venerdì 16 novembre 2012

Recensione: Crossed - La fuga, di Ally Condie

Perché quando ami, non c'è più niente da fare. Dall'amore non si torna indietro. Ky mi riempie il cuore, abita i miei pensieri, il ricordo del suo tocco colma di calore le mie mani vuote. Devo trovarlo. Il suo amore mi ha messo le ali e questi mesi di lavoro mi hanno dato la forza di spiegarle
 
Titolo: Crossed – La fuga
Autrice: Ally Condie
Editore: Fazi “Lain”
Numero di pagine: 345
Prezzo: € 14,90
Data di pubblicazione: 16 Novembre 2012
Sinossi: Rincorrendo un futuro incerto, Cassia si ritrova nelle Provincie Esterne, alla ricerca di Ky, catturato dalla Società e destinato a morte certa, solo per scoprire che è fuggito attraverso i pericolosi e imponenti Canyon che confinano con la Società. In questo mondo di frontiera Cassia trova tracce di una vita differente e l'affascinante promessa di una ribellione. Sebbene abbia sacrificato tutto per ritrovare Ky, ingegnose sorprese inviate da Xander potrebbero cambiare di nuovo le carte in tavola. Narrato da due punti di vista, quello di Cassia e quello di Ky, questo sequel porterà entrambi i protagonisti agli estremi confini della Società, dove niente è come sembra...
                                                       La recensione 
Non andartene docile in quella buona notte. Infuria, infuria contro il morire della luce”.
E Cassia e il suo Ky l'hanno fatto per davvero. Si sono presi per mano e hanno corso insieme verso i cancelli di una prigione senza fine. Hanno infuriato contro il tramontare del giorno e si sono ribellati alle insidie di una selva oscura che ha l'architettura essenziale e perfetta di una società del futuro. Si sono guardati negli occhi e si sono amati.
Perdutamente, pazzamente, senza vergogna. Ad alta voce. Sono passate poche settimane dagli avvenimenti narrati nel primo romanzo, ma i nostri protagonisti sono cresciuti nel corso di quella notte malevola e incombente immortalata nei versi di Dylan Thomas. Hanno abbandonato i sottili inganni della Società, ma sono carne di macello in terra di nessuno. Liberi, ma sotto i bombardamenti del Nemico. La ragazzina in copertina ha scovato una piccola incrinatura nella bolla di vetro che era la sua vecchia vita. Ha scalciato, si è liberata, ma ha messo piede su un territorio – che a lungo oggetto di sogni di libertà ad occhi aperti – si è rivelato ostile. L'epilogo di Matched aveva lasciato i due protagonisti distanti e più innamorati che mai. Le regole li avevano divisi, la Società aveva chiuso le lame di una forbice infallibile sui fili saldi della loro relazione, le misteriosi leggi dell'editoria li hanno tenuti lontano da noi per troppo tempo, cristallizzandoli – come le statue di Amore e Psiche – nell'attimo che precede il bacio. Sullo sfondo di un cielo tonante, pronto ad accogliere un nuovo squarcio di luce. Le urla di Ky avevano svegliato i vicini, la disperazione di Cassia aveva smosso le coscienze dei suoi genitori. Avevano giurato che si sarebbero trovati, indicando quel cielo uguale per tutti, sotto il quale sarebbero sempre stati uniti. Lui portato via dalla società, lei sola con i suoi rimpianti.
Immediatamente, la scena mi ha richiamato alla mente quella di un film meraviglioso e struggente – libro acclamato all'unisono e dramma di guerra e passione, con un finale che è la croce di tutti coloro che l'hanno letto o guardato: Espiazione.
Una Keira Knightley che, nel suo lucente abito smeraldo, trema di freddo e rassegnazione. Uno James McAvoy dallo sguardo limpido, un fiore all'occhiello e le catene ai polsi.
Tra di loro, una guerra insensata, un “Torna da me” sospeso nella nebbia del mattino, la vita.
Una vita che logora i legami e pone in forse le scelte fatte in passato, che mette in discussione perfino il “per sempre”, che rende sporchi, feriti.. sopravvissuti. Superbi personaggi, poi persone di vera carne.
Mia madre dipingeva con l'acqua. E mio padre giocava con il fuoco.
Un cuore puro e con un animo antico che cova rancore e rimpianti verso l'uomo che l'ha reso uomo. Che non crede nell'Insorgenza, ma che creda nella sua dolce e unica Cassia.
La destinataria di tanta poesia, che ha camminato valli solitarie e sentieri impervi - attraversando fiumi avvelenati e i corpi lividi di innamorati respinti – per chiudere il cerchio di un abbraccio che, difficile ammetterlo, sta perdendo tocchi del suo caldo vigore. Ormai sono entrambi nelle Terre Esterne, la cenere e le bombe costituiscono lo stesso scenario per tutti e due. Tuttavia, i capitoli che si alternano in un duetto di sentimenti e voci cristalline ce li mostrano sempre più lontani. Cassia, in compagnia di Indie – sua compagna di sventura -, arriva nella terra di povertà e disperazione che ha visto crescere il suo amato. Ky, invece, solo un passo avanti a lei, è in fuga dal suo passato e da quel luogo senza speranza. Il lettore è coinvolto immediatamente ed irrimediabilmente nelle vicende.
Come nei film in cui si ha l'impressione di essere protagonisti della scena, viene naturale la voglia di urlare contro di loro, di fargli capire – mentre prendono strade diverse – che il pericolo è dietro l'angolo e che l'amore della loro vita è a un palmo da loro. A separarli, i dedali infiniti dell'Intaglio e un paio di pagine. Vogliono raggiungersi, ma non sanno di rincorrersi in un nascondino che cattura il cuore.
Senza effetti speciali, senza inaspettati cliffhanger, senza colpi di scena ovvi: solo tanta bellezza e la sua forza titanica.
Crossed significa “oltrepassare”, “andare oltre”. Superarsi, in un certo senso. L'autrice lo fa alla lettera, mettendo a dura prova sé stessa, i lettori e i suoi personaggi. Crossed, come indica il titolo stesso, è un romanzo di transizione, notevolmente difficile da scrivere ma immensamente bello da leggere. E' un brivido continuo. L'emozione che ha voce. Un'emozione che risuona nella voce di Cassia, in quelle di Eli, Indie e Vick e in quella di Ky - nel secondo romanzo, inedita voce narrante e anima e cuore di ogni cosa. Una delle poche voci maschili della narrativa YA, di cui ogni parola è poesia. Una poesia che non sta negli aforismi, ma nell'intensità delle immagini e nella forza dei colori che evoca e dipinge. 
La Condie è al suo secondo romanzo, ma la sua penna è sicura e fluida ed il suo tocco dipinge le parole, come se fossero le nuvole e i papaveri in un quadro di Monet. Non erano degne di essere lette di nascosto sotto il banco, di essere consumate in un momento di noia, di essere rubate durante una corsa in circolare o una fila dal dentista. Le ho assorbite piano, lentamente, a piccole dosi. Grazie a esse, da cenere e nulla torno a essere carne e ossa.
Il mio voto: ★★★★ +
Il mio consiglio musicale: Anggun – Snow on the Sahara 
 

9 commenti:

  1. sempre poeitche le tue recensioni per un libro che promette gioie e dolori, attese e incontri!!! non vedo l'ora di perdermi tra le sue pagine!

    RispondiElimina
  2. Apro la pagina di Blogger e mi ritrovo la tua fantastica recensione. *O* L'avrò detto mille volte ma amo le tue recensioni, riusciresti a farmi acquistare di tutto!
    Bè, Crossed è magnifico, poetico e meraviglioso. Io amo questa saga e questa donna, e un pò mi dispiace sapere che con il prossimo volume la storia si concluderà. ):

    RispondiElimina
  3. Non vedo l'ora di leggerlo finalmente....mi sono mancati troppo *___*

    RispondiElimina
  4. Lo leggerò a breve, poi leggerò le recensioni degli altri lettori! Comunque sembra che ti sia piaciuto, promette bene ^^

    RispondiElimina
  5. Aspettavo la tua recensione, a tuo modo anche tu sei sempre così poetico! Bella davvero :')

    RispondiElimina
  6. Ok io non ho letto neanche il primo ma.. ma.. abbiamo pubblicato la stessa foto? (quella del cuore) XDXD Siamo proprio madre e figlio XDXD

    RispondiElimina
  7. Ho letto solo oggi questa recensione, davvero magnifica!Concordo pienamente!!Non vedo l'ora di leggere Reached =)

    RispondiElimina
  8. Io sono indietro!!
    non ho letto neanche il primo!!
    mi rifarò presto!!

    RispondiElimina