Ciao
ragazzi, come state? Mi accorgo che la normalità è
tornata dal chiacchiericcio che questa mattina sento fuori. Da casa
vedo la stazione degli autobus e, dai paeselli circostanti, uno sciamare di ragazzi impressionante. Per chi fosse
tornato a scuola, allora, un grande, grande in bocca al lupo;
pensavate li facesse solo Gianni Morandi? Per gli
altri, o almeno per me, la normalità sono lezioni sempre più vicine
e la Autunnale. Sto preparando l'ultimo esame del secondo anno e, prossimamente, notorete la cosa anche voi: commenti brevi, probabilmente, per letture semplici e
veloci. Si parte già da oggi con due novità che non mi hanno
rubato molto tempo; il primo – atteso caso editoriale – non è
quel che sembra; il secondo – primo volume di una duologia – è invece proprio come sembra e, quando non c'è voglia di impegnarsi, va anche bene
cosi. Per entrambi, devo ringraziare gli uffici stampa.
Titolo:
Prometto di sbagliare
Ps.
Ricordate, sì, che domani è l'ultimo giorno per votarmi ai
Macchianera?
Autore:
Pedro Chagas Freitas
Editore:
Garzanti
Numero
di pagine: 399
Prezzo:
€ 16,90
La recensione: Mi affido alla recensioni brevi quando il libro è
semplice e carino e una parola di troppo potrebbe togliere le poche
sorprese a un lettore interessato. O, come in questo caso, quando il
romanzo non è un romanzo e la recensione non può essere una
recensione. Dopo una raccolta di racconti fantascientifici – del
tipo che non apprezzo, purtroppo, e non sono in grado di giudicare –,
quest'anno la storia si ripete con Prometto di sbagliare: il
caso editoriale che, dalla vicina Spagna, si attendeva dalla scorsa
primavera. Prima di leggerlo, un'intera estate in mezzo e qualche
estratto, in rete, che incuriosiva. Si parlava, infatti, dell'esordio
di successo di Pedro Chagas Freitas, ma nessuno sapeva di cosa
parlasse, paradossalmente. Risponderò, dunque, alla domanda che mi
facevo anch'io e che, forse, vi siete fatti almeno una volta anche
voi, incrociandolo in libreria: qual è il fulcro di questo volume
che, a suo favore, ha una copertina stupenda e tanta pubblicità?
Nella sinossi, cenni alla storia di due vecchi amanti che, in un bar,
s'incontrano e si scoprono ancora innamorati. Prometto di
sbagliare racconta la loro, di storia, e non solo. Ogni vicenda
non si protrae per più di qualche pagina e cercare il filo che le
lega, più o meno invano, è la missione di un lettore che si
aspettava altro. Il punto è che, per quanto oneste e ben formulate,
le vicende – raccontate da traditori e traditi, uomini e donne,
bambini e adulti, compagni felici e partner scontenti –
costituiscono scene autosufficienti. Spesso molto emozionanti, con la
passione a nudo e i sentimenti esposti nella loro ambiguità, ma
adatte – con gli aforismi e l'amore percepito a 360° gradi – a chi apprezza una prosa poetica e l'arte dell'indugiare,
del tergiversare. Io, lettore istintivo e materiale, non saprei come
leggerlo, se non inserendolo tra un romanzo e l'altro, in cerca di
respiro. Un racconto d'amore al giorno avrà i suoi benefici? Commentato in una rubrica che nel nome ha le pillole, Prometto
di sbagliare non è di certo una pillola amara, anche se c'è chi
al dolce dichiararsi preferisce pur sempre - come me, ad esempio - il gusto agrodolce dell'inconfessato.
Autrice:
Jenny Han
Editore:
Piemme Freeway
Numero
di pagine: 365
Prezzo:
€ 16,00
Il
mio voto: ★★★
La
recensione: Lara Jean ha
sedici anni e ha creduto di amare cinque ragazzi. Niente di significativo, anche se ha custodito le lettere d'addio che ha scritto loro,
quando il cuore le faceva male ed era in vena di struggimento. Non le
ha mai spedite. Finché, un giorno, il suo nascondiglio segreto viene violato e
ogni lettera arriva al destinatario. Dopo la trilogia iniziata
con L'estate nei tuoi occhi, Jenny Han, per metà coreana e vintage come il suo alter ego, torna in libreria con Tutte le volte che ho
scritto ti amo. Dalla sua, una copertina fresca e
una sinossi che promette una spassosa commedia degli equivoci. Cosa
succederebbe se le persone per cui hai sospirato in segreto
si presentassero tutte alla tua porta? In realtà, pur
con uno stile lieve e un'ironia che non guasta, questo young adult è
nel classico triangolo amoroso che andrà a parare: dei cinque ragazzi –
tra chi si è trasferito altrove e chi ha fatto outing – soltanto
due si presentano da Lara Jean per avere spiegazioni. Peter,
belloccio ma autoironico, legato alla protagonista da un'amicizia smarrita; Josh, il vicino di
casa un po' nerd, fresco ex ragazzo della maggiore delle sorelle
Song. Per togliersi dalla testa il secondo, che ama ancora ma non può
avere, formare perciò una coppia per finta con il primo, che per
tutto il tempo vorrà attirare le gelosie di una sua passata fiamma. Nonostante un'idea dal vago potenziale
destinata a un risaputo sviluppo - pensavo, prima di leggerlo, a una
versione politicamente corretta della comedy Scrotal Recall -, la Han non stufa e raramente fa sollevare gli
occhi al cielo. Perché il suo romanzo è
disimpegnato e leggero come un The Duff; per nulla melodrammatico. Non si prende sul
serio, e tra una protagonista dalle famiglia ingombrante e due pretendenti per cui si fa
ugualmente il tifo, la lettura scorre via in un giorno e risulta più piacevole del previsto – pace fatta, certo, con l'imbattersi in un poligono amoroso
(anche se un po' diverso) e una traduzione frettolosa.
Peccato allora per il finale aperto; leggo che la storia degli amori di Lara
Jean è stata divisa in due libri, e dico che spreco;
con qualche pagina in più e una struttura diversa, sarebbe stata a
pennello in un romanzo solo. Di quelli divertenti,
rilassanti, da ombrellone, che ora che è autunno e sei sotto esame ti fanno
rimpiangere la maledettissima distanza dal mare.
Quindi alla fine avevo ragione e "Prometto di sbagliare" è un bluff colossale?
RispondiEliminaDipende da cosa intendi per bluff. Un po' sì, comunque.
EliminaE' una specie di manuale d'amore e, nella mia indelicatezza, non so sinceramente cosa farmene.
Ok mi hai tolto ogni dubbio su entrambi i romanzi. Passerò a qualcosa di più incisivo..
RispondiEliminaL'incisività non è il loro forte, ma - soprattutto il secondo - si leggono.
EliminaIl primo è già sullo scaffale della mia libreria quindi ormai un'opportunità dovrò dargliela, il secondo lo scarto direttamente! ;)
RispondiEliminaEh, però mi sa che ci andavi meglio col secondo, sai? :)
EliminaNooo...davvero? E' la mia prossima lettura e ti confesso che mi aspettavo molto...
RispondiEliminaPer il secondo ad essere sincera l'ho sorvolato quando cercavo anteprime di questo mese...
Io non sapevo bene cosa aspettarmi, invece, Debora.
EliminaNon dispiace affatto, ma non è quel che sembra.
Per gli amanti del genere, insomma, e dell'aforisma facile.
P.S. In bocca al lupo per l'esame!
RispondiEliminaAh, non avevo letto!
EliminaCrepi il lupo, grazie :)
Tutte le volte che ho scritto ti amo lo leggerò, anche se odio quando un autoconclusivo lo devono rendere per forza una duologia -_- La traduzione è così male? :(
RispondiEliminaNo, però qualche refuso - anche bello grosso - l'ho notato. :)
EliminaAh ok, allora, purtroppo, ho letto di peggio. Ormai i fastidio refusi ci sono ovunque, cose che pensi ma come cavolo avete fatto a non notarli -_-
EliminaSì, ho letto di peggio anch'io. Peccato, perché basterebbe una seconda lettura.
EliminaLa Piemme non fa questi errori, di solito; avrà avuto fretta di pubblicare. ;)
non so perché ma diffidavo già del libro di Freitas, troppe citazioni ed estratti mi avevano messo in allarme :/ tu hai confermato l'opinione che mi ero fatta, passo senza rancori :)
RispondiEliminaAvevi capito tutto, effettivamente. :)
EliminaAspettative per Prometto di sbagliare dopo questa recensione: raso terra.
RispondiEliminaNon fa per me, credo proprio che me ne terrò alla larga. È un vero peccato perchè la cover mi piaceva molto, ma d'altra parte è proprio vero che un libro non si giudica mai dalla copertina.
Mi butterò su qualche altro titolo, considerando che settembre mi ha regalato una wl chilometrica.
Tutto sommato è un sollievo avere un libro in meno da comprare! XD
Hai ragione! Settembre è un guaio: troppo da leggere e troppo poco tempo.
EliminaAvevo iniziato a leggere l'anteprima di quello della garzanti ma.. boh.
RispondiEliminaL'ho trovato confusionario e incomprensibile. Non sono neanche riuscita a finire di leggerla a dirla tutta XD
Ahahahah, evidentemente non faceva proprio per te.
EliminaA me non dispiace lo stile dell'autore, ma alla narrativa... anti narrativa non sono abituato, ecco. :)
Il libro della Han volevo già leggerlo e sei riuscito a mettermi ancor più curiosità...del resto l'ho sempre saputo che hai un dono con le parole u.u Bravo Mik!
RispondiEliminaGrazie mille, Gio!
EliminaMolto carino il libro della Han, ma concordo, sarebbe stato decisamente meglio aggiungere qualche capitolo e lasciare la storia così com'era. Il seguito è stato del tutto inutile, e mi ha ricordato fin troppo l'altra serie dell'autrice, che non mi è piaciuta per niente xD
RispondiEliminaImmaginavo. Magari, mi faccio dire un po' di cose da te, così me lo evito. :-D
EliminaPrometto di sbagliare non mi ispira nemmeno un po', passo con decisione dopo questa tua conferma ;-)
RispondiEliminaIo non volevo neanche sconsigliarvelo, eh. Semplicemente spiegarvi cos'è e cosa non è, per evitare equivoci spiacevoli. :)
EliminaUhm mi hai dato la conferma che posso tranquillamente evitare di leggere il romanzo della Han senza sentirmi in colpa u.u
RispondiEliminaIo l'ho trovato carino, in realtà, ma non ti perdi niente, no. :)
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