mercoledì 29 maggio 2013

Recensione: Tu, per ora #persempre, di Laurie Frankel

Ciao a tutti, e ben trovati! Oggi, vi propongo la recensione di un romanzo che ho riesumato dalla mia libreria da un giorno all'altro. Mi era arrivato senza preavviso e, poco invogliato dalle tiepide e sporadiche recensioni lette sul web, l'avevo messo in fondo alla pila. In cerca di qualcosa di soft, l'ho letto. No, non è stato poi così soft, ma ne è valsa la pena. Io ve lo consiglio! A presto e buona lettura, M.
L'amore è infido, mutevole, influenzato da troppe variabili umane. L'animo non è logico, il cuore vuole ciò che vuole: è difficile fargli cambiare idea ed è difficile quantificarlo o programmarlo.

Titolo: Tu, per ora # persempre
Autrice: Laurie Frankel
Editore: Sperling & Kupfer
Numero di pagine: 371
Prezzo: € 17,90
Sinossi: L'amore non è un'opinione: lo sa bene Sam, ingegnere informatico di mestiere (ovvero, un mago del computer) e scapolo per vocazione (ovvero, mille fidanzate, mai quella giusta). Grazie a un algoritmo da lui inventato, Sam ha ideato la ricetta per far incontrare al primo colpo le anime gemelle. Tanto che perfino lui, tempo un click del mouse, ha trovato l'amore: si chiama Meredith, ha la testa fra le nuvole e vive in un appartamento con il soffitto pieno di modellini di aeroplani colorati. Tra i due è l'idillio. Almeno fino al giorno in cui Sam sorprende Meredith disperata: la nonna cui era molto legata è morta improvvisamente, e lei non ha neanche potuto dirle addio. Sam decide di aiutarla: facendo leva su tutto il suo genio informatico, s'inventa un sistema che, basandosi sulla corrispondenza passata della nonna - e-mail, lettere, chat - permette a Meredith di entrare in contatto con lei, e ricevere ancora suoi messaggi, come quando era viva. È il computer a scriverli - nello stile della nonna e con le stesse parole che avrebbe usato lei - ma questo a Meredith non interessa. Preferisce lasciarsi cullare dal dolcissimo inganno creato da Sam. Perché non c'è tentazione più forte, per chi resta, del trascorrere ancora un po' di tempo con chi se n'è andato...
                                          La recensione
"Nella vita ci si incontra e ci si lascia, solo la morte è per sempre." 
Internet, l'invenzione più geniale dell'universo dopo il fuoco, la ruota, i bei libri e le lasagne, ha combattuto la lontananza, ha cambiato le persone, le generazioni, le relazioni, la pubblicità e l'editoria, il mondo del lavoro e della cultura. Generalizzando, ma senza esagerare poi tanto, con la sua inarrestabile e rapida diffusione, ha cambiato il mondo intero, punto e basta. Ha cambiato la vita del giovane Sam, protagonista del romanzo d'esordio di Laurie Frankel: ha fatto della sua passione più profonda un lavoro da sogno, gli ha fatto incontrare Meredith – la sua vera anima gemella – e gli ha fatto sconfiggere la paura dell'oblio e lo strazio immane della sofferenza. Brillante ingegnere informatico e genio dal cuore d'oro, in un momento in cui il lutto colpisce, inevitabile e improvviso, la sua dolce metà, mette a punto Ritrovarsi, un programma così rivoluzionario da sconfiggere la distanza più insuperabile. Quella tra i vivi e i defunti. La sua idea nasce come un atto d'amore per aiutare Meredith a superare la perdita della nonna, ma da un momento all'altro tutti ne parlano e ne sparlano. Tutti sono disposti a pagare una somma qualsiasi pur di poter dire addio a chi è volato in cielo, lasciandoli soli e affranti in una Seattle piovosa e indifferente. Fantasiosa e raccontata con delicato realismo, l'azienda che fonda è un grazioso e accogliente Internet Point con poltroncine e separé, in cui si effettuano intensi scambi di email e commoventi videochat con chi c'è stato e non c'è purtroppo più. Con l'aldilà. La tecnologia, quindi, allontana le persone... o le unisce? Fare di tastiere, mouse e schermi piatti porte socchiuse sull'aldilà e sui suoi misteri è: immorale, infernale o... miracoloso? Si tratta delle magie del computer, non di miracoli. Di dolci illusioni in cui crogiolarsi, non di resurrezioni. Un algoritmo – un insieme di numeri e codici che per noi non significano niente, se non confusione senza senso – , utilizzando chat, vecchi commenti lasciati su blog e forum, ricrea lo stile e l'anima virtuale di persone che hanno lasciato tracce nei nostri cuori e in rete e contribuisce a creare una radiosa consolazione nel buio della perdita. A mente lucida, sapremmo cosa dire. E' sbagliato, è lucrare senza vergogna sul dolore, è follemente intuile. Purtroppo, la morte è l'unica cosa che ci rende tutti uguali, che ci riduce ai minimi termini. Lo diceva il buon Totò: è una livella. Appiana le disparità sociali, non risparmia né principi né poveracci come noi, ci rende tanti microscopici granelli di sabbia sotto il cielo. Accomuna tutti, e tutti, una volta o l'altra, avvertiremo o abbiamo avvertito l'angoscia di un ospedale, il silenzio di un cimitero, l'assenza. Cambia il quando, ma prima o poi l'ennesimo brutto tiro che la vita ci gioca arriva. Non importa chi siamo, non importa dove siamo. 
Ognuno di noi vorrebbe avere a disposizione un luogo come Ritrovarsi per mandare un bacio mancato, per dichiarare un amore inespresso, per mettere a tacere un rimpianto. Il tema è universale, sentito, spinoso, ma il tono dell'autrice è leggero, quasi da commedia romantica. Lo stile è semplicissimo, sobrio, scorrevole, di una lievità che tante volte è un toccasana. I sentimenti più intensi, le trovate geniali e i dolori più acuti scorrono via in un flusso di frasi veloci, dialoghi numerosi e piacevolissimi. La Frankel non si perde in descrizioni, in dettagli superflui, ma passa da una scena all'altra con una brusca dolcezza, senza disorientare il lettore. I protagonisti s'incontrano, s'innamorano e vanno a vivere insieme nell'arco di uno stesso capitolo. Non c'è spazio per il primo impacciato appuntamento, per la disastrosa prima notte insieme, ma i due sembrano magicamente conoscersi da una vita. C'è grande sensibilità, rilassatezza e ironia e il tutto, sebbene senza eccessivi patetismi, è sinceramente emozionante.
Ma c'è qualcosa in agguato. Diventa triste e riflessivo senza prima avvertire. Il lavoro e la vita dei protagonisti sono descritti come in una simpatica sit-com alla New Girl. Sotto un unico tetto, ci sono tante vite: Sam – nerd altruista e romantico; Meredith – profonda, fragile, umana e assolutamente adorabile con tutti i suoi modellini di aerei da dipingere a fantasia; Dash, il cugino di Meredith – eccentrico, salottiero, giulivo, gayssimo e con una fissa insana per i formaggi stagionati e le mozzarelle fatte in casa. Loro sono i protagonisti, ma ci sono anche i loro fedeli e indimenticabili clienti. Mamme in lacrime che vogliono dire addio ai loro figli; mariti che chiedono alle loro mogli estinte le istruzioni per usare la lavatrice o la ricetta per il tacchino; adolescenti che, davanti a una webcam, dedicano canzoni e poesie ai loro genitori, sfidando con un'esplosione di arte i troppi silenzi della morte; vedove e malati terminali con un ultimo desiderio da esaudire. Amori di padri, madri, figli, fratelli e sorelle. Catene di cuori. La scoperta di un dolore che, catartico, purifica l'anima e avvicina le persone. Che oltre le lacrime, vive la rinascita. Sam e Meredith impareranno a garantire solide basi al loro amore, a convivere, a discutere, a conoscere meglio gli altri e loro stessi. Non ci sono più quelle lunghe, sdolcinate e meravigliose lettere di un tempo, ma perfino le chat riservano belle perle e batticuori potenti.
"Una persona non è un fatto, le persone non 'capitano'. Tu non sei la cosa migliore che mi sia capitata, tu sei la cosa migliore che sia capitata in questo universo, tu sei la cosa migliore che esista o sia mai esistita."
Tu, per ora # persempre è un coinvolgente, delicato e modernissimo backup della memoria del cuore e dei server. Un P.S I Love you ai tempi di Facebook e diretto da una sorta di Michel Gondry (Se mi lasci, ti cancello). Diffidate, tuttavia, dalla copertina: la trovo deliziosa ed originale, ma mostra il libro come il frizzante chick-lit che invece non è. Fa una breve tappa nel territorio colorato delle colleghe della Kinsella, ma poi si ferma lì, dove batte il cuore. Il finale, svelato da una trama eccessivamente ed inutilmente dettagliata, potrà sembrare banale, ma io non ho potuto frenare i brividi. L'ho avvertito in tutto il corpo. E mi sono sentito una persona che aveva imparato qualcosa di nuovo. Ho l'arte perduta di leggere i libri giusti al momento giusto, ecco! 
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: Justin Timberlake – Mirrors 

16 commenti:

  1. ho capito che questo libro ti è piaciuto, lo hai amato, ma a me ha fatto venire una rabba che non ti so spiegare! ho pensato che se mai fossi morta non mi piacerebbe che mia madre si mettesse a parlare con un computer credendo fossi io, potendo salire dall'inferno dove sicuramente mi spediranno la prederei a calci e le direi" io non ci sono più ma tu si, VIVI". Capisco che le morti improvvise lasciano le persone con ancora tanto da dire ma sapendo questo sforziamoci di farlo oggi, ogni giorno! Scusa lo sfogo, il libro sarà pure bello e ben scritto, coinvolgente ma probabilmente non fa per me!

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    1. Sfogo comprensibilissimo, Lara! Ma il messaggio del libro, alla fine, è proprio questo: sii una brava persona, non avere rimpianti, non inseguire i ricordi. Vivi.
      Perciò ho detto che è banale, ma che l'ho sentito tanto e forte :)

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    2. mi fa piacere che hai capito quello che volevo dire visto che l'ho scritto da cani con tutti i verbi sbagliati e le lettere mancanti, sono reduce da Colpa delle stelle, sarà per quello!!!

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    3. Figurati, Lara. Lo so bene: Green, ogni tanto, procura qualche effetto collaterale di questo tipo (:

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  2. Immaginavo non fosse così soft, anche se la copertina italiana sembrava volerlo "spacciare" per un romanzo molto all'acqua di rose. Anche se non so se questa velocità narrativa potrei apprezzarla fino in fondo... a volte mi piace immergermi nei sentimenti e non trovarmi a galleggiarci sopra. Lo so, dovrei leggerlo e farmi pochi film ;P

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    1. La velocità iniziale, ti dico la verità, in un primo momento mi ha intontito. Ma il libro è piuttosto lungo e, alla fine, i protagonisti si imparano a conoscere piano piano, poco a poco :) Sembra un po' la sceneggiatura di un film, a tratti. Poi diventa un vero e proprio romanzo!

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  3. Un tema insolito e sicuramente difficile: un computer per comunicare con l'aldilà, una trovata commerciale che nella vita non riuscirei ad accettare ma che come trama di un libro mi sembra originale! La copertina è decisamente depistante!

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    1. Sì, probabilmente nemmeno io riuscirei ad accettare una cosa simile. Come idea è sicuramente originale e incisiva! Vero: la copertina è carina, ma ingannevole!

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  4. Per quanto discutibile, mi sembra un'ipotesi abbastanza futuribile visti i tempi in cui viviamo e la direzione in cui sembriamo muoverci. Questo libro mi era completamente sfuggito e la tua recensione ha acceso la mia curiosità.
    Il tema è sicuramente molto interessante!

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    1. Lì per lì sembra paradossale, ma, come dici tu, è abbastanza plausibile :) Sì, il tema è interessante. Ho letto che la solita Summit si è già accaparrata i diritti per un film!

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  5. Prima che ne parlassi tu non sapevo nemmeno che questo libro esistesse, ma adesso dopo aver letto la recensione, mi ispira un sacco *-* un'idea geniale! Spero di leggerlo :D

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    1. Sono contento, Denise, anche se la tua WL lo sarà un po' meno :P

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  6. :) Bellissima recensione, lo aggiungerò alla lunga lista. Mi incuriosisce molto, anche se la copertina italiana non mi piace :(

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    1. Io, invece, la trovo carinissima, anche se non è per nulla calzante. Per un libro della Kinsella o autrici simili sarebbe stata perfetta :) Quelle straniere riportate nella recensione mi piacciono entrambe.

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  7. Bella recensione! Il libro non lo conoscevo ma finisce dritto in WL... Che storia carina e originale! Mi hai proprio fatto venire voglia di leggerla: solo le tue parole mi hanno dato parecchi spunti di riflessione, figuriamoci l'intero romanzo ^^

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