Ciao
a tutti, amici. Prima post, oggi, dalla mia nuova postazione: mi sono
trasferito a Chieti, ma nel weekend, per via di corsi ancora
inattivi, sarò di ritorno a casa – che è a un'ora e qualcosa di
treno, per fortuna. Recupero un post salvato sul mio pc da qualche
tempo, quindi, e vi parlo di True Detective, debuttata il 3
Ottobre su Sky, con un successo grandioso di pubblico e di critica. Sono abituato, sapete, a maratone di telefilm e a post che
parlano di maratone di telefilm: per questa volta, riflettori puntati su un solo serial. L'ennesimo gioiello targato HBO. Serie
dell'anno, dite? Sì. Direi di sì, io. Vi abbraccio, M.
Stagione I
Oggi.
Due detective di nuova generazione si danno il cambio e, in sale
separate, interrogano due colleghi, due partner, due vecchi eroi che
hanno abbandonato pistola e distintivo, dopo aver perso troppo. Sono
appesantiti, sbattuti, invecchiati.
Puzzano
di sigarette e liquore. Difficile crederlo, ma - vent'anni prima -
hanno intercettato un serial killer che, con i suoi sanguinosi
rituali a sfondo religioso, aveva fatto stragi tra donne e bambini.
Marchiava le vittime, disponeva i loro cadaveri con metodo, lasciava
sulla scena del crimine una scultura di legno. L'uragano Katrina, a
lungo, ha seppellito prove vitali, ma si è giunti finalmente a una
conclusione: quel serial killer non è mai stato fermato. Non agiva
da solo. Possibile trovare giustizia dopo tutti quegli anni? 1995.
Quando quei detective erano già dannati, stanchi, ma ancora giovani.
Quando quei detective, estranei, si parlavano. Marty è padre di
famiglia: poco sagace, diretto, impulsivo, ama le sue bimbe e le
donne. Pensa con l'uccello e il suo matrimonio perfetto, a causa
dell'odore del sesso, è a un passo dal tracollo. Come collega, gli
hanno assegnato Rusty, che ha un nome che ricorda la ruggine. Rusty è
intelligente, scrupoloso, e vede cose che gli altri non vedono. Fuma
migliaia di sigarette e ha migliaia di segreti. Conosce i migliori (o
i peggiori) spacciatori, ha gli occhi infossati, cicatrici profonde
che non si limitano alla pelle. Si confrontano, si appoggiano, si
insultano. Si stimavano: l'hanno fatto fino al 2002. Cosa è successo
in quei dodici anni di distanza? Era appena iniziato il 2014 quando,
al debutto di un serial, al cominciamento di un ciclo nuovo, già si
parlava di serie dell'anno. True Detective. Non si attendevano
smentite, non venivano sollevati dubbi. Inutile aspettare i restanti
dieci, undici mesi. Sulla HBO, ancora una volta, in onda qualcosa di
molto vicino alla perfezione. Ho guardato il pilot e lì mi sono
fermato: eccellente, ma lentissimo. Pure noioso. Troppo, per me, che
mi lamento della pochezza delle sit-com, ma le divoro; troppo, per
me, che trovo che un'ora sia troppa e che i canonici quaranta minuti
siano la giusta misura. Ammetto di non essere abituato a un formato
simile, rimpiango la mia impazienza. Vedete, io andavo educato alle
cose belle, se così si può dire. E la bellezza richiede un lungo
apprendistato. Aspettate, imparate a non guardare l'orologio ogni
cinque secondi, non perdete il filo, per via dei tanti nomi e dei
lunghi silenzi in cui parlano i volti e la musica, in coro. True
Detective è bello e non devo venirvelo a dire io. Un poliziesco
inconsueto, calmo, senza particolari colpi di scena, ma
caratterizzato da una scrittura esemplare e da un gusto eccezionale.
Lo pensavo pulp, sanguinoso, invece è di una quiescenza che ammazza.
Raffinatissimo. Denso. Non immaginate chi sia il colpevole, non
cercate di indovinarlo. Non lo conoscete. Non è un giallo alla
Agatha Christie. E' un romanzo a tinte forti, in cui si parla di come
nessuno sia del tutto libero dal male. Non ci sono brave persone, ma
persone che fanno cose giuste e cose sbagliate. Il confine è
sottile, almeno quanto la personalità dei suoi straordinari
personaggi: inafferrabili.
Due sbirri veri, due “cattivi tenenti”,
che sguazzano in uno stagno senza fondo di malvagità, pedofilia,
rapimento, mistero, e non ne escono del tutto puliti. Ci vorranno due
decenni per mettere un punto alla loro storia e, nel frattempo, la
corruzione metterà radici. Woody Harrelson, dopo una candidatura
all'Oscar lontanissima e una serie di ruoli da comprimario, è
all'altezza delle aspettative. Lavori di trucco curatissimi ce lo
mostrano in tre fasi della vita: biondo, stempiato, calvo. Magro e
grasso. Giovane e vecchio. Ottuso, infedele: sempre umano. La sua
compagna di vita, almeno per un po', la delicata Michelle Monaghan:
mamma di due bambine che, in un solo episodio, il quinto,
diventeranno adolescenti ribelli e disinibite d'un tratto. L'incubo
di ogni papà, il sogno di ogni compagno di liceo dalle mani lunghe.
Il suo compagno d'armi, invece, è Matthew McConaughey che,
quest'anno, si è scoperto un attore di quelli grossi. Piccola
curiosità: i due hanno già recitato insieme, anni fa, in Edtv.
Qui, lui, è più bravo di sempre. Ancora più bravo che in Dallas
Buyers Club. Una prova sofferta,
l'ennesima, che gli ha scavato il volto, gli ha incurvato la schiena,
gli ha fatto arrochire la voce e crescere la barba. Tormentato da
visioni, sesti sensi, ricordi, è un personaggio di lynchiana
memoria: incomprensibilmente bello. Incomprensibile anche la sua
mancata vittoria agli Emmy: la sua prova, così come la qualità
della serie tutta, è roba da non credere. Cosa mai vista prima. I
paesaggi, paludosi e ostili, quelli contro cui aveva già lottato in
Mud, The
Paperboy, Killer Joe.
Alla regia, per tutti gli episodi, colui che, nel 2011, portò al
cinema un favoloso Jane Eyre:
Cary Fukunaga. Questa volta, dirige un gran film che dura qualcosa
come otto ore, impresa da record, con una mano e uno sguardo che
ricordano Cronenberg, Fincher, Nichols. E ci regala sequenze
spiazzanti, lunghe, indimenticabili, che in televisione – e perché,
altrove? - non sono mai state portate. Un ininterrotto piano sequenza
che dura sei minuti, meritevole di occupare un posto tutto suo nella
storia del cinema. Il mezzo spogliarello mozzafiato della travolgente
Alexandra Daddario che, nudissima, entra a pieno diritto
nell'immaginario dell'erotismo. La scena finale che, da manuale,
intenerisce ed emoziona come non pensavo. Una gemma che ha inizio nel
sangue e finisce con le stelle, True Detective.
Con la speranza di un aldilà, con la speranza di una
riappacifazione. Con la speranza. Petrolio, catrame; poi una lama
seghettata di luce. (9)
Mi hai incuriosito, è da un pò ke sento decantare le lodi di qst serie. Spero di trovare il tempo. Ho ancora un sacco di roba arretrata e le nuove serie spuntano fuori cm il prezzemolo.
RispondiEliminaEh già, ma questa è proprio immancabile ;)
EliminaHo iniziato a seguirlo domenica pomeriggio su Sky Atlantic, e devo ammettere che è davvero ben fatto! Non mi aspettavo un Matthew McConaughey così centrato nella parte, sono rimasta piacevolmente stupita dalla sua interpretazione!
RispondiEliminaP.s. Diciamo che mi sono fatta una mezza idea del motivo per cui i due detective hanno tagliato i ponti, però sto cercando di tenere a bada la curiosità non leggendo i commenti di coloro che lo hanno già visto :3
Questo McConaughey ha avuto, davanti a sé, un anno d'oro!
EliminaQuando hai detto di aver pronto questo post, mi sono ricordata di true detective. Mi sono ricordata che era nella lista di cose da vedere. E ti leggo mentre ho negli occhi il piano sequenza che chiude il quarto episodio. Rivisto tre volte, perché in casi come questo mi prende la fissa dei movimenti di macchina, del come e del cosa, e guardo e studio, finché non capisco. L'unico modo per far tornare tutto è ipotizzando rotaie, carrelli e bracci meccanici e dolly. E quella sequenza, per me, è l'emblema del livello stilistico toccato da un vero gioiello (serie dell'anno? magari anche di più). E una serie incredibile. Grazie per avermi ricordato che dovevo vederla, grazie per avermela fatta 'rivedere' coi tuoi occhi ;)
RispondiEliminaOh, grazie a te, Bianca. Mi mancavi sul blog.
EliminaQuella scena è veramente impressionante. Mai visto nulla di simile. Magari il trucco c'è, ma non si vede.
Incredibile sì. E sono d'accordo anche sulla carica emotiva ed emozionale del finale. McConaughey entra ufficialmente nel novero dei 'bravissimi'. Ed è giunto il momento di vedermi anche Dallas Buyers club.
Eliminap.s.
è stato un periodo di cose intense, Mik, ma il peggio è andato U_U
Meglio così! :-D
EliminaHa tutte le carte in regola per essere una serie perfetta per me :P aspetto la versione completa in italiano e poi comincio a vederlo :)
RispondiEliminaBravo. Speriamo che il doppiaggio non lo penalizzi troppo, anche se Giannini figlio e Insegno (sbaglio, o doppia insegno pure qui?) mi piacciono, di solito ;)
EliminaMmm, mi cogli impreparato appena comincio a vederlo ti dico ;) (Con Carrisi sono alle battute conclusive)
EliminaOkay! (Sì, pure papà l'ha iniziato, ma non so a che punto è: tra un annetto lo finisce, ahahah)
EliminaA me il doppiaggio non piace molto e - udite udite - preferisco Insegno a Giannini u.u
EliminaInsegno - pure se si rende ridicolo a Tale e Quale, perché sì, io guardo quel programma - è comunque un signor doppiatore. Giannini figlio non so; il padre, lo adoro.
EliminaGuarda, mio figlio dice che Giannini è perfetto perché ha una voce che somiglia a quella originale dell'attore, il mio problema è solo dovuto all'abitudine probabilmente, solitamente McConaughey è doppiato da Riccardo Rossi e Francesco Prando.
EliminaSu Insegno d'accordissimo. Ormai lo preferisco come doppiatore che come presentatore/showman/eviadicendo!
Si rende solo ridicolo, facendo altro.
EliminaDevo provare, comunque, a vedere qualche episodio doppiato.
CASUALMENTE, sceglierò quello con la Daddario u.u
X°°°°D lei è doppiata benissimo!
EliminaLei parla un linguaggio universale T.T
EliminaHo adorato True Detective per i motivi che elenchi tu e anche per il piano sequenza giustamente ricordato da Bianca qui sopra. Adoro True Detective e l'altra sera, su Cielo, mi ha ipnotizzata di nuovo. Ma ti dico la verità: nel mio file excel segretissimo non è al primo posto tra le serie 13/14. Zan zan. :-D
RispondiEliminaEh, sono curioso! :-D
Elimina(Commento di Il piacere della lettura: Blogger me l'ha eliminato, Silvia, quindi inserisco con le mie manine, vedi?)
RispondiEliminaHo visto le prime due puntate e tralasciando che alla seconda m'è preso il sonno lo continuerò sicuramente a vedere. Adoro la Louisiana è il posto perfetto per commettere un delitto. Nel caso... mi trasferirò là :P
Ma avevi mai dato 9 a una serie tv?
che efficienza :)
Elimina(Eccomi, mi sdoppio: sono Norma Bates, e adesso tutti lo sanno.)
EliminaSì, Silvia, l'ho dato: alla quarta stagione di Shameless, sempre andata in onda nel 2014, che è immensa. Soprattutto per essere una specie di comedy. Soprattutto per essere snobbata alla grande, ovunque. :D
è capitato anche me. ci sono serie che adesso adoro ma che dal pilota non mi avevano convinto subito.
RispondiEliminatrue detective invece no, l'ho adorato dal primo istante.
per fortuna hai cambiato idea e ti sei fatto conquistare da questa serie letteralmente stellare.
d'altra parte alexandra daddario penso abbia contribuito non poco :D
Giustissimo. Al secondo episodio già ero un super fan :-D
EliminaVisto il pilot su Sky venerdi (rigorosamente in lingua originale perchè il doppiaggio, scusa, ma è pessimo)...varrebbe soltanto per la sigla iniziale, ma debbo aspettare la fine per giudicarlo davvero.
RispondiEliminaSono certo apprezzerai.
EliminaCiao Mik!^^ Mi cogli in fallo...Non conosco assolutamente la serie, però ci darò un'occhiata!:)
RispondiEliminaEh, ti è sfuggita una serie bella grossa :D
EliminaMeno male che ci sono io, ahahah
Qualche giorno fa ho trovato i primi due episodi su Sky e, visto che entrambi gli attori protagonisti mi piacciono e la serie era descritta proprio come "la" serie, ho deciso di tentare e devo dire che come inizio mi è piaciuto! Non ho trovato le puntate troppo lunghe, ma forse solo perché mi ero preparata psicologicamente visto che la serie è targata HBO. Mi ha dato l'impressione di essere uno di quei telefilm lenti e pesanti ma con tanto da dare e con quella giusta dose di fascino e a giudicare dalla tua opinione direi che ci ho preso! Sono molto curiosa di vedere anche gli altri episodi :D
RispondiEliminaPoi fammi sapere. Merita moltissimo. L'ultimo episodio è bellissimo :)
EliminaSì di sicuro continuerò a guardarlo! Già nei commenti di sopra ho letto di una certa scena X nell'episodio quattro XD e ora la mia curiosità è alle stelle!
EliminaAh e ho visto che parlate del doppiaggio :3 se posso dire la mia, a me non dispiace! Certo McConaughey l'ho sempre sentito con un doppiatore diversissimo, ma trovo che questa voce che gli hanno affibbiato stia bene con il personaggio! Insegno bravissimo :)
Un recupero dovuto il tuo! Pur apprezzandola parecchio non mi ha entusiasmato come altri prodotti, poco cuore, tanto cervello e freddezza. Attori straordinari, per carità, regia stratosferica, ma niente.. non ha fatto la breccia che in tanti ha fatto..
RispondiEliminaOh, mi dispiace. All'inizio la pensavo come te, però l'ultimo episodio - del tutto inaspettatamente - mi ha molto emozionato. L'ultima scena è quasi tenera. Quasi, molto quasi. La tenerezza è relativa in un poliziesco, ahahah :)
EliminaSalve!Ho appena finito, in tre gironi, questa serie fantastica! Vorrei sottoporvi una mia teoria, supportato da un veloce re-watch delle parti in questione!
RispondiEliminaLa mia teoria: il suocero di Marty (ricco, retrogrado e annoiato: un profilo da maniaco per antonomasia) faceva parte della setta del re giallo, e sua nipote Aubrey ( la figlia maggiore e problematica di Marty e Maggie) ha visto materiale delle sedute della setta, magari le foto o la stessa cassetta VHS che, anni dopo, Rusty ruberà in casa del reverendo Tattle.
RispondiEliminaIndizi ( a mio parere pesantissimi!)
1) la bambina dispone Barbie nuda stesa a terra attorniata da cinque "Ken" vestiti che sembrano iniziare uno stupro, una situazione molto simile ai pochi fotogrammi del VHS che verranno mostrati diverse puntate dopo.
2) i disegni pornografici che la bambina fa a scuola, in cui si vedono donne avere rapporti sessuali con uomini di cui almeno uno indossa una maschera;
3) la vita sessuale squilibrata della stessa ragazza, da adolescente;
4) un accenno nell'ultima puntata al fatto ( lo dice la madrea a Marty) che "Aubrey sta prendendo ancora le sue medicine.
Gradire avere i vostri pareri!
Grazie della vostra attenzione,
Andrea