Ciao
a tutti! Oggi, la recensione di un mistery gotico e ricco di
minuziosi dettagli, uscito nelle librerie italiane lo scorso
dicembre. Ispirato all'omonimo dipinto del pittore Millais, La
Sonnambula è il romanzo di esordio dell'autrice britannica Essie
Fox.
Ringrazio
immensamente l'ufficio stampa della Castelvecchi per avermi dato la
grande opportunità di recensirlo! Nella mia città era praticamente
introvabile!
Se
siete amanti dei classici e dei romanzi storici, probabilmente lo
adorerete.
Se,
invece, pensate di trovare, tra le pagine del romanzo, gli elementi
di una ghost story vittoriana, pur rimanendo colpiti dalla
complessità dell'intreccio, lo troverete un intrattenimento alquanto
lento. Buona lettura!
Ps.
Non leggete assolutamente la sinossi completa! Inserendola, non è
stato un caso l'avere eliminato gli ultimi righi. Il rischio spoiler
è altissimo!
Titolo:
La sonnambula. Ogni cuore nasconde un segreto
Autrice:
Essie Fox
Editore:
Castelvecchi
Numero
di pagine: 382
Prezzo:
€ 18,90
Sinossi:
Quando, nella Londra di fine Ottocento, la diciassettenne Phoebe
Turner aveva accettato la proposta dell'eccentrico Nathaniel Samuels
e, dalla capitale inglese, si era trasferita a Dinwood Court, pensava
che tutto si sarebbe risolto in una nuova esperienza; lavorare come
dama di compagnia per Lydia, la moglie del signor Samuels, una donna
fragile e malata di nervi. Ma c'è un passato tenebroso che non vuole
essere dimenticato: un'ombra che segue la giovane Phoebe in
quell'isolata residenza di campagna per svelarle la vicenda di
un'amante dal cuore spezzato, di una giovane attrice costretta ad
abbandonare il palcoscenico, di un maggiordomo in preda a desideri
inconfessabili e di una povera ragazza, Esther, la figlia di
Nathaniel e di Lydia, ritrovata morta assiderata, tanto tempo prima,
nei campi che circondano la casa di Dinwood Court. Al centro di
questo labirinto di inganni e tradimenti, Phoebe scoprirà di non
essere la persona che aveva sempre creduto. E che la sua venuta a
Dinwood Court non era certo stata frutto del caso...
Nessuna diciassettenne sa, di preciso, cosa fare della propria vita.
Nessuna diciassettenne sa, di preciso, cosa fare della propria vita.
Phoebe
Turner, giovane donna della Londra vittoriana, ha già idee molto
definite al riguardo. Nonostante il suo futuro sia un'incognita, è
fermamente decisa a non seguire le orme della madre, donna ignorante
e superstiziosa, la cui mente è imprigionata nelle tenebre di un
ansiogeno dogmatismo religioso.
A
dare un senso alle giornate della ragazza ci pensano il glamour e
l'allegria trascinante della sua amata zia Cissy, stella dei teatri e
angelo del focolare.
Durante
un'opera lirica - uno spettacolo teatrale di luci e brillantini -
l'innocente sguardo di Phoebe, sostituta di una delle comparse,
incrocia quello di un uomo affascinante ed enigmatico. Immediatamente
percepisce un brivido di tensione sul bel volto della zia. Una
lacrima fugace intacca il suo trucco perfetto. Cosa nasconde? Chi è
quell'ombra longilinea che proviene direttamente da un passato che
non vuole essere cancellato?
Alcune
domande, però, sono destinate a non avere mai risposta e la morte
improvvisa di Cissy seppellisce sotto una dura lapide i dubbi della
protagonista.
Il
suo mondo si infrange, un torrente di tristezza sembra investirla. La
madre diventa più fretta e distante, le spese di casa più ingenti,
il ricordo del tocco di un misterioso sconosciuto ossessione per il
suo cuore in subbuglio.
Poi,
il destino si svela davanti ai suoi occhi.
Cancelli
imponenti. Alberi fitti e secolari. Gargoyle che sogghignano
dall'alto di un tetto. Un lavoro come dama di compagnia a Dinwood
Court, presso l'eccentrica Lydia Samuels.
Dietro
velette, cappelli e abiti alla moda, la signora Samuels tenta di
celare il precario rapporto con il marito Nathaniel, il rancore verso
il giovane figlio e la morte inspiegabile della figlioletta Esther, la
cui tomba è una macchia grigia nel cuore del bosco.
Una
vita difficile nella quale Phoebe assume un ruolo rilevante.
Circondata da spie e segreti, tra drammi familiari e losche passioni,
la giovane protagonista imparerò sulla propria pelle che non si può
sfuggire al proprio destino. Ogni cuore nasconde il suo segreto. Ogni
vita spezzata reclama giustizia. Ogni nodo sarà sciolto dai denti di
un pettine.
La
curiosità legata al romanzo d'esordio di Essie Fox era tanta. Già
dalle prime anteprime, ero rimasto, infatti, profondamente
suggestionato dal contrasto tra i colori sgargianti della copertina,
i caratteri gotici del titolo e il contenuto teso della trama.
Uno
strano sesto senso mi lasciava presagire una suggestiva commistione
tra le atmosfere rarefatte di Zafòn, la poesia dei classici, la
complessità di un romanzo di formazione e l'intricato intreccio di
un originale poliziesco in costume. Sulla Sonnambula, tuttavia, non è
possibile formulare un giudizio netto.
Non
mi ritengo affatto un malinconico amante dei classici, ma non
nascondo l'efficacia di questo libro, che nasconde, in seno,
l'inestinguibile essenza di alcuni tra i titoli più rilevanti del
passato. Sfogliando le pagine scritte dalla Fox, non si può fare a
meno di essere meravigliati dalla sua indiscutibile maestria: lunghe
e minuziose descrizioni, corposi capitoli e un lavoro di accurata
introspezione rendono il suo romanzo un esordio brillante e un
esaudiente romanzo storico. La sua passione trapela da ogni riga. Il
suo amore per la letteratura è impresso nei tratti di ognuno dei
personaggi, nei quali sembra riflettersi l'ombra di alcuni dei
protagonisti più indimenticabili di un passato sempre vivo.
Leggendo
di Phoebe e del suo arrivo a Dinwood Court è impossibile non pensare
a Jane Eyre e al mistero di Thornfield Hall. Lydia Samuels –
volubile, fragile, malinconica e sensibile – è l'epigona della
Miss Havisham di Grandi Speranze. L'affascinante e torvo Nathaniel ha
in sé molto del celebre signor Rochester. La tensione e
l'inspiegabile odio tra la protagonista e Joseph ricorda il rancore
viscerale tra Catherine e Heathcliff.
A
mio parere, però, La Sonnambula , che nasce come un chiaro e sentito
omaggio al passato, non ha il mordente necessario per riuscire a
trovare un'identità tutta sua e sganciarsi dall'incombente ombra
dei testi precedentemente citati.
Essie
Fox, pur nutrendo un'attenzione viscerale per il vero, risulta spesso
acerba e algida. Privo di lirismo, il suo stile risulta troppo
costruito e forzatamente coperto da una fastidiosa patina
arcaizzante. Il pathos presente nel plot non sembra trovare una
corrispondenza sulla carta, a causa di una scrittura troppo costruita
e eccessivamente lenta.
Meno
sovrastrutture e una maggiore linearità avrebbero reso maggiormente
piacevole lo snodarsi dell'intreccio. L'unico difetto dell'autrice è
l'essere semplicemente troppo brava.
Regala
ricche spiegazioni, intrattiene con lunghe descrizioni: dice troppo.
Per
una volta, la schiettezza e la tipica immediatezza di un esordiente
avrebbero potuto privare di tante sovrastrutture questo interessante
romanzo e impreziosirlo con una struttura più scarna e lineare.
Il
mio voto: ★★★
Il consiglio musicale: X-Ray Dog: Come My Son
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