mercoledì 12 luglio 2017

Recensione: Dente per dente, di Francesco Muzzopappa

| Dente per dente, Francesco Muzzopappa. Fazi, € 15, pp. 218 |


La vendetta è un piatto da servire freddo. Le donne, che hanno la memoria lunga e dita abbastanza affusolate per legarci ben bene tutti i torti subiti, sono segretamente più abili con il revanscismo e i piani criminosi. L'ira funesta di Rosamund Pike, moglie trofeo con troppo tempo libero, adduceva infiniti lutti al povero Ben Affleck. Uma Thurman, invece, imbrattava di sangue e frattaglie l'abito d'organza e la tutina gialla, a caccia del suo famigerato Bill. Occorrono anni di dissimulazione, una meticolosa lista per punti, inventiva e rancore quanto bastano: farla pagare a qualcuno è una cosa seria. A Leonardo, ventottenne varesino, mancano due falangi e un piano. Il cinema e la letteratura sono pieni di vendette esemplari, infatti, ma non è questo il caso.

Non sono cattivo. Non lo sono mai stato. Ma questo vuol dire che ho molti arretrati. E ora intendo giocarmeli. Tutti.

Guardiano in un museo che esponendo il peggio dell'arte contemporanea si è meritato a pieno diritto l'acronimo MU.CO, il protagonista ha un debole per le donne e i motori. Se su un blog recensisce automobili che non ha mai guidato, in quanto a donne – benché magrolino, introverso, bello neanche agli occhi di una nonna – non si può lamentare. Sta da due anni con la capricciosa Andrea: brillante matematica, figlia di un politico religioso e intollerante, con il corpo da indossatrice e la condotta di una carmelitana scalza. Ci si sbaciucchia sì, ci si va vicino, ma il sesso è off-limits: solo da sposati. In nome dell'amore e delle palle blu, così, Leonardo compra un anello da poco, una torta al cioccolato e le fa una sorpresa: Andrea, a cavalcioni sulle zone erogene del vicino di casa fotomodello, gliene farà una ben più grande. In Dente per dente si reagisce al cuore infranto con maturità e aplomb. Dopo una settimana di ferie per piangere e strozzarsi col proprio vomito, tocca rimboccarsi le maniche. Reagire come farebbe un adulto. Consulente barra spalla su cui piangere, Ivan: collega comunista e dai dubbi gusti sessuali, che da grande vorrebbe diventare Vasco Brodi o Karl Marx. Se le cinque tappe dell'elaborazione sono una via crucis insostenibile, meglio ripiegare sui dieci comandamenti. E infrangerli – tra bestemmie scarabocchiate sui muri e piselli a matita sulla foto con alti prelati, sesso per ripicca, hamburger di Venerdì Santo e incendi dolosi – uno per uno. Andrea, traditrice impenitente che non sei altro: dov'è il tuo Dio adesso? Ci aspetterebbe la redenzione, le spade rinfoderate. Una morale che cala dall'alto dei cieli e fa: porgi l'altra guancia, figliolo; la legge del taglione è rétro. L'autore, in ringraziamenti che sono più che altro quattro pagine fitte di scuse, scongiura la clemenza degli animalisti, della Guardia Forestale, di Ronald McDonald e papa Bergoglio, delle lettrici suscettibili.

La sfiga, come un diamante, è per sempre.

Muzzopappa, che fa ridere sin dal cognome, non commette atti impuri: è soltanto un gran bravo ragazzo, qui al suo terzo romanzo. Dopo le promesse del Centro Sperimentale votate al mondo del porno e le aristocratiche decadute, temi di titoli precedenti che non vedo l'ora di recuperare, quest'estate propone le diseducative scorribande di un terrorista sentimentale. La trama è idiozia pura e semplice (sempre senza offesa: di Muzzopappa, a cui voglio bene a prescindere, si è già beffato l'anagrafe). Ma sarà che la solidarietà maschile esiste, sarà che divertire su carta è una faticaccia, sarà che ho una collezione segreta di meme blasfemi su WhatsApp, Dente per dente mi ha fatto ridere per la bellezza di 218 pagine. Alla faccia dei vicini d'ombrellone disturbati dal mio ragliare, di una narrativa che si crede convincente solo se indigesta, della lobby della tristezza. Vendicarsi è sconsigliabile, ma vuoi mettere la soddisfazione? Ridere, il supremo schiaffo morale.
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: The All-American Rejects – Gives You Hell

24 commenti:

  1. Ecco, io adesso cosa dovrei fare???? Mi manderai sul lastrico!! ;)
    Comunque... è un po' che voglio leggere Muzzopappa, ora devo solo capire da quale cominciare!

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  2. Credo che lo recupererò, di Muzzopappa ho letto "una posizione scomoda" e mi era piaciuto un sacco. C'era un pezzo sulla gente al cinema (da 92 minuti di applausi) che sarebbe da incorniciare all'ingresso di ogni sala!

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    1. E' già sul Kindle.
      Già partiamo bene, ché il tema ci piace (dico il cinema, non il porno, eh). :)

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  3. Io lo avevo già segnato quando ne abbiamo chiacchierato in privato. Arriverà anche il suo momento, magari post-Pontremoli!

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    1. La leggerezza, d'estate e non solo, serve proprio!

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  4. Ho già una lista lunga eterna per l'estate ma questo mi sa che lo recupererò a breve...

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    1. La Poison, sopra, a proposito di cinema, consigliava Una posizione scomoda. Chissà. Ci fidiamo? Sì, sì. :)

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  5. Non devo leggere altre recensioni, non devo leggere altre recensioni...mai una volta che io mi ascolti! Mannaggia a te!

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  6. Che bella recensione. Avevo messo gli occhi su questo libro ma credo tu mi abbia proprio convinta. Segno in WL e compro un altro scaffale per la libreria!

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  7. Va beh adesso lo voglio. "Alla faccia di una narrativa che si crede convincente solo se indigesta". Vera questa. E poi hai ragione, quanto è difficile far ridere sulla carta? Ok chiamo la libraia. A presto, e il mio portafoglio non ti ringrazia, sappilo

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    1. Difficilissimo, davvero.
      Al cinema o in TV aiutano le facce, i gesti, il tono della voce. Su carta, un salto nel vuoto.
      Bravo Muzzopappa.

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    2. Eh si, e come dice spesso la Limone, è più semplice far piangere che ridere con i libri, forse un po' al contrario di quello che succede in tv.

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    3. Ciao Barbara! La Limone è un'altra autrice da recuperare, sperando sia un toccasana per l'umore anche lei.

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    4. Ciao :-) eh si, per me lo è sempre stata, spero che un giorno possa esserlo anche per te! Un abbraccio

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    5. Sperimenterò presto, spero!
      Un abbraccio a te.

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  8. L'ho finito in un giorno e ho riso tantissimo. Mentre leggevo della cena dai suoceri continuavo a seguire mio marito dicendo " Te la devo leggere questa!"...ma chi non è lettore non offre molte soddisfazioni in tali frangenti.
    Comunque una squadretta di calcio me la vorrei comprare: fa status! ;-)
    Lea

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    1. Dici che fa status sì? Porterà più fortuna al blog?

      Io l'ho proposto a mio padre, tra una risata e l'altra. Ha letto tipo venti pagine in tre giorni, ma c'è speranza. Dice che si diverte. :)

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  9. Un libro che riesce a far ridere dall'inizio alla fine non è mica facile da trovare.
    Quasi quasi me lo segno e chissà se riuscirò a trovare il tempo di leggerlo, sotto l'ombrellone o meno?

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    1. Tanto parlerò di Muzzopappa molto presto. Tanta la voglia di recuperare i precedenti. Siete quasi scemi uguale, andrete d'accordissimo! :-P

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