione, ma, per una
volta, risulta assai piacevole perdersi tra gli ingranaggi di un
meccanismo semplice e di immediato impatto, lasciandosi guidare
unicamente dalla voce di una “detective” atipica - piena dei
valori e della generosità di noi italiani - che non fa dell'eccesso
il suo marchio di fabbrica.
E'
l'essere esattamente come noi la sua forza e la sua grandezza.
Proprio come l'autrice che ne ha delineato amabilmente i modi, satura Alice
Allevi tota nostra est!
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Garbage– The World is not enought
Un
immenso ringraziamento al gentile ufficio stampa Longanesi,che, con mia grande sorpresa, mi ha fatto dono di una copia di questo atteso romanzo! Grazie di cuore!
Bella questa recensione, molto articolata. Non annoi, ma non sei neanche vacuo di idee e giudizi. l'elemento mistero, poi, in un romanzo mi attrae molto, a patto che non sia banale, scontato o, al contrario, incomprensibile fino alla fine -ho sempre pensato che un buon mystery debba essere capace di gettare qua e là degli indizi, tanto per tenere viva la curiosità del lettore quanto per rendere il finale più stuzzicante. Un lettore davvero appassionato al genere deve essere incoraggiato a lanciare congetture plausibili, e a smentirle nel corso della narrazione. Quasi mi vien voglia di comprare il primo libro della serie, la tua recensione mi dà l'impressione di essermi persa qualcosa d'importante.
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