Amici lettori, quest'oggi, la
recensione di un irresistibile urban fantasy, di cui, qualche giorno
fa , – l'8 Marzo – è stato pubblicato l'atteso sequel. Come
avrete capito, sto parlando di Il canto della notte, di
Camilla Morgan- Davis. Ringrazio immensamente l'ufficio stampa
della Zero91 per avermi inviato una copia di entrambi i
romanzi. Non immaginate il mio entusiasmo !
Buona domenica a tutti ;)
The
Darkness moves away. And I will wait for you.
In
principio fu la copertina. Malinconica, evocativa, squisitamente
dark. Specchio perfetto del cuore oscuro e pulsante di questo
romanzo.
Sullo
sfondo blu, una luna piena e possente avvolge nel suo potere
argenteo una ragazza dalla pelle di porcellana e dai capelli del
colore dell'ebano. E' Maila, la Prescelta. Si strugge nel richiamo
della Notte. Le sue unghia affondano disperatamente nella pelle
delicata delle braccia. Lacrime nere le sgorgano dalle palpebre
socchiuse. E' un disegno relegato nel suo mondo di carta e colore,
eppure sembra chiamarci. Vittime di una suggestione senza nome,
lasciamo che le nostre dita scivolino tra le pagine e che la nostra
mente si perda tra gli echi prepotenti di un canto immortale.
Il
canto della notte è la storia
di creature leggendarie e affascinanti. E' la storia di una
principessa infelice imprigionata tra i rovi taglienti di un destino
che non vuole. E' una storia d'azione e amore, a cavallo tra due
mondi e due realtà distinte.
Abbandonando
le mura dei soliti licei e le consuete cittadine americane che
animano la fantasia della maggioranza degli autori di urban fantasy,
l'italianissima Camilla Morgan-Davis ambienta questo suo primo
romanzo in un'immaginaria città italiana – Amadriade-, i cui
contorni appaiono vaghi ed indefiniti come quelli di un fiabesco
borgo medievale.
E'
una cittadina di boschi e montagne; di muschio, ruscelli, prati
innevati, vento sferzante e verità nascoste. Nel cuore del bosco,
tra rami nodosi e fiori dal soave profumo, è celato un segreto
sconvolgente. In una villetta isolata e dominata dal potere delle
forze naturali, vive, infatti, una famiglia di mutaforme.
Victor
e Lisaika sono gli affettuosi genitori adottivi di una pacifica
comunità di licantropi. Si sono occupati incondizionatamente di
quel gruppo eterogeneo di ragazzi, non sapendo che il destino della
giovane e ribelle Maila sia già scritto indelebilmente nel ventre
della terra. Con un passato traumatico e ricordi nebbiosi alle
spalle, la diciottenne è stata investita di un compito gravoso e
difficile che, come un masso ponderoso, preme sulle sue gracili
spalle di adolescente. Al suo nome è appeso il futuro del mondo
intero. E' lei che, in una battaglia decisiva, dovrà decretare
sulla lama affilata di un coltello il destino dei suoi simili e di
tutto il genere umano.
In
questa estrema avventura non sarà da sola. Con lei, ci saranno la
Luna, il suadente richiamo del fiore Orchimola, e Ren, il suo Othar;
sua guardia del corpo fino al più estremo dei sacrifici e suo dolce
e unico amore. Il resto dovrete scoprirlo voi.
Le
nubi che squarciano il cielo notturno, le fronde erbose degli arbusti, i corvi che – silenziosi – si librano tra fitti banchi di
nebbia, nascondono altri dettagli di questa originale ed emozionante
storia.
La
vera sorpresa che ci regala Il
canto della notte,
non sta, infatti, nell'indiscussa originalità della trama. Il
pregio più grande di questo romanzo è l'inconfondibile stile
dell'autrice che, in ogni pagina, brilla di una luce violenta e
potente.
In
ogni frase, in ogni descrizione, è impiegata una passionalità
tale da mozzare il fiato e da spazzare via qualsiasi convinzione. La
voce autoriale ci lascia scoprire la poesia nascosta nel riflesso di
un pugnale, nell'ululato di un lupo davanti al pallido baluginare
della luna, nel calore di uno schizzo di sangue che sporca la neve
bianca, nella disperazione di un grido e nel pianto disperato di un
amore proibito. Vagamente barocco, pieno di fronzoli, sovrastrutture,
forti metafore e periodi netti, il romanzo potrebbe rivelarsi
incredibilmente lento per gli appassionati delle storie d'azione al
cardiopalma, ma una vera perla grezza per i molti appassionati del
bello in sé. La prosa di Camilla incatena gli animi in un labirinto
di rose e filo spinato; dà vita a un'avventura epica e a personaggi
profondi, facendo del suo romanzo di esordio una luminosa eccezione
nel panorama del fantasy contemporaneo. Come ho più volte ribadito,
leggendo un libro di tal genere, il paragone con la saga di Twilight
è immediato. Molti autori, cercando di non ricadere nei cliché
della tetralogia della Meyer, tentano forzatamente, infatti, di
distaccarsi da essa, applicando alle loro storie tagli forzati e
furbi espedienti. La virtù più pregevole della Morgan-Davis è non
essersi posta minimamente il problema. Il suo romanzo ha vita e
identità propria e ha avuto l'immensa fortuna di essere revisionato
da esperti di grande lungimiranza che, riconoscendo l'unicità
dell'opera, non l'hanno imbrigliata in una prosa lineare e
impersonale. Hanno permesso che fosse libera, rabbiosa e nobile:
proprio come una familiare lupa bianca dagli occhi di brace che,
nella notte, corre seguendo i battiti del suo cuore.
Il
mio voto: ★★★★ +
Il
consiglio musicale: Bad Romance – 30 Seconds to Mars
pochi commenti e sono già ripetitiva...ADORO le tue recensioni...mi attirano verso i libri che proproni come calamite...hai mai pensato di scrivere un libro tuo??? XD
RispondiEliminaPaoletta cara, ti ringrazio immensamente ancora una volta ! Sii ripetitiva quanto vuoi : i tuoi commenti sono sempre un'iniezione di autostima xD E sì,ci ho pensato ... ma non lo tocco da mesi ! Chi sa che con il tempo libero portato dall'estate ... :)
RispondiEliminaCiao caro!!! è da un po' che non ti vedo da me! ----io i tuoi post li leggo molto spesso, senti non so se lo sai, ma ho indetto un giveaway,e dato che ho solo 4 maschi che mi seguono :( volevo farvi partecipare tutti! quindi vi avviso! venite boys!!! =D
RispondiEliminaCmq complimenti per la recensione!
Ps: chiunque volesse partecipare è il benvenuto! ciao baciooo :*
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RispondiEliminawhen the sκin that stretсhes beyond its capacity.
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