domenica 16 giugno 2013

Mr Ciak #12: Stoker, Safe Haven, Tutti pazzi per Rose

Buona domenica a tutti, amici. Come state? Qui, si continua a studiare: la prova d'italiano è imminente! Oggi, per non lasciare che il blog cada nell'oblio più totale, vi propongo un nuovo appuntamento con la rubrica Mr Ciak, in cui vi parlerò di tre film adatti a tutti e molto validi. Il primo, Stoker, uscirà nei cinema italiani a giorni, il 20 Giugno e, con un cast straordinario e una trama da brividi, sono sicuro potrebbe sorprendervi non poco. Safe Haven, stranamente ancora inedito da noi, è tratto da uno dei tanti bestseller di Nicholas Sparks: Vicino a te non ho paura. L'ultimo, invece, è al cinema dallo scorso 30 Maggio ed è una commedia francese divertente, romantica, godibilissima, perfetto: Tutti pazzi per Rose. Fatemi sapere, come sempre, se li conoscete o cosa ne pensate. Mi ritiro nelle mie stanze e tra mari di appunti da ripetere. Un abbraccio e buona giornata, M.

Una fotografia ipnotica e nitidissima. Straordinari passaggi da una scena all'altra, talmente belli da sembrare pennellate in un'opera d'arte. Giochi di luce e buio, zoom e fermi immagine sulla natura in fiore e su spruzzi di sangue che sporcano i volti e il verde dell'erba. Angoscia e meraviglia che crescono insieme, in un film non bello, ma atipico, ansiogeno, sublime: che non dà pace. Vado raramente d'accordo con i critici cinematografici e, senza vergogna, ammetto di non essere mai stato attirato dai film di Chan – wook Park, di cui si ricordano con elogi continui soprattutto Thirst, Oldboy, Lady Vendetta. Non sono abbastanza maturo per apprezzare quel tipo di cinema e non ho la pazienza per assorbirlo e comprenderlo fino in fondo. Stoker, tuttavia, prima esperienza americana del regista, è un film estremamente affascinante e intrigante, di grande atmosfera e raffinatezza. Riesce semplicemente a stregare, a renderti parte dell'ossessione e di una lucida e ripugnante follia. E' oscuro, elegante, ansiogeno, grottesco, sottilmente malato: tragicamente bello. Tutto merito di un talento registico palese, sorprendente, pauroso e di una colonna sonora che – insieme alle immagini che scorrono – si libra in picchi di struggente drammaticità, e di un cast che lascia senza parole e incantati perfino davanti al panico dilagante. La storia ruota intorno a un triangolo familiare, a un lutto che ha lasciato una famiglia apparentemente perfetta in balia di segreti inconfessabili. Parla di un'innocenza che muore. Dopo l'improvvisa morte del padre, la diciottenne India si trova a vivere insieme a una madre algida ed incostante e ad uno zio sbucato dal nulla, ma che dietro di sé porta una scia di sparizioni e misteri irrisolti. Interpretato dal bravissimo Matthew Goode, lo zio è bello e crudele come Lucifero, l'angelo ribelle: una figura sorniona e carica di ombre che porta in casa la seduzione, la passione, le cicatrici di un passato mai condiviso con gli altri. Per Goode, che ho sempre allegramente sottovalutato, è una delle migliori prove di sempre.
La madre di India, invece, è Nicole Kidman: bellissima, bravissima e gelida come solo lei sa esserlo. A volte, sembra non essere di questo mondo. Altera, sensuale, perfetta, una donna alienata e distante: una cattiva mamma per un'attrice sempre e comunque fantastica. La chirurgia plastica alla quale anche lei ha ceduto – ma perché?! - non ha intaccato la sua espressività e il monologo finale che pronuncia è straziante, sentito, viscerale. La vera anima del film, però, è la giovane India, interpretata da una Mia Wasikowska in stato di grazia. Una prova da premiare: psicologicamente ed emotivamente carica, complessa, tormentata, che lei personalizza con le sua fattezze da eterna bambina e con uno strano, malizioso candore. I suoi occhi enormi ti spogliano, semplicemente. Un film tesissimo, scandito da omicidi e dal suono sincopato del pianoforte, da fantasie e da eredità tramandate nel sangue. Una pellicola dalla bellezza acerba e assassina. 
 
All'inizio di ogni anno, c'è sempre un autore che, dalle librerie, viene a farci compagnia al cinema: Nicholas Sparks. Dopo aver prestato molteplici volte le sue storie d'amore al grande schermo, a un anno esatto dall'uscita di Ho cercato il tuo nome, l'ho ritrovato per caso con questo Safe Haven, trasposizione del romanzo edito in Italia col titolo Vicino a te non ho paura. I produttori italiani, di solito, non ci mettono mai troppo tempo a riproporre le pellicole “con il macchio Sparks” qui da noi, ma su questo suo ultimo film, uscito negli USA a gennaio con un discreto successo, finora tutto tace. Strano, perché alla regia ritroviamo il buon Lasse Hallmstrom – già regista di Dear John e di altri successi come Chocolat e Hachiko – e perché la trama sintetizza tutti gli elementi proposti nei precedenti film e nei precedenti romanzi dell'autore. Katie è una donna in fuga e in cerca di un nuovo inizio. Un poliziotto la bracca con la stessa determinazione di un segugio e, con un nuovo taglio di capelli e un nuovo nome, la protagonista è in cerca del suo porto sicuro. Il pullman che doveva portarla ad Atalanta, fa sosta in un piccolo ed affascinante villaggio di pescatori e consolidate tradizioni, dove tutti si conoscono, ma dove un viandante stanco è sempre bene accetto, proprio come la calorosa ospitalità del Sud prevede. Katie trova lavoro come cameriera, un piccolo cottage nel bosco, e l'amore di Alex – un giovane vedovo, con due bambini a carico, che gestisce un negozietto d'alimentari affacciato sul mare. Entrambi meritano di amare ancora, entrambi meritano di tornare a vivere. Ma il passato, scopriranno, è una bestia dal quale non si può sfuggire. Solo stando insieme possono sconfiggerlo... Verissimo, lo so. La trama è già sentita, e Sparks non sembra aver rinunciato a quel solito velo di tristezza che è sempre stato proprio delle sue storie. Tra i protagonisti aleggia l'ombra della solita malattia e tra loro e la felicità sono stagliati i soliti ostacoli. Abbiamo la solita cornice suggestiva, accentuata anche da una bella fotografia, i soliti personaggi: più o meno giovani, dal passato complicato, con un nucleo familiare da ricostruire da capo... innamoratissimi. E, sinceramente, questa volta sono perfino troppo belli per essere veri! Tutta questa premessa per dire che, nonostante il solito tutto, come al solito, Nicholas Sparks sa far vibrare le corde giuste. Averci a che fare spesso potrebbe anche venire a noia, ma ritrovarlo ogni tanto fa effettivamente bene. I maestri del thriller hanno le loro regole, lui ha le sue. Sono già consolidate, eppure funzionano: sentimenti grandi fatti di gesti semplici, semplici; niente dichiarazioni eclatanti, niente forzatura da cinema. Parlerei quasi di realismo, se solo la realtà fosse così. Sicurissimo di sé dopo tantissime esperienze con i segreti del cuore e del dramma, Hallmstrom ci mostra paesaggi splendidi, momenti troppo perfetti per essere veri e un intreccio che mescola Via dall'incubo con Ricominciare a vivere. Affiatati, belli e convincenti, nonostante la lieve differenza d'età, Josh Duhamel (Tre all'improvviso) e Julianne Hough (Footloose, Rock of Ages) sono i protagonisti di questa storia. Lui, tra bionde e romanticismo, è sempre a suo agio. Lei, per la prima volta lontana dal musical, mostra che, nonostante la sua avvenenza, sta bene anche in altri contesti, e non solo nelle parate di Barbie in cui, fino a questo momento, l'avevo immaginata. Safe Haven non è nulla di nuovo, ma se avete cali di dolcezza e d'affetto, soprattutto per mezzo di un magico colpo di scena finale, potrebbe fare al caso vostro. Ogni tanto, dobbiamo a noi stessi la visione di questi film. Il nostro cervello, sotto sotto, ci perdonerà: se lo stacchiamo per un'oretta e mezza, anche lui starà meglio. Come noi dopo la visione di Safe Haven

Se vivi negli anni '50 e sei una giovane donna, puoi avere solo un sogno: fare la segretaria. Un lavoro moderno, di grande responsabilità, con l'accesso facile ai pettegolezzi e ai segretucci di tutti, che porta la bionda ed imbranata Rose nello studio dell'autoritario Louis, un capo esigente e normativo, ma che, tuttavia, crede ciecamente in lei. Una convivenza forzata li porterà a vivere sotto lo stesso tempo, la preparazione per un campionato mondiale di dattilografia li renderà sempre più vicini. Professionalmente e sentimentalmente. Le commedie romantiche: come le fanno i francesi, nessuno mai! Tutti pazzi per Rose è un esempio perfetto di garbo, grazia, eleganza, brio. Una fiaba moderna (o quasi) dai color confetto, dal lieto fine assicurato e di una leggerezza che fa star bene al primo sguardo. E' apparentemente semplicissimo, ma non lo è poi tanto. Dietro ogni scena c'è una citazione, dietro ogni vestito o scenario un rimando alto e nostalgico: la bellezza semplice e intramontabile di una Audrey Hepburn, un dosaggio di colori intensi e contrasanti che ricorda Hitchcock, un amore che strizza l'occhio al bellissimo My fair Lady.
Un film d'altri tempi, dunque, scandito dal ticchettio dei tasti di una macchina da scrivere – io le trovo splendide! Devo riesumare quella dei miei della soffitta... -, da risate e sorrisi dolci e dalle prove attoriali di Roman Duris e Déborah François. Il primo – una mascella pronunciata e un sorriso asimmetrico – dopo averci fatto divertire con Il truffacuori e tornare indietro nel tempo con Arsenio Lupin, si conferma uno degli attori d'oltralpe più bravi e versatili. La sua partner, invece, che non avevo mai visto prima sullo schermo, unisce perfettamente un fascino ingenuo e un'imbarazzante sbadataggine in una sceneggiatura che la vuole “principessa” e “sognatrice” della storia. Sarò di parte, ma lo consiglio. Adorabile.

25 commenti:

  1. Io ho appena letto "Vicino a te non ho paura" *____* Meraviglioso!!!!!!! speriamo che esca al più presto anche qui da noi il film -_-" altrimenti se lo trovo con i sottotitoli me lo vedo in originale tanto ora che aspettiamo che esce qui divento vecchia >.>

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    1. Prima o poi, Sparks lo voglio rileggere: magari aspetto l'uscita del nuovo romanzo. Ogni tanto ci vuole proprio :)
      Sì, coi sottotitoli lo trovi facilmente!

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  2. Ciaoo ^^ sono venuta a curiosare nel tuo blog! :)
    una fanatica di libri come me, non può che seguirti! :P
    In bocca al lupo per la prima prova, io ho fatto la maturità l'anno scorso e ora sono alle prese con l'università..
    Cmq ho visto il film safe haven in streaming ed è stato STUPENDO!! *w*

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    1. Ciao! Benvenuta :) E' un piacere... in effetti ti incontro sempre in vari blog amici ^^ Buona permanenza, allora!

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  3. Anche a me è piaciuto "Stoker"! :D Ci sono un paio di film di Chan-Wook Park che devo ancora recuperare: "Oldboy" è effettivamente un gran bel film, secondo me, anche se hai ragionissima a dire che non è adatto per tutti i palati... e, fra le altre cose, può essere sicuramente definito una visione abbastanza "disturbante" sotto tanti punti di vista. Però ho ancora ben impressi nella mente trama e personaggi ed emozioni suscitate a tanti anni dalla visione: il che vuol dire che, a modo suo, mi colpì senz'altro! ;D Per il film tratto da Sparks, invece, penso che passerò: ho letto qualche suo romanzo da piccolina, e allora mi divertirono... ma ormai (purtroppo!! XD) non sono più giovincella (e tenera! XD) come ero una volta hi hi hi! ;D

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    1. Oldboy allora lo vedrò a breve! ;) Io ricordo che l'avevano noleggiato i miei quando uscì, ma all'epoca non avevo voluto vederlo proprio!

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  4. Io adoro Sparks e non capisco come mai Safe heaven non sia ancora uscito in Italia. Appena ho un po' di tempo libero dagli esami dell'università, lo guardo in streaming. In bocca al lupo per la maturità :-)

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    1. Crepi il lupo, Claudia! Buona fortuna anche a te con gli esami universitari ;)

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  5. La recensione di "Tutti pazzi per Rose" è davvero deliziosa e fa mi ha fatto venir voglia di vederlo... Ho proprio bisogno di un film che mi faccia vedere la vita in nuance confetto. ^^

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  6. Amo Sparks e Vicino a te non ho paura mi è piaciuto moltissimo! Davvero non capisco tutto questo ritardo nell'arrivo del film :/ L'anno scorso Ho cercato il tuo nome(oooow**) uscì il 20 aprile negli USA e il 25 qui da noi. Davvero davvero strano, spero si rimedi presto :)

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    1. A questo punto, magari, lo rilasceranno direttamente in Dvd, ma mi sembra davvero molto strano! Ogni film che fa è sempre un successo :/

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  7. Continuo a dimenticarmi di vedere Stoker anche se lo aspettavo da un po', il duo Kidman e Wasikowska già mi piace...assieme fanno ancora più paura.
    Di Sparks non ho mai letto nulla e gran parte dei film tratti dai suoi libri non li ho visti ma questo mi sembra davvero carino, poi Josh Duhamel come attore mi sta molto più simpatico di Zac Efron :P
    Io ho visto House at the end of the street dato che il video in streaming è perfetto, Jennifer Lawrence sempre bravissima e il fratellone di Norman Bates anche lui molto bravo ^^ Mi aspettavo qualcosa di più ma è molto carino.

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    1. HATES l'ho visto qualche mese fa con i sottotitoli: sì, mi era abbastanza piaciuto, anche se qualcosina di più me l'aspettavo. Carino (:

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  8. I primi due mi ispirano un sacco *A* spero di andarli a vedere entrambi! Di solito sono sempre belli i film tratti dai romanzi di Sparks anche se ammetto di essermi persa quello dell'anno scorso XD

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  9. Di Sparks ho amato The last song, Ho cercato il tuo nome e ovviamente l'intramontabile Le pagine della nostra vita, non puoi immaginare come hanno goduto le fabbriche di kleneex dopo quel film. L'unico che avevo trovato troppo forzato è stato Dear John, cioè sembrava che davvero su quei due ci fosse la nuvola di Fantozzi, va bene il dramma, ma lì ci ha calcato davvero la mano. Spero che Safe Haven possa piacermi come gli altri anche se Josh è una gran bella ditrazione XD Stoker invece non lo conoscevo, ma da amante di storie malate alla American Horror story non posso perdermelo...Un abbraccio e un grosso in bocca al lupo e in c**o alla balena XD

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    1. A me Dear John era piaciuto soprattutto per i due protagonisti, tra i quali c'era davvero un bel feeling, ma per il resto la storia era davvero un tantino troppo melodrammatica. Di quello avevo letto il libro - Ricordati di guardare la luna - ed era davvero diverso e molto bello. Anche di The Last Song ho preferito il libro :) Stoker è proprio alla AHS "style": ti piacerà. India e Violet qualcosina in comune ce l'hanno!

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  10. Tutti pazzi per Rose mi ispira moltissimo, è proprio il mio genere!!
    Me lo ero perso ma ora rimedio, grazie ^^

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    1. Ciao Fede! Ho notato dalle tue ultime letture, infatti, che anche tu sei un'appassionata di quegli anni :) Ti piacerà senz'altro!

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  11. Stoker mi incuriosisce da matti e non me lo perdo di sicuro...Safe Haven mi era sfuggito ma non posso perderlo dato che amo molto i libri di Sparks anche se in alcuni avrei preferito un finale diverso...mentre Tutti pazzi per Rose come sai mi ha piacevolmente stupita,da vedere!:)

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  12. Io non ho capito bene la fine di "Safe Havens", l'ho visto in inglese e sinceramente all'ultimo mi sono un po' persa..cioè la lettera che lei legge sembra essere scritta dalla sua vicina di casa che quindi è anhce la moglie di Alex, ma lui non era vedoovo perchè sua moglie era mortaper un cancro??? Vi prego datemi qualche delucidazione :)

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    1. ATTENZIONE! SPOILER!
      Ciao Giada. Sì, la moglie del protagonosita era morta: lui era vedovo. Per tutto il tempo, per la protagonista, la moglie defunta è stata come un angelo che l'ha protetta e che ha fatto sì che il marito potesse ricominciare a vivere, anche senza di lei.

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