Buongiorno,
amici! Altra
carrellata di
film con Mr Ciak. E no, non li ho visti tutti nello scorso weekend. Avevo un
po' di mini-recensioni da smaltire, lo ammetto. Alcune vegetavano da
tipo un anno sul mio pc in una cartella saggiamente intitolata
“mini-recensioni da smaltire”. Chiaro. Questa
volta, il guardatore-compulsivo-e-bionico che è in me mi ha detto di
parlarvi, da bravo, anche di film già usciti, al cinema o in dvd.
1) I disponibili:
la scoperta Locke, Lovelace,
Two Mothers, Insidious 2, Noi 4, Disconnect, Un giorno speciale. 2) Gli
inediti in Italia: Thanks
for Sharing e At
Middleton, che
potremmo anche vedere; Some
Velvet Morning che
non vedremo mai. 3) I
Coming Soon: Un
milione di modi per morire nel west e Cattivi vicini – usciti
negli USA un secolo fa, arriveranno furbamente da noi tra la fine
dell'estate e l'autunno. Di brutti, questa volta, non ce ne sono. Di
imperdibili, be', per me solo quello con Hardy. Un
giorno speciale,
recuperato ieri, si aggiunge al post così, su due piedi. Massacrato
in rete, fischiato a Venezia, a me è piaciuto un casino. Mi ha
lasciato una sensazione fortissima. Forse scompare, ma oggi la sento.
Chissà. Tutti godibilissimi, in generale. Le sufficienze - piene o
no - abbondano.
Locke:
Periferia
londinese. La sera, le luci dei lampioni, pioggerellina. Un
uomo sale in macchina. Parla con un po' di gente a telefono e
rassicura tutti. Il traffico è scorrevole. Giungerà a destinazione
il tempo di perdere tutto e di guadagnare tutto. In un'ultima,
significativa chiamata con il più importante degli interlocutori,
scoprirà il mondo in un pianto. Locke c'è quasi. La destinazione è
raggiunta: basta seguire quel grido. Domani è un altro giorno. E'
una gran persona, Locke. Un omone con gli occhi buoni che lavora per
gli altri. Ha un nome parlante. Lock(ed). Chiuso. Nel film, è
prigioniero di una solitudine piena di gente, di una malinconia piena
di amici, che si fa manifesta nelle chiacchierate immaginarie con un
padre morto. Eroe di tutti i giorni, il protagonista è una persona onesta in un mondo di squali. Vuole rubare pezzetti di
cielo, piegare la crosta terrestre sotto il peso di grattacieli ben
costruiti. La sua hybris brilla di buone intenzioni, la sua impresa
titanica è un folle volo. Ma abbandona tutto per non lasciare sola
una persona più debole delle altre. Ha solo sé stesso
e un volante al quale si aggrappa, come un Cristo alla sua croce
industriale. Le immagini sono di un noir buio, ad alta velocità. Il
regista gioca con lo sfarfallare delle luci, il rumore del sorpasso. Il ritmo è quello di un thriller.
Locke, con il look da
Collateral e l'idea di
Buried, è un film
bello, metaforico. La corta odissea di un uomo, il viaggio della
vita. La tensione si accomula nei punti giusti, o in quelli sbagliati.
Mi aspettavo esplodesse in un finale alla ricerca del
sensazionalismo. Invece quell'ultima chiamata di un'altra donna è la
pace. La discesa di una notte senza lupi che non deve per forza fare
paura. Solo, un intenso e magistrale Tom Hardy regge il film. Ride,
si arrabbia, si commuove senza mai togliere il piede
dall'acceleratore. Il suo film non ha silenzi ed è fatto di un
volto che vive di increspature, smorfie, espressività. Danno ritmo
le voci sparse dall'altra parte del filo. Io ho avuto gli occhi lucidi. (8)
Un
milione di modi per morire nel West:
Simpatico, intelligente, riuscito. A metà tra la parodia e il remake
in chiave comica, è un buon intrattenimento che promette e dà
quello che il buon MacFarlane può. Risate, effetti visivi, un cast
di serie A, geniali crossover – occhio agli intrusi Django
e Ritorno al futuro:
cult istantanei! Mollato dall'odiosa ragazza, un nerd del selvaggio
west scopre il coraggio e l'amour
accanto a una bella sceriffa criminale.
MacFarlane scrive, recita e dirige e riesce in tutto. La Theron, spensierata, è più bella e
disinvolta con gli anni. La Seyfried – nel ruolo di un'antipatica
cronica – si prende in giro (e viene presa in giro) per i suoi
occhi enormemente enormi. Neil Patrick Harris, istrionico e con la
faccia da schiaffi, usa i cappelli altrui come water e si diletta in
mitiche e ben coreografate scene da musical. Volgare, ma non troppo.
Originale, ma non troppo. Consigliato a chi ama
(o odia) gli spaghetti western alla
Leone. (6,5)
Cattivi
vicini: I
tizi di quel film fuori di testa che è Facciamola
finita tornano col solito Rogen. Pare di vederlo in un sequel non
dichiarato di Molto
incinta. Goffo e infantile, ha messo su casa, ha avuto una
bambina. Penseranno i suoi vicini a rendergli la
vita infernale e a ricordargli com'era: sballarsi, essere giovane,
stare alzato fino a tardi. E lui, che sabota le loro feste, li fa riflettere sui rimpianti e
le occasioni mancate. Amo quel tipo di comicità – volgare, sopra le righe –
e il fatto che ci fosse una storiella carina a far da cornice è cosa buona. I personaggi si
completano, il no-sense si spreca. Tra tutte le partner di Rogen, Rose Byrne è
la migliore. Ormai esperta di film "home invasion", si diletta con una specie di Insidious comico, no? I due sono il cuore del film, ma il mondo
universitario, con le luci e i rumori di Project
X, fa un
po' disgusto e parecchio invidia. Spicca Dave Franco, tra i giovani, e Efron è
funzionale nelle scene con Rogen. Così diversi, muscoli contro trippa, sono forti. (6)
Noi
4: Ambientato in 24 ore,
rapisce per la voglia che ha di raccontare un giorno come tanti nella
vita di gente come tanta. Il regista del fresco Scialla
è bravo nel dirigere un cast di persone che, si nota, si sono volute
bene davvero nell'arco delle riprese. Attori perfetti, famiglia
imperfetta, in una Roma di scavi e scuole pubbliche. Una commedia dai
toni agrodolci su un tredicenne che deve sostenere l'esame di terza
media con attorno una mamma che lavora troppo, un padre che lavora
troppo poco, una sorella che sogna il teatro. Messo a punto con
semplicità, ha un cast che ci crede. La Rapport – memorabile in La
sconosciuta – ha un severo
accento russo e nevrosi buffe, Gifuni è paterno, la giovane Guidone
ha un controllo invidiabile, Francesco Bracci – con la voce
profonda e il cipiglio già d'adulto – è un Germano imberbe.
Familiare, surreale, tenero, nostro. (6)
Un giorno speciale: Hollywood avrebbe
preso questo film con un titolo da temino e
l'avrebbe reso una commedia romantica. Invece, diretto in
maniera originale, con una Roma
livida e lirica, diventa
qualcosa di più e qualcosa di meno. Uno spaccato tutto frammenti di
vita reale, con un intreccio lieve e un finale amaro. Piccolo dramma on the road per
adolescenti che racconta cose note e vere. Un giovane
autista che scarrozza una giovane starlette. Entrambi in prova.
Entrambi raccomandati. Lei è stata conciata come una sposa bambina per incontrare un
politico importante. Potrebbe uscire dallo studio con
un posto in tv e senza dignità. Ha smesso di mangiare, ha seguito le dritte di
mammà. Lui ha avuto un destino simile, ma
non sogna: si accontenta. S'innamorano in quel pomeriggio trascorso
insieme per Via del Corso. Quei due giovani Travolti
dal destino si vedono per come sono per
un istante, e il giorno dopo? Una macchina, due
attori, le generazioni post-Moccia. Un messaggio arcigno e disincantato, in una pellicola che ha
sorrisi da commedia e una chiusa spezzata. Schifosamente aperta, ma realistica.
Perfetto il cast. Scicchitano, gentile, belloccio e sensibile,
merita il successo. La Valentini, stupenda e
in gamba, mica recita. Parla con la
macchina da presa come fosse un'amica. Naturalissimo, tutto. (7)
Thanks
for Sharing - Tentazioni Irresistibili racconta le storie di un gruppo di newyorkesi che hanno fatto del
loro gruppo di sostegno una casa. Uomini e donne di tutte le età, in
preda ad allettanti spettri: sex addicted. Calibrato mix di commedia e dramma, ha
il sempre formidabile Mark Ruffalo, perfetto nei panni di un uomo
fragilisso e stanco, che ha amato troppo e male. Adesso si è
innamorato di una sexy Gwyneth Paltrow che non è ancora pronta ad
affrontare gli scheletri di un passato così promiscuo. Il suo mentore,Tim
Robbins, è un veterano del gruppo: dovrebbe aiutare gli altri, ma
chi aiuta lui? Poi, il goffo Josh Gad, dalla vita che va a rotoli:
licenziato, con un armadio pieno di film hard e una nuova amica “da
salvare” col volto di una P!nk sorprendente. Una commedia che
mostra un'umanità delirante che tocca e dà da pensare. Consigliato,
per una serata piacevole e in compagnia di grandi attori. (6,5)
At
Middleton:
Sono un ignorantone: leggendo il titolo, ho pensato a una specie di
documentario sulla famiglia di Kate. E sul lato B di Pippa. La
Middleton di questo film è un'università. Questa è una
comunissima storia di figli che vogliono fuggire via e di genitori
che vogliono fuggire via da figli che, a loro volta, sono in fuga. Chiaro, no? Una storia di ragazzi che si sentono adulti e di adulti che
vorrebbero sentirsi ragazzi, eternamente. La pellicola è una di
quelle con tanti dialoghi e pochi attori. Brillante, divertente, colma di tanti tipi d'amore. Amori
che restano, amori che vanno. Un Andy Garcia piuttosto ingrassato,
ma poche volte così leggero. Una Vera Farmiga bella e naturale. E,
se c'è una cosa più bella della Farmiga, è la Farmiga che ride. Qui ride tanto, insieme allo spettatore. Il fascino pazzesco di quelle storie d'amore
che
durano un giorno e basta. (6,5)
Insidious
II - Oltre i confini del male: Ho adorato Insidous.
Nel sequel, ho avvertito la presenza di Wan per tutto il film, come
un inquietante personaggio che spia tutto. Infesta la sua intera
cinematografia con la sua presenza, sinistra e riconoscibile. Oltre
i confini del male è un buon film horror, piacevole e con
piccoli colpi di scena aggiunti, ma è quello che meno appartiene al
gusto di Wan. Il primo era un ritorno all'horror puro. Se i colori
troppo netti e marcati di questo mi hanno lasciato interdetto, non
l'ha fatto la sceneggiatura, che permette agli spettatori di chiarire
dubbi e a Wan di togliersi sassolini dalla scarpa. Si viaggia e
s'interagisce con il passato del protagonista e con i diretti
avvenimenti del primo film. Inoltre, si rievoca il passato di una
delle figure più macabre che popolava Insidious. Si strizza
anche l'occhio all'ironia nera di Dylan Dog. Manca di carattere. (6)
Some
Velvet Morning: Fred si presenta alla porta di Velvet. Si sono amati. A pagamento, gratis. Il film, con le atmosfere del teatro da camera, è incentrato
su di loro. Tra le e lui scorre una tensione che non ti
spieghi. Potrebbe esplodere da un momento all'altro. In un bacio, in
un amplesso violento, in un delitto perfetto. Film fatto di due attori come
ghepardi e un appartamento. Introspettivo, teatrale, è una messa in
scena sobria e dalle svolte impreviste, con dialoghi forti, un
linguaggio crudo, attori calati nella parte. LaBute firma e dirige il
lavoro dei bravi Stanley Tucci e Alice Eve. Lui, volgare,
imborghesito, fastidioso. Lei, seducente, criptica. Un'autopsia
sentimentale, soffocante e indigesta, in cui l'amore è farsa. Non ho
capito se mi è piaciuto. Mi sono sentito preso in giro. Non mi capitava da una vita, quindi bho? (5)
Two Mothers è
la storia dell'amicizia tra due donne, che vivono in un angolo di
paradiso. S'innamorano l'una del figlio dell'altra. L'esplodere della passione non li
allontana. Come in Laguna
Blu,
i protagonisti vivono sospesi: solo d'estate. Un film sensuale e
sempre in bilico. Mai volgare o esplicito, diretto con delicatezza da
una regista che danza con le immagini, immortalando paesaggi da
cartolina e regalando l'interpretazione di due attrici ottime: la
Watts e Robin Wright. Sbrigativa la seconda parte.
Le due sono troppo giovani per un copione che, da mamme, le
vorrebbe anche altro. Un film pretenzioso, di classe, con un cast di super-belli, ma
che due raffinate interpreti e una regia ineccepibile salvano
dalla
parvenza di una soap chiamata La
rivincita delle MILF. Patinato e spesso fine a sé stesso. (5,5)
Lovelace:
Non bisogna essere dei frequentatori assidui di YouPorn per
conoscere il suo nome. Erano i primi anni '70 e lei era l'icona di
una rivoluzione. Tutti la conoscevano come Linda Lovelace, Gola Profonda. Il film è
suddiviso in due parti. La prima è frivola, superficiale; la seconda
è vista dagli occhi della protagonista stessa. Il candore della
Linda venduta come carne da macello è reso grazie alla buona prova
di Amanda Seyfried. Sensuale
e innocente, toccante e disperata. Tra le scene più notevoli, la fuga di una Linda in abito bianco, con il marito alle calcagna, da una stanza piena di uomi che aveva occhi, mani, bocche solo per lei. Un Peter Sarsgaard luciferino, una
Sharon Stone irriconoscibile, notevoli cameo sparsi. Poteva essere un
gran bel film, ma osa poco, prendendo una strada troppo edulcorata, ma onesta. Questo è. Una profana agiografia non tutta da buttare. (5,5)
Disconnect:
Internet non ci ha mai resi così vicini. Internet non ci ha mai resi
così lontani. Connessi col mondo, disconnessi da noi
stessi. Di questo parla Disconnect,
del potere dei social,
dei danni delle chatroom, dell'apatia dei 15 anni. Vite che si
sfiorano e si scontrano, ora con furia inumana, ora al rallenty:
quella di un diciottenne che vende sesso in webcam; quella di una
coppia straziata dalla perdita; quella di un ragazzino spinto a
commettere un gesto spaventoso. Mi ha colpito la fluidità con cui
queste trame vengono fatte incontrare e collidere, la raffinatezza
dei sintagmi incrociati, l'aria che vibra per i colpi della tragedia.
Un film dall'impalcatura fragile, ma che sa reggersi bene per quasi
due ore. Ammetto di averlo concluso sinceramente emozionato.
Folgorato da cose belle e da cose brutte. Notevole la regia, che fa
del film un misto tra
Crash e Crossing Over.
Ancora più notevole il cast. Disconnect
fa fare pensieri
importanti, e ci ricorda che pensare è importante. (7)
cattivi vicini è già un mio nuovo cult!
RispondiEliminae locke fichissimo.
Immaginavo! Rogen che munge la Byrne entrerà negli annales :°D
EliminaSì, Locke splendido.
Alcuni titoli stazionano nella lista di cose da vedere (Disconnect, Noi 4, Un milioni di modi..) e il tuo parere positivo li fa di certo salire di posizione, altri credo li lascerò stare (Two Mothers, lo sconosciuto Some Velvet Morning e l'horror).
RispondiEliminaTra i visti, concordo su Lovelace, davvero troppo perfettino e poco coraggioso vista la storia che racconta, su Locke, come ti dissi, sono felicissima del tuo entusiasmo, un film che ancora mi emoziona e mi affascina!
ps: certo che Mr Ciak non ci va certo leggero nel numero delle visioni!
Mr Ciak guarda troppe cose e studia troppo poco. E' una persona orribile! :P
EliminaQuesta volta ne ho visti tre: Locke, Disconnect e Insidious 2. Sul primo come sai son rimasto un po' freddino, gli altri due mi son piaciuti abbastanza (sul 7 credo). Disconnect se avesse osato di più sul finale sarebbe stato ancora più interessante...
RispondiEliminaInsidious 2, per me, grossa delusione. Avevo amato il primo: interessantissimo. Il secondo svela troppo e, nel farlo, il mistero si fa fritto! Disconnect mi è piaciuto parecchio. L'ho visto a gennaio, mi sa, e il finale me lo ricordo molto aperto: non mi era dispiaciuto.
EliminaAllora, tra questi ho visto solo Insidius e Two mathers, piaciuti entrambi. Vorrei vedere Disconnet, un milione di modi, cattivi vicini e soprattutto Locke che mi incuriosisce parecchio. Hardy l'ho sempre trovato bravo, soprattutto in Lawless, adoro quel film. E poi come dicevi Locke tu mi fa pensare a Buried, altro film che ho apprezzato molto. Buon weekend.
RispondiEliminaAnche a me Buried è piaciuto tanto! Dovrei rivederlo, ma non penso di trovare la forza. Cupissimo e angosciante. Buon weekend a te!
EliminaQuesta volta non ne ho visto neanche uno ç_ç ma Locked e Un milione di modi per morire nel West li ho messi in lista ;)
RispondiEliminaQuesta settimana, per i film, mi sono data ai trashettoni, tra cui Hercules, quello in 3d col tipo di Twilight. Ammetto che un po' lo consiglio: non sono riuscita a smettere di ridere neanche per 10 secondi XD
Sì, ho visto qualcosina di sfuggita, mentre lo guardavano i miei. I dialoghi pseudo-poetici mi facevano morire :P
EliminaMi rendo conto che la maturità mi ha praticamente ibernata dentro casa. Non ne ho visto nemmeno uno :( Vado subito a recuperare!
RispondiEliminaCi sono passato anch'io!
EliminaTra tutti ho visto soltanto At Middleton, che devo dire mi ha sorpresa molto ... sarà a causa delle aspettative troppo basse?
RispondiEliminaProprio grazioso :)
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