Stagione I
Sono
intollerante al cinecomic. La mia presa di posizione non è dettata
da un particolare snobismo – perché guardo la peggiore
immondizia, e me la faccio anche piacere – ma dal fatto che due ore
e venti in compagnia di robot, inseguimenti di macchine volanti, eroi
che giocano a farsi i simpatici a tutti i costi io non le passo. Il
nuovo The Avengers, tipo,
non l'ho visto e non lo voglio vedere. Ma ci ho provato. Ho
provato invano a guardare le serie CW – con Arrow che
posta più foto a petto nudo di Mariano Di Vaio, professione fashion
blogger – e anche Gotham,
che avevo atteso eppure avevo mollato dopo poco, per colpa di attori
cani e svolte senza mordente. O il supereroe si copre di ridicolo,
recitando – anzi, volando – sopra tutte le righe del pentagramma,
o si veste di serietà annoiandomi, se possibile, anche di più.
Perché la trilogia di Nolan ha fatto storia, ma io l'ho vista in
comode rade mensili e non la rivedrei a cuor leggero. Non è colpa
mia, sono i fumetti al cinema a non riuscire a trovare una via di
mezzo, un compromesso. Come ogni bambino felice, infatti, anch'io ho
avuto i costumi di carnevale di Batman e
Spiderman ai miei
tempi e, quando in
videoteca era arrivato il dimenticabilissimo Daredevil,
tanto avevo fatto, tanto avevo detto, ero riuscito a farmi regalare
il cartonato dell'eroe dalla proprietaria. A nove anni, nonostante
capissi che non era un granché, il film di Johnson mi piaciucchiava;
da allora non oso riguardarlo, ma il cartonato in cima al letto a
castello guai a chi lo dà via! Ampia premessa per dirvi che la
storia Marvel più coinvolgente arriva dalla tv, targata Netflix, e a
sorpresa si candida a essere una delle rivelazioni dell'anno. La vita
di Matt Murdock – cieco, avvocato, uomo dai mille segreti –
diventa un tostissimo crime in tredici puntate, in cui non mancano le
implicazioni politiche e le guerriglie urbane del Cavaliere
Oscuro, né leggeri tocchi di
comicità. Impegnato in tribunale e gentile nei modi, Murdock crede
in Dio e nella Giustizia: non uccide, difende solo gli innocenti. Ma
ha il nome di un diavolo e, quando è notte, scende in strada a
rimediare agli sbagli dei giudici, nella Hell's Kitchen che l'ha
visto crescere – quando lui, invece, non vedeva che il nero – e
che ospita, incurante delle vittime, una cruenta faida tra russi e
giapponesi, mentre nell'ombra qualcuno trama. Il convincente Charlie
Cox – attore britannico visto in Stardust e
nella Teoria del tutto
– ha la faccia da bravo ragazzo, il sorriso gentile e trasmette
fiducia ineguagliabile: lotta come un boxeur (e quante ne prende?) e,
quando non sfida la malavita, probabilmente salva gatti sugli alberi
e aiuta le nonnine con la spesa. Come a Peter Parker, gli si vuole
subito bene. Al suo fianco, il fedele Elden Henson – un Foggy che
strappa qualche risata senza diventare macchietta –; una Deborah
Ann Woll bella in modo assurdo, nelle vesti della spregiudicata
segretaria che, contro i luoghi comuni e le canzonette di Venditti,
non si innamora degli avvocati; una Rosario Dawson, nome di grido e
ruolo piccolo, en passant. E' però il Kingpin del solidissimo
Vincent D'Onofrio, caratterista impareggiabile, a stupire, in un
serial atipico perché gli eroi sanguinano, i comprimari smuovono
acque torbide e i cattivi s'innamorano: dicono sia il villain meglio
scritto nelle trasposizioni della Marvel, e non stento a crederci. E
non dovrei stupirmi di come la televisione, ancora una volta, metta
al tappeto il cinema. Daredevil
è un film lungo tredici ore: alta qualità, dialoghi corposi,
momenti spettacolari che non vivono di soli effetti speciali. Quella
New York criminale è spaventosa e il superpotere vero lo detiene chi
è alla macchina da presa, insieme agli sceneggiatori: tra le scene
memorabili, il magistrale piano sequenza del secondo episodio, cinque
minuti in puro stile Old Boy;
una delle ultime sequenze, coi rallenty d'effetto e Nessun
Dorma. I produttori dei premiati
House of Cards e Orange
is the new black mi sbattono in
faccia flashback appaganti, sottotrame realistiche, attori davvero
capaci e non per forza allergici alle loro T-Shirt, ritmi intensi e
copioni intelligenti che danno serietà a un genere su cui, di
solito, sparo a zero. Daredevil ha
però un'armatura resistente, l'agilità per schivare proiettili di
sarcasmo, la possibilità di difendersi – e di convincere –
soprattutto a suon di parole. Anche se i calci rotanti, okay, hanno sempre
la loro importanza. (8)
Stagione I
Il
mondo è finito, completamente annientato da un misterioso virus che
ha reso le strade deserte, le fonti di sostentamento scarse e Phil
Miller, solitario nullafacente a tempo pieno, l'ultimo uomo sulla
terra. Come ammazzare il tempo, se non si hanno contatti con un'altra
persona e intorno non c'è che il deserto? Si vive passo dopo passo,
e di piccole cose. Saccheggiare le case dei personaggi famosi,
cambiare villa una volta a settimana, prendere ricchi regali presso
musei blindati: ecco spiegati gli Oscar sul comodino, gli indirizzi
instabili, i Van Gogh in salotto e i Monet nel bagno di servizio.
Bella vita, la vita del superstite. Dopo quarant'anni da eterno
subordinato, essere re del proprio mondo. Ma le refurtive non ti
scaldano, di notte, e i palloni bucati, checché ne dica il Wilson di
Cast Away, hanno la fissa delle conversazioni a senso unico.
Il pensiero vaga. E se Adamo trovasse la sua Eva, per ripopolare il
cosmo? E se Eva fosse più un incubo che un sogno erotico? The
Last Man On Earth, tra le serie
comedy più attese, arriva puntuale e non delude. Venti minuti
originali, divertentissimi, leggeri, ma legati – episodio dopo
episodio – dal filo doppio che alle altre sitcom manca. Bisogna
procedere nell'ordine corretto, non bisogna saltare nessun
appuntamento e, soprattutto, è consigliabile non perdersi il finale
che, dopo qualche piccolo momento no, ti congeda con un gran
bell'arrivederci e un'immagine significativa. Parte col botto,
patisce un po' il fattore monotonia, ma occhio che trova la sua straa.
Pensato e interpretato dall'ottimo Will Forte di Nebraska,
è la parodia per eccellenza del genere survival, con colpi di scena
annessi e un cast in fase di ampliamento. Da one man show, come da
premessa, The Last Man On Earth si
fa poi surreale e popoloso, in una Tucson caput mundi e in un mondo,
piccolo come dicono i proverbi, in cui gira e rigira si rivedono
vecchie facce. Tutte le strade portano a Phil Miller. E la
convivenza sognata, in mezzo ai miraggi della solitudine, diventa un
mezzo inferno. Troppo tardi, allora, per rimangiarsi il desiderio
espresso durante l'apocalisse e fare scomparire in uno schiocco di
dita compagni di avventura inopportuni, triangoli amorosi, rivalità
e gelosie da reality show? Si stava meglio quando si stava peggio...
Ce lo chiediamo anche noi, insieme a quello sfortunato antieroe
passato velocemente da leggenda ad appestato, in tredici puntate che
hanno l'umorismo giusto, personaggi dinamici e un'insolita marcia in
più. (7)
Stagione II
Difficili
i rapporti madre-figlia. Dove sta scritto che sia necessario per
forza volersi bene? Duro, soprattutto, essere membro della
strampalata famiglia di Christy: cameriera di mezz'età che avevamo
conosciuto – l'anno scorso – mentre condivideva un piccolo
appartamento con la figlia, adolescente in dolce (ma mica tanto)
attesa; il figlio, bambino invadente e geniale; soprattutto, la mamma
Bonnie. Mela marcia che saltella da una clinica di recupero a
un'altra e, tra un saltello e l'altro, arriva alla porta di casa tua
e risulta impossibile schiodarla dal sofà. In mezzo a sitcom
simpatiche e disimpegnate, che erano durate giusto Natale e Santo
Stefano, Mom aveva avuto la
meglio. Nell'arco dei soliti ventidue episodi – molti, che però
spezzettati e mandati in onda una volta sì e cento no, a causa di
pause continue, rendono poco – la piccola serie della CBS si
conferma un onesto intrattenimento: divertente, nonostante le
tragiche risate registrate in sottondo, e quotidiano. Perché si
ride, ma ci sono note aspre che in una produzione così rilassata
fanno entrare, a periodi alterni, la riflessione. Vite che non sono
rose e fiori, una crisi dell'economia e dei sentimenti assai
familiare, l'instabilità di due donne di generazioni diverse che non
sempre riescono in quello che fanno, ma almeno ci provano. Alle loro
spalle, una famiglia che è piaga e benedizione insieme. Cambia poco
– i toni sono quelli che già conosciamo – ma cambia, allo stesso
tempo, tutto. La ricerca di un nuovo posto in cui vivere, una
promozione per la figlia e una professione onesta per una mamma
disonesta, qualche personaggio che muore e qualcuno che guarisce,
dipendenze in cui ricadere con umana imperfezione, su uno sfondo che
cambia insieme a un cast che si allarga. Nuovo ingresso Jaimie
Pressly, ricca e svampita ereditiera da spremere come un limore, e un
Gesù “da allucinazioni” che non alza la tavoletta quando va in
bagno. Grandissime padrone di casa Anna Faris e Allison Janney: la
prima, vincente superstite dallo scatafascio dell'un tempo mitico
Scary Movie; l'altra,
caratterista che – a cinquantacinque anni – si reinventa da zero e
finalmente si fa ricordare, con la sua fisicità prorompente e tempi
comici strepitosi. (6+)
Siamo d'accordo addirittura anche sui voti sia su Daredevil sia su The LastMan on Earth. Mom non lo guardo.
RispondiEliminaDaredevil bellissima, han saputo costruire il personaggio in maniera splendida, dando anche moltissimo spazio alla sua spalla Foggy, ma soprattutto a Wilson FIsk, cattivo pazzesco!
The Last Man On Earth è da divertimento assicurato
Ma noi siamo sempre abbastanza d'accordo, devo dire.
EliminaThe Last Man divertentissimo, ma funzionava meglio quando la squadra di attori era più... ridotta. Pochi ma buoni!
Anche a me sta piacendo molto Daredevil,sono all'episodio 8 e conto di finirla a breve! :)
RispondiEliminaLa serie è fatta davvero bene,le atmosfere,gli attori,tutto bello...
Finalmente hanno dato giustizia ad un supereroe un po' bistrattato,che Charlie Cox rende molto umano,molto di più rispetto agli altri supereroi.
Le altre due serie non le conosco,ne guardo talmente tante che trovare un buco per inserirne una nuova è praticamente impossibile! :D
Comprendo, anch'io ne guardo troppe. Infatti, visti tutti i vicini finale di stagione, questi post sui telefilm - a breve - saranno frequentissimi ;)
EliminaDi The Last Man On Earth ho visto solo la prima, per ora l'ho trovata divertente, continuerò a vedere le altre. E' prevista una seconda stagione?
RispondiEliminaSì sì, già confermata!
EliminaThe Last Man on Earth è piaciuto parecchio anche a me, i due protagonisti sono davvero fortissimi. Quel cliffhanger nell'ultima puntata mi ha lasciato una voglia assurda di vedere la seconda stagione.
RispondiEliminaDaredevil sarà senz'altro tra le prossime visioni! ;)
Sono certo apprezzerai il buon Daredevil.
EliminaSì, The Last man con la svolta finale mi ha convintissimo ;)
Insomma, questo Daredevil deve passare per forza dalle mie parti!
RispondiEliminaDammi il tempo di superare il trauma per la fine di Mad Men, quello godurioso per Revenge, e quelle altre due-tre serie arrivate agli ultimi episodi, e prometto che un posto per questo supereroe ci sarà!
L'ultimo uomo sulla Terra mi ha divertito tanto, ma man mano che Tucson si popolava perdeva un po' del suo smalto. Sono fiduciosa comunque per il prossimo anno, una comicità simile è da amare lo stesso.
Daredevil, allora, sarà una bella compagnia. Così fai contento anche il famoso giovine :)
EliminaIn realtà il giovine ha deciso di rinunciare, tra Scandal, GOT e Orphan Black è accontentato, non regge i miei ritmi seriali :)
EliminaChe guaio! Però magari coi supereroi... :)
EliminaHo amato Daredevil (che ho già iniziato a guardare per la seconda volta XD), così tanto che mi è salito l'hype per la nuova serie Marvel che andrà in onda per Netflix (Aka Jessica Jones) *^*
RispondiEliminaSono a conoscenza della nuova serie, ma Jessica Jones non so chi sia. Speriamo in una bella sorpresa!
EliminaPasso a leggerti. Mannaggia, non "ricevo" i tuoi aggiornamenti!
RispondiEliminaDaredevil lo sto guardando anche io, sono alla sesta puntata e lo adoro. Bravissimi tutti gli attori, ben delineati i personaggi (e io non sono mai stata fan del Diavolo Marvel, eh!!) e finalmente un eroe che sanguina e prende leBBotte come si deve!! Per ora, promossissimo!
RispondiEliminaE vedrai che gli ultimi sono ancora meglio!
EliminaSn davvero curiosa x Daredevil, da fan della Marvel e Dc nn posso davvero perdermelo. Cmq se ti piacciono i supereroi nerd alla peter parker ti consiglio flash. è davvero bello.
RispondiEliminaDi The Flash avevo guardato il pilot, carino e tutto ma non mi aveva convintissimo.
EliminaSolita serie della The CW in cui sono tutti bellissimi e alla moda. Anche i nerd. Non ci sono più gli sfigatelli di una volta :)
Ottima lettura, grazie! Hai visto che sta per partire la nuova stagione di Temptation Island? https://www.facebook.com/temptationisladita
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