mercoledì 7 marzo 2012

Recensione : Il messaggero, di Lois Lowry

Titolo: Il messaggero
Autrice: Lois Lowry
Editore : Giunti Y
Numero di pagine : 208
Prezzo: € 14,50
Sinossi: Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere. 

Immergersi nelle atmosfere del Messaggero è stata un'avventura inedita e sorprendente. Essendo il terzo volume di una trilogia di cui non avevo letto i precedenti capitoli, non sapevo bene cosa aspettarmi. Avevo immaginato città futuristiche, aerei supersonici e perfidi tiranni immortali. Spietate sfide degne di Hunger Games o realtà distopiche nello stile di George Orwell. Il mondo a cui l'abile Lois Lowry ha dato vita è distante anni luce dai soliti cliché. Con la sorpresa ad illuminarmi gli occhi e a sconquassarmi il cuore, mi sono lasciato trasportare dalle pacate descrizioni dell'autrice, svegliandomi in un futuro grigio e arretrato come il più remoto dei passati. Lo stile dell'autrice è semplice e dai toni vagamente favolistici. Un ragazzo impavido, una fanciulla da portare in salvo, un potere da riuscire a dominare, un messaggio da diffondere in regni ostili. Un' epoca non specificata, un villaggio idilliaco e ricco di vita, una foresta vittima di un cruento sortilegio, un pericolo misterioso e subdolo.
Tutto è indefinito, immerso in un'atmosfera surreale e dolcemente soffusa. I capitoli sono veloci e ben suddivisi, la traduzione è impeccabile, i personaggi sono semplici e discretamente caratterizzati, il consueto formato dei romanzi Giunti Y continua a essere gioia per il mio “io” letterario. I collegamenti con i precedenti romanzi sono pochi e sempre ben spiegati, il finale – sebbene sembri arrivare troppo in fretta – è emozionante e carico di speranza. Senza preconcetti o punti di riferimento, ho lasciato che questa favola cupa mi trascinasse nel fitto del suo mistero. Poche pagine – appena 200 – dense , però, di significati profondi. E' semplice, ma sa essere tagliente e spietatamente realistica. Oscuro come un racconto dei fratelli Grimm, Il Messaggero riprende le asfissianti atmosfere dei film M. Night Shyamalan e del recente Cappuccetto Rosso Sangue, trasformando contesti da leggenda in efficaci strumenti di riflessione. Lo stile dell'autrice delinea aspetti molto vaghi di questa inusuale realtà futuristica e riesce a riempire le pagine di suggestione e fascino; suggerisce, ma non descrive mai esplicitamente. Lugubre e pieno di sentimento, mi ha ricordato sotto certi aspetti Il libro delle cose perdute, di John Connolly (Rizzoli), che, avendo molte pagine in più, risultava - a parer mio -  più appagante e coinvolgente.
Il mio voto: ★★★

3 commenti:

  1. Bella recensione, complimenti.
    Mi ispira molto il libro . . .sembra particolare, come piace a me! ^^
    Lo leggerò :D

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  2. ma fammi capire....questo sarebbe il seguito di The giver-il donatore??? (che a questo punto non so se sia il 1^ o il 2^)
    mi pare di capire però che si possono anche leggere "da soli" o sbaglio?
    perchè ho letto una recensione di the giver e sono rimasta folgorata...ora mi ispira tanto anche questo...Signuuurr...la mia lista si sta allungando sempre di più...

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  3. Sì,Paoletta : è il sequel :) Il primo e il secondo possono essere letti "da soli", in questo terzo volume ,invece, ci sono collegamenti tra i romanzi precedenti che, comunque, risultano chiari anche per coloro che, come me, non conoscono i romanzi passati della Lowry :)

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