IV (e ultima) Stagione
Ha avuto un inizio non dico promettente, ma
dignitoso, questa quarta stagione, e grande esclusa, sin dal primo
episodio, la suadente voce narrante che aveva accompagnato i fedelissimi nelle
stagioni precedenti. I colpi di scena dello scorso anno non hanno lasciato
scie degne di nota e i morti ammazzati, resuscitati secondi le Sacre
Scritture e le sceneggiat(ur)e di Mike Kelley, sono lì che vegetano
sullo sfondo. Avevano più utilità quando si pensava
non fossero più tra noi. Si aggiungono comprimari – la provocante
Louise – e altri purtroppo non si smarriscono lungo il tragitto – l'odiosa Margot. I personaggi zavorra trovano redenzione e
abbandonano a forza la nave. I più cari – Nolan, ad esempio, con
una vita sentimentale di cui non ci frega niente – perdono il loro
smalto. Restano la crudele Victoria, villain cult, e Emily, contessina di
Montecristo che, risolto un enigma, potrebbe
starsene tutta quieta, se non fosse che negli Hamptons è sempre
guerra e che c'erano ventidue episodi da riempire d'aria
fritta. Revenge si perde e non si ritrova. Ha almeno il coraggio di finirla qui:
davanti alla prospettiva estrema della cancellazione, sceglie un
epilogo sì definitivo, ma talmente rose e fiori da fare impallidire
Glee. Se deludono gli
sviluppi più recenti, non si può fare affidamento neanche sullo
charme di una protagonista venerata anche da me. Quella
Emily VanCamp che aveva il senso della misura anche
nell'esagerazione. Mentre la sua rivale ringiovanisce, la bella Emily perde il controllo – del
copione e della forma fisica. Addio charme, moda, riccioli d'oro:
trasandata, mascolina, arruffata. Che fine ha fatto la bambolina che
faceva con l'arzilla Stowe a gara di femminilità e cambi d'abito?
Revenge era anche
quello. Frivolo e, in mancanza di profondità, tutta apparenza. Insomma: io so due cose in
inglese. Che the pen is on the table
significa “la penna è sul tavolo”. E che revenge
sta per “vendetta”. Perciò che Revenge c'era
senza vendetta? Emily Thorne, la mia imbattuta ed elegante reginetta
trash dei lunedì sera, non aveva più nulla da dire. Nessun
sassolino da togliersi nel tacco dodici, qui diventato scarpa da
ginnastica puzzolente. La sua missione è compiuta: quella che fa di Revenge
Revenge, dico. E che cos'era la
serie della Abc, venuto meno il suo perché? Sempre un piacevole modo
per ammazzare la noia, ma un controsenso. A testimoniare che il trash è bello quando dura poco. (5,5)
Stagione I
Qualche
settimana fa, al telegiornale, hanno mandato in onda le scene
dell'arresto di Bossetti. Che sia colpevole o meno – sono
solito lasciarmi aperta l'ipotesi dell'innocenza, perché la
giustizia italiana fa spesso cilecca e i colpi di scena, anche nelle
storie vere, possono saltare fuori, benché qui sembri tutto già
scritto -, di quelle immagini ho odiato l'accanimento. Ho pensato che quella persona – colta di sorpresa a
lavoro – a casa avesse una famiglia. Se lui ha fatto quel che ha
fatto, con l'arresto in diretta, ha ucciso anche la fiducia dei suoi figli; se invece non l'ha fatto, cosa sarà dopo la gogna pubblica della sua vita? Mi è venuto in mente questo caso di cronaca
guardando Secrets & Lies. Un bambino assassinato, un
padre di famiglia accusato, le persecuzioni di vicini sospettosi e di
poliziotti instancabili ai danni di uno che ha avuto la sfortuna di
trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. La vita da sogno
di Ben Crawford crolla sotto l'ombra del sospetto, mentre la moglie
si allontana e fuori ci si
prepara a un Natale solitario. Le decorazioni delle case adiacenti, i
flash dei reporter, le porte che sussultano sotto i tocchi insistenti
della detective Cornell, un segugio che fiuta l'inganno ovunque. L'originalità non è di casa. Secrets & Lies ha
pochi spunti per uscire dal suo anonimato e affinità con
gli applauditi Broadchurch
e The Missing. Messi
da parte i paragoni, si può però ammettere che, a sorpresa, sa difendersi. Gli episodi catturano. I pezzi forti sono nei finali di ciascuna puntata,
appositamente pensati per mantenere alta la suspance, e nella
struttura delle dinamiche familiari, importanti quanto la
risoluzione del caso. Nel cast, i bravi Ryan Philippe e Juliette
Lewis. Lui, idolo dei film anni '90, con il guaio di avere geni generosi: invecchia bene; è
bello e biondo come un tempo; dimostra la metà dei suoi quarant'anni. Nei miei giorni migliori sembro suo nonno. La natura, invece, è stata forse meno gentile con la
Lewis: sfiorita, ma adatta a ruoli di spessore. Qui ha tra
le mani una figura di poche parole e dalle espressioni del viso
contate.
In un climax continuo di bugie e depistamenti, si arriva presissimi a
un epilogo definitivo ma giusto, che potrebbe considerarsi anche
autoconclusivo, se si amano quei finali sospesi, tesi, un po'
beffardi. Il season finale, per me, è stato l'affermazione della
buona riuscita del tutto. Sarà che amo particolarmente il
non detto, anche quando resta tale. (7)
Stagione I
Quattro
“strambi solitari” – alcuni per scelta, altri per scelta degli
altri – che si scoprono dirimpettai. Due uomini, due donne. I
simpatici disastri della convivenza, gli immancabili amori
capricciosi, lo spasso dei qui pro quo. Questo Weird Loners
l'ho guardato in una sola sera.
Non avevo niente di meglio da fare e mi andava di
passare due ore – in totale, sei episodi di venti minuti ciascuno –
in compagnia di qualcosa di fresco e divertente. Magari con il famoso
marchio Fox, che da New Girl
a The Last Man On Earth
di rado, in materia di sit-com, delude. A deludere non delude –
sarà che la delusione è generata da aspettative alte, e questo
Weird Loners nessuno
l'ha sentito nominare – ma non si ricorda, a fine visione. La
colpa, adesso, della durata ridotta o di una cattiva scrittura?
La risposta, a metà strada: non c'è
il tempo materiale per scoprire se quello che vedi ti piace o no, ma non c'è il dubbio che i creatori – gli stessi della
fortuna serie con la mia amata Deschanel – non siano al loro meglio
eppure sappiano il fatto loro, in quanto a tempi comici giusti e a
battute che fanno ridere con un niente. Già visto tutto, compresi i personaggi. Nel
senso che sono attori riciclati da altri serial e che non hanno
personalità innovative. L'imbarazzante nerd Nate Torrence – sì,
quello che c'è in qualche film di Adam Sandler; Zachary Knighton, il piacione di turno, che recitava nel piacevole Happy
Endings prima della
cancellazione; Becki Newton – la mitica segretaria Amanda, in Ugly
Betty – che, solita single
sfortuna, fa una dignitosa figura. Evitabile, ma onesto. Di
poca utilità, ma non sconsigliabile. Come una di quelle commedie
americane che, carine e un po' scontate, ti regalano un sorriso e
via: finisce lì. (6)
Mi segno Secret & Lies. Com'è andata con Wayward Pines?
RispondiEliminaNiente di originale, ma prende. Peccato fosse un preair e, per il secondo episodio, si debba aspettare la fine di maggio!
EliminaOMG veramente? Meno male che non l'ho ancora visto allora v.v
EliminaAspetto di finire il primo libro della serie che ho in lettura per guardarlo :3
Io Secrets and Lies non sono riuscita a reggerlo più di 3 episodi, troppo già visto e niente che mi catturasse davvero, nemmeno i geni giovini di Ryan. Salto anche la sitcom visto che non sembra memorabile, mentre ricordo con nostalgia i primi tempi vendicativi di Emily e Nolan. Ah, i tempi in cui il trash era così godibile...
RispondiEliminaMi consolo col candido trash di Jane The Virgin, che dio, adoro!
EliminaPeccato per Revenge, secondo me si sono persi dopo la seconda stagione, quando hanno dato tutto in mano a un altra persona :/ comunque sono curiosa di vedere come andrà a finire... ma se dici "rose e fiori" penso di aver capito v.v
RispondiEliminaMa sì, lo sapevano tutti il finale.
EliminaDalla visione completa mancavano giusto i nuovi (inutili) personaggi di contorno ;)
Weird Loners abbandonato alla prima puntata, solita roba già vista e rivista.
RispondiEliminaAnche Secrets and Lies sa molto di già visto, ma tutto sommato il suo dovere l'ha fatto e quindi la stagione me la sono sparata tutta. Dopo Ryan Phillippe in versione Bossetti, per la seconda non so però cosa si inventeranno...
Per Revenge votone esagerato!
Questa stagione mi è sembrata agghiacciande, ho pure smesso di vederla per poi recuperare l'ultimo episodio... Abbastanza agghiacciande anch'esso. :)
Io spero qualcosa del tipo: "Pigiama party con Amanda Knox. Non mancare!"
EliminaA Revenge voglio ancora un po' bene, ed ero addirittura tentato di rifilargli un sei. Ma quel finale... brrr, agghiacciande sì.
Grazie al cielo, "Revenge" è finito... era anche ora!
RispondiEliminaFosse finita alla fine della scorsa stagione, magari avrebbe potuto anche conservare un briciolo di decenza... accidenti! ç____ç
Ma a me, ti dico la dura verità, sono piaciute anche le precedenti, ahahah!
EliminaQuesta è proprio superflua :)
Revenge abbandonato alle terza stagione, sono durato pure troppo. Non ce la potevo fare. Secrets and Lies mi incuriosisce, la commediola non tanto. :)
RispondiEliminaIn generale, non ti perdi niente, ma Secrets & Lies mi ha sorpreso.
EliminaE' televisivissimo, minuscolo, però non male, nonostante la spietata concorrenza sia tutta a suo sfavore :)
La scorsa estate ho scoperto Revenge, ho guardato le prime tre stagioni di fila, passando ore piacevoli in compagnia del super trash; ammetto di essermi divertita parecchio, specie con le prime due stagioni, pensavo non fosse il mio genere..e invece! guarderò l'ultima stagione quest'estate, ma so già che mi deluderà :(
RispondiEliminaSecrets and Lies mi attira, me lo segno!
Anch'io mi sono molto divertito con Revenge. Soprattutto con l'improbabile finale della terza stagione! Questa serie è inutile, ma non ti annoierai troppo, dai ;)
EliminaForse Revenge è sempre stato robaccia, per certo lo è stato nel mezzo, ma quello che lo ha polverizzato veramente è stato il fatto che quellollà, l'unico che doveva restare morto, non fosse mai morto. Persino in una serie incredibile (nel senso di per nulla credibile) come questa, scelte del genere si pagano.
RispondiEliminaSecrets & Lies lo sto vedendo in questi giorni e tutto sommato mi sta prendendo. Ma io sono di parte sia per il puro amore che nutro per il crime, sia perché pellamiseria quanto è bella Juliette Lewis che fa la Detective cag... rompiscatole?
Anche a me la Lewis piace parecchio.
EliminaAd esempio, in I segreti di Osage County - tra la Streep, la Roberts e compagnia bella - non sfigurava neanche un po'.
non ne conosco nessuna e non mi hai invogliato tantissimo a imbarcarmi in queste serie...
RispondiEliminaTu, se ben ricordo, sei un fan di Broadchurch e questo Secrets & Lies - la serie più nelle tue corde del giro - non ti convincerebbe troppo, secondo me.
EliminaTra queste serie vedo (anche se ancora per poco) solo Revenge.
RispondiEliminaDevo dire che, soprattutto all'inizio, mi piaceva molto, mi ha anche fatto conoscere bellissime canzoni ed artisti che non conoscevo.
Tra le tante, la bellissima "For you" dei fratelli Angus e Julia Stone.
Ultimamente però (dalla scorsa stagione a dire il vero) tutta la storia stava un po' schifando. Cioè si vedeva proprio che era tutto fatto con lo scopo di allungare un brodo già infinitamente lungo.
So che comunque qualcosa mi mancherà, soprattutto Nolan *-* (che vedo molto bene insieme alla dolce e psicotica Louise).