Mi
fa male se piango. Devo
imparare a non dispiacermi delle cose.
Titolo:
La vendetta del diavolo. Horns
Autore:
Joe Hill
Editore:
Sperling & Kupfer
Numero
di pagine: 408
Prezzo:
€ 19,90
Sinossi:
Ignatius
Perrish ha passato tutta la notte tra alcol ed eccessi. Il mattino
dopo si sveglia con i postumi di una sbronza tremenda, un mal di
testa infernale... e un paio di corna che gli spuntano sulla fronte.
In un primo momento Ig pensa che siano un'allucinazione, o il
prodotto di una mente alterata dalla rabbia e dal dolore. Nell'ultimo
anno ha vissuto in un solitario purgatorio personale, dopo la morte
della sua amata, Merrin Williams, violentata e assassinata in
circostanze mai chiarite.…
La recensione
“Le
brutte cose lasciano un segno più profondo di quelle belle”.
Nonostante abbia spalle piccole e sporgenti - da sfogliatore
compulsivo di libri, non da prestante nuotatore olimpico – su
quegli spuntoni di ossa abbronzaticci tengo appollaiate due parti
segrete di me. Dicono di star comode, anche se in cima a un ragazzone
muscoloso starebbero meglio ancora. Sono magro e, sfortuna per loro,
non hanno nemmeno del morbido tessuto adiposo in cui sprofondare,
come in un eterno sofà di gommapiuma. Parlottano, suggeriscono,
bisbigliano. Mi mandano in confusione la testa con i loro litigi
vuoti a perdere: è da quando il mondo è stato popolato dalla prima
scimmia che nessuno ha la forza di prevalere sull'altro. Bene e male.
Angelo e diavolo. Li mostrano i cartoni animati che se le danno di
santa ragione, botte da orbi mentre i corpi dei loro legittimi
proprietari vengono scossi come colonne di pongo, da desideri carnali
o pii propositi di pace. Per un paio di giorni, questi due acerrimi e
simpatici avversari hanno avuto la stessa faccia. A distinguerli,
un'aureola di luce e un paio di corna a punta. Erano entrambi
Ignatius Parrish, di ritorno a casa dalla notte – e dalla sbronza –
più brutta della sua intera vita. Ed essersi fatto la pipì sui
piedi per ben due volte non è il peggio che gli sia capitato. La
prima, nel bosco in cui la sua ragazza è stata violentata e
massacrata selvaggiamente, ha provato a centrare la statuina di una
madonna dal sorriso ebete e tutti i bigliettini, pieni di banalità,
angioletti e cuoricini, che i cari viandanti hanno lasciato sul posto
in cui Merrin ha chiuso, per l'ultima volta, i suoi begli occhi
verdi. La seconda, nel bagno della sua nuova fiamma, con
l'alzabandiera mattutino e l'alcool che richiedeva contemporaneamente
alla sua testa di girare e ai suoi reni sottosforzo di smaltire tutto
quanto in una pisciata bestiale, aveva la tazza a portata di schizzo,
ma niente. Vedere il suo brutto ghigno allo specchio l'ha distratto e
il resto è storia: una chiazza giallastra e puzzolente sulle scarpe
zuppe. Ignatius Parrish – per gli amici, Ig o Iggy, come vi pare –
convive da un anno esatto con quelle occhiaie da paura, il pallore
delle guance, le calvizie incipienti che con il lutto poco hanno a che
fare. Piuttosto, sono nuove di zecca le corna dure, pulsanti e
febbricitanti che gli hanno bucato la pelle all'altezza della fronte.
Che male, e che brutte che sono! Gli altri le vedono e non le vedono.
Percepiscono il magico cambiamento in lui e hanno reazioni bizzarre.
Non fuggono via, urlanti, ma si rivelano a Ig come fossero libri
aperti. Confessano i loro peccati a quel Dio cornuto con la residenza
in Massachusetts e chiedono il permesso di peccare ancora. Per
favore, possiamo, vero? Far cattivi pensieri, sognare il sesso,
pianificare il delitto perfetto, dire tutta la verita e nient'altro
che la verità senza spiacevoli conseguenze? Possiamo, possiamo? Ig,
con l'imposizione delle mani, raccoglie le loro spregevoli
confessioni, spia il loro passato e conosce i loro pensieri blasfemi.
Confessioni di morte, passati di colpevolezza e gesti impuniti,
pensieri che parlano solo e soltano di lui. Di ciò che è stato, di
ciò che si presuppone abbia fatto - l'anno precedente. Uccidere la
sua anima gemella in una notte da lupi. La vendetta del diavolo è
un fulmine a ciel sereno. Una sorpresa imprevista. Io non me lo
aspettavo davvero così bello. L'avevo iniziato in ebook, così, per
provare. Il trailer del film, Horns,
mi aveva caricato e solleticato, dispettoso, con il germe
irresistibile della curiosità. L'ho iniziato in cucina, all'impiedi,
mentre qualcosa bolliva in pentola. Il pranzo si è bruciato. Io non
mi sono più seduto, io non l'ho messo più giù. Un incipit
accattivante, una trama imprevedibile, uno stile pieno e
coinvolgente. Provare un corno: è il caso di dirlo. Io dovevo
finirlo, adesso, e Joe Hill non era di certo un tipo in prova.
Passato, dalla panchina, alla serie A nell'arco di una partita.
Scoperto tanti anni fa, con La scatola a forma di cuore,
e dimenticato senza perché, nonostante un esordio carino, ma che
purtroppo non è restato. Hill: una collina. Fa una piccola ombra,
lui che è un monticello che vive all'ombra del Monte Bianco degli
autori americani: Stephen King. Padre e figlio che fanno lo stesso
mestiere. Difficile reggere l'odiato, ma ovvio paragone. Chi è più
bravo? King, che ha trenta, quaranti anni di esperienza di più, è
un re che non lascia il suo trono. Ma ha un'interessantissima progenie.
Eredi al trono che portano, nonostante lo pseudonimo, anche il suo
nome. Se non conoscessi la reale identità di Joe Hill, non potrei
che parlarne bene comunque. Parlerei, forse, meglio ancora, se
possibile, di questo giovane uomo che ha il talento, la fantasia e la
forza nel corredo genetico. In potenza, non ancora in atto, ma...
potenti. Sì, potenti. L'ombra del dubbio non c'è.
Direi che ha
letto, a occhi chiusi, tanto, ma tanto King, anche se fosse figlio di
un signor nessuno che fa il falegname; si fa il mazzo; porta la
pagnotta a casa con sudore, dignità, sudata dignità. Il suo terzo
romanzo è una storia a pezzi che mostra le infinite prospettive di
un delitto. Assolutamente diverso da come lo immaginavo, è
molto di più e molto di meno di un classico horror. Commedia
nerissima, con sprazzi di sangue e romanticismo, che contiene gli
spensierati ritratti dell'adolescenza propri solo e soltanto di
Stephen King. O di una puntata di Jackass.
Scorribande, prove di coraggio, riti di iniziazione. Un tacchino di
sei chili fatto saltato in aria, una corsa a rotta di collo su un
carrello della spesa, nudi come vermi, verso un fiume che luccica.
All'ombra di una fabbrica abbandonata.
All'ombra dell'infanzia, alla
porta dell'età adulta, la caduta in una fornace ardente di un
moderno Lucifero, gentile e generoso, che fu un bambino come gli
altri (solo con una passione smodata per le cravatte), un innamorato come
tanti (solo con un primo e ultimo grande amore), un povero diavolo
come coloro che hanno visto collassare il sogno (solo con un forcone
e un esercito di serpenti come servitori). La storia di tre amici per
la pelle e per la morte, e dei piani depravati dell'assassino
dall'occhio di vetro che condusse la deliziosa ed eterea Merrin
Williams sotto un albero di amarene. La storia, una tragedia
metropolitana in cinque atti, segue una linea precisa, ma la spezzano
parentesi e digressioni che fanno pensare, quasi, a un'antologia di
racconti da brivido. Dei protagonisti si dice un tanto che non è troppo: il diavolo sta nei dettagli. Di loro, infatti, conosci i ridicoli sogni ad occhi aperti che fanno, le
romantiche lettere d'addio in codice morse che si sono scambiati, i
pensieri vili e le metamorfosi alla Ovidio. Intensa, toccante, forte
la storia d'amore tra Ig e Merrin: una ragazza morta già a pagina
due, ma riesumata in modo sublime in flashback che ridanno colore
alle sue guance, respiro ai suoi polmoni, scintilla ai suoi capelli
di fuoco. Vivono un dramma della gelosia alla Otello,
con un cattivo sadico, calcolatore e bieco che si nutre di illusioni
riflesse. Lee –
amico, confidente, salvatore – è lo Iago dei loro incubi. La
vendetta del diavolo è la
tragicomica esperienza di un tizio che va a dormire uomo e si sveglia
demone, per via di case sull'albero profanate con i gemiti del sesso,
statuine rovesciate, madonnine innaffiate e altre cose turpi. Un valgelo apocrifo acuto,
eloquente e vagamente blasfemo di Giuda ballerini, figli che uccidono
le madri, passioni che fanno male più dell'inferno, autori dalle
voci sempre più riconoscibili. Joe Hill, grande affabulatore che non
è altro, ha un'anima poetica, dura: rock. Le frasi stordiscono come
schitarrate, gli arbusti sussultano e i frutti precipitano dai rami.
Le mele non cadono lontane dagli alberi. Il suo Satana – riscritto
da zero - diverte, emoziona e non fa paura. Ci obbliga ad essere
egoisti. Ad amare prima noi stessi che gli altri, perché siamo la cosa più
importante che abbiamo. Lezione di vita poco cristiana e molto umana
che ci fa mettere in punta di pieda, sporgerci un po' e dargli un
bacio sulla fronte. Proprio tra le corna a punta. “Il
modo migliore per pareggiare i conti con qualcuno è vederlo nello
specchio retrovisore mentre vai verso qualcosa di meglio. E tu meriti
qualcosa di meglio.”
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Jace Everett – Bad Things
mi ispira parecchio! poi dovrebbe uscire anche il film con Daniel Radcliffe come protagonista.. un motivo in più per leggerlo!
RispondiEliminaSì sì, ad Ottobre, in America. Da noi, probabilmente, tra qualche secolo, ma confido nei sottotitoli ;) Mi piace il cast - non ho pregiudizi di nessun tipo su Radcliffe, e poi ci sono Juno Temple e Joe Anderson, da Across The Universe - e il regista mi piace dai tempi di Alta tensione.
EliminaLo voglio, lo voglio, lo voglio leggere assolutamente, e idem dicasi per "La scatola a forma di cuore"! *__* ma davvero sta per uscire il film? e io che non ne sapevo niente.. Ma in che mondo parallelo avrò vissuto, negli ultimi mesi?! XD ps: lo studio come sta andando, Mik, tutto a posto? :)
RispondiEliminaE' la sessione estiva, Sophie! Sei giustificata!
EliminaSì, ho dato l'ultimo esame il 18 Luglio - Storia del Teatro Inglese - e ne ho due a settembre. Che sono un po', ma voglio raggiungere questi benedetti 60 cfu ^^
Mi incuriosisce parecchio qst libro e poi sapere che ci sarà il film ancora di più. Premetto che Radcliff a pelle mi dà i nervi, ma che ne sò, magari vederlo in un ruolo diverso da Potter me lo farà digerire di più.
RispondiEliminaIo l'ho visto in parecchi ruoli diversi - da Dicember Boys a Kill your darlings, da The Woman in black a Appunti di un giovane medico - e se ben diretto mi sembra potenzialmente molto bravo. Quello di Ig è senz'altro un gran bel ruolo da protagonista.
EliminaKill your darlings devo vederlo, appena ho tempo e anche woman in black mi incuriosisce.
EliminaKill your darling è molto bello. Meno l'altro ;)
EliminaVorrei leggerlo, anche se allo stesso tempo mi spaventa. Dici che avrei problemi a leggerlo al buio, di notte? Sono un po' suggestionabile XD
RispondiEliminaDaniel l'ho visto anch'io in The Woman in black e in Appunti di un giovane medico e mi è piaciuto in entrambi i ruoli.
Come film The Woman in black mi è piaciuto così tanto (mi ha ricordato Harry Potter per alcune inquadrature) che ne ho voluto fortemente il libro.
L'ho letto ed apprezzato, la scrittura di Susan Hill è davvero affascinante e ti aiuta ad immergerti totalmente nella storia.
Come sceneggiatura (le storie sono un po' di verse) continuo però a preferire il rifacimento cinematografico, che ho trovato più appassionante.
A me, purtroppo, non è piaciuto granchè. No, il libro non è assolutamente un horror. Lo dicevo da qualche parte. Leggilo tranquillamente :)
EliminaAnche io ne sapevo pochino: avevo letto del film, ma avevo sempre etichettato Joe Hill come una cosa di cui occuparmi un domani, semmai. Mi sa che ho sbagliato in pieno. Vado a farmi sangue acido vedendo quanto costa l'ebook, va.
RispondiEliminaEcco, ho fatto. Pellamiseria.
Un furto. Sì.
EliminaQuando l'ho letto (santo cielo, quanti anni sono passati?) ho adorato, davvero adorato "La scatola a forma di cuore", quindi non vedo l'ora di leggere di leggere "La vendetta del diavolo". So già che lo amerò molto di più degli ultimi romanzi che ho letto del Re (Joyland e Colorado Kid).
RispondiEliminaIo ho amato troppo anche Joyland. Mi ha emozionatissimo.
EliminaIo non vedo l'ora di leggerlo :) Mi sono innamorata della scrittura di Joe Hill attraverso un suo racconto (un prosimetro, niente di meno! Una meraviglia) e ora voglio capire se la magia continuerà anche sulla lunga distanza, per così dire. La tua recensione (fantastica, tra le altre cose) mi dà ottime sensazioni a riguardo ;)
RispondiEliminaGrazie, Cami ^^ Mi devo informare su questo racconto. Mi viene in mente, adesso, solo uno scritto insieme a Stephen King, ma non credo sia quello. Vado a vedere subito ;)
EliminaCredi bene, non lo è :) È un racconto della raccolta "Stories", curata da Neil Gaiman e Al Sarrantonio. Tra l'altro, è esattamente l'ultimo del libro - una chiusura col botto :)
EliminaLo voglio troppo! Ma lo voglio vero, lo voglio di carta, lo voglio tra le mani!
RispondiEliminaScommetto che, quando uscirà il film, la ristampa sarà assicurata u.u
EliminaMe l'ero proprio persa questa review (?) o meglio, forse l'ho bellamente snobbata pensando da cover e titolo che non potesse essere il mio genere... e ora? Ora nel giro di una mezz'ora dopo aver visto il trailer e letto queste tue parole... mi è venuta la fissa XD lo voglio leggere tipo subito *__*
RispondiEliminaChe dici, potrebbe piacermi? Io ho una buonissima sensazione U_U
Ma forse eri in vacanza, al tempo. :-D
EliminaSo che tu non ami particolarmente le digressioni e i giri di parole e Joe Hill è un tipo di quelli chiacchieroni chiacchieroni. Però la storia, come la racconta lui, secondo me è molto bella. Nel film non è da meno, ma qualcosian la perde, soprattutto nel finale. E' da provare, secondo me. Magari in rete ci sono le prime pagine: da lì già si capisce tanto. :)
Michele non so come mai ma mi arrivano le notifiche dei commenti al tuo blog oggi x°°°D
EliminaCmq ne approfitto per intromettermi.
Denise io leggo un sacco di primi capitoli giusto per farmi una mezza idea e questo in particolare l'ho trovato davvero d'impatto. Sai quando senti che un libro è partito con il piede giusto? Ecco :)
Uh è vero che ero in vacanza °^° hai fatto tu prima a ricordartene di me X°D
EliminaSilvia cadi a fagiolo (?) perché negli ultimi quando sono indecisa sui libri mi scarico gli estratti sul kindle direttamente su Amazon U.U è proprio un'abitudine che ho preso di recente! A breve scarico anche questo :D
Anche se a dirla tutta sono un po' disperata (?) perché su Libraccio e su CVL non ce n'è traccia... e nuovo costa un patrimonio XD uff!
L'ho letto per vedere il film e... beh... è stata davvero una bella sorpresa. Non un capolavoro ma una storia interessante raccontata da una voce decisamente irriverente e talentuosa.
RispondiEliminaIl film non è malaccio ma, come spesso accade, non vale manco un quarto...
Dell'autore ne sto leggendo un altro e ti confermo che è un grande. Sembra il papà dei tempi che furono. Bravissimo, davvero.
EliminaIl film non mi è dispiaciuto, ma la scena finale è atroce, mentre quella del libro non l'ho ancora scordata
Finito. WOW.
RispondiEliminaBello bello bello.
Ciao, ho scoperto l'esistenzaq da poco di questo libro, ma è introvabile. Il cartaceo ha quotazioni assurde e l'ebook sembra non essere mai stato prodotto... qualche suggerimento ?
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