lunedì 19 marzo 2012

Recensione in anteprima: Multiversum, di Leonardo Patrignani


Leggere la trama di questo romanzo, soffermarmi sui colori caldi e avvolgenti della copertina, fantasticare ad occhi aperti sull'esistenza di mondi paralleli al nostro e sulla fragilità dell'amore impossibile tra i due giovani protagonisti, ha suscitato – sin dalla prima volta in cui lessi l'originale sinossi di Multiversum - brividi intensi e forti emozioni nel mio cuore di lettore.
In tanti anni, non mi è veramente mai capitato di essere a tal punto suggestionato dalla trama di un romanzo da passare interi pomeriggi e ore di lezioni a fantasticare ad occhi aperti sul suo sviluppo e sulle caratteristiche dei suoi personaggi!
Già un mese prima di riceverlo in anteprima dal gentile ufficio stampa della Mondadori, il fluire impazzito di aspettative e sensazioni aveva scritto nella mia testa le pagine di una storia che non conoscevo, ma che, per qualche misterioso motivo, sentivo vicina al mio essere e al mio cuore pulsante.
Quasi come se, in una realtà parallela, avessi carpito anch'io i misteri del Multiverso e fatto mia l'originale avventura a cui , da qualche mese a quella parte, la trascinante fantasia di Leonardo Patrignani avrebbe dato voce e concretezza.
L'ho cominciato a leggere con la sensazione che, tra quelle pagine, avrei trovato nero su bianco le ipotesi che, nelle settimane precedenti, avevano riacceso i colori della mia immaginazione da troppo tempo sopita. L'ho cominciato a leggere come se mi fosse stato recapitato per errore e come se, averlo tra le mani con così ampio anticipo, fosse il regalo più bello per il sopraggiungere imminente dei miei diciotto anni e la generosa ricompensa per averlo atteso con così tanta trepidazione.
L'inizio un po' frettoloso del libro, accompagnato da capitoli troppo brevi e da una scrittura troppo semplice e lineare, mi aveva riempito le orecchie e il petto di un suono sordo e tristemente familiare. Il suono assordante e amaro di aspettative che si infrangono.
Non che il libro fosse banale o noioso, ma, dopo lunghi giorni di attesa con la sola compagnia della mia fantasia galoppante, avevo l'impressioni di non riconoscervi tra le righe il sentimento e la passione che mi ero augurato.
Scorreva tutto troppo velocemente, come un fiume in piena che – spedito – corre senza ostacoli e intralci verso un epilogo già prestabilito. Non riuscivo a sviluppare empatia con i personaggi, non trovavo il benché minimo appiglio a cui agganciarmi. Le mie dita scorrevano instancabili tra le pagine; i miei occhi divoravano i capitoli e il mio cuore rimaneva arido dinanzi al nascere del dolce sentimento tra Alex e Jenny. Volevo labirinti di poesia in cui rimanere intrappolato, vibranti aforismi su cui soffermarmi, una scrittura più incisiva e una forma di fantasia più dilagante in cui svanire. Volevo fortemente che quel “Buon viaggio...” appuntato dall'autore sulla copertina assieme al suo autografo fosse una promessa per il futuro. Volevo perdermi nella voce dei protagonisti. Volevo spiccare un balzo e perdermi tra le righe di un'avventura al cardiopalma. Volevo che il mio viaggio nel mondo di Multiversum cominciasse.
Non so quando e come sia accaduto esattamente, ma, se sono qui a scrivere questa ampia premessa, sappiate che la risposta è sì: anch'io ho trovato la mia Chiave; la mia Cintura di Orione; il mio personale portale d'accesso; la mia finestra spalancata su quello che è il ricco mondo interiore di Leonardo Patrignani.
Con il procedere della narrazione, i capitoli si fanno più fitti; il tono si eleva. I sentimenti diventano più intensi e la voglia di rimanere stupidi davanti al colpo di scena finale più forte. La realtà, come in un caleidoscopio, si frammenta in schegge aguzze e irregolari; nuove tonalità la colorano e il calore dell'amore si scontra con nubi grige di tempesta e con la violenza di un destino ineluttabile che, spietato, squarcia il cielo e getta ombre di morte su strade un tempo familiari.
La scrittura diventa più compatta e ispirata, lasciando finalmente emergere l'entusiasmo di una fantasia senza freni. Mentre il destino dei protagonisti viene stravolto e disarmanti riferimenti all'attualità si mescolano a un futuro distopico e visionario nello stile di Orwell, Multiversum raggiunge l'obbiettivo verso il quale avevo nutrito le mie più rosee aspettative. Diventa un videogioco dal ritmo frenetico, un survival horror dai toni apocalittici, un dramma intimista e convincente, un'epopea romantica divisa tra la tenerezza di un bacio, il calore di un abbraccio e l'ansia angosciante di una condanna che - silenziosa e fatale – cade dal cielo stellato.
Patrignani sorprende, shocca, solleva il malinconico velo dei ricordi e tocca il cuore, riuscendo a dare ad una storia già bella di suo il sapore epico di una moderna Odissea.
Se Omero avesse letto Marsden e King, giocato a Silent Hill e conosciuto le meraviglie della moderna tecnologia, il poema che tutti noi conosciamo avrebbe oggi il ritmo trascinante e sostenuto di questa invidiabile opera prima.
Il mio voto: ★★★★
Il consiglio musicale : 30 Seconds to Mars – Kings & Queens
 

6 commenti:

  1. Questa recensione è magnifica! Mi ci sono ritrovata al 100% ..non avrei saputo descrivere meglio questo libro!! QUindi un BRAVO a Leonardo per l'ottimo lavoro svolto ma un BRAVO anche a te Mik, perchè te lo meriti proprio.. te l'ho già detto altre volte, probabilmente da quella prima volta in cui mi hai inviato quello scritto per partecipare ad un mio GA.. tu sei nato per scrivere!! Non smettere mai!

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  2. recensione DA.BRIVIDO!!! Quoto la mia sister qui sopra...sei veramente nato per scrivere! E...ho capito bene? Non hai ancora 18 anni? O.O
    mi sento piccola, piccola anche se ho la bellezza di 14 anni in più O.o
    Lo sapevo che questo libro è da leggere....non vedo l'ora di averlo tra le mani...

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  3. Mi accodo anch'io ai commenti precedenti... davvero complimenti Mik, hai fatto una magnifica recensione, come del resto fai ogni volta. E' sempre un piacere leggerti! :)
    Io non ho ancora letto "Multiversum" e dalle prime righe della tua recensione ho avuto paura che fosse uno dei tanti libri attorno ai quali si creano un mucchio di aspettative vane, per fortuna non è stato così. Sono proprio curiosa di leggerlo!

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  4. Grazie mille, ragazze ! Come può confermare anche Monica, è un libro che effettivamente merita :-)

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  5. Sono d'accordo con te su praticamente tutto, ho scoperto questo libro da poco e dovevo assssolutamente sapere cosa ne pensassero gli altri lettori! Ora che ci penso leggendo la tua recensione ho scoperto di pensare cose su questo libro che non avevo ancora capito di pensare.. sì, mi ha confuso parecchio, anche io mi trovavo su la soglia tra orribile e godibile e ciò che hai scritto mi ha schiarito le idee. Secondo me la scrittura è ancora troppo acerba, troppo semplice e anche fastidiosamente ripetitiva, questo ha fatto si che i personaggi e i loro dialoghi risultassero scontati e piatti. E questo mi dispiace tantissimo perchè anche io, per quanto cercassi di tenerle basse, mi ero costruita delle aspettative pensando di trovarmi di fronte a qualcosa di poetico e enigmatico, sì, alla fine si riprende, e anche se non sono riuscita ad immergermi, stranamente,mi è piaciuto abbastanza.

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  6. Ho da poco scoperto il tuo blog e lo adoro *-* sono quasi sempre praticamente d'accordo con te, dopo aver letto la recensione di Colpa delle stelle e Il canto della rivolta volevo farti una statua. Sei nato per scrivere riesci a esprimere a parole tutti quei pensieri confusi che mi ronzano in testa dopo aver letto un libro, in modo molto poetico ;) ...Ho da poco finito Multiversum ora sto leggendo Memoria e devo dire che mi sto davvero "affezionando” alla saga l'amore tra i protagonisti non mi pare più senza fondamento, ma lo sento; l'utilizzo dell'idea del multiverso è geniale, e da quando ho iniziato la saga, che cerco di immaginare tutte le possibili infinite varianti della mia vita.
    Mi trovo d'accordo anche su quello che dici riguardo i film (non ho trovato il posto per lasciare un commento in quella sezione >.<) un esempio: The spectacular now ho aspettato i sottotitoli italiani per settimane dopo che ne ho scoperto l'esistenza, sapevo, mi sentivo, che sarebbe diventato uno dei miei film preferiti insieme a Moonrise kingdom, Flipped, The first time e Noi siamo infinito; ma mi è scivolato addosso lasciandomi parecchia amarezza, i personaggi sono carini, ma non mi colpiscono anche se la prima parte del film reggeva ancora le mie aspettative, poi è degenerato tutto sotto i miei occhi senza che potessi fare nulla, trasformando quello che sarebbe dovuto essere il mio film dell'anno in un film dalla trama banale, che avrei quasi preferito non vedere. Non sono invece d'accordo su How I live now, premetto che amo Saoirse Ronan sono praticamente una sua stalker, ma il film mi ha parecchio deluso, oltre la cruda rappresentazione della guerra che ho trovato perfetta, il resto non mi ha lasciato niente, quell'amore che nasce all'inizio tra i due protagonisti non riesco a vederlo non lo sento mi sembra che succeda tutto troppo in fretta, è anche quel guizzo di speranza finale, mi sembra troppo scontato e anche un'pò forzato, una guerra molto spesso lascia ferite troppo profonde, nonostante ciò penso che darò una possibilità al libro:)
    Dopo questo lungo sproloquio vado a vedere un dei tanti film che hai già recensito e che si trova nella mia lista da un'pò.

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