Il
mio cuore è nato nella lunga estate rovente del 1976.
Fu allora che
la mia vita iniziò, il mio amore fu sigillato, la mia anima si perse
e si infranse.
Titolo:
Naked
Autore:
Kevin Brooks
Editore:
Piemme “Freeway”
Numero
di pagine: 383
Prezzo:
€ 18,50
Sinossi:
Il
racconto di Lili comincia con l’estate del 1976, quella che cambiò
per sempre la sua vita: l’estate in cui nacque il punk e la sua
band, i Naked, l’estate del sesso, della droga, degli eccessi, ma
anche dell’amore. Dall’incontro con Curtis Ray, il dio della
musica, leader della band, all’ingresso nel gruppo del misterioso
ragazzo irlandese che le ruberà il cuore. La vita di Lili e dei
Naked corre in parallelo con un pezzo di storia della musica e della
Londra di quegli anni, scossa dalla nascita di un nuovo e violento
movimento culturale e dilaniata dal terrorismo.
La recensione
Lili
ha sedici anni, una mamma che sta più fuori di un balcone e, a
scuola, le attenzioni impreviste della stella del liceo. Curtis Ray
in persona, bello e dalla voce d'angelo, le
rivolge magicamente la parola. Sa che esiste, allora, e sa che Lili è
una virtuosa del pianoforte e strimpella anche la chitarra. Le
assicura che imparare a suonare il basso, per una musicista di
talento, è cosa da poco. Le domanda, soprattutto, se vuole entrare a
far parte della sua rock band. Sarà l'unica ragazza del gruppo,
la sua ragazza. Piovono pian piano ingaggi, e la
storia tutt'intorno e i primi amori contribuiscono a scrivere canzoni
di successo. Ma serve un nuovo chitarrista, a un certo punto, e
potrebbe forse esserci scelta migliore di William Bonney? Ha il nome
di un fuorilegge, ama i western e, irlandese di nascita, fugge da un
Paese minacciato dal terrorismo e da un passato crudele. Insegue la
vendetta. William – detto Billy – risponde a una domanda con
un'altra domanda, alle feste preferisce tenersi stretta la propria
sobrietà e, qualche volta, si lascia scappare dettagli sulla propria
vita. E solo e soltanto nei tu per tu con Lili, che verso l'ultimo
arrivato prova un'attrazione fortissima, mentre Curtis, dalla sua, si
destreggia tra groupie e tradimenti di una notte. Il triangolo
sentimentale, la musica in circolo, un bad boy e una ragazza per bene
che fa un salto presso il lato oscuro. Occhio, però, perché non è
il solito young adult in rosa.
Si
dà il caso che fosse un'epoca selvaggia, quella, e che il triangolo,
in amore, fosse benaccetto; che la colonna sonora voglia essere, in
realtà, il punk più sporco; che Lili non sia poi così sprovveduta
e che il suo William, piccolo e manesco, vestito come capita, non
venga descritto come un marcantonio bello e dannato. Naked,
infatti, è l'ultimo romanzo di Kevin Brooks. Lo stesso che lo scorso
anno ci aveva scioccato con il finale di The Bunker Diary e l'anno prima, invece, lasciato percepire il caldo afoso e la
nostalgia dell'ultimo giorno di scuola in L'estate del
coniglio nero. L'inglese che sfida e conquista, lo scrittore
senza peli sulla lingua che da un po' porto su un palmo di mano,
tratteggia questo suo romanzo di formazione su uno sfondo insolito ma
bellissimo e i suoi protagonisti sull'onda del successo, "quasi
famosi", si danno il cambio sul palcoscenico con i Sex Pistols.
L'estate che cambia tutto, come ci rivela l'incipit folgorante, è
infatti quella del 1976. Quando si baratta l'innocenza per la
notorietà e il punk, prepotente, emerge sulla scena musicale
tracciando una linea divisoria tra vecchio e nuovo. Nonostante lo
spunto e l'ambientazione non renda Naked quel che
sembrerebbe a prima vista... un po' lo è, quello che sembrerebbe a
prima vista. Non mi spiego bene, dite? La considerazione sorge
spontanea, se da uno come Brooks ti aspettavi il meglio o, almeno,
qualcosa di diverso. Ho trovato che il potenziale,
invece, non sia stato sfruttato a pieno e che, in definitiva, il
romanzo sia uno young adult a tinte romance tutt'altro che
inconsueto, ma con la provvidenziale benedizione di sfondi vivaci e
mai incrociati prima tra le pagine. Brooks convince nei jeans
sdruciti di una sedicenne del tempo, ma convince poco il resto.
Firma
una storia semplice, con qualche dilungaggine di troppo e un
terzo incomodo che spicca per il vissuto travagliato e un
atipico physique du role. Manca il meglio. Manca la
musica. Sono abituato a uno scrittore grintoso, aggressivo, audace.
Proprio oggi, proprio qui, con protagonisti che vorrebbero fare di sesso, droga e rock 'n roll il loro motto, decide di scrivere
con il freno a mano tirato? L'ho riconosciuto nel prologo, non in
quelle rarissime concessioni alla tragressione. Di sesso se ne fa
poco o comunque non lo si racconta, le sostanze stupefacenti tirate
in ballo sono canne e speed, il rock 'n roll non è di quelli nudi e
crudi se la prosa – che invece si concede troppi puntini di
sospensione, troppi sospiri - non lo supporta adeguatamente. La
protagonista non spicca per simpatia, ma per fortuna c'è William che
dà all'autore il pretesto perfetto per parlare di un Regno Unito, e
un'adolescenza, tormentati dagli hooligans, le famiglie lontane, gli
attacchi dell'IRA. Nemmeno il finale, stranamente, ha fatto
breccia nel mio cuore di ricotta. Sarà che l'ho letto per tutte e
quattrocento le pagine come a distanza di sicurezza?
L'ultima fatica di Brooks è uno young adult che fa il verso al
musical, assolutamente originale nello spirito e nelle intenzioni,
eppure qui e lì si rischia la stonatura. Non brutto, per carità, ma
non mi ha preso. Sarà che sono di un'altra generazione e che certe
sonorità non sono la mia tazza di tè? Naked è
il romanzo sui giovani e per i giovani che consiglio a chi ragazzo lo
è stato venti, trent'anni fa e che adesso, seguendo l'ordine naturale delle
cose, ragazzo non lo è dunque più.
Io
non c'ero, nell'estate rovente del 1976, e purtroppo non ci sono
stato grazie alla lettura del Kevin Brooks più spento e retrò. Sarà
per la prossima.
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: Soft Cell – Tainted Love
sarebbe il libro per me: consiglio a chi ragazzo lo è stato venti, trent'anni fa e che adesso, seguendo l'ordine naturale delle cose, ragazzo non lo è dunque più.
RispondiEliminaEppure non mi ha mai ispirato tanto. Forse perché non ero una rockettara :D
Ma il guaio, per me, è quello. Rockettaro, alla resa dei conti, non lo è nemmeno granché il romanzo. Però c'è la love story che potrebbe piacerti. Io l'ho trovato molto femminile. Questo rende Brooks bravissimo nel gioco di punti di vista, ma troppo delicato il tutto. Altro che schitarrate, altro che pogate...
EliminaBunker Diary e L'estate del coniglio nero mi attirano molto, ma questo quasi per niente ed ora ancora meno. XD
RispondiEliminaPoi, conoscendomi, non credo lo apprezzerei.
Allora parti dagli altri tranquillamente. ;)
EliminaQuesto libro mi ha incuriosita subito, quando l'ho visto in libreria, e adesso sono curiosa anche di sapere di più sugli altri due libri di questo scrittore. Spero davvero che non sia troppo "femminile" come l'hai descritto... (che poi "femminile" fosse un insulto non lo sapevo, ahah)
RispondiEliminaMa no, troppo femminile per essere frutto di un autore uomo (cinquantenne) che in passato strapazzava i suoi personaggi manco fosse George Martin. Femminile nel senso di sedicenne, donna, innamorata persa nell'estate delle grandi svolte. Gradisco cose meno delicate, soprattutto se si parla di punk (che io conosco poco e male, ma vabbe', ci siamo capiti). :)
EliminaConsigliato a chi ragazzo lo è stato 20-30 anni fa? allora, come per Silvia, potrebbe essere consigliato a me? :) Io ho in WL da una vita L'estate del coniglio nero. Magari parto da lì!
RispondiEliminaBrooks ti piacerebbero, soprattutto quello più noir.
EliminaQui, nonostante la questione scottante dell'Irlanda del Nord (questione, tra l'altro, che non ho mai afferrato per bene), manca il brivido. :)
Io passo grazie. :-)
RispondiEliminaCiao da Lea
E senza rimpianti. :)
EliminaUn libro non si giudica dalla copertina...
RispondiEliminaperò questo ne ha una fichissima! :)
Brooks ha le migliori, vero. ;)
EliminaBunker Diary mi era piaciuto, L'estate del coniglio nero l'ho invece iniziato e mai terminato, non perché non merita ma perché preso in mano in un periodo abbastanza nero della mia vita.
RispondiEliminaL'autore nel complesso mi incuriosisce ancora ma questo titolo, a dir la verità, mi incuriosisce poco!
Non indispensabile!
EliminaLetto per l'ambientazione ma mi ha deluso moltissimo, troppo frettoloso.
RispondiEliminaConosci qualche libro con una simile ambientazione, in cui si parli anche di musica?
Mi dispiace, Marilynis, ma non mi viene in mente nulla :/
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