E' da un po' che sono preda del più strano dei malesseri. Mi
rifugio più intensamente tra le pagine di un libro. Mi chiudo sempre
più a lungo nei miei silenzi inspiegabili. Sempre più spesso sento
il peso gravoso di un masso premermi sul petto e mozzarmi il fiato.
Quando è cominciato tutto ?Credo di sapervelo dire con certezza
matematica. E' stato in una domenica di qualche settimana fa : il 26
Febbraio. Quella mattina esattamente uguale alle altre, mi sono
alzato con il suono delle campane. Sono loro, ogni domenica, a
svegliarmi con il familiare clangore che – alle 9:30 spaccate –
chiama in chiesa i fedeli maggiormente praticanti. Doccia,
colazione, spazzolino e dentifricio, compiti. E un cerchio invisibile
a confondermi le idee e rodermi il cervello. La bocca secca e
impastata.
Sì,
avete supposto bene . Quella domenica , mentre tentavo invano di
concentrarmi sulla versione di greco da correggere in classe il
giorno successivo, dovevo fare i conti con i postumi causati da
qualche bicchiere di troppo … da qualche bottiglia di troppo
( Dettagli xD ) ! Una serata passata con gli amici di sempre. Un
veglione di Capodanno giunto tremendamente in ritardo. La festa di un
compleanno di diciott'anni e il divertimento che trascina dietro di
sé : festoni colorati e coriandoli sparsi.
Niente
di straordinario . La terza in ordine cronologico dall'inizio di
questo 2012. La terza nell'ambito della mia classe , la seconda liceo
di un Liceo Classico statale.
A
fine serata, mentre i flash delle macchine fotografiche si
confondevano con gli auguri e le risate, le ragazze della mia classe
mi si sono avvicinate con un sorriso a trentadue denti e , con la
voce colma di euforia, mi hanno gridato – per coprire la musica
sparata ad alto volume dalle casse – una frase innocua, ma che ha
acquisito per me il suono raggelante di una battuta da film
dell'orrore :“ Sei il prossimo !”.
Già,
proprio così . Il prossimo maggiorenne sono io. Riprendendo il
titolo di un recente romanzo , io sono il numero quattro ! Emozioni ?
Sensazioni ? Autori di YA , fatevelo dire : non ci capite
un BIIIIIP !
Da
bambino aveva tanta fretta di crescere. Avevo voglia di libertà e
autonomia : voglia di mangiare il pollo con le mani e di abbuffarmi
con enormi cucchiaiate di Nutella ; voglia di stare sveglio fino a
tardi e di fare solo la minima parte dei compiti assegnatomi.
Adesso
, invece, vivo con lo stesso stato d'animo di un carcerato condannato
alla sedia elettrica. Sono strano , forse, ma ,fra tutte le emozioni
che provo , la felicità non fa nemmeno timidamente capolino. Me ne
sono accordo questo Natale, quando , aiutando i miei genitori a
decorare il solito albero spennacchiato e portatore di numerosi
ricordi e sensazioni, mi sono detto : “ E' l'ultimo Natale che
passerò da minorenne … poi ? Chi sa !”. Bho, come se all'alba
del quattro Aprile perdessi il vecchio me stesso ; le mie vecchie
abitudini.
Probabilmente
non cambierà esattamente niente, lo so . Non mi comparirà
improvvisamente la tipica pancetta da pensionato , non mi cresceranno
un paio di severi baffoni e non sentirò il noto di una scomoda
cravatta stringersi attorno al mio collo. Però – se così si può
definire- ho paura. Una paura matta e insensata .
La
stessa paura che si trovavano a vivere i secentisti , sentendo le
notizie della rivoluzione scientifica diffondersi e le loro fragili
convinzioni crollare. La stessa paura vissuta dai pulcini che ,
abbandonando il calore del loro nido, devono osare e spiccare il
volo. Un attimo, e tutto cambia. BOOOM ! Un Big
Bang chiassoso e colorato che ha il ritmo di Ai se eu te
pego, Danza Kuduro e Happy Birthday to you. Un
boato che esplode trascinando dietro di sé malinconia e ricordi
ingialliti. Un boato che porta con sé una promessa che non sono in
grado di mantenere.
Poi
eccola … la vita in una canzone ….
To
be continued ( ?!?!?) .
by
"PiccoloLeopardi-in-erba / Mr. Ink "
Caro mik...stai calmo, tranquillo e sereno..come ben sai, sono poche le cose che cambieranno, io ero l'opposto di te, al'alba dei miei 18 anni ero euforica, ragazza, giovane donna allegra e spensierata, felice di crescere e di andare la fuori ad "osare" e a vivere il mondo, pieno di avventure, gioie ma anche zeppo di dolori e delusioni..la strada della vita è lunga e spesso in salita, ma tu sei davvero agli inizi, quindi se posso darti un consiglio....non abbatterti! e cerca di gotertela..che poi quando arriverai a 60° con la pancetta e baffetti..pensarai a questo giorno...leggerai questo post...e riderai, o forse rimpiangerai la paura che avevi di crescere! un baciotto Cecilia!
RispondiEliminaehehehe caro Mik, è un traguardo importante quello dei 18 anni.. ma ti prego cerca di viverlo serenamente! Hai un intero mondo davanti a te.. tante cose da fare, tante emozioni da vivere.. come ti dico sempre, segui il cuore, ma mettici anche un briciolo di testa.. che non si sa mai!
RispondiEliminaLo so che fa paura, ma la fuori ci sono talmente tante avventure che ti aspettano, troppe cose da fare e da vivere! Non ti precludere nulla e vivi a pieno la tua meravigliosa età!
Mik, rilassati! Ho passato i 18 da qualche anno e fidati non è cambiato nulla. Certo, adesso posso votare, fare la patente e bere alcolici senza che nessuno mi stressi, posso firmare da me le giustificazioni e ora ho un lavoro. Però nel concreto non cambia! I veri "stravolgimenti" arriveranno quando finirai di studiare e troverai un lavoro... ma anche per quello, stai sereno! :)
RispondiEliminaPensieri simili ai tuoi mi si sono affacciati alla mente gli ultimi giorni di gennaio, quando io compio gli anni, ma ora mi sento più spensierato di prima, perchè nulla è cambiato, se non che posso firmare le giustifiche scolastiche... :)
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