Ciao a tutti,
amici lettori! In questa domenica speciale, il vostro Mr. Ink è qui
per augurarvi una felice Pasqua e per suggerirvi un bel libro con cui
trascorrere questi piacevoli giorni di festa.
Il romanzo è
uscito in libreria qualche giorno fa – il 4 Aprile – è ringrazio
immensamente il gentile ufficio stampa della Giunti per avermelo
inviato. Vi lascio con la scheda e la recensione.
Auguri a tutti! E
mi raccomando, non esagerate con le uova! Un abbraccio ♥
Titolo:
Mi chiamo Chuck. Ho diciassette anni e, stando a Wikipedia, soffro di
un disturbo ossessivo-compulsivo.
Autore:
Aaron Karo
Editore:
Giunti Y
Numero
di pagine: 288
Prezzo:
€ 12,00
Sinossi:
Charles, detto Chuck, ha diciassette anni e si lava le mani
continuamente, controlla anche cento volte di seguito che le piastre
dei fornelli siano spente e non va mai a dormire senza aver fatto la
pipì fino allo sfinimento. Ha un amico del cuore, Steve, l'unico a
cui confida le sue stramberie e una sorella, Beth, bella, normale e
piena di amici che lo ignora fino a negargli persino l'amicizia su
Facebook. La sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti,
regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del
tutto il controllo di sé. E poi ci sono le Converse: ne possiede
decine di paia di ogni colore che ha abbinato ai vari stati d'animo.
Converse rosse: arrabbiato; gialle: nervoso e così di seguito. I
genitori, però, sono sempre più preoccupati e, nonostante le
rimostranze di Chuck, decidono di spedirlo da una psichiatra.
L'arrivo di una nuova compagna di classe e il desiderio di aiutare il
suo amico bullizzato convinceranno Chuck a prendere sul serio i suoi
sintomi e a iniziare una terapia.
La Recensione
Tutti
gli adolescenti sono speciali a modo loro e Chuck Taylor, diciassette
anni e una vita sociale inesistente, lo è molto di più degli altri.
Parla,
parla, parla...ma nessuno lo sente! Sfila invisibile tra i corridoi
del suo liceo di periferia, studia ma senza impegno alcuno e, dietro
una catasta di salviette igienizzanti e di scarpe ordinatamente
impilate, non vede il benché minimo sbocco per il futuro. Non è
timido: è semplicemente ignorato da tutti. Troppo sfigato per avere
una ragazza, troppo poco nerd per essere preso di mira dai bulletti
di turno. I suoi unici contatti avvengono con Steve, amico con
un'insana passione per il porno soft, Kanha, ragazzo indiano dal
linguaggio incomprensibile e dal look da rapper, e con la dottoressa
M, la sua amata/odiata psicologa.
Già,
sotto molti aspetti, Chuck è un ragazzo come tutti gli altri - un
rapporto imbarazzante con i genitori e con il proprio corpo, un
chiodo fisso per le ragazze, un mare di “loschi” segretucci
seppelliti nella cronologia del proprio computer - , ma, per una
volta alla settimana, il lettino dell'analista diventa la meta dei
suoi pomeriggi.
Chuck
soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo. Ossessionato dalla
pulizia, tormentato continuamente dal timore che la sua casa vada a
fuoco nel cuore della notte, disgustato dalla scarsa pulizia di cani
e bambini e offuscato dalla presenta della sua popolare e procace
sorella minore, vive una vita suddivisa in compartimenti stagni e
scandita dai colori delle sue amate Converse. Un colore per
un'emozione.
Arancione
= Stanchezza.
Azzurro
= Attesa.
Rosa = Noia.
Un
giorno, al ritorno dalle vacanze, inaspettatamente, un nuovo colore
fa capolino nel suo mondo asettico. Una nuova emozione. Amy e la sua
delicata bellezza. Amy e il rosso sgargiante dell'amore. Chuck deve
affrontare le sue debolezze. Vuole cambiare per sé stesso. Vuole
cambiare per lei.
Tutti
gli adolescenti sono speciali a modo loro.
Preda
di emozioni amplificate, vivono in universi apparentemente distanti
anni luce da quello degli adulti, collegati embrionalmente alle
cuffie di un fornito I-Pod o alla chat di un Social Network che non
dorme mai.
Ammetto
che parlare di questo mondo, del mio mondo, non è affatto facile.
Cadere in sentimentalismi e in risaputi cliché è un errore che,
spesso, commettono anche gli autori più affermati. Si tende a dare
contorni troppo definiti a quella giostra impazzita che è
l'adolescenza, dando vita a una serie di aforismi ottimi per fare
incetta di “mi piace” su Facebook, ma realistici come gli effetti
speciali di un film di serie B o le tette rifatte di una qualsiasi
showgirl nostrana.
Il
compito dei genitori è quello di preoccuparsi, di trovare delle
risposte ai nostri turbamenti.
La
verità è che non ci sono risposte. Non le abbiamo e non vogliamo
nemmeno cercarle.
Ci
lasciamo semplicemente travolgere dagli scossoni degli ormoni in
subbuglio, tormentare dai morsi delle incertezze e lasciare che tutto
ci scivoli addosso. Poi, quando resistere diventa impossibile,
esplodiamo in un temporale di lacrime, risate, risate e lacrime.
E'
un meccanismo semplice e inspiegabile. Accade e basta.
Mi
chiamo Chuck, romanzo di esordio di Aaron Karo, è proprio
così. Pazzo, divertente, amaro, dissacrante e sincero. Non tenta di
dire l'impossibile. Periodi brevi, battute veloci e capitoli mai più
lunghi di cinque pagine esprimono l'ineffabilità di un adolescente
alle prese con quell'equazione insensata che è la sua vita. E'
schietto, personale, acuto e ironico; brillante e riflessivo, ma
pervaso da quell'atmosfera di sano cameratismo tipica di American
Pie e dei telefilm giovanili di
maggiore successo. Una storia di cambiamenti e rivalse. Una storia di
disagio sociale e sentimenti che, nel corso di una lettura intensa e
ininterrotta, ci fa vivere per un giorno nei panni di un personaggio
al di fuori degli schermi, a cui persino i più restii si
affezioneranno.
La
simpatica favola di un eroe comune che, forse, non è poi tanto
diverso da me e te.
Leggero
come un soffio e fresco come una carezza salmastra, Mi chiamo Chuck è
un passatempo sano e piacevole. Un fumetto colorato e vivido animato
animato dallo spirito di un meraviglioso protagonista e dalle
nuvolette dei suoi pazzi pensieri.
L'ottimismo
di una fiaba in una storia vera come la realtà.
Il
mio voto: ★★★ +
Il
consiglio musicale: Raise your glass – P!nk
Ciao Miki! Grazie innanzitutto per il tuo gentile commento e per essere non solo passato, ma anche diventato follower del mio blog! Naturalmente ho ricambiato subito la visita! Il tuo blog è davvero molto interessante e mi piace moltissimo il modo in cui scrivi i post: davvero molto interessante! :)
RispondiEliminaHo sentito molto parlare di questo romanzo ultimamente (molto bella tra l'altro la tua recensione!!) e sono sempre più incuriosita, perchè mi sembra proprio interessante!
A presto!
Laura
Ciao Laura! Grazie mille a te per essere passata :)
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