Ciao a tutti ! Quest'oggi un appuntamento speciale con la rubrica "Ritratto di signora" . In occasione della festa della donna, abbiamo voluto condividere con voi lettori un pensiero per le donne più importanti della nostra vita. Mamme ... coraggiose giornaliste ... scrittrici immortali . Auguro a tutte le lettrice una felice Festa della donna e spero che , soprattutto a voi, arrivi chiaro il nostro sentito augurio. Un abbraccio !
Il
mio pensiero oggi va a due donne che amavano il loro lavoro.. due
giornaliste che come, Ilaria Alpi, di cui abbiamo parlato solo
lunedì, sapevano che quello che facevano era “potenzialmente
pericoloso” ma che per “Diritto di Cronaca” portavano avanti
senza paura.
Mi
riferisco a Marie Colvin morta solo pochi giorni fa in Syria mentre
cercava di documentare le atrocità della guerra e Anna Politkovskaja
giornalista russa uccisa a Mosca nel 2006.
Queste
due donne hanno sacrificato la loro vita in nome di verità scomode
che in troppi vorrebbero nascondere. A
loro dico grazie per non aver avuto paura di guardare in faccia la
realtà.. è facile “lamentarsi” per le cose che non funzionano e
non avere mai il coraggio di dire la propria.. loro hanno
provato a farlo e anche se sono state fermate per me rimangono
comunque un grande esempio da seguire.Monica.
Ad
Emily Dikinson, considerata oggi una delle più sensibili e
rappresentative poetesse di tutti i tempi, nonostante ai suoi tempi
il suo linguaggio semplice e brillante non fosse apprezzato.
Che
vestiva sempre di bianco in segno di purezza.
Che
arrivò al punto di rinchiudersi volontariamente nella sua stanza per
buona parte della sua vita.
Che
credeva che con la fantasia si potesse ottenre tutto.
Ad
Alda Merini, forse la più grande poetessa italiana.
Che
a 15 anni esordì sulla scena letteraria con una raccolta di sue
poesie nonostante non avesse superato la prova di italiano per essere
ammessa al liceo.
Che
è stata internata in una clinica a 16 anni quando incontra “le
prime ombre della sua mente”.
Che
per buona parte della sua vita è entrata e uscita da case di cura,
riuscendo alla fine però a sconfiggere il male oscuro contro cui ha
combattuto.
Che
ha scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita nell'indigenza.
A
loro che per tutta la vita hanno combattuto contro dei mostri che
nessun altro vedeva.
A
loro che sono state una voce fuori dal coro. Federica.
Il
mio pensiero oggi va a mia mamma Viviana: una donna che nonostante
tutto ciò che ha passato,fin da quando era piccola,non si è mai
data per vinta,rialzandosi in piedi ogni volta! Nonostante tutte le
difficoltà non ci fa mai mancare niente,anche se lei pensa il
contrario.
Ella
è una donna a cui vorrei assomigliare: forte,affettuosa e molto
altruista!! Francesca.
Ad
Alda Merini, perchè è la dimostrazione di come spesso "follia"
sia il nome con cui uomini mediocri e spaventati chiamano la
genialità. Clara.
A
Maria Cinquepalmi (14), Matilde Doronzo (32), Tina Ceci (37),
Antonella Zaza (36) e Giovanna Sardaro (30), morte a Barletta nel
crollo della palazzina in cui si guadagnavano 4,00€ all’ora.
A
Rossella, nella speranza che torni presto a casa, che le sia
restituita la libertà, di vivere, di amare e di essere amata.
Michela.
Il
mio pensiero oggi va alla mia mamma. Sa essere fastidiosa e testarda
al limite dell'incredibile. Mi chiama nei momenti meno opportuni,
sembra divertirsi ad imbarazzarmi con dimostrazioni di pubblico
affetto e, quando è il mio turno di rifare i letti o di portare giù
la spazzatura, sembra operare una congiura ai miei danni !
Casualmente, quando tocca a me, ci sono sempre le lenzuola da
cambiare e la differenziata da fare ! Litighiamo, spesso. Molte volte
sembriamo non capirci.
Alcuni giorni, però, seguendola in camera sua, la vedo tirare fuori da una scatola i disegni abbozzati che io e mio fratello eravamo soliti fare da bambini. Disegni colorati e disordinati di donne sorridenti e case perfette, impiastricciati da bizzarri cuoricini e "ti voglio bene" scritti in una brutta calligrafia. In questo giorno, vorrei che sapesse che nulla è cambiato. Che quelle parole, che quell'affetto, continuano a risuonare silenziosamente nel mio cuore. Non abbiamo bisogno di regali, non abbiamo bisogno di parole. Una mimosa può bastare. E' semplice ed essenziale come il nostro rapporto. Un fiore giallo come la luce per il mio unico sole. Mik
Alcuni giorni, però, seguendola in camera sua, la vedo tirare fuori da una scatola i disegni abbozzati che io e mio fratello eravamo soliti fare da bambini. Disegni colorati e disordinati di donne sorridenti e case perfette, impiastricciati da bizzarri cuoricini e "ti voglio bene" scritti in una brutta calligrafia. In questo giorno, vorrei che sapesse che nulla è cambiato. Che quelle parole, che quell'affetto, continuano a risuonare silenziosamente nel mio cuore. Non abbiamo bisogno di regali, non abbiamo bisogno di parole. Una mimosa può bastare. E' semplice ed essenziale come il nostro rapporto. Un fiore giallo come la luce per il mio unico sole. Mik
come al solito fate un lavoro strepitoso...grazie per questi ritratti...mi emozionano sempre..
RispondiEliminaMi piacciono le foto che hai messo e la tua dedica alla mamma mi ha commosso come quella di Francesca
RispondiElimina@Paoletta, grazie mille :)Veramente complimenti alle ideatrici di questa bella rubrica !
RispondiElimina@ Monica, sono contento che le foto ti piacciano ! Mi dispiace non essere riuscito a mettere le altre ... il mio computer dà di matto XD