Persino le stelle sono un miraggio. L’unica verità è il buio. E
conta solo entrarci dopo avere fatto qualcosa di importante. Dopo
avere ferito il mondo, lasciando il segno. In fondo, la Storia è
nient’altro che una grande, profonda cicatrice.
Autore:
Stephen King
Editore:
Sperling & Kupfer
Numero
di pagine: 470
Prezzo:
€ 19,90
Sinossi:
All’alba
di un giorno qualsiasi, davanti alla Fiera del Lavoro di una
cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di
giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare un
impiego. Invece, emergendo all’improvviso dalla nebbia, piomba su
di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di
persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non
sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto da poco
in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo
sfida a trovarlo prima che compia la prossima strage. Nella disperata
corsa contro il tempo e contro il killer, il vecchio Hodges può
contare solo sull’intelligenza e l’esperienza per fermare il suo
sadico nemico. Inizia quindi un’incalzante caccia all’uomo, una
partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King
maestro della suspense.
La recensione
Brady è un sanguinario nerd che, nel suo scantinato pieno di computer e flashback violenti, vorrebbe guardare vecchi film, magari, fino alla fine dei tempi. Ma, con lui nei paraggi, e i suoi ordigni diabolici, e i suoi scatti di rabbia imprevedibili, il tempo è lì lì per finire. Basta un click. Per rendersi vicino il mondo, o per distruggene gran parte. Il complesso di Edipo, i pacifici hobby tanto inconsueti per un genio del male, la capacità di sedurti con le parole giuste per lasciarti lanciare in un dirupo senza fondo fanno di lui un individuo strano, visto di rado. Una bestia rara che vorresti sfiorare, dall'altra parte delle sbarre, anche se il rischio di rimetterci una mano è alto. Brady ha i riccioli e gli impieghi di Chuck Bartowski, le turbe psichiche e la mamma di Psycho, lo spirito di onnipotenza del grandioso e cattivissimo protagonista di Bed Time. Se il male ha quel volto, un volto nuovo, il bene è in pensione, ma resta decisamente arzillo: come Bill Hodges. Arguto, dissacrante, divertente. Non a proprio agio coi computer, i cellulari e le bilance elettroniche. Odia la tecnologia, le diete e quei programmi trash di cui tutti – lui compreso – guardano puntate su puntate per sparlarne a tutto spiano. Solo, triste e alticcio, lo conosciamo in preda alla noia e a pensieri suicidi.
Il distintivo abbandonato in un cassetto, ma la vecchia pistola d'ordinanza che luccica, sfavilla, ti chiama al sacrosanto dovere della morte. Che sia quella degli altri, che sia la tua. Importa davvero? Una buona forchetta, che dice un mare di parolacce – anche quando non parla – e che conquista, del tutto inaspettatamente, donne di vent'anni al di fuori dei suoi stagionati standard. Quarantenni! Delle bambine, santo cielo! Lui, arrugginito Sherlock Holmes con ricca e affascinante Bond Girl al seguito, in una caccia all'uomo con le pallottole a salve e il mouse sempre pronto a cliccare e a carpire indizi vitali, ha due aiutanti che, guardate, vi raccomando spassionatamente. Un Watson che non si chiama Watson – bensì Jerome - all'ultimo anno di liceo: un ragazzetto di colore, bello e sicuro di sé, che tosa prati a torso nudo e dà lezioni di informatica a detective in età avanzata, con la speranza di rimorchiare e di farsi un nome. Meglio della M di James Bond, Holly Gibney: una quarantina d'anni, qualche rotella fuori posto, tic e nevrosi, inaspettati assi nella manica. Un pericolo per se stessa, quand'è sola e le voci le pulsano nelle tempie, ma un aiuto miracoloso per gli altri. Mr. Mercedes si legge in un soffio, ed è fresco come una rosa. Sembra scritto da un ragazzo agli esordi. Perché è firmato da un King vagamente diverso, quasi inedito. Con il vecchio e con il nuovo che sono in conflitto sì e no. L'autore cita perfino se stesso, in questo scorrevole thriller post undici settembre, pensato alle soglie di una crisi economica tremenda che, in combutta con un assassino spietato, fa ricche stragi. Una macchina infernale dal nome di donna che animava misteri e morti; un assassino di bambini col volto di pagliaccio, sbucato dalle fogne o da un altro pianeta. Avete presente, no? Insomma. Stephen King è fighissimo. Una rock star, tipo. Una di quelle, ancora intonatissime, che fanno il pienone agli stadi. Muove e sempre muoverà i fianchi come Mick Jagger, anche se qui – descrivendo l'ascesa di una fantomatica boy band amata dalle fanciulle, i cui brani disgustosamente pop hanno solleticato le orecchie di una mela marcia – mi parla di plausibili cloni dei One Direction dalle ore contate. Perché la fama è un soffio, e perché, nel bel mezzo della loro canzone più famosa, una bomba potrebbe metterli a tacere per sempre. Da leggere, ma sapendo che Stephen King è questo e di più. E, ragazzi, ve lo dice un Mr. che parla di un altro Mr.
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: The Beatles – Drive My Car
Credo proprio che lo leggerò, anche perché purtroppo di King ho letto davvero pochissimo e devo rifarmi! :)
RispondiEliminaNon è il più indimenticabile dei suoi libri, ma nonostante le 500 pagine si legge in un paio di giorni e mostra un autore in là con gli anni che ha sempre voglia di inventarsi da capo. Che bella cosa. :)
EliminaCon questo libro sto seriamente pensando di riavvicinarmi a King, che ho abbandonato da diverso tempo (unica eccezione: La Torre Nera). Ho sempre preferito le sue prime produzioni, rispetto alle più recenti, e ultimamente ho scoperto suo figlio che imho ha una vena di freschezza che non avverto più nel padre. Ma questo libro mi ispira, fosse solo per il vecchio eroe un po' sbatacchiato dalla vita.
RispondiEliminaSì, qui quella vena di freschezza che il caro, buon Joe Hill ha la ritroverai. Decisamente. Molto divertente, anche se - al solito - nostalgico. Lo consiglio, anche ai non appassionati del Re.
Elimina*_*
RispondiEliminaTi piacerà, Dani.
EliminaE poi questo Hodges mi ricorda un po' Cormoran Strike. Solo più appesantito, stanco, vecchietto. L'ho adorato.
E sono felicissimo sia parte di una serie di libri, anche se l'indagine di questo si conclude qui. :)
certo che stephen king di roba ne scrive parecchia.
RispondiEliminaforse persino più di me e di te ahahah :D
Ahahahah, magari sì.
EliminaDi sicuro lui ha parecchi più soldi di noi :P
Mi piacerebbe troppo iniziare a leggere qualcosa di King!
RispondiEliminaBella recensione,comunque :D
Grazie :)
EliminaWow, 4 stelline sono proprio tante! E' passato un bel po' di tempo che non mi avventuro in qualche sua storia, magari è la volta buona :)
RispondiEliminaPs. Manco Banderas riesce a sfornare tante brioches quanti i libri di King :D
Sì, è proprio la volta buona. Riconosco che spesso non è per tutti, ma qui - veloce, divertito e semplice semplice - piacerà :-)
EliminaAnche io in Brady ci avevo visto il protagonista di Bed time, entrambi personaggi affascinanti. Brady sicuramente più sfigato :P Mr Mercedes è forse uno dei libri di King più adatti a me:)
RispondiEliminaNon potrai dirlo finchè non avrai letto Misery...
EliminaLo leggerò sicuramente!
RispondiEliminaSono contento!
Eliminace l'ho e mi chiama.... Mi farà sedurre dal maestro...!
RispondiEliminaLasciati sedurre!
EliminaCondivido tutto, Mik: un libro stupendo... io sono innamorata persa di Holly e Jerome, li trovo fantastici! *____*
RispondiEliminaAhahah, Jerome - quando parlava come la signora di colore di Via col vento - mi faceva morire :')
EliminaE pensare che di King ho letto così pochi libri... :(
RispondiEliminaGuarda il lato positivo: hai tutto da recuperare. Ti invidio. :-D
EliminaCome te, quando esce King, ogni volta che esce un King, non me ne preoccupo perché tanto so che lo leggerò (prima o poi, purtroppo, nel mio caso). Conosco il suo lato sarcastico e lo adoro (ricordo ancora una paperella uscita dal popò di qualcuno in Cuori in Atlantide con incontenibili ridolini), quindi, invogliata anche da questo tuo post (intenso come sempre), lo mando a prendere quanto prima. (Ma quanti incisi ho usato?!).
RispondiEliminaTi ringrazio. Cuore in Atlantide, purtroppo, mi manca.
EliminaE' sempre la questione delle raccolte di racconti... Mi frenano un po'. Devo convertirmi. :)