Il
primo, un fantasy delicato ed emozionante, dietro una trama semplice
e dal fascino fiabesco, nasconde un accorato messaggio di equilibrio
e speranza e la freschezza e il talento di una giovane esordiente
thailandese.
Il
secondo, nato dalla trascinante immaginazione dell'acclamata Laini
Taylor, ha immediatamente suscitato curiosità ed attesa anche nel
nostro Paese. Una protagonista tenace e risoluta, i pittoreschi
scenari di una città mozzafiato e un intreccio suadente e misterioso
sono solo alcuni dei suoi tratti caratteristici. Che ne pensate? Li
attendete con la mia stessa ansia?
Caso
letterario in Thailandia, Apprendista Sirena,
primo libro della “Trilogia delle Interspecie”, è stato
in testa a tutte le classifiche per un anno. Pieretta Dawn ha
esordito con questo libro a soli 15 anni, diventando un fenomeno
mediatico e un modello di riferimento per molti giovani, ricevendo
anche un’onorificenza ufficiale dal Ministero dell’Istruzione
thailandese per il suo impegno e dedizione nell’avvicinare i
ragazzi al mondo della letteratura. Il romanzo della giovane
scrittrice sposta per la prima volta l’immaginario fantasy nelle
profondità marine e lancia un appello per la salvaguardia e il
rispetto del pianeta Terra.
Titolo:
Apprendista Sirena
Autrice:
Pieretta Dawn
Editore:
Fazi “Lain”
Numero
di pagine: 270
Prezzo:
€ 10, 00
Data
di pubblicazione: 27 Aprile
Sinossi:
Leila è un’orfana con un raro caso di amnesia, non ricorda nulla
della sua infanzia e sta cercando il suo posto nel mondo. Non si
aspetta certo di incontrare Nathair, un ragazzo difficile che lavora
nel mercato nero dell’isola di Mondreside, facendo affari con
alcuni criminali per aiutare sua madre, malata terminale. I due
ragazzi si incontrano in strane circostanze: sono stati selezionati
entrambi per diventare Apprendisti Sirena, ibridi che dovranno
studiare per diventare ambasciatori tra la razza umana e il Popolo
Sireno. Il popolo sottomarino è minacciato dall’inquinamento
provocato dai terrestri, persuaderli a curarsi del pianeta Terra è
fondamentale per la loro sopravvivenza.
Già
finalista al National Book Award, con La chimera di Praga Laini
Taylor ha visto confermati il plauso e l’interesse della critica
oltre al successo di pubblico. Il suo romanzo, finalista all’Andre
Norton Award è stato tra i migliori dieci libri del 2011 per Amazon,
segnalato da New York Times, Publishers Weekly, Kirkus
Reviews e School Library Journal come uno dei libri
migliori del 2011. Ambientata tra Praga, città magica degli
alchimisti, e la casbah fumosa di Marrakech, la storia di Karou è un
modern fantasy nel quale si intreccia la mitologia legata alle
chimere. I diritti di traduzione del libro sono stati acquisiti in 25
Paesi e quelli cinematografici dalla Universal Pictures, dopo
un’infuocata asta tra 5 major.
Autrice:
Laini Taylor
Editore:
Fazi “Lain”
Numero
di pagine: 400
Prezzo:
€ 16, 50
Data
di pubblicazione: 4 Maggio
Sinossi:
«C’era una volta un angelo che s’innamorò di un diavolo… ma
il loro era un amore impossibile». Karou è una persona speciale. Ha
dei capelli naturalmente blu splendenti come seta e una filigrana di
tatuaggi su tutto il corpo. È di casa nei vicoli più stretti di
Praga come nei caotici mercati di Marrakech, e parla quasi tutte le
lingue del mondo, e non solo quelle umane. Ma Karou ha un segreto. A
volte scompare per giorni, nessuno sa dove. E nemmeno lei sa quale
sia la sua origine. Fino a quando, un giorno, non appaiono su molte
porte in giro per il mondo misteriose impronte nere. Delle
sconosciute figure alate, arrivate da una fessura nel cielo, le
imprimono nel legno e nel ferro. Una di loro incontra Karou
nell’affollata città vecchia di Marrakech: è allora che inizia un
amore le cui radici affondano in un violento passato. Alla fine Karou
scoprirà di sé più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
«La chimera di Praga è una bestia rara: un romanzo che parte dall’ordinario e lo fa apparire sorprendente e nuovo. Taylor ha abbracciato la mitologia degli angeli riadattandola in una forma straordinaria, così che, alla fine di questo esaltante e indelebile libro, avevo voglia di credere davvero nell’esistenza di questi esseri violenti e tormentati». John Connolly
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