Il
nostro doveva essere l'amore di una vita.
Autrice:
Alma Katsu
Editore:
Longanesi
Numero
di pagine: 442
Sinossi:
È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella
neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri
dal confine canadese. È notte e la foresta ghiacciata pare
sussurrare nell'oscurità. Luke, giovane medico di turno al pronto
soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall'apparente età di
diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e
chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena
ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny
e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell'uomo perché
era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare.
Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il
petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per
sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre
confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny
è immortale e ha più di duecento anni. Il suo è il racconto di una
donna travolta da un amore torbido, appassionato e mai ricambiato
abbastanza. È il racconto di un uomo ossessionato dalla bellezza e
dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione
fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile
prezzo da pagare in cambio della vita eterna.
La recensione
Grazie alla gentile Longanesi, la mia copia autografata!! |
Vedete,
mi piace pensare che questo romanzo e la sua fantastica autrice siano
stati il portafortuna di questo blog. Tutto è cominciato con
un'intervista (qui) quando Diario di una dipendenza aveva
appena qualche settimana di vita, e la gentilezza di Alma mi ha
riempito di fiducia in momenti in cui ero un po' incerto del mio
lavoro. Io, timidissimo e pieno di dubbi, mi sono sentito per la
prima volta intraprendente e risoluto. Potente.
All'inizio,
nel giudicare il romanzo, avevo il timore di imbattermi nell'ennesimo
urban fantasy, in cui l'aura dark e sensuale che la sinossi
prometteva era soltanto una cortina per nascondere triangoli amorosi
e dilemmi adolescenziali. Sono bastate appena sessanta pagine, però,
per smentirmi e indurmi ad aspettare. Con minuziose descrizioni
storiche, intrighi da perderci il sonno e una disturbante violenza di
fondo, non era il libro che avrei voluto trovare sul mio comodino
dopo stressanti pomeriggi in compagnia di attempati filosofi e noiose
versioni. Ho deciso di conservarlo per l'estate, quando il maggiore
tempo libero mi avrebbe concesso un'immersione senza pause in queste
onde oscure spennellate di passione e drammi. Uno stagno gelato da
guadare così, senza respiro. Il fuoco gelido dell'acqua a spaccarci
le ossa, secoli di eternità e lussuria a rinsaldarle. E, infine,
l'amore.
Non motore del mondo, ma benzina per l'anima e tossina per
il cuore. Un amore a cui piace definirsi tale, ma che è eroina
sputata in vena. Pericoloso, sbagliato, senza freni e vie d'uscita.
Una dipendenza per sempre, che intreccia intrighi e sensuali
corteggiamenti a un passo di danza dal cancello del giardino del bene
e del male.
Quello
dell'autrice è un esordio sorprendente ed esemplare, caratterizzato
da una scrittura elegante e imperiosa e da una perfezione formale
ottenuta grazie a una stesura durata lunghi anni e da un'ordinata
concatenazione di eventi che, sebbene mai schematica e concisa,
risulta congegnata con mano abile e attenta, in grado sia di mettere
sulla bilancia i secoli e gli avvenimenti, sia di mescolare le carte
in tavola in giochi di prestigio che promettono di svelare il futuro
scritto nelle nostre stelle, di intrecciare punti di vista e voci con
esotici accenti stranieri e oscure storie di stregoneria e sesso alle
spalle e di cambiare tempi verbali e punti di vista con inaudita
scaltrezza.
Una forma dominata e purificata da qualsiasi eccesso e
una raffinatezza che si respira in ogni momento rendono sopportabili
scene raggelanti ed esplicite, altrimenti difficili da digerire, e si
ha l'impressione di sporcarsi del fango della corruzione e del sangue
delle torture, pur vedendo solo le ombre riflesse delle sevizie
inumane di cui sono vittima la protagonista Lanny e un più giovane
Adair. La penna della Katsu coglie il lento scorrere degli spruzzi di
sangue sulla nuda pietra, il rumore di urla che vengono soffocate da
mani brutali, l'odore della paura e lo stridere di rancore che
combatte rancore.
Pochi e dolorosi dettagli in grado di dipingere
interi scenari di degrado e di nutrire le nostre paure più nascoste.
La violenza viene appena accennata, ma il risultato è un boato che
ti scuote nel profondo, disturbandoti a lungo e rendendo macigni
diversi tratti del romanzo. Pillole amare che non vogliono e non
possono essere mandate giù da una cucchiaiata di miele. In
Immortal non c'è zucchero, non
c'è speranza, non c'è pace. E' una corsa continua scandita da un
bisogno di bellezza e di possesso che affoga nel sangue del tempo la
bontà dell'uomo e tutto l'amore di questo mondo.
E' la storia di un
patto con il diavolo che consiglio a lettori maturi e con un'ampia
visione del grottesco circo che è lo scrigno dei sentimenti umani.
Un vaso di Pandora con tanti mostri e solo con qualche sporadico
momento di meritata felicità. I media internazionali hanno
paragonato la trilogia in questione alla celebre saga di Stephanie
Meyer, ma, mentre scrivo, gettando un occhio a quei quattro volumi
che continuano ad avere un posto d'eccezione sul mio scaffale, mi
sento di dissentire a pieni polmoni. Avendo diciott'anni, non posso
davvero indossare i panni del lettore più navigato, ma, da persona
che a suo tempo apprezzò notevolmente Twilight,
mi sento di sconsigliare Immortal a
coloro che cercano una fiaba di sentimenti universali e ricca di
tutti quei valori adolescenziali che continuano a rendere Edward e
Bella i protagonisti di uno dei best-seller più amati. Le rispettive
autrici hanno stili diversi e intenti diversi. Una ci mostra
l'immortalità come un eterno sodalizio di anime e come un lieto fine
perpetuo, l'altra dà vita a un lungo racconto in cui sono il furore
e l'ambizione a non morire mai. Una firma una fiaba in cui il principe
che sveglia Biancaneve ha i denti affilati, l'altra mostra cosa
sarebbe accaduto se le protagoniste di Madame Bovary
e Follia avessero
avuto un'eternità di passione davanti. Niente avrebbe dato sollievo
alle loro esistenze, nemmeno la morte, e sarebbero finite per essere
schiave di ciò che un tempo aveva rappresentato una consolatoria
felicità. Il telefono non avrebbe suonato per secoli, gli amanti
sarebbero fuggiti e ritornati al ritmo delle mode che cambiano.
Uccelli in gabbia in attesa delle attenzioni di un padrone che,
presto, arriverà. O forse no. Immortal
è una storia di pena eterna, nella quale la pelle dei protagonisti
rimargina come per magia, ma in cui il cuore continua a ferire con i
suoi cocci rotti. Una congerie di avvenimenti, personaggi, impulsi e
bassi istinti che, delineata con perizia chirurgica, potrebbe
sembrare una versione fantasy dell'Amore dei tempi del
colera, vivificata dallo stile
suadente e cupo di una novella Anna Rice.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Madonna – Frozen
Adoro leggere le tue recensioni! E mi piace troppo l'idea del consiglio musicale! ;)
RispondiElimina*.* bellissima recensione, Mik! E penso che tu abbia trovato il modo giusto di giustificarti :D
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto, cosa ti avevo detto?! E ora si aspetta il seguito :)
ps ma sai che Frozen la trovo proprio appropriata?
Per me invece non è ancora arrivato il momento di riprendere in mano questo romanzo, l'ho iniziato a fine febbraio ma l'ho abbandonato quando sono arrivata a metà e da allora non l'ho più ripreso. Non è stata colpa della storia ma probabilmente non ero in un periodo adatto per un romanzo così fitto e minuzioso. Spero di riuscire a terminarlo prima o poi!
RispondiEliminaOgni volta che leggo una tua recensione, mi chiedo.... ma se il tuo "involucro esterno" vanta appena 18 anni.... la tua materia grigia ha attraversato secoli di letteratura? Se a 18 anni scrivi così, a 40 sono convinta che il tuo nome sarà sulla bocca di tutti...
RispondiEliminaSei troppo forte...
*___* Ti ringrazio tantissimo! Credimi se ti dico che la mia faccia, in questo momento, è fucsia ed è esattamente uguale allo smile qui a fianco!
EliminaMa non sapevo fosse una trilogia....ma uff....non esistono più gli autoconclusivi??? Vabbè....è tanto che voglio leggerlo....e ora sono anche più convinta XD
RispondiEliminaQuesto libro c'è l'ho nel pc ma ancora non mi ispira tanto da iniziarlo a leggere anche se la tua recensione mi ha messo una certa curiosità ^^ complimenti per la bellissima recensione :)
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